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Quando alcuni sottolineano il fatto che gli “Amministratori” pubblici meridionali sono dei “bravi ragazzi” (o ragazze), che “bisogna fidarsi di loro”, fin da subito enfatizzano la propria credibilità senza alcuna provocazione di alcun tipo, io suggerirei di diffidare di costoro!
Gli abusatori amministrativi tendono a “risucchiare” nel loro vortice le vittime con dolci promesse, falso rimorso e parole vuote sulla loro intenzione di cambiare soltanto per abusare della loro vittima (una intera collettività) in modo ancora peggiore.
Nella mente inferma dell’abusatore, questo testare i limiti è una punizione per aver reagito all’abuso. Quando un povero narcisista-amministrativo prova a schiacciare il bottone del “reset emotivo”, delimita con ulteriore forza i limiti dei propri concittadini piuttosto che farli retrocedere.
Le persone tossiche ed abusive, nel vestire i panni amministrativi della cosa pubblica, amplificano nell’esaltare la propria capacità di essere gentili e compassionevoli dall’alto del loro “scranno”. Spesso chiedono ai cittadini di fidarsi delle loro capacità a prescindere, senza prima costruire una solida base di effettiva fiducia. Tutto questo è destinato a ripetersi in perpetuo Come in passato, i futuri amministratori della cosa pubblica esibiranno un alto livello di empatia all’inizio del loro rapporto con i propri concittadini per prenderli per il culo, senza troppa difficoltà. Subito dopo la loro elezione, la falsa maschera verrà giù. Nella fase di svalutazione del ciclo dell’abuso, quando la falsa solita maschera comincerà pian piano a cadere, si scopriranno come in realtà sono: terribilmente disumani, distaccati e arroganti.
Quando qualcuno si perde nel proprio passato, alla fine quel qualcuno emergerà da esso, rivestito della luce di una stella polare, attraverso le ombre del tempo.
Diventare un’immagine di ciò che è impossibile dimenticare.
Se si potessero misurare le attitudini delle classi dirigenti meridionali, ma anche degli innumerevoli studiosi, artisti, cantanti, giornalisti e scrittori che ne amplificano le lamentele, penso che troveremmo entrambi su valori estremi di “attribuzione esterna”.
Una terra, la nostra Calabria, che sta senza ombra di dubbio peggio di altre regioni del Meridione. A questo aspetto oggettivo si innesca il consueto repertorio di interventi più o meno sdegnati che da decenni accompagnano le pseudo- analisi del Sud, con la altrettanto consueta richiesta di una “svolta” da parte di lor signori, che son sempre gli stessi a parte i loro visi incartapecoriti.
I Calabresi, come sempre, invece di ribellarsi, come in passato, preferiranno il “nomadismo con la valigia”, oppure l'accettare un "lavoro" per un paio di mesi.
Tutto questo nell’indifferenza generale.
Gigino A Pellegrini & G elTarik
Poste Italiane comunica che oggi 12 febbraio 2023 viene emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “ le Eccellenze italiane dello spettacolo” dedicato a Franco Zeffirelli, nel 100° anniversario della nascita, relativo al valore della tariffa B pari a 1,20€.
Tiratura: trecentomilaquindici esemplari.
Foglio da quarantacinque esemplari
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
Bozzetto a cura di Maria Carmela Perrini
La vignetta riproduce, a sinistra, un ritratto di Franco Zeffirelli in primo piano su due bozzetti realizzati dallo stesso regista per alcune opere teatrali da lui dirette, rispettivamente la “Cavalleria Rusticana”, per il Teatro alla Scala di Milano del 1978, e un costume di “Antonio e Cleopatra”, per il
Metropolitan Opera House di New York del 1966. In alto, a destra, è raffigurato un ciak cinematografico, a rappresentare i suoi capolavori realizzati per il cinema.
Completano il francobollo la legenda “FRANCO ZEFFIRELLI”, le date “1923 - 2019”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo Spazio Filatelia di Firenze.
Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito filatelia.poste.it.
Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata, una busta primo giorno di emissione e il bollettino illustrativo, al prezzo di 20€.
E’ furioso Matteo Messina Denaro, l’ex super latitante finalmente acchiappato e rinchiuso nelle patrie galere, perché, secondo lui, i giornali e le televisioni dicono cose false su di lui. Ma non è in carcere duro e come uomo pericoloso dovrebbe godere del 41 bis? Per lamentarsi allora può leggere i giornali e guardare la televisione e seguire i talk show e ascoltare con la massima attenzione perché non viene disturbato da nessuno quello che si dice nei suoi confronti. Allora il detenuto non è sottoposto a nessuna dura restrizione, non è isolato dagli altri detenuti, può uscire dalla cella e andare nel cortile, può guardare la televisione e addirittura lamentarsi con le guardie penitenziarie. E i giornali che legge li compra lui oppure li passa pantalone? Vorrei saperlo. E’ furioso, è arrabbiato, considera false e frutto di fraintendimenti le notizie divulgate dai media. Ma cosa pretendeva questo incallito boss mafioso che i giornali e le televisioni parlassero bene delle sue orrende gesta omicide compiute in tanti anni di latitanza? Segue con grande attenzione le notizie legate alla sua vicenda e all’attualità politica e cronochista. Sono false le informazioni? E quale sarebbero? Ce lo dica, per favore: Ancora però non ha parlato. Non risponde alle domande dei magistrati inquirenti. Quante cose vorremmo noi sapere, dalle varie stragi compiute in Italia, ai suoi spostamenti, alla sua latitanza e agli aiuti ricevuti. E’ incazzato? Pensa quanto sono incazzati i parenti delle vittime fatti saltare in aria per causa sua. I telegiornali lo stanno infastidendo. Oh, mio Dio, questo fra non molto ordinerà dal carcere ai suoi picciotti che sono ancora liberi di fare fuori i Presidenti della RAI, di Mediaset e della 7. Ma da quel carcere dove è rinchiuso il Boss non dovrebbe uscire nessuna notizia? A me pare, invece, che le notizie escano, eccome. E pure gossip e forse molto altro. Stia almeno zitto e si penta dei suoi orrendi misfatti. Il buon Dio che atterra e suscita, che affanna e che consola, forse avrà pietà di lei e invece che nell’Inferno, nel fiume di sangue bollente, lo condurrà nel Purgatorio a spiare in eterno i suoi orrendi peccati mortali. Ecco cosa hanno scritto i fallower di Facebook: Per un esame medico, per un elettrocardiogramma, per una mammografia, i comuni mortali aspettano mesi e mesi. Questo signore, invece, ha ora tutto, medici a disposizione e cure mediche immediate. Quasi quasi mi do alla latitanza pure io. Forse le cose cambierebbero pure per me. E un altro:-Quando i Deputati del Pd lo andranno a visitare sono pregati di portargli delle scatole di cioccolatini, a lui piacciono tanto -. Anche a me piacciono i cioccolatini perché sono molto goloso, ma purtroppo nessuno me li regala. Li dovrò pagare, come dovrò pagare i vari giornali che ogni giorno leggo. Il Boss ora ha tutto gratis e pure si lamenta. E’ furioso, è arrabbiato, mi fa solo pena.