BANNER-ALTO2
A+ A A-

Redazione TirrenoNews

Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.

 

LogoTirrenoNews

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Amministrative. Amantea come Pearl Harbur? Diteci voi!

Giovedì, 20 Marzo 2014 22:32 Pubblicato in Politica

Amantea sembra Pearl Harbur dopo l’attacco a sorpresa dei Giapponesi.

Navi potenti che sono affondate prima ancora di partire per la loro avventura nel mare magnum della politica locale.

Gommoni che sono scoppiati prima ancora di essere gonfiati sufficientemente per galleggiare.

Capitani di lungo corso in divisa gallonata che sfilano lungo i moli parlando di una avventura vincente che ha alla fine la certa conquista dell’isola segreta, dove la vince felicità, dove la cultura sarà l’elemento del riscatto sociale ( andremo tutti a teatro, sentiremo sempre canzoni e musica, balleremo in mezzo alle piazze, avremo tante sagre , sul modello del panem et circensis romano, quello che c’era prima che l’impero romano finisse), dove ogni angolo del territorio sarà dotato di fognatura,di acquedotto, di illuminazione pubblica, di strade, di marciapiedi, e tutti avranno una cooperativa che darà loro lavoro, ed avranno anche il segno della munificenza comunale con appositi concessione di contributi da 100 euro. Non hanno ancora una nave ma nessuno sembra accorgersene. Certo che prima o dopo si scoprirà che i soldi non ci sono ma sarà sempre dopo le elezioni. e poi chi mai potrà farlo? Nessuno. La tecnica è quella di coinvolgere sempre le stesse persone che portano con sé precedenti responsabilità , così che alla fine nessuno potrà parlare.

Nelle acque melmose del porto di Amantea girano tanti maiali armati, cioè sommergibili tascabili, guidati da sommozzatori d'assalto di lunga esperienza od appositamente addestrati. Navigano sommersi per evitare di essere scoperti e distrutti prima di compiere le loro micidiali missioni.

Qualcuno tenta di scoprirli intimando di non nascondersi dietro anonime sigle , di dire chi sono e soprattutto quanti sono. E’ importante sapere chi sono per sapere se sono come aria netta o e sono aria sporca. E’ importante sapere quanti sono per sapere se davvero sono temibili, di che cosa potrebbero essere capaci , visto che finora hanno soltanto parlato , e soltanto contro.

Ma ci sono anche eserciti di votanti esposti sui moli, sotto nobili insegne partitiche . Eserciti di franceschiello che fanno spesso esercitazioni ma che non si sa se siano capaci di fare le guerre politiche di cui la città ha bisogno per vincere la battaglia del suo futuro. Eserciti espressi da generali pronti a vendersi al nemico pur di appartenere al prossimo governo conservando il potere personale.

Qui e là fuma qualche sigaro ed il fumo viene confuso per quello di una ciminiera di una nave pronta a salpare l’ancora ed a partire.

Tanta gente che nuota tra i relitti dopo che si sono affidati allo schettino di turno. Gente che si è affidata “anima e core” ignara che su questa “nave” non ci sono nemmeno barche di salvataggio, non ci sono nemmeno salvagenti, gente che voleva salire sulla nave senza saper nemmeno nuotare!

C’è poi il solito "nacchennella", il damerino, quello per cui l'abito fa decisamente il monaco. Il dandy made in Amanthea, di un'eleganza estrema, affettata. Insomma un gagà. E come gli altri non si accorgono di far ridere. Gli manca solo il monocolo in ossequio all’etimo "n'a qu'un oeil" francese da cui deriva nacchennella.

C’è chi aspetta la sanatoria dei suoi abusi e c’è chi si impegna a darla, ignaro che intanto i suoi passi e forse le sue parole sono registrati.

C’è chi mentre il super commissario alla spending rewiew Carlo Cottarelli parla di eliminare 85.000 dipendenti pubblici non va in pensione per non perdere soldi e potere e continuare a fare qullo che vuole con la complicità dei novelli capitani ( non tutti, forse, od almeno speriamo).

Insomma nella rada di Pearl Harbur galleggianti od a fondo le macerie di una Amantea dove il commercio sta morendo, dove il turismo è in forte declino, dove l’edilizia è irrimediabilmente ferma, dove in sostanza crescono soltanto, le tasse, le contravvenzioni dei photored, la disoccupazione, la fame, la disperazione, il levantinismo, l’ipocrisia, la vergogna

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota

“Ciao Giuseppe,

Ce l’abbiamo fatta! Proprio oggi che ricorre il ventesimo anniversario della uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Sesa Amici ha annunciato che il Governo ha avviato le procedure per la desecretazione dei documenti che riguardano il caso.  

Ringraziamo pertanto quanti, a cominciare dalla Presidente della Camera Laura Boldrini alla Ministro degli Esteri Federica Mogherini hanno mostrato in queste ore una straordinaria sensibilità umana e civile su questa vicenda.

Ma il ringraziamento più grande va a quanti hanno sottoscritto la petizione su Change.org per la verità sul caso Alpi-Hrovatin. Grazie a te e ai 68mila firmatari, a partire da oggi riusciremo a conoscere il contenuto di migliaia di dossier e documenti, i quali potrebbero dare informazioni utili e inedite per giungere alla verità su questa vicenda. Ci auguriamo che questa sia l’occasione per il Governo per cominciare ad aprire alcuni dei troppi "armadi della vergogna" che hanno inquinato ed inquinano la vita della Repubblica. 

Ancora una volta abbiamo dimostrato che quando siamo in tanti a chiederlo le cose possono cambiare

Stefano Corradino e Beppe Giulietti via Change.org

Un anno fa la conferma delle altre condanne disposto dalla Cassazione, dopo il rinvio in appello. Di seguito le condanne.
 

Era il 21 marzo 2013 , quando, dopo il rinvio disposto dalla Cassazione, in appello venivano confermate 9 condanne.

Nella sostanza venne confermato l'impianto accusatorio nei confronti degli imputati nel secondo processo d’appello ai presunti esponenti della cosca Gentile-Besaldo che ha avuto influenza nei territori di Amantea e del medio Tirreno cosentino.

Nell'inchiesta contro i clan del Tirreno cosentino era coinvolto anche Francesco Muto, il "re del pesce", boss e capo storico dell'omonima cosca.

Come si ricorderà la sentenza di primo grado era stata emessa nel maggio del 2009 al termine del processo con rito abbreviato svoltosi dinanzi al giudice per le udienze preliminari di Catanzaro. In primo grado erano state emesse condanne a pene da un anno a venti anni di reclusione.

Poi il 24 novembre del 2010 era stata emessa la sentenza del primo processo d'appello, con 12 condanne e cinque assoluzioni.

Infine la prima sentenza era stata annullata in Cassazione con rinvio a nuovi giudici.

Poi l’appello davanti ai giudici della Corte d'appello di Catanzaro.

Nove condanne di primo grado vennero confermate nei confronti degli imputati.

Nel secondo processo d'appello è stata confermata la condanna di primo grado a 4 anni di reclusione per Francesco Muto, detto il 're del pesce', boss e capo storico dell'omonima cosca, accusato di concorso esterno all'attività della cosca Gentile di Amantea.

Una sola pena è stata ridotta ed è quella del sottufficiale della Guardia di finanza accusato inizialmente del reato di rivelazione del segreto istruttorio.

E ieri si è svolta la udienza di marzo presso la Corte di Appello di Catanzaro.

Ma i giudici hanno spostato a maggio il prosieguo.

Il processo Nepetia, lo ricordiamo, è quello che vide inquisiti e poi condannati in prima istanza

  1. Giovanni Amoroso colpevole di tentato omicidio condannato a 20 ani e 4 mesi
  2. Francesco B. condannato ad 1 anno e 8 mesi di reclusione
  3. Antonio Coccimiglio condannato ad 1 anno e 8 mesi di reclusione
  4. Gianluca Coscarella condannato ad 1 anno e 8 mesi di reclusione
  5. Settimio Coccimiglio condannato ad 1 anno e 4 mesi di reclusione
  6. Franco La Rupa condannato a 7 anni
  7. Paolo Launi condannato a 7 anni e 4 mesi
  8. Angela Marano condannata a 2 anni e 4 mesi
  9. Natale Rizzo condannato a 10 anni
  10. Giuliano Serpa condannato a 4 mesi
  11. Ulisse Serpa condannato a 4 mesi
  12. Tommaso Signorelli condannato a 6 anni
  13. Antonino Sposaro condannato a 2 anni ed 89 mesi
  14. Venturino Sposaro condannato a 2 anni ed 8 mesi

Erano stati assolti, invece,

  1. Beniamino Molinaro
  2. Massimiliano Osso
  3. Giuseppe Perri
  4. Armando Mendicino
  5. Raimondo Chiacchio
  6. Roberto Di Lauro
  7. Antonio De Filippis
  8. Andrea Munno
  9. Molta la speranza di una revisione delle condanne
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy