Su una nave diretta a Dunai, s’imbarca un gruppo di passeggeri, i cui destini finiranno con l’incrociasi in un turbinio di colpi di scena e di tensione vibrante.
Il loro non sarà solo un viaggio di scoperta, ma di “riscoperta” del proprio “io”, della propria identità .
Alla base del racconto c’è la realtà da una parte, la magia dei paesaggi del mar Rosso, che favoriscono l’alchimia dei rapporti personali; dall’altra i protagonisti che tentano di riconquistare spicchi di una vita perduta, trasmettendo un senso di vitalità con le loro storie coinvolgenti.
Il continuo andirivieni tra passato e presente, di notevole impatto emotivo, non ostacola la fluidità della trama, che ti prende e ti porta a rivivere gli avvenimenti che si dipanano, pagina dopo pagina, in un susseguirsi di situazioni che tengono con il fiato sospeso, per approdare ad un epilogo assolutamente inaspettato
Blades, nella poesia dal titolo “Il viaggio”,dice, “ Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare chiunque abbia una storia da raccontare”
E sono tante le storie ascoltate dai protagonisti nel loro andare come viaggiatori, non come turisti.
Tina Lojacono
Conoscere Tina ed amarla per la sua bellezza interiore, per la sua dolcezza tutta femminile, per la sua dirompente espressività, per la sua cultura, è una cosa semplice, quasi automatica, come bere un bicchiere d’acqua.
Forse un bisogno, come per il viaggiatore che arriva in un’oasi dopo aver percorso un lungo tratto di deserto.
Oasi che per Tina è sempre un punto di partenza, mai di arrivo.
Anche noi, “suoi attori”, abbiamo avuto la percezione, non immediata, purtroppo, e difficile da intuire, che, nel nostro vivere le sue commedie, distinti viaggi nella cultura e nella gioia di stare insieme, abbiamo prima perso la nostra individualità per riscoprirne una di gruppo, un gruppo di amici che tali non erano , ma che tali sono rimasti.
Grazie a lei. La nostra autrice, la nostra “maestra” , la nostra “amica”
Auguriamo ai lettori dei suoi libri di apprezzarla ed amarla come è capitato a noi.
Auguriamo a Tina che quel sorriso un po’ nascosto, da Monnalisa, esca fuori ogni giorno e tante volte, come può, e deve, capitare a chi sa che è importante per i suoi cari, per i suoi amici, per la stessa città che può vantarsi di averla tra coloro che ne rappresentano la parte migliore
Peppe Marchese ed Ida Francescano