Nei giorni scorsi il Comune ha pubblicato la determina per l'affidamento di servizi e forniture finalizzato all'adeguamento normativo e all'aggiornamento tecnologico dei parcometri.
Va da se che la determina di cui sopra è finalizzata alla riattivazione ad Amantea del servizio di sosta a pagamento (strisce blu).
E' una buona notizia che la stragrande maggioranza dei cittadini e dei commercianti attendono oramai da diversi anni.
La ripartenza di tale servizio, infatti, consentirà una circolazione stradale più ordinata nella nostra Città;
il necessario aumento delle entrate comunali (aspetto totalmente omesso nella discussione pubblica in Città nonostante il dissesto finanziario);
il recupero di posti di lavoro che auspico avvenga attivando la clausola sociale di salvaguardia (attingendo al Personale, che a causa della incapacità dell'ultima Amministrazione comunale a far ripartire il servizio, ha perso il posto di lavoro).
Auspico, pertanto, che il Comune di Amantea recuperi presto questo importante servizio, sarebbe un primo passo verso la normalità.
Mi permetto di esternare un modesto suggerimento, in molte città è associato al medesimo servizio anche un'app che permette di fare il biglietto on-line e di modificare il tempo della sosta. Questa ulteriore accortezza permetterebbe a residenti e visitatori di vivere con serenità la sosta e di non dover fare i salti mortali per evitare ritardi e sanzioni.
Biagio Miraglia
L'emersione della verità scientifica ed inoppugnabile sulla salute del nostro mare, equivale alla sua difesa contro i luoghi comuni che lo vorrebbero sporco ed inquinato.
Per nostra felice condizione la realtà è diametralmente opposta e le nostre spiagge garantiscono ai bagnanti quanto di meglio ci si possa aspettare da una vacanza al mare.
Anche quest’anno, puntualmente, alla vigilia della stagione estiva l'Arpacal ha pubblicato il documento sullo stato di salute delle acque costiere del nostro paese, redatto ed eseguito delle analisi effettuate da laboratori certificati.
Amantea, ancora una volta, è stata annoverata tra le località con il miglior mare della costa tirrenica cosentina, la notizia è stata favorevolmente appresa dagli operatori economici del settore e anche dai residenti e dai futuri villeggianti, oltre che tra coloro che scelgono e sceglieranno le nostre spiagge anche soltanto per trascorrere una giornata al mare.
Nel nostro Paese, a tutela delle acque di balneazione, vige un efficace quadro normativo (D.M. 30/03/2010, D.Lgs. 30/05/2008 n°116, e la Direttiva 2006/7/CE) che regola nel dettaglio le attività di monitoraggio.
In Italia gli Enti titolari del monitoraggio delle acque di balneazione sono le Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale (ARPA) costituite a seguito del referendum popolare del 1993 che attribuì loro le competenze in tema d’Ambiente fino ad allora detenute dalle Aziende Sanitarie Locali (ASL).
Nella nostra Regione è attiva Arpacal con sede centrale a Catanzaro e con sedi periferiche nei capoluoghi provinciali.
E’ superfluo sottolineare che gli operatori di Arpacal sono pubblici ufficiali incaricati di svolgere un servizio a tutela della salute della collettività e che su di loro grava la pesante responsabilità d’Istituto ed anche personale, circa la corretta applicazione della normativa vigente.
La sede catanzarese di Arpacal monitora con cadenza mensile, da Aprile a Settembre, le acque di balneazione, marine e lacuali, della provincia dandone tempestiva notizia agli Enti locali competenti per territorio e pubblicando i dati sul proprio sito istituzionale.
La felice condizione del nostro mare è attestata dai dati ufficiali di Arpacal che classificano, nella quasi totalità, le acque del nostro litorale come “eccellenti” ad eccezione dei brevi tratti ai due lati della foce dei fiumi catocastro e torbido dove, probabilmente a causa della confluenza delle acque del fiume, sono classificate come “buone”.
http://www.arpacal.it/index.php/temi-ambientali/tematiche?id=92
Un’edizione sicuramente ridotta quella de La Guarimba International Film Festival, in Calabria, dal 7 al 12 agosto –, che rispetta le linee guida date dall’emergenza sanitaria ma che non dimentica la propria terra e le connessioni con gli altri mondi, seppure quest’anno prettamente virtuali.
«Abbiamo da subito rifiutato l’idea di un festival online– commenta l’ideatore Giulio Vita –. Un festival non è un posto dove si vedono i film e basta. È un luogo di incontro, un rito pagano che ha bisogno della nostra presenza fisica. Un festival online non è un festival, soprattutto non è La Guarimba, perché noi siamo, prima di ogni cosa, una comunità che si ritrova ogni anno ad Amantea con la missione di riportare il cinema alla gente e la gente al cinema. Sarà una edizione diversa, in un comune recentemente sciolto per mafia, ma ci auguriamo sia anche un’occasione per riflettere sull’ossessione per gli eventi di massa. Speriamo finalmente si capisca l’importanza che hanno le piccole Guarimba in giro per il mondo, che illuminano i paesi senza cinema ricordandoci quanto sia bello sedersi insieme e confrontarsi in modo orizzontale».
Un’VIII edizione che celebra il ritorno al rito del cinema, regalando proiezioni sotto le stelle al pubblico di Amantea, e al tempo stesso contribuisce al miglioramento dell’offerta turistica con un evento di richiamo per i giovani provenienti da tutta la regione e a muovere l’economica locale: «Vogliamo essere parte della soluzione» sottolinea Giulio Vita.
«Come Festival siamo riusciti a gestire i tagli economici e non ci tiriamo indietro – continua Vita –. Abbiamo tagliato e rimodulato alcuni contenuti extra, garantendo i compensi a tutto lo staff, fermamente convinti che gli operatori culturali meritano dignità».
La Guarimba International Film Festival 2020 sarà realizzata grazie al sostegno del MiBACT, dell’Ambasciata de Gli Stati Uniti, Ambasciata della Germania, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, dalla Rappresentanza del Governo delle Fiandre in Italia e dal Forum Austriaco di Cultura Roma, segno di una significativa cooperazione internazionale e principale obiettivo del Festival, quello di veicolare la cultura per promuovere valori di democrazia partecipativa, integrazione e accessibilità.
Un importante contributo per la realizzazione dell’evento sono gli sponsor: GIPHY Arts, G-Technology, che garantisce i dischi rigidi per archiviare e usare il materiale video; Fichi Marano e Grafiche Calabria. Quest’ ultime due aziende calabresi che hanno deciso di scommettere nel festival anche in questo particolare momento storico.
Ideato nel 2012 da Giulio Vita e Sara Fratini, La Guarimba, che in venezuelano significa “posto sicuro”, in 7 anni ha registrato circa 25mila spettatori. L’edizione 2020, prevede in 6 giornate ben 160 cortometraggi provenienti da 54 paesi diversi che rappresentano tutti i continenti, selezionati tra i 1160 iscritti e divisi in 6 categorie: Fiction, Animazione, Documentario, Film Sperimentali, Videoclip e il programma La Grotta dei Piccoli, un festival nel festival dedicato ai piccoli spettatori realizzato in collaborazione con UNICEF Italia.
Quest’anno La Guarimba torna alle sue radici, al rito del cinema come atto sociale e di condivisione. Sono annullati i concerti, i pranzi sociali e le conferenze che invece verranno trasferite online. Spazio quindi alla formazione con ben 5 webinar completamente gratuite che accoglieranno fino a un massimo di 100 iscritti. La prima, Fundraising For Documentaries, è fissata il 6 giugno.
A cura della regista americana Anayansi Prado e realizzata in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, American Film Showcase e University of California, la webinar Fundraising For Documentaries propone al pubblico de La Guarimba, ai professionisti e alle nuove generazioni di registi, una masterclass incentrata sul finanziamento di un documentario, in linea con una delle vocazioni del festival: sostenere e pro