E’ noto a tutti che molte delle case ad ovest di Corso Umberto Primo rischiano di crollare.
Basta guardare le loro mura per scoprire profonde fenditure.
Si tratta di un grave problema di instabilità dei terreni sui quali poggiano le relative fondamenta, come emerso dalle indagini geologiche condotte anche recentemente.
Un problema ,invero, nato da tempo, che perdura e si aggrava sempre più.
Dopo sei anni dalla data di approvazione del progetto di consolidamento approvato con delibera n 6 del 15.1.2014 ecco finalmente la richiesta di finanziamento di 500 mila euro a valere sulla finanziaria del 2018.
La regione non ha mai risposto alle richieste analoghe avanzate dal comune.
L’amministrazione comunale, ora, intende approfittare delle disposizioni di cui al Decreto 2 agosto 2019 in base al quale i comuni da 5.000 a 25.000 abitanti possono chiedere contributi di importo non superiore ad euro 2.500.000 per opere pubbliche di messa in sicurezza di edifici e del territorio.
Quale opportunità migliore per intervenire per un problema che incide drammaticamente sulla stabilità delle abitazioni di Corso Umberto Primo e per la sicurezza dei loro abitanti?.
E, quindi, ecco la richiesta di finanziamento del progetto di consolidamento dei terreni ad ovest di Corso Umberto primo.
Tornano a sperare così gli abitanti ed i proprietari di dette abitazioni.
La speranza di una sicurezza che manca loro da troppo tempo.
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Si è concentrata su venti assegni circolari di diverso importo ed emessi per destinatari diversi l'attenzione degli inquirenti che a Catanzaro stanno conducendo le indagini relative al denunciato ammanco patrimoniale di 500.000 euro dalla Field (Fondazione innovazione emersione locale disegno del territorio). La movimentazione del denaro incriminato - scrive l'Agi - sarebbe avvenuta proprio attraverso i titoli di credito che recano la firma del presidente dell'Ente, Domenico Barile, sospeso dall'incarico dopo l'avvio dell'inchiesta, e che i militari della Guardia di finanza hanno ritrovato presso diverse banche. Il prossimo passo sarà capire quale sia stato l'utilizzo dei soldi spesi attraverso gli assegni, versati in almeno due occasioni ad uno studio notarile. Proseguiranno ancora, comunque, gli accertamenti disposti in merito ai movimenti di denaro avvenuti sul conto corrente della Field, per identificare chi vi aveva accesso e chi, materialmente, dispose delle somme in questione.
L'inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro, partita da un dettagliato esposto presentato dal revisore dei conti della Field, ed in cui non c'è ancora il nome di alcun indagato, si arricchirà inoltre delle dichiarazioni del presidente della Fondazione, Domenico Barile, sospeso dall'incarico per decisione della Giunta regionale dopo la presentazione dell'esposto, che ha subito chiesto di essere sentito. Gli investigatori puntano a ricostruire passo dopo passo l'iter dei fatti denunciati e la legittimità di tutte le operazioni eseguite anche relativamente a quanto previsto nello statuto della Fondazione.
Possibili vive sorprese ma anche altro
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