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giulia-sarti-parlaL’Interpellanza urgente presentata dalla deputata Giulia Sarti del Movimento 5 Stelle, nella seduta numero 262 di venerdi 11 luglio.
Nella stessa la deputata parla dell’ex commissario al Comune di Amantea, Francesco Sperti, capo staff dell’Ufficio Programmazione e rapporti con il Cnipa, raggiunto nel gennaio scorso da un’ordinanza giudiziaria.

 

“Nell’ordinanza – scrive Sarti in una nota pubblicato sul suo blog personale (raggiungibile a questo indirizzo) - compare un’intercettazione telefonica nella quale lo stesso Sperti lamentava ,con uno dei fratelli Righi, Luigi, la scarsità del denaro che i fratelli gli corrispondevano per i non meglio identificati servigi resi. Si legge poi di seguito che, grazie alla sua posizione, Sperti abbia agevolato gli stessi in diverse pratiche amministrative. I fratelli Righi sono stati arrestati a fine gennaio di quest’anno e sono accusati di associazione mafiosa per i loro legami con il clan Contini, dunque Camorra. Luigi Righi è considerato “figura preminente” dell’organizzazione criminale di stampo camorristico”.

“Da notare – continua la parlamentare 5 stelle - che la posizione di Sperti risulta ad oggi aggravata anche da indagini delle procure di Paola e Cosenza, connesse al periodo 2008-2010 in cui Sperti fu commissario prefettizio ad Amantea, comune calabrese sciolto per infiltrazione mafiosa”.

Di seguito l’interpellanza urgente presentata dalla deputata Giulia Sarti:

 

Interpellanza urgente 2-00606 presentato da SARTI Giulia testo di Venerdì 11 luglio 2014, seduta n. 262

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:

-con ordinanza di custodia cautelare in carcere n. 652/13 R.G. O.C.C., il giudice delle indagini preliminari di Napoli, Raffaele Piccirillo, iscriveva nel registro degli indagati, con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, il viceprefetto avvocato Francesco Sperti;

-secondo quanto risultava dalla pagina internet del Ministero dell'interno, visibile sino al mese di gennaio 2014, e dalla versione cache della stessa ancora visibile, il viceprefetto Sperti è ancora oggi in carica con la qualifica di capo ufficio staff dell'ufficio programmazione e rapporti con il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione (Cnipa);

-il sopradetto ufficio si occupa anche del monitoraggio dei grandi progetti e del controllo delle risorse umane, oltre ad essere responsabile delle relazioni con il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione; conseguentemente, il viceprefetto Sperti ha accesso ad un enorme quantitativo di dati sensibili ed ultrasensibili;

-dall'ordinanza del giudice delle indagini preliminari Piccirillo, n. 652/13 R.G. O.C.C., si evince che Sperti veniva stipendiato da un soggetto indagato per il reato di cui all'articolo 416-bis del codice penale, tal Luigi Righi, anch'egli accusato di far parte ed anzi di rappresentare una figura preminente all'interno di tale organizzazione a stampo camorristico, nota come «clan Contini»;

ad aggravare la posizione del viceprefetto vi è poi il contenuto di un'intercettazione telefonica riportata nella motivazione dell'ordinanza sopraddetta, in cui Sperti lamentava l'insufficienza del denaro versatogli mensilmente da Righi, pari a 1.500 euro, tanto da avanzare esplicita richiesta di aumento;

-in più parti dell'ordinanza il giudice per le indagini preliminari Piccirillo evidenzia come l'intervento del viceprefetto Sperti abbia agevolato la famiglia Righi o le società da questa controllate e/o collegate, nell'ottenere autorizzazioni e concessioni amministrative;

-l'ordinanza in oggetto ha portato all'arresto di novanta persone indagate e al sequestro di numerose attività commerciali nel campo della ristorazione, tra cui una avente sede presso via della Mercede nel centro di Roma, la quale è stata oggetto di trattativa commerciale ai fini della locazione di un ramo d'azienda, svoltasi tra la Immobilrighi srl, rappresentata da Righi Salvatore, e Pizza Italia srl, rappresentata con procura speciale per questo singolo atto proprio dal viceprefetto avvocato Francesco Sperti;

-è importante ricordare poi che l'avvocato Sperti, in seguito allo scioglimento del comune di Amantea per infiltrazione mafiosa, veniva nominato commissario insieme ad altri due soggetti, ricoprendo tale ruolo dal 2008 fino agli inizi di aprile 2010; la procura di Paola, in particolare il procuratore Bruno Giordano, inviava a Sperti un'informativa di garanzia poiché, dalle indagini svolte dai carabinieri, risultava che durante lo svolgimento dell'incarico di commissario, avesse richiesto i rimborsi di alcuni viaggi, che di fatto parrebbero mai intrapresi, proprio in ragione della carica ricoperta;

-in data 24 giugno 2014 la stampa riportava la notizia secondo cui Francesco Sperti e gli altri due commissari straordinari, inviati ad Amantea nel periodo 2008-2010, sarebbero coinvolti anche in un'inchiesta riguardante il porto della città calabra; a quanto si legge, i tre commissari avrebbero permesso l'utilizzo del porto con correlata occupazione arbitraria del suolo demaniale, disponendone l'apertura in assenza di collaudo e senza aver rispettato le regolari procedure amministrative, necessarie per ottenere il rilascio della concessione demaniale marittima;

GIULIA SARTI Parlamento

l'inchiesta sopradetta riguarda anche il fatto secondo cui il comune di Amantea incassava circa trecentomila euro all'anno versati dai proprietari delle barche attraccate al porto sopradetto, senza però pagare alcun canone demaniale e traendo dunque un ingiusto profitto e un vantaggio patrimoniale a danno dell'erario;

-nella mattinata del 1o luglio 2014, le testate giornalistiche informavano che la procura di Paola avviava nuove indagini volte ad appurare la regolarità di una serie di incarichi affidati all'avvocato Nicola Gaetano da parte del comune di Amantea, proprio nel periodo in cui l'amministrazione comunale era retta dalla commissione prefettizia di cui faceva parte Francesco Sperti, ossia come anticipato tra il 2008 e l'inizio aprile 2010, proprio in merito alla funzione commissariale svolta dall'avvocato Francesco Sperti, attraverso il fascicolo-stralcio dell'inchiesta sulle «consulenze d'oro Asp» proveniente dalla procura di Cosenza;

-secondo quanto riportato dalla stampa, la vicenda del comune di Amantea ruoterebbe attorno non solo agli incarichi affidati all'avvocato Gaetano, ma anche all'ambiente politico orbitante attorno all'ex sottosegretario di Forza Italia Antonio Gentile; infatti, nei carteggi giunti alla procura di Paola, accanto ai nomi di Sperti e Gaetano, già presumibilmente vicini a tale ambiente politico, compare il nome dell'avvocato Andrea Gentile, figlio del senatore ed ex sottosegretario. Tra i reati ipotizzati vi sarebbero truffa e falsa fatturazione con l'aggravante associativa; la vicenda sin ora descritta è senza dubbio sintomatica della violazione dei principi di imparzialità e buon andamento ai quali è informata la pubblica amministrazione, così come previsto dall'articolo 97 della Costituzione; inoltre, nel caso di specie, viene violato secondo gli interpellanti anche il principio dell'articolo 98, primo capoverso, della Costituzione stessa, nonché l'articolo 23 del contratto collettivo nazionale del 6 luglio 1995, I comma e III comma, e ancora, l'articolo 3 del contratto collettivo nazionale dell'11 aprile 2008, lettere a), b) e c) –:

-se il Ministro interpellato intenda avviare o meno, senza altro indugio, le procedure previste dagli articoli 4, comma 3, e 5, comma 2, del contratto collettivo nazionale dell'11 aprile 2008 al fine di ottenere la sospensione dal servizio prestato all'interno della pubblica amministrazione dal viceprefetto avvocato Francesco Sperti;

se il Ministro interpellato intenda avviare e rendere noti quanto prima tutti gli accertamenti del caso, per quanto di sua competenza, al fine di stabilire, anche sulla scorta dell'ordinanza di cui sopra, se, come e in che misura il viceprefetto Francesco Sperti, approfittando del ruolo ricoperto, abbia avvantaggiato terzi nell'ottenere (in modo non consono) concessioni ed autorizzazioni di carattere amministrativo;

-se al termine di tali accertamenti intenda intraprendere la procedura prevista all'articolo 4, comma 1, del contratto collettivo nazionale dell'11 aprile 2008, riservandosi sin da quel momento, nella relativa denuncia all'autorità giudiziaria competente, la costituzione di parte civile della pubblica amministrazione nei confronti del viceprefetto Francesco Sperti.

 

Il video:

Il GIP Carmine De Rose ha accolto la proposta di provvedimento giudiziario avanzata dal Procuratore della repubblica di Paola Bruno Giordano.

Un provvedimento conseguito ad una indagine portata avanti dagli uomini della capitaneria di Porto di Vibo Valentia da giugno 2013

Sequestrato il porto.

6 le persone indagate

Il dr Giorgio Criscuolo commissario straordinario del comune di Amantea dopo lo scioglimento del coniglio comunale di Amantea

Il Dr Pietro Tescione anche lui commissario straordinario del comune di Amantea

Il dr Francesco Sperti terzo ed ultimo commissario straordinario sempre del comune di Amantea

L’ingegnere Domenico Pileggi appena confermato fino al 31 ottobre 2014 con la delibera di giunta n 72 del 14.06.2014

Nessuna informazione ufficiale sulle altre due persone indagate

Sembra comunque che si tratti di due amministratori della scorsa giunta che come i tre commissari avrebbero permesso la utilizzazione del porto con correlata occupazione arbitraria del suolo demaniale, si dice aprendo il porto medesimo pur in mancanza del collaudo e senza aver posto in essere le regolari procedure amministrative tese al rilascio della concessione demaniale marittima.

Viene anche contestato il mancato pagamento di quanto dovuto per canoni demaniali

Un debito di circa 3.000.000 di euro a fronte del quale sarebbero stati versati solo 200.000 euro.

In sostanza il comune incassava 300.00 euro all’anno dai proprietari delle barche senza pagare il canone demaniale e traendo così un ingiusto profitto e un vantaggio patrimoniale a danno dell'erario.

Sembra che gli altri due indagati siano il precedente sindaco ed il precedente responsabile ufficio tecnico al porto

Voci raccontano della recente presenza presso la Procura di Paola di politici e dirigenti che sarebbero stati sentiti sulla vicenda del porto .

Dalla lettura degli atti di indagine la fondatezza o meno di queste voci

Ricordiamo in via preliminare che con D.P.R. 4 agosto 2008, pubblicato sulla GU del 26.8.2008 venne disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Amantea e nominata la commissione straordinaria costituita da Criscuolo, Sperti e Tescione, che aveva preso ervizio già i primi giorni di agosto su disposizione prefettizia.

E la commissione operò fino alla scadenza dei diciotto mesi nel dicembre 2009.

E fu proprio nel dicembre del 2009 che Gianfranco Suriano dell’UDC rilasciò a “ Il Quotidiano della Calabria” la seguente intervista.

La ricordiamo come uno dei pochi esempi di presa di distanza dal commissario Sperti. Nel contempo ricordiamo che pochi mesi dopo , ed esattamente il 1 aprile 2010, il Consiglio di Stato ebbe ad annullare lo scioglimento.

“Intervista a “Il Quotidiano della Calabria” rilasciata da Gianfranco Suriano (UDC)

Cosa non l’ha convinta del ragionamento del Dott. Sperti?

Mi ha colpito l’estrema superficialità con cui il Dott. Sperti ha espresso il suo pensiero sulla nostra Città. Generalizzando ed esprimendo giudizi, che competono ad altri organi dello Stato, ha praticamente detto che nella nostra comunità la mafia è stata istituzionalizzata. Queste espressioni non le ho sentite neanche ai tempi delle stragi siciliane dove valorosi magistrati persero la vita per servire la nazione.      

Ho avuto già modo di evidenziare pubblicamente il preziosissimo lavoro svolto dalle Forze dell’ordine, coordinate dalla Procura di Paola e dalla DDA di Catanzaro, a tutela della legalità e della sicurezza nel nostro territorio. Oggi ritengo un grave errore da parte della Commissione straordinaria, che amministra il nostro Comune, sparare nel mucchio perché quando su argomenti così complessi si dichiara la colpevolezza di un’intera comunità si rischia di fare il gioco di pochissimi che non aspettano altro che confondersi con la gente onesta e laboriosa che nella nostra città, per fortuna, rappresenta ampiamente la stragrande maggioranza della popolazione. E’ come dire tutti colpevoli e nessun responsabile.  

Il vice prefetto, tuttavia, fa comprendere che secondo le relazioni degli organi preposti il clima non è ancora adeguato per affrontare le elezioni comunali.

Mi sembra strano che nel dibattito politico in città, sull’opportunità o meno della proroga del commissariamento, intervenga la Commissione straordinaria che altro non ha che il compito di amministrare la cosa pubblica in modo imparziale e trasparente. Da parte dei Commissari mi sarei aspettato, piuttosto, uscite ed iniziative pubbliche per diffondere maggiormente, tra la cittadinanza, il senso civico e la cultura della legalità.

Evidentemente, la Commissione ha sentito l’esigenza di dover giustificare la proroga del loro mandato adducendo come motivazione il fatto che il quadro non è ancora mutato. Se il riferimento è al rischio di una possibile infiltrazione della criminalità organizzata nelle istituzioni, c’è da dire che quest’assunto non può essere vero perché altrimenti, come previsto dalla legge, il Ministero dell’Interno avrebbe dovuto proporre la dichiarazione d’incandidabilità dei soggetti eventualmente ritenuti vicini alla stessa criminalità organizzata. Considerato che ciò non è avvenuto c’è da desumere che il Dott. Sperti si riferisce non a queste problematiche ma a qualcos’altro che onestamente non riesco a comprendere.          

Resta l’impegno della commissione nel governare la città.

Avrei preferito non esprimere giudizi sull’azione amministrativa della gestione commissariale ma considerato che il Dott. Sperti ha ritenuto di aprire, con la recente intervista, un dibattito pubblico su questo argomento mi consentirà di ricordare, per esempio, che a proposito di politica ambientale, Amantea oggi è l’ultimo Comune calabrese con il 0% di raccolta differenziata. La precedente amministrazione, nonostante i gravi e noti problemi relativi all’Appennino Paolano SpA, riuscì a raggiungere, seppur di poco, risultati migliori. Da più di sedici mesi la gestione commissariale amministra con ampi poteri e con l’ausilio di diversi consulenti esterni retribuiti con i soldi dei cittadini di Amantea ed in questo caso, come reso noto dall’Arpacal, il quadro purtroppo è peggiorato.

Il suo partito è da mesi molto impegnato a stabilire le strategie in direzione dei prossimi appuntamenti elettorali. Cosa c’è di vero su una possibile candidatura regionale proveniente dall’UDC cittadino?

Il partito locale, ad oggi, non ha iniziato a ragionare su tale ipotesi, quindi, posso solo dire che la valutazione relativa ad un’eventuale candidatura di un esponente del nostro territorio, sarà fatta serenamente con i vertici provinciali dell’UDC. Una cosa è certa, le sezioni di Amantea e Campora S. Giovanni indipendentemente da tutto metteranno in campo ogni sforzo per consentire all’UDC di ottenere il miglior risultato possibile.      

Pubblicato in Cronaca

Non vi dico le telefonate di complimenti al sito per l’articolo sul dr Sperti .

Siamo gli unici a porgere la notizia agli amanteani

Tra le telefonate molte a ricordare gli amici

Poi alla domanda :ma possibile che oltre a……..nella sala consiliare….in occasione della…… nessun altro abbia criticato il dr Sperti nella sue esternazioni?

Non che fosse un obbligo, intendiamoci, ma molti non persero l’occasione di mostrare il servilismo dei nani di fronte al potere, da chiunque rappresentato

E così ci è venuto in mente un articolo molto critico di fine 2009 dell’attuale portavoce dell’UDC Gianfranco Suriano.

Il tempo di reperirlo e ve lo riproporremo

Un po’ di pazienza

E chi altri( se vuole) si faccia avanti

Da ambo le posizioni

Ma per cortesia spiegando il perchè

Pubblicato in Politica

F. S. giunse ad Amantea insieme al presidente Giorgio Criscuolo ed a Pietro Tescione nell’agosto 2008 a seguito della nomina della commissione antimafia successivamente allo scioglimento del consiglio comunale.

I tre restarono in carica fino ai primissimi giorni di aprile 2010 quando venne emessa la sentenza del Consiglio di Stato di annullamento del decreto di scioglimento del consiglio comunale disponendo la reintegrazione della intera giunta municipale.

Il vice prefetto ricompare ad Amantea in seguito alla informazione di garanzia inviatagli insieme a Pietro Tescione dal procuratore di Paola, Bruno Giordano, con l’accusa di essersi “segnati” a rimborso viaggi che realmente non sarebbero stati fatti, come emerso dall’attività investigativa svolta dai carabinieri.

Una indagine della quale non si sa dove e da chi abbia avuto origine.

Il dr S. ricompare in questi giorni su Il Tempo del 24 gennaio nel quale si legge:

Ma non ci sono solo gli studi dei commercialisti a favorire l’invasione dei Righi sul mercato romano. Una figura fondamentale è l’avvocato F. S. che passa con disinvoltura dal ruolo di commissario antimafia del comune di Amantea in Calabria (ruolo ricoperto per 18 mesi tra il 2008 e il 2009 grazie alla sua qualifica di vice prefetto dopo lo scioglimento del comune per infiltrazioni mafiose), direttamente a libro paga di Righi per il cui gruppo cura gli interessi legali. «S. – scrive il giudice per le indagini preliminari – lavora per i Righi da più di un decennio, ricevendone un compenso. ? Lo provano alcune intercettazioni e alcune fotocopie di assegni, emessi dai Righi e incassati da S. acquisiti nel corso degli accertamenti bancari». S. lavora sodo per il gruppo Righi – ricevendo un compenso di 1500 euro mensili a cui si aggiungono le parcelle per ogni singolo atto – e scalpita per avere più spazio nel sodalizio: «l’emolumento che io prendo – dice l’ex commissario prefettizio intercettato dalle forze dell’ordine – non corrisponde all’effettivo lavoro, però ne faccio un fatto anche di amicizia (...) però, se oggi noi prendiamo una bella torta, questa è per Francesco perché è un nostro convitato e sta sempre a tavola con noi, è un nostro amico che ci sta vicino, no? (...) se io invece, al momento in cui arriva la torta poi... (...) a un certo punto mi sono reso conto che prendevo lo stipendio di un cameriere. Allora ho detto ma promuovetemi, fatemi caposala almeno, no?».

http://www.iltempo.it/mobile/politica/2014/01/24/commercialisti-avvocati-funzionari-cosi-fanno-a-gara-per-gli-affari-1.1211717

Ma ed ancora da La repubblica( articolo riportato da dago spia del 23 gennaio )Si legge

“Gli affari del clan spaziavano in diversi settori, tra cui anche il calcio, e si basavano su diversi rapporti personali in cui non mancano i colletti bianchi: tra gli indagati c'è un vice-prefetto, F. S., accusato dal procuratore aggiunto dda di Napoli, Giovanni Melillo, e dai pm Marco Del Gaudio, Ida Teresi Filippo Beatrice e Francesco Curcio (questi ultimi due della procura nazionale), di aver fornito consulenza legale e appoggi burocratici ai fratelli Righi, di professione riciclatori, peraltro al servizio di un altro temuto clan campano, i Mazzarella”.

http://www.dagospia.com/rubrica-29/Cronache/pi-che-pizzerie-lavanderie-cos-i-clan-della-camorra-ripulivano-i-soldi-sporchi-impiegandoli-70546.htm

Forte la sorpresa nella città che ancora ricorda il commissario F. S. che ad Amantea annoverava tantissimi conoscenti ed amici.

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