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Redazione TirrenoNews

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Grande attesa in città per il consiglio comunale in sessione straordinaria convocato per l’8 novembre 2014 , alle ore 10.00 , presso il Campus intitolato alla memoria dell’ex sindaco Franco Tonnara.

 

Un solo punto all’ordine del giorno:

“Discussione sui gravissimi atti intimidatori subii dal Sindaco e da alcuni Amministratori”.

È difficile amministrare in Calabria.

La prova nelle intimidazioni che subiscono amministratori e dirigenti e funzionari pubblici.

E la Calabria lo scorso anno 2013 ( ultimi dati disponibili) è stata la terza in Italia per numero di intimidazioni.

Ben 75 pari al 19% del totale in Italia

Preceduta solo dalla Puglia con il 21 % e dalla Sicilia con il 20%.

Solo il 20 nel nord ed il restante 20 % nel resto dl sud

Intimidazioni in crescita del 66% dal 2010.

E l’8 novembre si parlerà di queste nuove intimidazioni

Ma soprattutto a livello formale, politico, sociale

Si parlerà della solidarietà espresso dallo stesso mondo politico, in primis Wanda Ferro e Mario Oliverio. Ma non solo loro.

Ad esprimere la solidarietà umana mostrando la propria individuale sensibilità d’animo anche Ernesto Magorno, Enza Bruno Bossio, Orlandino Greco, Salvatore Magarò, Gianpaolo Chiappetta, Carlo Guccione, Mario Caligiuri , Ennio Morrone.

E sempre tra i politici anche la minoranza presso il comune di Amantea tra cui Sante Mazzei, Miriam Bruno, Veltri Concetta, Francesca Menichino e Sergio Tempo

Ed ancora solidarietà è stata espressa dalle associazioni onluss operanti nel comune di Amantea.

“Alla seduta sono stati invitati i rappresentanti delle massime istituzioni nazionali, regionali e provinciali, unitamente ai referenti delle forze dell’ordine chiamati, in questa delicatissima fase, ad uno sforzo ulteriore per assicurare all’intera collettività un adeguato livello di sicurezza e di controllo. Parteciperanno ai lavori consiliari anche gli studenti degli istituti superiori presenti ad Amantea: una scelta condivisa dalla dirigenza scolastica per fare in modo che le nuove generazioni possano prendere atto di quelle che sono le problematiche del territorio, allontanandosi da quegli atteggiamenti malavitosi che offendono l’intera comunità. Amantea, così come accaduto in passato, ha già scelto di vivere in modo civile e democratico, nel rispetto del prossimo e delle regole”, così recita il comunicato stampa dell’amministrazione comunale.

Saranno presenti diversi sindaci del compresorio

Sembrano poi certe le presenze di Vanda Ferro e Mario Oliverio, Ernesto Magorno ed Enza Bruno Bossio.

Potrebbero anche essere presenti il Ministro degli affari regionali Maria Carmela Lanzetta ed il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao che ha garantito una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio, un gesto fortemente gradito dalla cittadinanza che spera che da questa maggiore e più qualificata presenza possa discendere un tempestivo accertamento degli autori delle intimidazioni e del loro significato.

Al di là della forma il problema resta sempre lo stesso.

È necessario capire, è necessario sapere.

Le intimidazioni non finiranno mai se non si comprende che cosa vogliono gli intimidatori.

Amantea, regolare la nomina degli scrutatori

Venerdì, 07 Novembre 2014 17:07 Pubblicato in Politica

Il comune di Amantea ha emanato la seguente nota stampa.

 

“Rispondendo direttamente agli organi preposti, in questo caso la Prefettura di Cosenza, il segretario del comune di Amantea, Maria Luisa Mercuri, ha precisato l’andamento dei fatti dopo la presa di posizione del consigliere di minoranza Francesca Menichino (Movimento 5 stelle) che nei giorni scorsi ha rifiutato di firmare il verbale della Commissione elettorale che ha decretato l’elenco degli scrutatori delle prossime elezioni regionali che si terranno il 23 novembre.

L’esponente grillino, che pure aveva firmato le minute con l’indicazione delle nomine, a distanza di qualche giorno ha sollevato dubbi sulla legittimità delle stesse, chiedendo l’intervento della Prefettura.

Per chiarire la correttezza del proprio operato, la segretaria dell’ente locale nepetino, oltre a trasmettere alla stessa Prefettura la ricostruzione dei fatti, ha allegato anche i documenti firmati dalla Menichino durante la riunione della suddetta commissione.

«L’unico foglio non sottoscritto dall’esponente grillina – si legge nella missiva inviata all’ufficio territoriale del governo – riguarda una pagina fronte-retro firmata solo sul retro non per mancanza di condivisione, bensì per mera causalità.

La minuta del verbale di commissione è stata più volte letta dal segretario alla stessa Menichino che ne ha condiviso il contenuto verbalmente ed alla presenza di tutti i componenti della commissione, nonché dei dipendenti comunali.

La segretaria non ha preteso la firma sul foglio da entrambi i lati proprio perché ampiamente condiviso. La firma degli elenchi è stata richiesta solo in considerazione di possibili errori nelle notifiche e non perché si presupponeva, al momento, una diversa determinazione da parte del consigliere pentastellato successivamente alla seduta».

«Del resto – prosegue la lettera destinata alla Prefettura – dal 31 ottobre, giorno in cui la commissione si è riunita, fino al 3 novembre la Menichino non ha avuto alcune rimostranze da rilevare.

Queste sono pervenute successivamente a quella data, quando la stessa Menichino ha invocato presunte illegittimità per addivenire al commissariamento da parte della Prefettura.

Si precisa inoltre che la segretaria dell’ente municipale nepetino, all’inizio della seduta, ha dato lettura della circolare prefettizia relativa alla metodologia da utilizzare nelle operazioni di nomina degli scrutatori e che la stessa circolare, in copia, è stata consegnata anche alla rappresentante del Movimento 5 stelle.

Si fa presente, infine, che la commissione si è riunita complessivamente per poco meno di tre ore, cioè il tempo occorrente per esprimere la votazione su ogni singolo candidato e non per pochi minuti per votare frettolosamente un mero elenco, per come la Menichino ha voluto far intendere».

Guccione apre la campagna elettorale ad Amantea

Giovedì, 06 Novembre 2014 21:01 Pubblicato in Politica

Inizia Giovanni Morelli il quale, dopo aver porto i saluti alla platea individuando e salutando nome per nome i presenti, continua dicendo:

 

“Saluto i tanti amici che ci hanno onorato della loro presenza e che insieme a noi, insieme a Carlo Guccione, affronteranno questa campagna elettorale.

Voi sapete, alcuni diranno, Giovanni Morelli si trova qui a presentare Carlo Guccione, ma io lo faccio in maniera convinta, in maniera determinata, consapevole della scelta.

Come sapete, molti di voi, io sono uno dei pentiti .

Come sapete provengo dal centro, moderato, dalla vecchia democrazia cristiana, e non mi vergogno a dirlo.

Sono rimasto tale, sono sempre Giovanni Morelli, in qualsiasi caso, sia come semplice cittadino, che come medico, che come assessore.

Rimango, e sono orgoglioso di dirlo, sempre lo stesso.

Ma sono tra quelli che sono rimasti abbindolati nella precedente campagna elettorale dal cambiamento che doveva venire, dal nuovo, da Scopelliti.

Sono un pentito di quella scelta, di quella promessa di meritocrazia che non abbiamo visto assolutamente e che ha determinato in questi anni un degrado notevole

Ho scelto consapevolmente oltre a Carlo Guccione ed anche alle primarie Mario Oliverio candidato alla presidenza della regione.

Ho scelto Mario Oliverio perché tante volte il nuovo non vuol dire il migliore

L’esperienza politica di Mario Oliverio che ho avuto l’onore di conoscere quale consigliere provinciale è garanzia per il governo della regione

Ho cominciato dall’opposizione e poi con lui ho capito come si doveva fare politica

Investendo per risparmiare

Poi prende parola Gianpaolo De Luca che vanta il sistema sanitario italiano come il terzo nel mondo, ricorda come in particolare la pediatria in Italia sia una eccellenza , Calabria inclusa, e dopo aver presentato alla platea il piano sanitario calabrese per la pediatria chiede a Guccione di farlo proprio e di proporlo ove egli assuma un ruolo politico di primo piano alla regione

Chiude formulando a Guccione e ad Oliverio gli auguri di ogni successo.

Prende, infine, la parola Carlo Guccione

Il suo è un intervento di ampio respiro che tocca tutto il sistema sanità calabrese

Dal territorio, che dichiara essere stato abbandonato, alla prevenzione che dichiara insufficiente e per la quale si impegna spendere tutti i 600 milioni che lo Stato rimette annualmente per tale settore consapevole che più si cura preventivamente meno si cura negli ospedali.

E senza omettere di ricordare che pronto soccorsi ricevono l’80 % di codice bianchi che li ingolfano proprio e soltanto perché non funziona la prevenzione sul territorio e perché non sono state aperte le Case della salute

Attenzione, infine, al sistema socio sanitario che crea ricoveri impropri ed all’assistenza domiciliare , due capisaldi del prossimo sistema socio sanitario calabrese.

Chiude affermando che i 3.242 milioni di euro (oltre 6 mila miliardi delle vecchie lire) non sono pochi per la sanità calabrese, se ben spesi

Soprattutto se la attivazione di un sistema moderno ed efficiente permetterà di risparmiare gran parte degli oltre 280 milioni di euro annui di evasione sanitaria

Ricorda infatti che dal primo gennaio 2014 non ci sono frontiere sanitarie in Europa “ io posso andare a Parigi a curarmi e paga il sistema sanitario regionale”

Quasi a dire che se la Sanità in Calabria comincia a funzionare ci sarà anche più lavoro per i calabresi.

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