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Redazione TirrenoNews

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In serata ancora perquisizioni ad Amantea

Sabato, 08 Novembre 2014 23:25 Pubblicato in Cronaca

Tenutosi il consiglio comunale straordinario dal tema “Discussione sui gravissimi atti intimidatori subiti dal sindaco e da alcuni amministratori”.

Un consiglio nel quale sono intervenuti il Prefetto Tomao, gli onorevoli Lanzetta, Lo Moro, Magorno, Bruno Bossio, ed ancora Vanda ferro, Mario Oliverio, Ennio Morrone.

Ma nella serata di sabato queste vicende erano già dimenticate.

La vita era ripresa normalmente

In Piazza Commercio il M5S parlava alla gente

In Via Margherita la Pro loco si preparava alle monacelle di domani approfittando del fatto che la principale via della cittadina era chiusa al traffico ed era diventata il regno di pedoni.

Dai bambini , ai ragazzi delle famiglie, ai nonni con i nipotini.

Anche il sindaco passeggiava su Via Margherita con marito e figlia in un meritato attimo di tranquillità

Affatto tranquilli invece i carabinieri della locale caserma che insieme ai carabinieri del gruppo cinofilo stavano eseguendo una lunga perquisizione di uno dei negozi di quella che sembra n vero e proprio centro commerciale all’aperto

La curiosità degli amanteani ha indotto molti ad osservare l’azione dei Carabinieri

Poi la quasi totalità ha ripreso la passeggiata di fine settimana, apparentemente indifferente

Ma non è affatto così .

amantea veduta

L’argomento della serata non era il calcio o l’innamorato. Affatto!

Ognuno riferiva di quanto stesse accadendo nella centralissima via

Ognuno si interrogava sulle ragioni della perquisizione.

Anche perché recentemente ne sono state effettate altre, alcune delle quali positive.

Forse sono state semplicemente le indagini di cui parlava anche lo stesso Prefetto e l’onorevole Lo Moro ?

Od invece i carabinieri cercavano altro vista l’unità cinofila? E cosa? Droga od armi ?

O piuttosto sono stati semplicemente gli effetti reattivi alle intimidazioni fatte nei giorni dal 31 ottobre al 3 novembre e di cui non tutto sembra emerso? Una sorta di messaggio a tanti, la riprova che lo Stato, come ha detto il sig Prefetto, c’è. E non soltanto sul palco del campus.

Nessun comunicato è stato emanato.

Ecco l’intervento del Prefetto Tomao nel Consiglio Comunale di Amantea

Dopo aver salutato i presenti sul palco il Prefetto dichiara di aver espresso al sindaco la sua vicinanza e la solidarietà, personale , come uomo, per lei stessa e per gli altri colpiti direttamente, ma anche per quanti indirettamente ne hanno dovuto registrare l’efficacia intimidatoria.

Ricorda che in Prefettura è stato tenuto una seduta del comitato di ordine e sicurezza pubblica nel quale è stata analizzato la situazione di Amantea.

Poi continua evidenziando che “ Ed abbiamo anche adottato misure dirette a fronteggiare la situazione e questo a prescindere da quella che è lì’attività della magistratura e della polizia giudiziaria che faranno, ne sono sicuro, luce su questi atti.

Sono atti da condannare e questo a prescindere dalla matrice degli atti stessi che sarà accertata dalle indagini.

Sono atti contro i quali sicuramente sicuramente la magistratura e forze dell’ordine faranno la loro parte, come successo in molti casi tra cui quello di Marano Marchesato , come ricordato dalla Lo Moro, gli autori degli atti intimidatori sono stati assicurati alla giustizia

In molti casi quindi le indagini portano ad esiti positivi permettono la identificazione dei responsabili

Purtroppo notiamo che ogni volta non è mai l’ultima volta. E ce ne molti altri che si susseguono.

Certo- poi continua- le forze di polizia incontrato difficoltà ad operare e la spending certo non aiuta.

Ma una cosa la devo dire con forza e determinazione. Non possiamo pensare che dietro ogni angolo, dietro ogni portone ci sia un carabiniere od un poliziotto.

Poi il sig Prefetto ha ribadito che :È necessario , quindi, che si sviluppi una cultura della legalità , che ci sia la consapevolezza e la convinzione che soltanto attraverso il rispetto delle regole, parlo di regole e non soltanto di norme penali

Ed il messaggio giunge pregno e forte nella sala quando afferma che :” Legalità significa rispettare le regole, attuare le regole, anche le più semplici , e deve essere questa una scelta, una consapevolezza che poi che ci fa andare a testa diritta , senza scendere a compromessi.

Poi rivolto ai giovani: “ I giovani , loro possono essere più sensibili a questo invito a coltivare la legalità”.

Augura alla fine del suo intervento “Buon lavoro all’amministrazione comunale” ed assicura che : “ Lo stato c’è. Ho aderito all’invio perché anche a livello visibile, di immagine si sappia che lo stato c’è non solo su questo palco ma anche ai livelli più elevati”

Amantea: Politici ed autorita' contro le intimidazioni

Sabato, 08 Novembre 2014 21:15 Pubblicato in Politica

Non sono nemmeno le 10.00, l’orario fissato per il consiglio comunale e davanti al Campus, recentemente intestato a Franco Tonnara, ci sono quasi tutti i consiglieri comunali   e decine e decine di agenti delle Forze dell’Ordine.

In particolare carabinieri e poliziotti in divisa ed in borghese.

Lungo la statale 18 si vedono gruppi di studenti che a piedi raggiungono via Vulcano.

Ma tanti altri studenti e diversi cittadini sono già dentro ad attendere l’inizio del consiglio straordinario.

Puntuali, e tra i primi, ad arrivare il Ministro Lanzetta ed il Prefetto Tomao accolti all’ingresso del campus dal sindaco Monica Sabatino e dagli altri politici amanteani.

Poi l’ingresso e man mano l’ampia sala si riempie di studenti, di gente comune, di familiari degli amministratori oggetto di intimidazione . Sono presenti anche diversi dipendenti del comune.

Poi arrivano e salgono sul palco l’onorevole Magorno, l’onorevole Lo Moro, l’Onorevole Enza Bruno Bossio che prendono posto tra “i banchi” dei consiglieri di maggioranza e di minoranza.

Restano giù nel parterre, ma in prima fila, l’ex assessore Ennio Morrone e l’ex presidente della giunta provinciale di Catanzaro Wanda Ferro.

Solo più tardi arriva Mario Oliverio che prende posto anche nel parterre

Poi iniziano i lavori del Consiglio straordinario con la chiama

Manca soltanto il consigliere Franco Chilelli con delega al personale ed al cimitero e che è stato il primo a subire le intimidazioni.

Nessuna giustificazione viene letta in aula ma sappiamo che è ammalato

Poi il presidente del consiglio comunale prende parola evidenziando la straordinarietà del consiglio in corso

A seguire la consigliere Elena Arone , capogruppo di Uniti per Campora, che con voce tremante   plaude al sindaco Monica Sabatino e le offre la propria solidarietà e si dichiara pronta ad andare avanti e sostiene che nessuno abbasserà la testa di fronte alle intimidazioni ed ai capricci delle persone con identità pseudo politiche.

Prende, poi, la parola la consigliera Ciccia Caterina,capogruppo di Uniti per Amantea, la quale dichiara che non intende più accettare un giudizio negativo che denigra la sua città, città che è estranea a queste vicende, sostenendo le forze dell’ordine e della magistratura ma senza sostituirsi ad essi

A seguire prende la parola Giusi Osso che dichiara che il vile atto perpetrato al sindaco ed ai consiglieri offende anche la città ma che la giunta andrà avanti a testa alta e con la schiena diritta ed invoca poi la educazione dei giovani alla legalità.

Segue Francesca Menichino del M5S che condanna gli atti vili che pur ella ha subito e che richiama la necessità della legalità in ogni atto amministrativo. Poi continua evidenziando che gli amministratori più che parlare di legalità devono viverla, devono praticarla, ogni giorno, in ogni atto e farne un esempio di cui essere fieri ed orgogliosi.

Poi conclude evidenziando che la legalità è uno stile di vita e non uno slogan da propaganda politica. Infine abbandona l’assise per schierarsi dalla parte del cittadino.

Continua Concetta Veltri, di Insieme per la città, la quale sostiene che Amantea non merita di vivere questo clima di ansia e di paura che si è instaurato, esprime la sua solidarietà al sindaco, agli assessori ed al consigliere Chilelli, invita tutto il consiglio ad essere unito contro il malaffare . E conclude ricordando che tutti noi, come cittadini, abbiamo l’obbligo di riconsegnare ai nostri figli una città migliore , una città libera.

Parla Sergio Ruggiero, de La Nuova primavera, il quale dà atto di aver telefonato a tutti coloro che sono stati oggetto di atti intimidatori dei quali si vanta di essere amico personale. Ricorda però alla dottoressa Arone che dai banchi della opposizione nessuno di loro fa capricci, ma che lui prende seriamente il suo lavoro per la ricerca della verità e la affermazione della legalità. Invita tutti coloro che fanno politica in questa terra amara ad assumere atteggiamenti coerenti e coraggiosi. Non basta essere a parole contro la mafia, occorre lottare contro il malaffare, le prevaricazioni , le violenze.

Segue Miriam Bruno che con tristezza ricorda che Amantea è balzata alla cronaca non per le sue bellezze, per le sue risorse, che sono tante , ma per fatti criminosi e frequenti. Esprime solidarietà agli amministratori colpiti dalle intimidazioni. Sollecitaa una forte inversione di tendenza. Invoca la ricerca e la attuazione di regole e leggi. Sostiene che “noi dobbiamo essere, per primi, esempio per tutti gli altri” Infine, chiede alle istituzioni di aiutare Amantea a tornare a vivere serenamente.

Chiude gli interventi della minoranza Sante Mazzei, di Insieme per la città, il quale ricorda che i fatti di violenza di oggi sono simili a quelli occorsi alcuni anni fa e dei quali lui stesso è rimasto vittima, per cui comprende bene il dolore , la preoccupazione che si avvertono quando si è oggetto di intimidazioni. Per questo invoca una maggiore presenza delle Forze dell’ordine

Seguono poi gli interventi dell’onorevole Lo Moro, dell’onorevole Magorno, dell’onorevole Enza Bruno Bossio , del prefetto Tomao e della ministra Lanzetta.

Ed a questo ultimo intervento ha fatto seguito l’abbandono del consiglio da parte del capogruppo forzista a Palazzo Campanella Ennio Morrone, che polemizza con il ministro Lanzetta sostenendo. «Purtroppo, mio malgrado, ho sentito di dover abbandonare i lavori del civico consesso   per il deludente intervento del ministro degli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta che, al contrario delle legittime aspettative degli uditori e della città, si è rivelato essere un intervento politico anziché essere quello di un ministro della Repubblica italiana in difesa di un territorio minacciato dalla metastasi della delinquenza organizzata calabrese”

Chiude poi una forte, decisa e coraggiosa Monica Sabatino la quale conferma di voler andare avanti nella sua idea di aiutare la città e la quale invita a fare diventare i fatti accaduti un momento di riflessione per tutti e chiede alla popolazione di stringersi maggiormente attorno a chi ci mette la faccia, ma nel dichiarare di aver ricevuto “tanti attestati di solidarietà, tutti in privato” osserva che è come se si avesse timore a schierarsi contro chi tenta, in modo vile, di condizionare l'amministrazione. E la poca presenza di cittadini in sala, anche in questa occasione, dimostra proprio che occorre fare ancora tanta strada sul fronte dell'educazione alla legalità».

 

 

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