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Redazione TirrenoNews

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Convocato per domani 22 maggio ore 16.00 il consiglio comunale in sessione straordinaria per discutere del seguente unico punto all’ordine del giorno:” Rinegoziazione dei prestiti concessi dalla cassa Depositi e prestiti a carico degli enti locali. Circolare n 1283 del 28 aprile 2015”

Nell’avviso si legge che gli atti relativi all’argomento saranno depositati presso l’ufficio di segreteria generale da(l) 21 maggio dalle ore 11.00 ai sensi dell’art 42 comma 1 del regolamento del consiglio comunale.

Ed ecco cosa dispone l’art. 42 comma 1 circa il Deposito degli atti

Tutti gli atti relativi agli argomenti iscritti al l'ordine del giorno devono essere depositati presso la segreteria comunale, od in altro ufficio indicato nell'avviso di convocazione, nel giorno dell'adunanza e nelle 24 ore precedenti ( di giorno feriale), se trattasi di seduta straordinaria e nei quattro giorni precedenti nel caso di seduta ordinaria. Gli atti relativi alle adunanze convocate d'urgenza sono depositati almeno 12 ore prima della riunione nel mentre gli atti relativi ad argomenti aggiunti all’ordine del giorno sono depositati almeno 24 ore prima della riunione.

E quindi proprio dal confronto tra “deposito degli atti aggiunti” (almeno 24 ore prima della riunione, nel caso dalle ore 16 del 21 maggio) e deposito di atti “normali”,( nel giorno dell'adunanza e nelle 24 ore precedenti - di giorno feriale-)discende che le dette 24 ore non siano quelle precedenti alla riunione, ma l’intero giorno precedente , donde la illegittimità del deposito fatto dalle ore 11.00 per mancato rispetto del regolamento. Se infatti il regolamento avesse voluto riferirsi alle 24 ore precedenti alla riunione avrebbe usato la medesima formulazione degli atti aggiunti!

Dubbi anche sulla possibilità di rispetto della Circolare n 1283 del 28 aprile 2015” ed in particolare dell’articolo 2 lettera a) punto 2 , alla luce della vigente normativa ed il rinvio del decreto degli EE.LL.

Coinvolti ex calciatori, dirigenti e faccendieri. Lo scandalo investe società di serie B, Lega Pro e serie D. tra cui Catanzaro, Vigor, Crotone e Hinterreggio.

A destare sospetti sono parecchi match, di Lega Pro e non solo, come Crotone-Catania (Serie B), Barletta-Catanzaro (Lega Pro), Hintereggio-Neapolis (Serie D), Vigor-Barletta (Lega Pro), Vigor-Paganese (Lega Pro), Sorrento-Montalto (Serie D), Neapolis-Montalto (Serie D), Montalto-Frattese (Serie D). A cui si aggiungono le gare che non riguardano la Calabria: Monopoli-Puteolana, Due Torri-Neapolis, Neapolis-Akragas, Brindisi-San Severo, Andria-Puteolana e Pomigliano-Brindisi.

Contestata l'aggravante mafiosa perché gli indagati avrebbero agito allo scopo di agevolare la cosca Iannazzo, operativa nella frazione di Sambiase di Lamezia Terme.

Era una vera e propria “rete” quella che si allungava sul calcio, dove a decidere tutto erano Fabio Di Lauro, Ercole Di Nicola, Mauro Ulizio e Massimiliano Carluccio, ritenuti gli organizzatori di un'organizzazione criminale «operante a livello mondiale», che aveva lo scopo di alterare non solo i campionati e la Coppa Italia, ma anche i match di calcio internazionale e le partite di basket.

1. CICCARONE Antonio, nato a Eboli (SA) l’11.10.1973 (Direttore Sportivo del Neapolis);

2. MOXEDANO Mario, nato a Napoli il 28.2.1954 (Presidente del Neapolis);

3. MOLINO Francesco, nato a Cosenza il 22.6.1980 (Direttore Sportivo del Comprensorio Montalto Uffugo);

4. PALERMO Antonio, nato a Cosenza il 7.3.1967 (Dirigente del Comprensorio Montalto Uffugo);

5. MOXEDANO Raffaele, nato a Napoli il 22.1.1985 (figlio di Mario e calciatore del Neapolis);

6. IZZO Pasquale, nato a Pozzuoli (NA) il 19.9.1982 (Calciatore della Puteolana);

7. MARZOCCHI Emanuele, nato a Napoli il 01.2.1984 (Calciatore della Puteolana);

8. ASTARITA Salvatore, nato a Cercola (NA) il 19.2.1983 (ex calciatore dell’Akragas);

9. DALENO Savino, nato a Barletta il 2.5.1975 (ex calciatore e consulente di mercato del Brindisi);

10. FLORA Antonio, nato a Bari il 24.12.1946 (Presidente del Brindisi);

11. FLORA Giorgio, nato a Gioia del Colle (BA) il 9.3.1982 (Vice Presidente del Brindisi);

12. MORISCO Vito, nato a Bari il 14.4.1970 (Direttore Generale del Brindisi);

13. DI NICOLA Ercole, nato ad Atri (TE) il 05.04.1977 (Direttore Sportivo de L’Aquila);

14. NUCIFORA Vincenzo, nato a Messina il 29.07.1945 (ex Direttore Sportivo della Torres);

15. DI LAURO Fabio, nato a Paola (CS) il 20.04.1975 (ex calciatore e imprenditore);

16. BRDANIN Aleksander, nato in Slovenia il 18.01.1981 (finanziatore dicombines);

17. MILOSAVLJEVIC Uros, nato in Slovenia il 13.07.1982 (finanziatore dicombines);

18. JOVICIC Milan, nato a Belgrado (Serbia) il 14.07.1972 (finanziatore dicombines);

19. CIARDI Daniele, nato a Montevarchi (AR) il 15.04.1974 (magazziniere del Santarcangelo calcio);

20. MALVISI Enrico, nato a Forlì il 22.05.1972 (Imprenditore, scommettitore);

21. GUIDONE Marco, nato a Monza il 17.05.1986 (calciatore Santarcangelo);

22. OBENG Francis, nato in Ghana il 7.2.1986 (calciatore Santarcangelo);

23. TRAORE’ Mohamed Lamine, nato in Guinea il 13.10.1991 (calciatore Santarcangelo);

24. RIDOLFI Giacomo, nato a Pesaro il 16.5.1994 (calciatore Santarcangelo).

25. ULIZIO Mauro, nato a Cagliari il 20.1.1967 (ex Direttore Generale del Monza calcio ed ex socio, occulto, e Direttore Generale “di fatto” del Pro Patria);

26. CARLUCCIO Massimiliano, nato a San Pietro Vernotico (BR) l’01.08.1981 (socio occulto e dirigente “di fatto” del Pro Patria);

27. SOLAZZO Marcello, nato a Campi Salentini (LE) il 03.08.1983 (uomo di fiducia di CARLUCCIO Massimiliano);

28. ULIZIO Andrea, nato a Cagliari il 06.05.1994 (figlio di Mauro, calciatore del San Marino ed ex del Pro Patria);

29. TIMOSENCO Ala, nata in Moldavia il 25.7.1974 (legata a Fabio DI LAURO e intermediaria/traduttrice con i serbi);

30. ARUCI Erikson, nato in Albania il 3.5.1990 (collaboratore di Fabio DI LAURO e legato ad Andrea ULIZIO);

31. GEROLINO Adolfo, nato ad Avellino il 11.4.1990 (ex calciatore del Pro Patria);

32. MELILLO Vincenzo, nato a Benevento il 22.8.1986 (calciatore del Pro Patria);

33. TOSI Marco, nato a Livorno il 12.2.1960 (ex allenatore del Pro Patria);

34. BENINI Stefano, nato a Cesenatico (FC) il 15.2.1980 (uomo di fiducia di CARLUCCIO);

35. SCARNÀ Alberto, nato a Cosenza il 19.6.1973 (Sovrintendente della Polizia di Stato e uomo di fiducia di Fabio DI LAURO);

36. PAGNIELLO Maurizio Antonio detto “Morris”, nato in Australia il 25.3.1977 (ex calciatore, ex Presidente del Trento 1921);

37. DAN Ioana Delia detta “Bianca”, nata in Romania il 17.2.1992 (interprete al servizio di ULIZIO Mauro);

38. PIETANZA Raffaele, nato a San Pietro Vernotico (BR) il 13.3.1981 (uomo di fiducia di CARLUCCIO e SOLAZZO);

39. DE PALMA Diego, nato a Pago Veiano (BN) il 21.09.1975 (imprenditore, co-finanziatore dicombines e uomo di fiducia di Fabio DI LAURO);

40. POGGI Raffaele, nato a Riolo Terme (RA) il 14.06.1953 (co-finanziatore dicombines; uomo di fiducia di Enrico MALVISI);

41. NERJAKU Edmond, nato in Albania il 20.5.1973 (imprenditore, finanziatore di combines e scommettitore);

42. CALIFANO Gianni, nato a Pagani (SA) il 18.11.1971 (Direttore Sportivo del Monza);

43. CALIFANO Bruno, nato a Pagani (SA) il 21.09.1941 (padre di CALIFANO Gianni);

44. CENNI Massimo, nato a Rimini il 07.05.1977

45. CORDA Ninni, nato a Nuoro il 28.1.1974 (Allenatore del Barletta calcio)

46. MAGLIA Fabrizio, nato a Lamezia Terme (CZ) il 29.10.1967 (Direttore Sportivo della Vigor Lamezia);

47. BELLINI Felice, nato a Catanzaro il 19.8.1976 (ex direttore sportivo del Gudja United Malta e attuale dirigente responsabile marketing della Vigor Lamezia);

48. FARRUGIA Robert, nato a Malta il 25.3.1970; (finanziatore di combines);

49. FARRUGIA Adrian, nato a Malta il 20.9.1981; (finanziatore di combines);

50. LA FERLA Sebastiano, nato a Catanzaro il 24.4.1971 (uomo di fiducia di BELLINI Felice);

Ragionamento intorno al detto: Mantiella ‘a terza.

Martedì, 19 Maggio 2015 16:16 Pubblicato in Cronaca

Provo a spiegare il significato del detto “Mantiella ‘a terza”, assumendo una teoria sostenuta dall’antropologo Franco Ferlaino, e aggiungendo qualche mia riflessione.

Fin dall’alto medioevo, Amantea ha costituito uno scalo marittimo significativo lungo rotte mediterranee, in particolare lungo le coste dell’Italia tirrenica. E questo fu dovuto alle contingenze storiche necessariamente legate alla felice posizione geografica. Cito a tal proposito un verso del

Synopsis Historiarum dello storico bizantino Joannes Scylitzes (o Skylitzes o Scylitze) Kuropalatёs, che, nel merito della guerra gotica con la quale i bizantini scacciarono i goti dall’Italia (VI secolo), a un certo punto dice: Cum Belisarius Gotos e Sicilia ejectos….Hieracium, Rhegium, Portum Herculis seu Tropeam et Amantheam praexidio munivit... (Belisario scaccio i Goti e doto di presidio Gerace, Reggio, Porto Ercole Tropea, e Amantea).

Amantea, l’antica Clampetia romana, era dunque importante per la sua posizione, dotata di presidio armato e di un castra, e con tutta probabilità anche di un approdo marittimo. Infatti le difficoltà degli spostamenti via terra rendevano necessaria ove possibile, per il trasferimento di uomini, eserciti e merci, la mobilita marittima.

Amantea rappresentava dunque uno scalo significativo nelle rotte di cabotaggio lungo la costa tirrenica dell’Italia meridionale, e importante punto di snodo per raggiungere le Eolie con le quali la città intratteneva un rapporto privilegiato di scambio e comunicazione. Emblematico appare il ritrovamento, a Lipari, del “Sigillo di Pietro”, un manufatto plumbeo databile al VII secolo, che sul lato verso reca l’iscrizione: Santissima trinita, il nostro Dio viene in aiuto del vescovo Pietro di Amantea, Amen. E d’altra parte, nel circondario amanteano e diffuso il cognome Liparoto, ossia proveniente da Lipari.

E proprio in quest’ambito assume rilevanza la triade di approdi Napoli, Amalfi, Amantea, la cui riproposizione in chiave aneddotica trova riscontro nel famoso detto popolare che colloca Amantea come terza stazione di un percorso selettivo verso meridione, in particolare, appunto, verso le Eolie. In questo percorso il monte Cocuzzo (Caccutio, Caccutium, anticamente kakos kytos), visibile da lontano, fungeva da punto di riferimento in un mare pericoloso, scosso da tempeste e infestato dai pirati.

Dunque, Mantiella ‘a terza, in quanto terza dopo Napoli e Amalfi. Si fa riferimento a Napoli come punto di partenza, capitale del regno omonimo sin dal XIII secolo, inizialmente noto come Regno di Sicilia citeriore. L’origine del famoso detto, può essere ragionevolmente legato a tale contesto e a un periodo storico successivo all’istituzione angioina del suddetto regno.

Il lato verso del “Sigillo di Pietro” ritrovato a Lipari.

Santissima trinità, il nostro Dio viene in aiuto del vescovo Pietro di Amantea, Amen

Tabula Peutingeriana (estratto). E’ una copia del XII-XIII sec. di un'antica carta romana che mostrava le vie militari dell'Impero. La Tabula è probabilmente basata sulla carta del mondo preparata da Marco Vispanio Agrippa (64 a.C. – 12 a.C.), ed e attualmente conservata presso la Hofbibliothek di Vienna e detta perciò Codex Vindobonensis. Amantea era Clampeta (40 miglia da Cerelis-Cirella e 10 da Tempsa).

La Calabria da un estratto della carta d’Italia di Al Idrisi (1154).

Da un codice della biblioteca Bodleiana (ricostruzione), Oxford. Amantea e ‘almantiah

Calabria – estratto Atlante Luxoro. Riporta in rosso i principali scali marittimi. Sul Tirreno: Rigio, Trupia, Lamantia (Amantea), Scalea. Il codice, impropriamente definito atlante, proviene dalle raccolte del collezionista genovese Tammar Luxoro. Il prezioso manoscritto risale agli inizi del XIV secolo.

Estratto della mappa di Piri Reis. La mappa pergamenacea è conservata nella Biblioteca del Palazzo Topkapi di Istanbul. Realizzata nel 1513 per il sultano Solimano il magnifico, rappresenta una porzione dell’Oceano Atlantico, dell’Europa e dell’Africa, oltre al versante orientale dell’America meridionale.

Carta del XV secolo. Si noti come il fiume di Amantea sia scritto Oliva, mentre il fiume Oliva e scritto Torbido. E’ evidente come i geografi antichi, che per le loro opere si avvalevano della testimonianza di naviganti e viaggiatori e si rifacevano a carte precedenti, ogni tanto facevano qualche confusione. Ad esempio, il geografo arabo Al Idrisi, nel “Libro di Re Ruggero” del 1184, definisce Amantea: “citta bella e popolosa sul golfo dell’Oliva”.

Il porto di Amantea nel 1571 (Calavecchia)

Una ricostruzione dell’autore riportata sul dal romanzo “Il respiro del mare” di Sergio Ruggiero

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