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La presidente del consiglio Linda Morelli il giorno prima della Befana ha convocato il consiglio comunale in sessione straordinaria per il giorno 17 gennaio2017 , alle ore 15.00.

Un solo punto all’ordine del giorno:

“La soppressione della tenenza della Guardia di Finanza nel complessivo tema della tenuta della legalità.

 

Dell’ordine pubblico e della sicurezza nel nostro territorio”

Si parlerà di come possa essere possibile conservare ad Amantea la tenenza della guardia di Finanza per garantire legalità e sicurezza e garantire l’ordine pubblico.

Sembra un compito impossibile dopo le giustificazioni portate dal comandante provinciale.

Non viene indicata né la presenza on consiglio del Prefetto, nella qualità di responsabile provinciale dell’ordine pubblico, dei quadri superiori della Guardia di Finanza e, tantomeno, dei politici del PD ai quali ci si è rivolti finora, tra cui la Bruno Bossio ed il Ministro Minniti.

Sterile, ove vera, la voce relatva alla inesistenza della agibilità della scuola Pizzini di Paola offerta gratuitamente dall’ente provincia quale sede della Guardia di Finanza di Paola dove confluirebbero gran parte delle unità ora in servizio ad Amantea.

E’ noto infatti che i comuni superano facilmente queste difficoltà che il “popolino” presume siano davvero ostative.

Domani o dopodomani la notizia sarà ufficiale ed allora qualcuno si vanterà di essere stato artefice della permanenza ad Amantea del presidio della Guardia di Finanza.

Chi si vanterà?

Due le possibili voci.

La prima è l’amministrazione comunale e per essa il sindaco la quale ha scritto “Non ci stiamo. Faremo di tutto per impedire quello che riteniamo uno scippo alla città”

La seconda è la minoranza che nella sua interezza ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale aperto al quale chiedere la partecipazione anche del comandante Marco Grazioli che, come noto, ha spiegato le ragioni della chiusura di un presidio centenario.

Se vero che la tenenza della Guardia di Finanza resterà ad Amantea potrebbe semplicemente trattarsi di un differimento.

Conseguentemente poiché almeno per questa vicenda sembra esistere una visione comune ed unitaria dell’intero consiglio comunale perché non convocarlo?

Ovviamente invitando gli organi provinciali e regionali della GdF e tentare di capire l’una parte le ragioni dell’altra?

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Gianfranco Suriano a proposito della chiusura della Tenenza della Guardia di Finanza ad Amantea.

Il politico pone alcuni interrogativi: “a chi giova lo smantellamento di tale prezioso presidio di legalità? Perché chi doveva battersi fino alla fine per evitare ciò non ha inteso battersi?”

“L’ex consigliere e assessore del comune di Amantea, Gianfranco Suriano, ritorna sulla discussa e imminente chiusura della Tenenza della Guardia di Finanza.

“Ci avviciniamo – si legge in un comunicato – alla fine dell’anno, giorno di chiusura della Tenenza della Guardia di Finanza di Amantea.

Ho avuto già occasione di dire pubblicamente che la notizia ‘strombazzata’ la scorsa estate sui giornali, sui social e siti web e relativa allo slittamento della data di dismissione di uno dei fondamentali presidi di legalità presente ad Amantea, rischiava di tramutarsi in una ‘vittoria di Pirro’.

suriano_gianfranco_amantea_assessoreDalle notizie in mio possesso ad oggi, infatti, Amantea perderà la Tenenza della Guardia di Finanza, nonostante gli interventi di parlamentari di diversi schieramenti politici che si sono adoperati anche presso i Ministeri dell’Economia e dell’Interno per far recedere il Comando Generale della Guardia di Finanza da tale ingiusto intendimento.

Così alla richiesta di maggiore sicurezza, proveniente da un importante territorio, già profondamente segnato per la presenza di fenomeni malavitosi, i suoi rappresentanti di Governo chiamati in causa rispondono con il silenzio.

Se la prevista chiusura della Tenenza sarà confermata, non potremo che prendere atto dell’insensibilità al problema delle Istituzioni politiche cui spettava la responsabilità di valutare e determinarsi in merito. Diciamoci la verità fino in fondo, una cosa è enunciare bellissimi principi come la legalità, la sicurezza dei cittadini, l’ordine pubblico, la civile convivenza, il sostegno alle Forze dell’ordine, altro è adoperarsi fattivamente e con coerenza per far sì che ciò trovi concretezza nel vivere quotidiano di ogni cittadino. L’Amministrazione comunale di Amantea al di là di qualche ritardata uscita pubblica, non è dato sapere quale forte iniziativa ha messo in campo finora; i Ministri interrogati in merito non hanno fornito alcuna risposta.

E’ un quadro desolante dove l’unico dato certo dice che un vasto Comprensorio dal primo gennaio dell’anno prossimo si sentirà più insicuro. Non è un bel messaggio che arriva dalle Istituzioni alla nostra Comunità!

Detto ciò e considerata l’interrogazione presentata mesi addietro dall’On. Nicodemo Oliverio del Pd ai Ministri succitati, con la quale si era evidenziata la necessità del mantenimento della Tenenza della Guardia di Finanza ad Amantea, necessità peraltro ben motivata, ora è lecito domandarsi: a chi giova lo smantellamento di tale prezioso presidio di legalità? Perché chi doveva battersi fino alla fine per evitare ciò non ha inteso battersi? Perché si vuole disperdere ed annullare un patrimonio di dati accumulati in decenni e decenni dai finanzieri di Amantea che hanno svolto con onestà e massimo impegno il proprio lavoro?

Queste sono solo alcune domande a cui le Istituzioni, ai diversi livelli, dovrebbero rispondere in quanto ad essere colpito è un ampio territorio che giorno dopo giorno si sente sempre più insicuro. Un’ Istituzione che si rispetti deve queste risposte, non al sottoscritto, ma all’intera nostra Comunità.

Se tale gravissima e ingiustificata perdita alla fine si concretizzerà, un duro colpo sarà inferto al nostro territorio e ad infliggere tale colpo questa volta non sarà stata la criminalità!”

(Gianfranco Suriano)

Almeno fino al 31 dicembre 2016: poi si vedrà.

Ne da notizia il M5s con il seguente comunicato:

«Sino al 31 dicembre dell'anno corrente la tenenza della Guardia di Finanza rimarrà ad Amantea, contrariamente a quanto prima previsto.

Questa proroga, frutto di interlocuzione diretta con i vertici del Ministero dell'Economia e di un immediato intervento parlamentare, consente alla politica di individuare soluzioni concrete per il mantenimento definitivo del presidio sul territorio».

Lo dichiarano la deputata Dalila Nesci e Francesca Menichino, consigliera del Comune di Amantea (Cs).

Con la notizia della soppressione della tenenza locale delle Fiamme gialle, le due portavoci del Movimento 5 stelle avevano intrapreso una battaglia nelle istituzioni nazionali e del luogo, coinvolgendo addetti ai lavori, componenti politiche e sociali.

«Si tratta – spiegano le portavoci – di un baluardo di sicurezza e legalità, di un vantaggio per tutta la cittadinanza di Amantea e dintorni, che abbiamo il dovere di difendere e rilanciare.

Non possiamo, però, perdere tempo prezioso o ritenere d'aver risolto il caso».

«Da qui – conclude la nota di Nesci e Menichino – l'invito alle forze politiche, civili, sindacali, sociali e religiose perché, nell'unità, si cerchino i locali, gli strumenti e le risorse necessarie per sistemare la tenenza della Guardia di Finanza nell'area urbana di Amantea.

Per questo dovrà esserci uno sforzo collettivo, corale e convinto, con l'obiettivo di farcela, il che può agevolare l'economia sana della zona e preservare le attività produttive da fenomeni illeciti di inquinamento e subordinazione».

Pubblicato in Primo Piano

I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Amantea, avevano iniziato a compiere una verifica fiscale nei confronti di un “evasore totale”,che pur possessore di partita Iva era sconosciuto

al fisco, non avendo mai presentato l’annuale dichiarazione dei redditi.

In tale filone investigativo veniva fuori una vera e propria fabbrica di fatture false che sembra fossero indispensabili per giustificare spese inesistenti onde contrarre i redditi delle aziende a favore delle quali venivano emesse

Si tratta di due amanteani, marito e moglie, titolari di due ditte tipografiche succedutesi nel tempo.

I due sono accusati di emissione di fatture false.

Inoltre i due sono anche accusati di distruzione e occultamento di scritture contabili, per aver cercato di occultare e distruggere i documenti contabili, la cui mancanza è stata giustificata con riferimenti a circostanze fortuite non meglio definite.

Gli investigatori invece hanno condotto minuziosi accertamenti bancari ed acquisito materiale probatorio utile a certificare gli illeciti.

Il lavoro delle Fiamme Gialle, è durato oltre due anni, ha visto anche investigazioni economico-finanziarie, con perquisizioni, sopralluoghi e quant’altro necessario, e si è al momento concluso con l’avviso di conclusione indagini emesso alla fine del mese di maggio scorso.

Ovviamente gli agenti della tenenza della Guardia di Finanza non ha mancato di riferire questo giro vertiginoso di fatture false,agli utilizzatori delle stesse deferendo all’autorità giudiziaria decine di utilizzatori residenti in tutta Italia.

Sembra che tra gli utilizzatori potrebbero esserci aziende e società che hanno ricorso a finanziamenti pubblici, ancora non tutti perfezionatori, con la possibilità, quindi, di agire sui patrimoni in essere e per un valore equivalente al valore delle false fatture utilizzate.

Anche stamattina ad Amantea qualcuno si chiedeva che cosa sarebbe potuto accadergli essendo stato in rapporti con la fabbrica delle fatture false.

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