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meloAria di festa in Senato. I Senatori hanno votato la fiducia al Governo e la manovra è stata approvata con i soli voti della maggioranza, 107 voti favorevoli, 69 contrari e solo 1 astenuto al termine di una lunga maratona parlamentare. Con il voto di fiducia il Senato ha dato via libera alla prima Legge di Bilancio del Governo Meloni insediatosi soltanto due mesi fa. Approvata con un giorno di anticipo rispetto a quelle degli ultimi due anni. Sono stanchi i Senatori, molto stanchi, molto stressati, provati. Hanno lavorato tanto in queste due ultime settimane. Ora, però, potranno godersi le vacanze tanto desiderate con le rispettive famiglie. Il veglione di San Silvestro e il Concertone di Capodanno sono salvi. Dopo la votazione potranno prendere la via di casa. Sono euforici i Senatori della maggioranza. Il Presidente La Russa ride soddisfatto quando i Senatori sfilano sotto la sua presidenza per annunciare il fatidico “Sì”. Soddisfatti, euforici, sorridenti anche le mogli, i figli, i parenti dei senatori che per l’occasione sono presenti in aula e siedono sulle tribune a loro riservate che scattano ripetutamente foto, pur essendo vietato, per immortalare questa seduta storica e la presenza di un loro congiunto nell’aula di Palazzo Madame. Fanno foto a ripetizione e in silenzio osservano con curiosità quello che fanno i Senatori in aula, C’è Lotito, il Presidente della Lazio, che va in giro di qua e di là, dà pacche sulle spalle ad alcuni Senatori e si sofferma a parlare con alcune Senatrici. C’è il Senatore Casini, Presidente mancato di Presidente della Repubblica. che parla e gesticola attorniato dai Senatori del Pd. C’è pure il Sen. Dario Franceschini, pensieroso, seduto sul suo scranno parlamentare. Ha altro a cui pensare, forse al prossimo Congresso del suo partito ora che ha perso la comoda poltrona ministeriale. Molti altri parlamentari, hanno altro a cui pensare e guardano continuamente l’orologio. Porca miseria, si sta facendo tardi. Siamo alla seconda chiama e perché gli assenti non si presentano a votare? Arriva Renzi, arriva Salvini. Guardano l’orologio, sbruffano, si lamentano, dovranno prendere il treno o l’aereo. Hanno tanto voglia di tornare a casa a festeggiare in famiglia il Capodanno. Finalmente ci siamo. Il Presidente La Russa è soddisfatto, invita i Senatori a sedersi e a fare silenzio suonando e a lungo il campanello e annuncia:- Il Senato approva-. Dai banchi della maggioranza si leva un fragoroso e prolungato applauso. La Legge di Bilancio è approvata. L’esercizio provvisorio tanto paventato dalle opposizioni per quest’anno è scongiurato. Per il prossimo Dio ci penserà e poi dovrà trascorrere tutto un anno e le cose certamente miglioreranno. Avremo certamente una guerra finita, un Covid definitivamente sconfitto, una crisi energetica passata e una disoccupazione in lieve miglioramento. Ora tutti a casa. I trolley, le valigie, le borsette sono pronte. Tutti scappano verso casa anche con qualche busta regalo in mano. Il Parlamento ora chiude per ferie. I lavori sono sospesi. Riprenderanno a gennaio inoltrato.

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Un-soldato-tedesco-Natale 2022, siamo in guerra e ancora in Europa e nella martoriata terra d’Ucraina si combatte, si spara, si uccide come 100 anni fa in Belgio e Francia. Le cannonate, i missili cadono notte e giorno incessantemente nei villaggi, nelle città ucraine distruggendo ogni cosa. Case sventrate, centrali elettriche messe fuori uso, acquedotti rasi al suolo, donne, uomini, bambini che fuggono alla ricerca di un rifugio, città senza luce e gas, il cibo che scarseggia, indumenti pesanti che mancano e la temperatura che scende al di sotto di venti gradi. La popolazione ucraina è allo stremo, Putin, lo zar sovietico che ha dichiarato guerra all’Ucraina, non ha nessuna intenzione di far cessare il fuoco. Ma se Putin e Zelensky non hanno nessuna voglia di incontrarsi, di parlare, di arrivare ad un compromesso e poi ad un cessate il fuoco e infine ad una pace vera e duratura almeno i soldati di ambo gli schieramenti la notte di Natale, la Notte Santa, depositino i fucili, cessino di sparare, escano dai rifugi e si incontrino, si parlino, si stringono le mani, si abbraccino perché in fondo sono tutti fratelli, figli dello stesso padre. Almeno domani e questa notte nella terra martoriata d’Ucraina risuoni solo il silenzio della preghiera o il suono festoso di una cornamusa. Sona zampugna, portami lontano allitiempi felici e spensierati di una volta quando in ogni angolo della terra regnava solo la pace e le fontane versavano latte e miele.Sogno o son desto? Non sogno. La pace non è un sogno, così ha detto il Cardinale Zuppi. Il giorno di Natale almeno sia un giorno di pace ovunque anche in Ucraina. Ho avuto la fortuna di vedere un film “Joieux Noel” del 2006 ambientato al primo anno di guerra della prima guerra mondiale 1914-1918 e leggere alcune lettere spedite a casa dai soldati al fronte e prego il Bambinello che sta per nascere in una grotta nella mangiatoia perché per lui e sua madre non c’era posto negli alberghi, perché faccia lo stesso miracolo di allora:-Tregua di Natale-. I soldati che erano in guerra nel 1914, senza che nulla fosse concordato, cessarono il fuoco, uscirono dalle trincee, si incontrarono, si strinsero le mani, si abbracciarono, fumarono, bevvero, cantarono insieme, si scambiarono auguri e doni. E questo non potrebbe accadere anche oggi all’insaputa di Putin e di Zelensky? Certo che potrebbe accadere. I soldati di ambo gli schieramenti non hanno madri, figli, mogli, fidanzate, parenti ed amici che aspettano con ansia e trepidazione notizie dal fronte ed anche, soprattutto il ritorno nelle loro case? E’ quasi un anno che si combatte e la guerra purtroppo continua. Macerie e morte ovunque. Ma oggi fermatevi. Domani e poi domani ricomincerete a spararvi addosso, ma il giorno del Santo Natale ci sia almeno una tregua, anche breve, che poi potrebbe portare ad un cessate il fuoco e ad una pace vera e duratura. Che bel Natale sarebbe se il capo sovietico e il capo ucraino invece di scambiarsi ultimatum e minacce di guerra atomica, si scambiassero gli auguri, si stringessero le mani, cantassero insieme “Silent Night” davanti ad un piccolo presepe improvvisato. Sarebbe un Natale da favola che tutti ne parlerebbero ed entrerebbe di prepotenza nei libri di storia di tutto il mondo.

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Sul contenimento di Cinghiali si deve fare di più e finalmente arrivano dal Governo nuove disposizioni in materia.
 
cinghialiCon l’apertura del ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida – la selezione di animali serve a tutelare tutti.
Il mondo dell’agricoltura apprezza l’impegno del Governo su questa emergenza che non da tregua agli Agricoltori calabresi con il forte rischio per l'incolumità pubblica legata ai sinistri stradali. L'attività di abbattimento selettivo è la strada giusta ai fini del contrasto all'emergenza. Ci sono intere aree agricole dove ormai gli Agricoltori non seminano e  poi resta ancora troppo lunga la procedura per il ristoro dei danni accertati e non corrisposti dagli ATC. Molti Agricoltori, scoraggiati e delusi, non fanno nemmeno più la richiesta di risarcimento che li costringe ad anticipare anche le spese.  Ritengo che le
le nuove disposizioni possano aiutare le regioni a tutelare il settore agricolo consentendo l’attività di contenimento dei cinghiali anche nella nostra terra. 
Pietro Molinaro
Lega Calabria
 
 
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I Racconti

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