Redazione TirrenoNews
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Un castello di Cristallo. Il nuovo lavoro di Tina Lojacono
Giovedì, 05 Dicembre 2013 13:43 Pubblicato in PoliticaSu una nave diretta a Dunai, s’imbarca un gruppo di passeggeri, i cui destini finiranno con l’incrociasi in un turbinio di colpi di scena e di tensione vibrante.
Il loro non sarà solo un viaggio di scoperta, ma di “riscoperta” del proprio “io”, della propria identità .
Alla base del racconto c’è la realtà da una parte, la magia dei paesaggi del mar Rosso, che favoriscono l’alchimia dei rapporti personali; dall’altra i protagonisti che tentano di riconquistare spicchi di una vita perduta, trasmettendo un senso di vitalità con le loro storie coinvolgenti.
Il continuo andirivieni tra passato e presente, di notevole impatto emotivo, non ostacola la fluidità della trama, che ti prende e ti porta a rivivere gli avvenimenti che si dipanano, pagina dopo pagina, in un susseguirsi di situazioni che tengono con il fiato sospeso, per approdare ad un epilogo assolutamente inaspettato
Blades, nella poesia dal titolo “Il viaggio”,dice, “ Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare chiunque abbia una storia da raccontare”
E sono tante le storie ascoltate dai protagonisti nel loro andare come viaggiatori, non come turisti.
Tina Lojacono
Conoscere Tina ed amarla per la sua bellezza interiore, per la sua dolcezza tutta femminile, per la sua dirompente espressività, per la sua cultura, è una cosa semplice, quasi automatica, come bere un bicchiere d’acqua.
Forse un bisogno, come per il viaggiatore che arriva in un’oasi dopo aver percorso un lungo tratto di deserto.
Oasi che per Tina è sempre un punto di partenza, mai di arrivo.
Anche noi, “suoi attori”, abbiamo avuto la percezione, non immediata, purtroppo, e difficile da intuire, che, nel nostro vivere le sue commedie, distinti viaggi nella cultura e nella gioia di stare insieme, abbiamo prima perso la nostra individualità per riscoprirne una di gruppo, un gruppo di amici che tali non erano , ma che tali sono rimasti.
Grazie a lei. La nostra autrice, la nostra “maestra” , la nostra “amica”
Auguriamo ai lettori dei suoi libri di apprezzarla ed amarla come è capitato a noi.
Auguriamo a Tina che quel sorriso un po’ nascosto, da Monnalisa, esca fuori ogni giorno e tante volte, come può, e deve, capitare a chi sa che è importante per i suoi cari, per i suoi amici, per la stessa città che può vantarsi di averla tra coloro che ne rappresentano la parte migliore
Peppe Marchese ed Ida Francescano
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Rotary Campus Temesa Concerto di Bevacqua Lorenzo
Giovedì, 05 Dicembre 2013 09:48 Pubblicato in CronacaIl Rotary di Amantea ha organizzato un concerto di solidarietà
Si terrà domani 6 dicembre con inizio alle ore 18.00 presso il campus Temesa
Polio plus è uno dei più ambiziosi programmi umanitari che siamo mai stati intrapresi da un’entità privata, il Rotary, e si dedica alla definitiva e globale eradicazione della paralisi infantile.
Oggi il programma PolioPlus ed il suo ruolo decisivo nell’iniziativa globale sono un esempio della collaborazione tra i settori pubblici e privati per la realizzazione di un programma umanitario.
Lorenzo Bevacqua è nato a Rossano il 1993. Attualmente frequenta il 10 anno della scuola di pianoforte al conservatorio di musica Stanislao Giacomantonio di Cosenza nella classe del maestro Giacomo Pellegrino
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Brennero: Coldiretti: una battaglia per tutelare il lavoro e la salute.
Mercoledì, 04 Dicembre 2013 21:01 Pubblicato in ItaliaEra ora.
Era ora che si imponesse quella verità che tutti sapevamo ma che nessuno voleva dire.
Mangiamo italiano? Pensiamo di si, ma non è proprio vero!
Vestiamo italiano? Quando va bene prodotti fatto da cinesi ed altri sud asiatici che lavorano 16-18 ore al giorno per 3-400 euro al mese, cioè sfruttando i diseredati e comunque togliendo lavoro agli italiani.
Ed allora bene il blocco del Brennero.
Un blocco per sapere cosa arriva in Italia:
-il 40 per cento del latte
-il 50 per cento del grano tenero destinato al pane,
-il 40 per cento del grano duro destinato alla pasta,
-il 20 per cento del mais e
-l'80 per cento della soia
Il camion fermato al Brennero aveva cosce di maiale dirette a Modena, la patria del prosciutto, per diventare prosciutto italiano Doc
Gli arrivi di carne di maiale sono cresciuti del 16 per cento
Le importazioni di cereali, "pronti a diventare pasta e riso spacciati per italiani", hanno segnato un boom (+45 per cento), con un +24 per cento per il grano e un +49 per cento per il riso.
L’import di latte è al +26 per cento, "anch'esso destinato a diventare magicamente made in Italy".
La frutta e la verdura crescono del +33 per cento,
Il pomodoro fresco addirittura cresce del+59 per cento
Ed allora ecco gli striscioni:
615mila maiali in meno in Italia grazie alle importazioni alla diossina dalla Germania",
"1 mozzarella su 4 è senza latte",
"Il falso prosciutto italiano ha fatto perdere il 10% dei posti di lavoro",
"Fuori i nomi di chi fa i formaggi con caseine e cagliate".
Ed aggiungiamo noi “"Fuori i nomi di chi fa prosciutti italiani con maiali tedeschi o dell’est europa”
In fondo la lotta della Coldiretti è anche, se non soprattutto, contro gli italiani che usano prodotti primari non italiani che magicamente diventano prodotti finiti italiani
Parliamo anche dell’olio che diventa olio italiano prodotto con olive del mediterraneo
Questo ed tanto più emerge dal dossier presentato dalla Coldiretti.
Roberto Moncalvo, presidente nazionale della Coldiretti denuncia che "Gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano
-due prosciutti su tre venduti come italiani ma fatti con maiali allevati all'estero.
-tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro sono stranieri senza indicazione in etichetta;
- un terzo della pasta è ottenuta da grano non coltivato in Italia e
-la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere".
La presenza di ingredienti stranieri nei prodotti alimentari realizzati in Italia è dovuta alla ricerca del rifornimento a basso costo e senza preoccupazioni per le conseguenze sulla salute: perciò finisce nel piatto dal concentrato di pomodoro cinese all'olio di oliva tunisino, dal riso vietnamita al miele cinese.
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