Si tratta di due novità vecchie quali i treni veloci( nel nord Italia) ed i treni lenti ( nel sud Italia) . Ovviamente quando questi ultimi non sono soppressi!
Poi ci sono le due novità recentissime.
Ambedue nascono come conseguenza del recente l'attacco al Thalys Amsterdam-Parigi del 21 agosto.
La prima è quella relativa ai “gate” già attivi nelle stazioni di Milano, Roma e Firenze e grazie ai quali si sono ridotti del 90% dei reati all'interno dell'area 'protetta', e, fra breve, da attivare a Bologna, Napoli e Torino.
Le stazioni ferroviarie saranno così ripartibili tra quelle sicure e le altre.
La seconda è quella relativa ai biglietti nominativi ai treni di lunga percorrenza.
In sostanza, oltre al biglietto nominativo, saranno effettuati controlli più numerosi dei bagagli, del personale di servizio e degli stessi passeggeri.
Si prefigura una modifica ai patti di Schengen, il cui principale obiettivo era stato proprio quello di promuovere una maggiore libertà nei trasporti.
Siamo di fronte ad una misura preventiva per eventuali attacchi terroristici.
Ovviamente aumenterà lo scambio di informazioni sui sospetti jihadisti e su delinquenti e terroristi con formazione di un elenco europeo che segnali con immediatezza eventuali nominativi da tenere sotto controllo.
Nessuna sicurezza per gli altri treni.
Peraltro i poliziotti delle ferrovie ( Il Giornale.it del 31 agosto2015) “Al momento sono 5mila i poliziotti a regime, di cui solo 2mila impiegati nelle stazioni”.
Ma gli altri 3000 dove sono?