Sono almeno una decina di anni che il muro della sottostazione pende e rischia di cadere.
Chiunque lo avrebbe demolito e ricostruito.
Le Ferrovie, invece, lo hanno imbracato con tubi per tentare di evitare che cada.
Avranno, forse, copiato dalla Chiesa dei Gesuiti, cioè dalle ex carceri che da dieci anni sono imbracati da una fittissima intelaiatura metallica che non si sa se davvero abbia una qualche utilità visto che alcune parti orizzontali e verticali della struttura crollano miseramente.
Sembra un uomo ( o donna) che si è rotta una gamba e che dovrà essere operato ma che, nel mentre, viene ingessato.
Non è che la ingessatura basti od abbia una qualsiasi utilità.
Comunque occorrerà l’intervento chirurgico.
Non solo ma visto che comunque occorrerà ricostruirlo sembra che siano stati buttati i soldi per la cosiddetta messa in sicurezza.
Non sappiamo nemmeno se questa imbracatura sia stata assentita dal comune.
Né sappiamo se sia da considerare sicura.
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Comunicati - Sport - Giudiziaria
Raramente si era vista un’indignazione pari a quella che i nostri articoli sul concorso truccato alle Ferrovie della Calabria da Palla Palla e “affiliati” hanno scatenato.
È una roba stratosferica.
La gente è incazzata nera, anche vecchi pallapalliani.
Le denunce della gente più ancora di quello che abbiamo potuto aggiungere noi sono state devastanti.
Addirittura nel Pd si parla di chiedere le dimissioni di Straface da assessore.
Non accadrà, perché Palla Palla – passata la bufera – li metterà in riga.
Comunque a San Giovanni in Fiore, e non solo, la gente è nerissima e noi non abbiamo la minima intenzione di mollare la presa, anche perché continuiamo a ricevere lettere e messaggi da candidati esclusi da questo concorso-barzelletta che dev’essere annullato al più presto.
Ecco ancora altri esempi.
Buongiorno, sono Alessandro e ho fatto pure io il concorso delle Ferrovie della Calabria e ho notato anche io cose anomale.
Il fatto di non aver firmato le buste, il fatto che le domande sul codice della strada e sicurezza dei pullman erano solo 20 quando invece dovevano essere di più, dato che stiamo parlando di autisti.
Vi invito anche a controllare per bene la lista degli ammessi alla prova successiva, sono tutti figli o parenti di dipendenti, autisti o addetti della Ferrovie della Calabria, in pratica si sono fatti un concorso interno non pubblico, vi ringrazio del vostro intervento.
Ps: se lo bloccano sarei molto felice
E ancora:
A parte quelli che avete già scritto e cioé Straface, Pescatore, Ciancio, Circosta, Covelli e i due fratelli dei quali adesso mi sfugge il cognome che hanno preso lo stesso punteggio (ma guarda che combinazione!), vorrei aggiungerne qualcun altro.
Uno è Paluci, figlio di un addetto della Ferrovie della Calabria e anche nipote di un autista, l’altro è Scordamaglia: anche lui ha il padre che fa l’autista sempre nelle Ferrovie della Calabria.
In pratica questo concorso l’hanno fatto solo per figli nipoti o amici di amici.
Infine, vorrei aggiungere un elemento.
Avete scritto che molti dei candidati esclusi erano autisti della ditta La Valle ma non solo quelli di La Valle erano presenti al concorso, ma anche un folto numero di autisti provenienti da Simet, attualmente Bus Italia Fast, del grande massone Gerardo Smurra, che vorrebbe eliminare i treni e far camminare tutti su gomma per riempirsi le tasche dei suoi grembiulini di tanti soldini (ho fatto anche la rima!).
A questo punto, non possiamo esimerci dal pubblicare tutto l’elenco di questi 55 “campioni”, papponi e raccomandati che oggi più che mai sono in ansia per l’esito delle loro raccomandazioni e se individuate una parentela o un intreccio con qualcuno, non esitate a dircelo.
La pacchia dei media di regime è finita, oggi per fortuna c’è Iacchite’ che denuncia tutto.
Senza fare sconti a nessuno.
Da
4 novembre 2018
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Calabria
Si tratta di due novità vecchie quali i treni veloci( nel nord Italia) ed i treni lenti ( nel sud Italia) . Ovviamente quando questi ultimi non sono soppressi!
Poi ci sono le due novità recentissime.
Ambedue nascono come conseguenza del recente l'attacco al Thalys Amsterdam-Parigi del 21 agosto.
La prima è quella relativa ai “gate” già attivi nelle stazioni di Milano, Roma e Firenze e grazie ai quali si sono ridotti del 90% dei reati all'interno dell'area 'protetta', e, fra breve, da attivare a Bologna, Napoli e Torino.
Le stazioni ferroviarie saranno così ripartibili tra quelle sicure e le altre.
La seconda è quella relativa ai biglietti nominativi ai treni di lunga percorrenza.
In sostanza, oltre al biglietto nominativo, saranno effettuati controlli più numerosi dei bagagli, del personale di servizio e degli stessi passeggeri.
Si prefigura una modifica ai patti di Schengen, il cui principale obiettivo era stato proprio quello di promuovere una maggiore libertà nei trasporti.
Siamo di fronte ad una misura preventiva per eventuali attacchi terroristici.
Ovviamente aumenterà lo scambio di informazioni sui sospetti jihadisti e su delinquenti e terroristi con formazione di un elenco europeo che segnali con immediatezza eventuali nominativi da tenere sotto controllo.
Nessuna sicurezza per gli altri treni.
Peraltro i poliziotti delle ferrovie ( Il Giornale.it del 31 agosto2015) “Al momento sono 5mila i poliziotti a regime, di cui solo 2mila impiegati nelle stazioni”.
Ma gli altri 3000 dove sono?
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