Sono giorni difficili in città, la tensione è palpabile, si è persa la serenità acquistata negli ultimi mesi.
Fenomeni di intolleranza e di perdita della pazienza sono il frutto di una situazione di insicurezza complessiva, che è figlia della gestione tutt’altro che “sapiente e di tutela della popolazione” delle ultime settimane.
Oggi sono stati effettuati tanti tamponi in città, alla ricerca del Virus Sars-CoVid19, abbiamo avuto contezza che i dipendenti dell’Asl di Cosenza, arruolati oggi tra le file dell’USCA, in città hanno effettuato più di cento tamponi, il tutto coordinato dalla responsabile dott.ssa Benavoli.
I tamponi effettuati nel pomeriggio di oggi sono quasi tutti da assegnare ai nuovi 21 positivi.
Nella cerchia dei loro coinquilini e comunque nella schiera dei contatti lavorativi e familiari.
Mentre quelle effettuati stamane solo relativi al terzo tamponamento dei negativi del CAS “Ninfa Marina”, questi ultimi nel caso di esito negativo sarebbero liberi finalmente di uscire.
I risultati dei tamponi di oggi saranno disponibili probabilmente tra sabato e domenica.
Inutile assegnare a questi risultati le disposizioni della misura di quarantena alla città.
Di fatti, se gli stessi dovessero risultare nefasti, la città piomberebbe sicuramente nella misura della “Zona Rossa”.
Ci è stato riferito che questi ultimi 21 positivi e gli occupanti della case medesime, sotto quarantena, hanno bisogno di generi di prima necessità, ci facciamo promotori di chiedere al grande cuore della città di coordinarsi con il Comune di Amantea, Uffici Affari Sociali, per far portare cibo presso le abitazioni dei migranti lavoratori, altrimenti gli stessi dovranno necessariamente uscire ad acquistarli.
Potremmo scrivere altro in questo articolo, dalle reazioni alla quarantena prolungata da parte di un gruppetto di immigrati del centro CAS “Ninfa Marina”, alle reazioni politiche che si sono susseguite, anche da personaggi politici di primo piano.
Ma siamo stanchi, esasperati, preoccupati per un problema più grande di noi.
Una considerazione finale occorre farla a chi vorrà, nel prossimo futuro, aspirare alla carica di Sindaco della nostra città.
Chi si siederà sulla poltrona di primo cittadino dovrà essere in grado di tutelare la salute e sicurezza dei cittadini di Amantea, cosa che è mancata, secondo noi, nell’ultimo mese.
Ai sensi dell'art. 31 del R.D. 18 giugno 1931, n. 773 (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza)
"Il sindaco è autorità locale di pubblica sicurezza, nei Comuni dove manca il capo dell'ufficio di pubblica sicurezza, pertanto, lo stesso, deve vegliare al mantenimento dell'ordine pubblico, ed alla salute ed alla sicurezza dei cittadini, alla loro incolumità ed alla tutela della loro salute, e bene ricordarlo a chi di competenza.