Ecco il bilancio visto da Sergio Ruggiero: Bilancio – rendiconto 2014 - della Città di Amantea.
Dichiarazione di voto del Consigliere arch. Sergio Ruggiero – Capogruppo lista Nuova Primavera.
Lo scrivente consigliere ritiene di dovere lasciare a verbale dell’Assemblea consiliare odierna la presente dichiarazione di voto, attesa l'importanza del tema trattato, con esplicita richiesta al Segretario comunale di riportare a verbale non solo la consegna della medesima dichiarazione, ma di accludere l'intero testo.
Si esprime voto contrario al rendiconto 2014 per le ragioni che di seguito sinteticamente si esprimono, ragioni che possono rilevarsi tanto dal rendiconto consegnato ai consiglieri, quanto dalla relazione dell'Organo di revisione.
- E' impensabile che i cittadini di Amantea possano subire un impressionante aumento di pressione tributaria e finanziaria comunale pro-capite. A tal proposito risulta preoccupante il trend di aumento che si rileva dai prospetti di bilancio. Nel solo triennio 2011 – 2014 l'incremento registrato è di circa il 30%;
- Il rilevante prelievo finanziario che questa Amministrazione impone ai cittadini, unitamente alle indeterminatezze e agli errori tecnici in materia tributaria (vedi TARI), ha fatto aumentare in maniera esponenziale i residui attivi. Detti residui hanno raggiunto cifre, considerate in questo rendiconto come consolidate, ma in realtà impossibili da riscuotere. Il prospetto dell'anzianità dei residui attivi indica chiaramente che il loro montante, per il solo 2014, è di quasi 11 milioni di euro, la cifra più alta mai raggiunta. Appare invero impossibile che tecnicamente si possa certificare la reale capacità di riscossione di tali residui. Il rendiconto dimostra chiaramente che non è stato posto alcun freno a questo trend che droga i dati e rende impossibile una serena analisi dei conti della nostra Città. Illuminante resta a tale proposito la pretesa di riscuotere accertamenti ICI-IMU-TARSU per 1.100.000 euro nell'anno 2014, la cui riscossione reale è stata di appena di euro 25.000 circa. Solo il 2,22%.
- Nonostante nell'annualità 2014 l'Ente abbia ottenuto un’anticipazione di liquidità dalla Cassa depositi e prestiti di 7.400.887,45 (da pagare in 30 anni a carico quindi delle future generazione), il ricorso alle anticipazioni di tesoreria continua a crescere, toccando questo anno il limite di 2.853.000 euro, mentre il livello di reale pagamento degli impegni annualmente assunti dai funzionari dell'Ente (e quindi dall'Amministrazione) anche nell’annualità 2014 risulta essere inferiore al 70%. Tutto ciò genera nuovi debiti, nuova sofferenza, nuovi residui attivi e passivi, nuovi costi di interessi passivi, nuova materia grigia in cui confondere l’unica possibile verità, ossia l’inattendibilità di un esercizio economico-finanziario evidentemente fallimentare;
- Il costo degli interessi passivi che ogni anno questa Amministrazione deve pagare agli istituti di credito per debiti contratti dall'Ente (per le infrastrutture, ma soprattutto per quelli di anticipazioni finanziarie, cioè per la copertura di debiti che dovrebbero essere già coperti da altri mutui finalizzati o da specifici prelievi tributari quali ad esempio acqua, fogna, rifiuti) , si avvicina al milione di euro l'anno con una crescita nel 2014 che è stata esponenziale. Si tratta di una cifra enorme che vincola gran parte della capacità di spesa corrente dell'Ente e consegna alle future generazioni una dipendenze finanziaria del Comune verso le banche, siano esse di Stato (come la Cassa depositi e prestiti) che private (come l'Istituto bancario di tesoreria). Si tratta di un chiaro ed evidente sintomo che i residui attivi restano ormai un semplice numero da esporre in bilancio, a servizio di un gioco obsoleto e pericolosissimo, estremamente costoso per ogni singolo cittadino di questa comunità;
- Nonostante l'indebitamento puramente finanziario sia cresciuto, la spesa corrente nell'anno 2014 è cresciuta rispetto al 2013. Rispetto al 2012 la spesa corrente è cresciuta di oltre 1.400.000,00 euro (pag 20 rev.), nonostante tutti i segnali indichino la necessità di ridurre la spesa corrente, primo fattore di indebitamento dell'Ente. Questo fattore aumenta la responsabilità dell'Amministrazione comunale, del Sindaco in primo luogo, della Giunta a seguire, dei Consiglieri di maggioranza se voteranno questo rendiconto, e dei funzionari responsabili della tesoreria e dei tributi;
- La pretesa di continuare a dichiarare avanzi di amministrazione (quest'anno il dato dichiarato è di oltre 2.800.000 euro!!!!!, il più alto del triennio) indica chiaramente che non vi è alcuna intenzione di invertire la tendenza, di riconoscere cioè la impossibilità di riscuotere i residui in misura soddisfacente, di dichiarare la necessità di ridurre la spesa corrente, di operare, in sintesi, affinchè si riduca l'indebitamento.
In definitiva, questa Amministrazione comunale e questa Maggioranza, votando il presente rendiconto, certificano una situazione contabile non corrispondente alla realtà e predispongono atti, propedeutici al prossimo previsionale, giustificando una capacità di spesa decisamente superiore a quella effettiva, mancando gravemente di un principio fondamentale di chiarezza e di buon senso verso il Consiglio comunale, verso i Cittadini e verso le Istituzioni tutte.
Per la questione Tari, e per ciò che comporta in termini di prospettiva il bilancio consuntivo presentato dalla Giunta, il Consigliere Ruggiero ha chiesto le dimissioni sia dell’Assessore Tempo che della Segretaria Mercuri, rei, a parere di Ruggiero, di avere tollerato e addirittura coperto una situazione “malata” che tanti danni sta facendo ad Amantea.
Amantea 14.05.2015