Questo matrimonio civile che sarà celebrato da un parroco di Genova di Santa Romana Chiesa farà certamente molto discutere e già alcuni giornali hanno messo la notizia in prima pagina. Il sacerdote è molto noto non soltanto ai fedeli di Genova, ma anche ai lettori del “Fatto Quotidiano”, perché Don Farinella, questo è il nome del sacerdote, non solo è un accanito lettore ma anche un collaboratore del quotidiano. Don Paolo Farinella, un parroco di Genova della Parrocchia di San Torpete, dismetterà la tonaca, indosserà la fascia tricolore e celebrerà il 29 gennaio c.m. un matrimonio civile essendo stato delegato dal Sindaco. Caso che ha già suscitato polemiche a dismisura e che farà molto discutere nel bene e nel male. Don Farinella celebrerà questo matrimonio non in chiesa ma in un altro luogo messo a disposizione dal Comune di Genova. Si è valso della facoltà di un art.del Codice Civile dove si dice che tutti i cittadini hanno la possibilità di celebrare matrimoni purché abbiano una delega del Sindaco che in qualità di Pubblico Ufficiale può concederla a sua discrezione. Saranno nozze molto speciali tra due persone: una iraniana e l’altra islamica. Le ha annunciate lo stesso parroco sulla sua pagina Facebook. Lo sposo ha 37 anni, laureato in Giurisprudenza, lavora come mediatore culturale tra i minori stranieri. La sposa, 28 anni, si sta per laureare in Ingegneria ambientale. Si presenterà davanti al celebrante a capo scoperto, senza abito bianco, né velo islamico. Il sacerdote ha precisato che non è la prima volta che presiede ad un matrimonio civile. E non è la prima volta che questo sacerdote è finito sulle prime pagine dei giornali locali e nazionali. Nel 2018 il giorno del Santo Natale ha chiuso le porte della chiesa e non ha celebrato la Santa Messa per protesta. Anche questo caso ha fatto molto discutere e questa forma di protesta ha diviso i parrocchiani. Secondo il sacerdote, il Natale di oggi non è più un Natale cristiano, non più memoria della nascita di Gesù, ma cinico fatto commerciale, mescolato a ripetuti riti e liturgie. Don Farinella non ha voluto celebrare la Santa Messa di Natale come forma di protesta contro il Decreto Sicurezza dell’allora Ministro degli Interni On. Salvini. – Come è possibile aprire le chiese e baloccarsi con ninnenanne, tu scendi dalle stelle, canti gregoriani, presepi scellerati, quando fuori il vero Cristo è offeso, torturato, stuprato, vilipeso, venduto, schiaffeggiato, ucciso- si domandava il sacerdote. E ancora. Le stimmate di Padre Pio? Sono mistificazioni, lui non ci ha mai creduto. E non crede nemmeno alle stimmate di San Francesco d’Assisi. Lascio a voi, cari lettori, il commento. Io non ho parole.
