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Redazione TirrenoNews

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Ecco finalmente una buona notizia che conferma la verità alternativa che emerge sempre più e che si sostituisce a quell’altra alla quale certa stampa ci aveva “costretti” a credere.

La diffonde la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia che sta operando nell’ambito del Progetto “Quant’è profondo il Mare” che si svolge ad Amantea su impulso dell’Istituto di Istruzione Superiore del polo scolastico di Amantea.

In tale ambito, e grazie alla Direzione Marittima di Reggio Calabria, è stato possibile far intervenire direttamente dal Reparto Operativo del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto uno dei tre L.A.M. - “Laboratorio Ambientale Mobile” disponibili

I laboratori ed il personale specialistico delle Capitaneria di porto, nella fattispecie il Tenente Maura PISCONTI ed il Maresciallo Stefano LEPPE, entrambi alle dipendenze del Comando Generale accompagnati dagli studenti dell’IIS di Amantea guidati dal prof Rocco Alecce, si sono recati nei fiumi di Catocastro, Oliva e Savuto, per l’esecuzione di prelievi di acque e successive analisi “fisico”, “chimico-fisico” e “microbiologiche” (escherichiacoli).

Bene. Ed ecco la piacevole verità.

Le attività di analisi eseguite nei pressi delle foci dei tre fiumi hanno restituito un quadro ambientale non interessato da criticità.

In sostanza le acque delle tre aste fluviali campionate in prossimità delle foci hanno evidenziato che i valori scaturenti dalle analisi ottenute rientrano nei limiti stabiliti dal Testo Unico Ambientale per le immissioni in acque superficiali.

Una buona notizia, questa, per l’approssimarsi dell’inizio della stagione estiva e che confermano un eccellente stato di salute delle acque di balneazione.

Un risultato, questo, certamente da ascrivere alla forte attenzione esercitata sui fiumi proprio dalla Capitaneria di porto di Vibo.

Peraltro, le pochissime unità di colibatteri fecali si appartengono alla specie animale e non all’uomo, segno che finalmente il sistema dei depuratori funziona.

Intanto esprimiamo i ringraziamenti della città in attesa che l’amministrazione “scopra” e diffonda questa straordinaria notizia!

Catocastro

 

 

Il Comune di Amantea ed i “due bilanci”.

Venerdì, 15 Maggio 2015 14:36 Pubblicato in Primo Piano

Ecco il bilancio visto da Sergio Ruggiero: Bilancio – rendiconto 2014 - della Città di Amantea.

Dichiarazione di voto del Consigliere arch. Sergio Ruggiero – Capogruppo lista Nuova Primavera.

Lo scrivente consigliere ritiene di dovere lasciare a verbale dell’Assemblea consiliare odierna la presente dichiarazione di voto, attesa l'importanza del tema trattato, con esplicita richiesta al Segretario comunale di riportare a verbale non solo la consegna della medesima dichiarazione, ma di accludere l'intero testo.

Si esprime voto contrario al rendiconto 2014 per le ragioni che di seguito sinteticamente si esprimono, ragioni che possono rilevarsi tanto dal rendiconto consegnato ai consiglieri, quanto dalla relazione dell'Organo di revisione.

  1. E' impensabile che i cittadini di Amantea possano subire un impressionante aumento di pressione tributaria e finanziaria comunale pro-capite. A tal proposito risulta preoccupante il trend di aumento che si rileva dai prospetti di bilancio. Nel solo triennio 2011 – 2014 l'incremento registrato è di circa il 30%;
  2. Il rilevante prelievo finanziario che questa Amministrazione impone ai cittadini, unitamente alle indeterminatezze e agli errori tecnici in materia tributaria (vedi TARI), ha fatto aumentare in maniera esponenziale i residui attivi. Detti residui hanno raggiunto cifre, considerate in questo rendiconto come consolidate, ma in realtà impossibili da riscuotere. Il prospetto dell'anzianità dei residui attivi indica chiaramente che il loro montante, per il solo 2014, è di quasi 11 milioni di euro, la cifra più alta mai raggiunta. Appare invero impossibile che tecnicamente si possa certificare la reale capacità di riscossione di tali residui. Il rendiconto dimostra chiaramente che non è stato posto alcun freno a questo trend che droga i dati e rende impossibile una serena analisi dei conti della nostra Città. Illuminante resta a tale proposito la pretesa di riscuotere accertamenti ICI-IMU-TARSU per 1.100.000 euro nell'anno 2014, la cui riscossione reale è stata di appena di euro 25.000 circa. Solo il 2,22%.
  3. Nonostante nell'annualità 2014 l'Ente abbia ottenuto un’anticipazione di liquidità dalla Cassa depositi e prestiti di 7.400.887,45 (da pagare in 30 anni a carico quindi delle future generazione), il ricorso alle anticipazioni di tesoreria continua a crescere, toccando questo anno il limite di 2.853.000 euro, mentre il livello di reale pagamento degli impegni annualmente assunti dai funzionari dell'Ente (e quindi dall'Amministrazione) anche nell’annualità 2014 risulta essere inferiore al 70%. Tutto ciò genera nuovi debiti, nuova sofferenza, nuovi residui attivi e passivi, nuovi costi di interessi passivi, nuova materia grigia in cui confondere l’unica possibile verità, ossia l’inattendibilità di un esercizio economico-finanziario evidentemente fallimentare;
  4. Il costo degli interessi passivi che ogni anno questa Amministrazione deve pagare agli istituti di credito per debiti contratti dall'Ente (per le infrastrutture, ma soprattutto per quelli di anticipazioni finanziarie, cioè per la copertura di debiti che dovrebbero essere già coperti da altri mutui finalizzati o da specifici prelievi tributari quali ad esempio acqua, fogna, rifiuti) , si avvicina al milione di euro l'anno con una crescita nel 2014 che è stata esponenziale. Si tratta di una cifra enorme che vincola gran parte della capacità di spesa corrente dell'Ente e consegna alle future generazioni una dipendenze finanziaria del Comune verso le banche, siano esse di Stato (come la Cassa depositi e prestiti) che private (come l'Istituto bancario di tesoreria). Si tratta di un chiaro ed evidente sintomo che i residui attivi restano ormai un semplice numero da esporre in bilancio, a servizio di un gioco obsoleto e pericolosissimo, estremamente costoso per ogni singolo cittadino di questa comunità;
  1. Nonostante l'indebitamento puramente finanziario sia cresciuto, la spesa corrente nell'anno 2014 è cresciuta rispetto al 2013. Rispetto al 2012 la spesa corrente è cresciuta di oltre 1.400.000,00 euro (pag 20 rev.), nonostante tutti i segnali indichino la necessità di ridurre la spesa corrente, primo fattore di indebitamento dell'Ente. Questo fattore aumenta la responsabilità dell'Amministrazione comunale, del Sindaco in primo luogo, della Giunta a seguire, dei Consiglieri di maggioranza se voteranno questo rendiconto, e dei funzionari responsabili della tesoreria e dei tributi;
  2. La pretesa di continuare a dichiarare avanzi di amministrazione (quest'anno il dato dichiarato è di oltre 2.800.000 euro!!!!!, il più alto del triennio) indica chiaramente che non vi è alcuna intenzione di invertire la tendenza, di riconoscere cioè la impossibilità di riscuotere i residui in misura soddisfacente, di dichiarare la necessità di ridurre la spesa corrente, di operare, in sintesi, affinchè si riduca l'indebitamento.

In definitiva, questa Amministrazione comunale e questa Maggioranza, votando il presente rendiconto, certificano una situazione contabile non corrispondente alla realtà e predispongono atti, propedeutici al prossimo previsionale, giustificando una capacità di spesa decisamente superiore a quella effettiva, mancando gravemente di un principio fondamentale di chiarezza e di buon senso verso il Consiglio comunale, verso i Cittadini e verso le Istituzioni tutte.

Per la questione Tari, e per ciò che comporta in termini di prospettiva il bilancio consuntivo presentato dalla Giunta, il Consigliere Ruggiero ha chiesto le dimissioni sia dell’Assessore Tempo che della Segretaria Mercuri, rei, a parere di Ruggiero, di avere tollerato e addirittura coperto una situazione “malata” che tanti danni sta facendo ad Amantea.

Amantea 14.05.2015

Approvato il bilancio della Provincia, ma quanti debiti!

Mercoledì, 13 Maggio 2015 18:21 Pubblicato in Cosenza

Il Consiglio Provinciale della Provincia di Cosenza ha approvato all’unanimità il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2014, gestito per dieci dodicesimi dalla precedente Giunta Oliverio.

Ma il bilancio , presenta problematicità legate, si dice alla riduzione dei trasferimenti economici della Legge Del Rio e del taglio operato dalle Leggi di Stabilità.

Ben 79 milioni di euro in meno nel triennio 2011-2014.

Secondo il Presidente della Commissione Bilancio Nicola Tenuta, il conto ha evidenziato un risultato positivo per 21 milioni di euro in gestione competenze cui fa da contraltare un disavanzo di amministrazione di circa mezzo milione di euro che preoccupa.

Tenuta ha anche precisato che ci si trova, nel complesso, di fronte ad un risultato positivo, con una percentuale del 67% fra riscossioni e accertamenti sul Titolo Primo ed un buon tasso di riscossione delle Entrate Extratributarie del Titolo Terzo.

Alta la spesa del personale proprio a causa del calo dei trasferimenti.

Luci e ombre che per Nicola Tenuta «non possono esimere la Provincia dal dare risposte al territorio, perché deve poter operare con dignità e quindi pretendere risorse, assumendosi comunque la responsabilità dell’approvazione del rendiconto 2014 per la necessaria continuità amministrativa».

In sostanza l’unica opportunità per garantire i servizi è quella di trasferire velocemente il personale delle funzioni regionali.

La sostanza è che le risorse per scuole e strade non ci sono più perché le Province sono state chiamate a contribuire in modo abnorme al riequilibrio della finanza pubblica, al punto che molti Enti sono già in dissesto.

Insomma i debiti ci sono e sarà difficile ripianarli senza ulteriori sacrifici per gli amministrati.

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