I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Amantea, avevano iniziato a compiere una verifica fiscale nei confronti di un “evasore totale”,che pur possessore di partita Iva era sconosciuto
al fisco, non avendo mai presentato l’annuale dichiarazione dei redditi.
In tale filone investigativo veniva fuori una vera e propria fabbrica di fatture false che sembra fossero indispensabili per giustificare spese inesistenti onde contrarre i redditi delle aziende a favore delle quali venivano emesse
Si tratta di due amanteani, marito e moglie, titolari di due ditte tipografiche succedutesi nel tempo.
I due sono accusati di emissione di fatture false.
Inoltre i due sono anche accusati di distruzione e occultamento di scritture contabili, per aver cercato di occultare e distruggere i documenti contabili, la cui mancanza è stata giustificata con riferimenti a circostanze fortuite non meglio definite.
Gli investigatori invece hanno condotto minuziosi accertamenti bancari ed acquisito materiale probatorio utile a certificare gli illeciti.
Il lavoro delle Fiamme Gialle, è durato oltre due anni, ha visto anche investigazioni economico-finanziarie, con perquisizioni, sopralluoghi e quant’altro necessario, e si è al momento concluso con l’avviso di conclusione indagini emesso alla fine del mese di maggio scorso.
Ovviamente gli agenti della tenenza della Guardia di Finanza non ha mancato di riferire questo giro vertiginoso di fatture false,agli utilizzatori delle stesse deferendo all’autorità giudiziaria decine di utilizzatori residenti in tutta Italia.
Sembra che tra gli utilizzatori potrebbero esserci aziende e società che hanno ricorso a finanziamenti pubblici, ancora non tutti perfezionatori, con la possibilità, quindi, di agire sui patrimoni in essere e per un valore equivalente al valore delle false fatture utilizzate.
Anche stamattina ad Amantea qualcuno si chiedeva che cosa sarebbe potuto accadergli essendo stato in rapporti con la fabbrica delle fatture false.