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Redazione TirrenoNews
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Amantea: Nota stampa dell’Amministrazione Comunale dopo il Consiglio Straordinario
Lunedì, 10 Novembre 2014 14:43 Pubblicato in PoliticaDopo la paura derivata dagli atti intimidatori e la riflessione generata dal consiglio comunale straordinario che si è tenuto nello scorso fine settimana nell’auditorium del Campus dedicato alla memoria di “Francesco Tonnara”, è ora il momento della reazione.
La magistratura, così come anticipato dal prefetto Gianfranco Tomao, ha già potenziato il monitoraggio del territorio, intensificando controlli e perquisizioni. «La presenza delle forze dell’ordine – ha spiegato il prefetto – c’è sempre stata e non è mai venuta meno.
Oggi c’è un motivo in più per rafforzarla. Le misure adottate consentiranno alla città di Amantea di continuare a vivere nella legalità e nella tranquillità».
Anche la politica è pronta a fare la sua parte. Il vice sindaco Giovanni Battista Morelli su questo particolare aspetto ha le idee chiare.
«Non dobbiamo sentirci soli – ha dichiarato lo stesso Morelli – in un momento così difficile.
La città di Amantea ha riempito il teatro del Campus ed ha mostrato vicinanza e affetto.
La paura c’è e rimane.
Il nostro obiettivo non è certamente quello di diventare eroi o dei martiri.
Continuiamo ad amministrare perché è il coraggio che deve prevalere e lo facciamo nella trasparenza e nella legalità, garantendo la massima condivisione possibile nelle decisioni democratiche che l’esecutivo intenderà adottare. Siamo pronti e aperti, nel rispetto dei ruoli, al confronto con l’opposizione per tornare ad operare nella normalità.
È questo ciò che vogliamo con tutte le nostre forze. L’obiettivo è duplice: investire sul lavoro e sulla cultura per togliere linfa alla criminalità. Presto andremo a deporre nella splendida cornice del parco della Grotta una targa che intitolerà il sito alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e possiamo prendere spunto anche dal contributo alla discussione fornito dal professore Alfonso Lorelli, istituendo un premio per la legalità destinato agli studenti».
Un contributo importante, da questo punto di vista, potrà essere svolto dai parlamentari che hanno assistito al civico consesso e che rivestono ruoli importanti nello scacchiere nazionale dell’antimafia. «Urge – ha evidenziato Enza Bruno Bossio, membro della commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali – interfacciarsi con le forze dell’ordine per capire cosa sia successo ad Amantea. La reazione consiste non soltanto nel comprendere il fenomeno, ma nel mostrarsi uniti contro di esso. Gli amministratori hanno dimostrato con i fatti di non voler abbassare la testa.
La Calabria resta povera se è la criminalità organizzata a imperversare sul territorio, recuperando somme ingenti di denaro da investire poi nei circuiti finanziari internazionali. La mafia vuole solo la soggezione di chi governa e dei cittadini e noi dobbiamo dimostrare che siamo più forti di loro».
«La Calabria – ha dichiarato la senatrice Doris Lo Moro – non può permettersi di essere messa in ginocchio dalle azioni intimidatorie perpetrate ai danni degli amministratori. La rivalsa deve necessariamente partire da qui, da Amantea come dalle altre città che sono costrette a confrontarsi con questa realtà».
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Sanita' in Calabria: Lucio Cortese contro le parate del PD
Domenica, 09 Novembre 2014 19:32 Pubblicato in PaolaOggi a Paola, il consigliere regionale uscente Carlo Guccione, incontra amici ed elettori che sarebbero a lui molto vicini.
A “guisa dei grandi”, anche egli, ha messo in piedi, la segreteria politica, e non una cellula, nella quale operano coloro che, come si dice, lo portano per le elezioni.
Guccione dunque, nuovo assessore alla sanità ?? non ci risulta una qualche lodevole, disinteressata e non campanilistica proposta complessiva, di superamento della drammatica situazione sanitaria della nostra regione.
La ministra Lorenzin se ne renda conto, in questi giorni di campagna elettorale, guarda caso, in visita in Calabria, invece di sottoporsi al ruolo di interessata propagandista, spazzi via il marcio accumulatosi a danno dei diritti dei calabresi, ad avere una sanità pubblica efficacie e che non continui ad essere pagata a caro prezzo..
La sanità calabrese deve diventare questione nazionale e il ritardo nel comprendere tutto ciò da parte delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali, è colpevole. Noi abbiamo rispetto di tanta brava gente in altri Partiti collocata che non può essere per i fondelli, consigliere Guccione, e men che meno può essere credibile il candidato a Presidente Oliverio, che nulla ha fatto per la sanità in questa vasta provincia messa in ginocchio dalla crisi dell’Ospedale L’Annunziata di Cosenza, le cui ripercussioni hanno penalizzato l’intero settore.
A questo riguardo segnaliamo i disagi che subiscono, a tutti i livelli, gli operatori e gli utenti delle strutture riunite.
Chiediamo infine, che i responsabili delle strutture sanitarie, non consentano le ripetute scorribande di candidati e portaborse, lasciando lavorare in pace e con costrutto il personale.
Vigileremo e segnaleremo eventuali abusi.
Lucio Cortese – Candidato al Consiglio Regionale della Calabria nella lista de ” L’ALTRA CALABRIA”, con Domenico Gattuso Presidente
Paola 8 novembre
Elezione Calabria 2014: Andrai a votare? Se SI per chi?
Nella nostra regione si va al voto per le Elezioni Regionali.
Una buona occasione per fare una riflessione e votare per la tua terra.
Tra i politici, partiti e movimenti chi ti rappresenta di più in questo momento.
(Risultati OnLine solo a sfoglio aperto)
1 Voti rimanenti
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Consiglio straordinario Amantea: La Lanzetta e le “mazzate politiche”
Domenica, 09 Novembre 2014 12:08 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaEnnio Morrone, capogruppo forzista a Palazzo Campanella, è seduto in prima fila davanti al palco che ospita oltre ai consiglieri comunali di Amantea, anche il Prefetto di Cosenza, l’onorevole Doris Lo Moro, l’onorevole Enza Bruno Bossio, l’onorevole Ernesto Magorno.
Prende la parola la ministra degli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta che della lotta alla ‘ndrangheta ha fatto il motivo del suo agire politico, la quale ha letto 4 pagine appassionate e forti dalle quali estraiamo alcuni passaggi “politici” significativi.
Dice la Lanzetta che sulla questione delle intimidazioni alla classe politica ed imprenditoriale che :
“L’attenzione del governo, della prefettura, delle forze dell’ordine è massima.
L’ isolamento istituzionale e sociale deve essere combattuto con una azione forte e coesa”.
Poi continua sostenendo:
“Non ho citato la regione Calabria perché è difficile scorgere interventi significativi da parte di questo ente. Voglio dire, interventi che vadano oltre alle dichiarazioni di solidarietà e di vicinanza pur sacrosante. Ed anche la commissione antindrangheta della regione Calabria, diciamo la verità, è stato solo un palliativo per mettersi a posto a coscienza”.
Dichiarazioni forti che lasciano sorpresi molti dei presenti.
Poi il ministro continua ricordando che gli eventi più rilevanti contro la ‘ndrangheta sono stati sicuramente la rete Avviso Pubblico che raccoglie i dati delle intimidazioni e che ha scritto il decalogo delle buone regole ed al Senato la costituzione della commissione sulle intimidazioni presieduta dalla senatrice Lo Moro.
Infine, ricorda di avere scritto, in occasione delle intimidazioni a Monasterace, che ancora continuano , ad Amantea, all’ente parco dell’Aspromonte che: “Il prossimo presidente della regione dovrà affrontare la questione criminale e del lavoro con la stessa determinazione. E le dichiarazioni di Oliverio candidato del PD sono in questo senso confortanti quando scrive. quella che vogliamo costruire è una regione aperta e trasparente che intende combattere a viso aperto tutte le mafie, le organizzazioni criminali, l’economia illegale, il lavoro nero, lo sfruttamento, il racket e l’usura”.
Ed è a questo punto che Ennio Morrone si alza e va via
Anche Vanda Ferro che pur era venuta per esprimere la sua solidarietà alla città ed all’amministrazione comunale è andata via senza intervenire .
E Morrone subito dopo dichiara al giornalista Roberto De Santo de “Il corriere della Calabria” «Purtroppo, mio malgrado, ho sentito di dover abbandonare i lavori del civico consesso per il deludente intervento del ministro che, al contrario delle legittime aspettative degli uditori e della città, si è rivelato essere un intervento politico anziché essere quello di un ministro della Repubblica italiana in difesa di un territorio minacciato dalla metastasi della delinquenza organizzata calabrese».