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Cosenza 20 settembre 2019. I militari della stazione Carabinieri Forestale di Corigliano hanno nei giorni scorsi posto sotto controllo gli impianti di depurazione comunali di Francavilla Marittima e Cerchiara di Calabria constatando alcune irregolarità.

Nell’impianto del Comune di Francavilla, sito in località “Vigne”, erano presenti sei vasche di essiccamento che al momento del controllo sono risultate colme di fanghi in stato solido e coperti dalla vegetazione, fanghi questi ottenuti dalla conclusione del procedimento di trattamento delle acque reflue.

Un quantitativo complessivo di 300 metri cubi che è ben oltre il limite massimo consentito di 30 metri cubi.

La presenza inoltre della vegetazione evidenzia una lunga permanenza nell’impianto degli stessi, circa due anni, confermata poi dal controllo della documentazione.

Stesso problema è stato rilevato nell’impianto comunale di depurazione di Cerchiara di Calabria ubicato in località “Piana” dove anche in questo caso i fanghi sono stati trovati allo stato solido e con presenza di vegetazione.

Da un esame della documentazione fornita è emerso che i fanghi non vengono smaltiti da circa due anni ben oltre i limiti di permanenza previsti dalla deroga in materia di rifiuti del deposito temporaneo che fissa il termine massimo in un anno dalla produzione dello stesso.

In entrambi i casi si è proceduto al sequestro dei fanghi individuando le responsabilità in capo all’Amministrazione Comunale.

Nd.Come è possibile che per ben 2 anni NESSUNO abbia controllato detti impianti?

Di chi è la responsabilità?

Pubblicato in Calabria

bandiera bluRusso: Tra gli investimenti più importanti mai realizzati. Ora ambiamo a Bandiera Blu

CROSIA (Cs) - Venerdì, 23 Febbraio 2018 – Dalla Regione Calabria 3 milioni di euro per la depurazione. Serviranno a potenziare l’intero impianto comunale di collettamento e le vasche di purificazione delle acque che passeranno dall’attuale portata di 15mila abitanti ad un più elevato ed efficiente servizio per 25mila abitanti. Si va, così, verso la definitiva risoluzione di uno dei problemi più importanti che negli ultimi decenni hanno interessato la comunità traentina. Russo: Si tratta di uno degli investimenti più importanti mai realizzati nel nostro Comune.

L’importante finanziamento è stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale per far fronte alla crisi della depurazione regionale e le somme saranno presto trasferite ai comuni per l’attuazione dei lavori.

È un finanziamento – ricorda il Sindaco – che rincorriamo da tempo e che siamo riusciti ad intercettare grazie alla capacità di programmazione, già ampiamente dimostrata da questa Amministrazione comunale, e alla lungimiranza del Governo regionale che finalmente, dopo anni di commissariamento del settore Ambiente, è riuscita a percepire le esigenze dei territori e ad intervenire. Con questo nuovo progetto riusciremo a riqualificare l’intero impianto fognario presente nei centri urbani di Crosia e Mirto e anche nelle aree periferiche dove da sempre registriamo grandi criticità, soprattutto nei periodi estivi. Sia chiaro però – precisa il Primo cittadino – che se è reale e palese una criticità nel sistema di depurazione delle acque è pur vero che questo Governo cittadino negli ultimi tre anni ha lavorato in modo instancabile affinché non si verificassero sciagure ambientali come invece sono accadute in altre realtà, anche limitrofe. E questo grazie al lavoro instancabile dell’assessore all’Ambiente Serafino Forciniti e del consigliere comunale delegato ai Lavori Pubblici, Saverio Capristo, che continuerà a seguire l’iter di realizzazione dell’importante progetto finanziato. Soprattutto nella stagione estiva – aggiunge ancora - abbiamo monitorato ogni ora le condizioni del depuratore comunale e dei pozzi neri, riuscendo ad evitare sversamenti anomali di liquami. Proprio attraverso questa attività costante e virtuosa ormai da tempo il nostro mare e le nostre spiagge sono costantemente pulite. Ora con il nuovo finanziamento – conclude Russo – ci adegueremo alle normative europee e finalmente potremo ambire in modo concreto all’ottenimento della Bandiera Blu.

L’intervento finanziato dalla Regione Calabria per circa 3 milioni di euro prevede il potenziamento dell’impianto di depurazioni di località Pantano fino a 25mila abitanti effettivi. Contestualmente, saranno realizzate le opere fognarie di collettamento ed efficientamento delle stazioni di sollevamento del centro urbano di Mirto e di contrada Fiumarella. Lo scorso martedì 20 febbraio il Sindaco ha firmato in Regione lo schema del cronoprogramma per l’iter dei lavori.  ©CMPAGENCY

 

 

Pubblicato in Calabria

Se sono vere le notizie riportate dalla stampa qualificata (http://www.corrie re dellacalabria.it /politics/item/66420-non-solo-emergenza,-la-regione-%C2%ABcambia-passo%C2%BB-sulla-depurazione) secondo le quali “ ogni Comune, infatti, potrà contare su circa 40mila euro immediatamente disponibili per affrontare situazioni che necessitano interventi rapidi in attesa di completare i lavori strutturali” non resta che sorridere, se non ridere.

Una misura identica che comuni che hanno problematiche molto se non totalmente diverse.

Per capire meglio, Belmonte Calabro con un impianto di sollevamento avrebbe lo stesso importo di Amantea che di stazioni di sollevamento ne ha 12!

Mah?.

Comunque sia si tratta di 260 i milioni di euro che la Regione Calabria ha destinato al comparto depurazione di cui 207 graveranno sulle programmazioni 2014-2020 del Patto per il Sud e dei fondi Por-Fesrm, mentre i rimanenti circa 53 dovranno essere reperiti tra le fonti di finanziamento di bilancio.

La partita si gioca soprattutto contro il tempo, dunque, tanto che già dalla giornata di venerdì, il dg Pallaria ha scritto ai Comuni destinatari delle risorse perché si attivino per preparare la documentazione sulla fattibilità tecnico-economica necessaria alla sottoscrizione della convenzione tra Regione e Comuni. Convenzione che, come ha sottolineato Oliverio, «sarà firmata per tutti i Comuni entro la fine di questo mese».

Musmanno ha detto che «Si tratta di un programma particolarmente ambizioso. Saranno 138 gli interventi per la prima delle due delibere licenziate, 108 di questi riguardano gli agglomerati urbani già in procedura di infrazione e 30 procedura di preinfrazione. Gli interventi riguarderanno sia i Comuni che hanno problemi sulla depurazione che quelli che hanno problemi sulla rete fognaria».

Musmanno dice ancora “Inoltre, mi preme sottolineare come il metodo utilizzato nella ricognizione e nella raccolta delle domande da parte dei Comuni, ci ha permesso di mettere in chiaro le regole per arrivare al completamento degli interventi in tempi ragionevoli e con una mappatura precisa delle esigenze. In più, la Regione, proprio per accelerare i tempi, è a disposizione per supportare i Comuni nella progettazione e nella fase di programmazione e controllo dei lavori».

Possibile che la regione abbia tanti tecnici pubblici da mettere disposizione dei comuni?

O si tratta di tecnici privati che saranno scelti dalla regione ed indicati ai comuni che si sentiranno obbligati ad accettarli?

Mah?

Non solo ma Musmanno dice che “Gli interventi riguarderanno sia i Comuni che hanno problemi sulla depurazione che quelli che hanno problemi sulla rete fognaria”.

Non è che saranno finanziate opere di urbanizzazione ?

Mah?

Pubblicato in Calabria

Ieri Domenica 16 luglio 2017, Fernanda Gigliotti sindaco di Nocera terinese ha postato la seguente nota:

“Al solito, del mare sporco ce ne ricordiamo solo d’estate

Come Sindaco di questo Comune ho fatto tutto quello che potevo per rendere il nostro impianto sicuro e funzionante. Temo però che i nostri sforzi economici, e non solo, saranno vanificati da coloro che si accorgono della depurazione sono d’estate.

Il depuratore consortile di Nocera Terinese funziona perfettamente grazie ai lavori di efficientamento che abbiamo eseguito con l'assistenza tecnica della task force della Regione Calabria, all'impegno finanziario dei comuni aderenti per lo smaltimento straordinario di 1000 tonnellate di fanghi e al sostegno economico di un finanziamento regionale di circa 250.000,00 per l'esecuzione di una manutenzione straordinaria dell'impianto.

La giunta Oliverio ha dato supporto tecnico ed economico a tutti i sindaci che, come la sottoscritta, hanno la sciagura di ospitare nel proprio territorio un mega impianto costruito a fine anni novanta, per una folle decisione del sub-commissario per l'emergenza ambientale.

Il mare sporco degli ultimi giorni in tutta la fascia Tirrenica calabrese, quindi, non è colpa del singolo sindaco né del Presidente della Giunta Regionale, ma è la conseguenza di quello che alcuni, definiscono la "risalita", a causa del mare mosso , dei "sedimenti" accumulati in venti anni di anni cattiva gestione.

Ma anche a causa, io affermo, di alcuni sversamenti ben localizzati e ben localizzabili e di cui la magistratura dovrà farsi carico se i comuni costieri in cui esistono ancora condotte sottomarine, territori non collegati alla rete, strutture industriali e/o turistiche che scaricano in notturna nei fiumi e a mare, stazioni di sollevamento in perenne avaria, continuano a far finta di non vedere e di non sapere.

Noi sindaci abbiano il compito di fare funzionare i nostri impianti e di controllare il territorio, individuando e combattendo gli scarichi abusivi.

I cittadini hanno il dovere di verificare il buon funzionamento degli impianti e di denunciare tutti gli scarichi e le situazioni di inquinamento a mare e nei fiumi, perché il mare pulito dipende non solo dal buon funzionamento del depuratore di Nocera, ma anche dal comportamento di ogni singolo cittadino e di quello dei comuni interni.

Sarebbe meglio, quindi, se ogni sindaco si preoccupasse per tempo, e non solo a luglio ed agosto, della difesa del nostro mare, del buon funzionamento dei propri depuratori, dell'esistenza di scarichi fognari a mare e nei fiumi.

Come Sindaco di Nocera Terinese in un solo anno ho smaltito oltre duemila tonnellate di fanghi ed impedito per ben due volte il collasso dell'impianto, facendo tutto il possibile per la difesa dell'ambiente.

E i cittadini di Nocera, malgrado il dissesto finanziario, hanno provveduto a pagare anche per il 2016 e il 2017, i costi elettrici di depurazione per il comune di Belmonte e di Amantea.

Ed è solo grazie al sostegno del Presidente Oliverio, se siamo riusciti ad eseguire lavori di straordinaria manutenzione che rendono il nostro impianto uno dei più efficienti della Calabria. Resta, ovviamente, aperta l'antica questione dell'enormità dei costi di gestione e dell'assenza di responsabilità economica e gestionale del comune di Amantea che solo grazie alla gestione commissariale ha sottoscritto una convenzione e un patto di responsabilità, la cui esecuzione sarà affidata al nuovo sindaco di Amantea dott. Mario Pizzino con il quale ci incontreremo martedì pomeriggio per definire tempi e modalità di attuazione della convenzione.”

Prendiamo atto:

  1. Che gli abitanti di Nocera hanno pagato i costi elettrici di depurazione per il comune di Amantea e di Belmonte.
  2. Della denunciata assenza di responsabilità economica e gestionale del comune di Amantea.
  3. Del prossimo affidamento al nuovo sindaco di Amantea dott. Mario Pizzino della attuazione della convenzione ex art 30 TUEL.

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Pubblicato in Politica

VallecratiRende (Cs) - L'Europa multerà l'Italia con 62,69 milioni di euro come risarcimento per i danni causati dall'inquinamento per via delle acque reflue, con l'aggiunta di 347mila euro per ogni giorno che passa senza interventi.

 

La Commissione europea chiede da tempo all'Italia che “le acque reflue urbane siano raccolte e trattate in modo adeguato, al fine di prevenire gravi rischi per la salute umana e l’ambiente”.

In Calabria sono stati individuati 13 agglomerati con i sistemi fognari e depurativi non a norma. Uno di questi è quello del Consorzio Valle Crati. Ma già nel 2012 sono stati stanziati 35 milioni di euro per il completamento della rete fognaria nei Comuni consorziati e il miglioramento del depuratore di Coda di Volpe, con la Delibera CIPE n. 60/2012, ma incredibilmente l’amministrazione del Consorzio non è riuscita a spendere questi soldi e si parla addirittura della perdita del finanziamento. Lo Stato, naturalmente, girerà la parte di multa comminata dall'Europa alla rispettiva regione, e così saranno i cittadini calabresi a pagare le inefficienze della classe politica che occupa i posti di comando di enti che dovrebbero gestire i servizi primari per i cittadini.

 

Il nome del Consorzio Valle Crati è associato, infatti a brutti ricordi: le mani dei partiti si sono posati su quello che è sempre stato un carrozzone politico e i risultati sono stati i fallimenti, i disservizi, le aspre lotte e finanche denunce varie tra gli uomini di Occhiuto e quelli di Adamo per la presidenza, le macchine che bruciano, gli operai non pagati per mesi e mesi, i Comuni che non pagano, che denunciano irregolarità amministrative o deliberano per l’uscita dal Consorzio, che pongono continui dubbi sull'effettiva prestazione dei servizi.

 

Nel 2013, ad esempio, Il depuratore fu sequestrato perché non depurava: le macchine adibite al filtraggio erano tutte spente, alcune risultavano rotte, altre malfunzionanti.

In ogni caso, anche se tutto avesse funzionato alla perfezione, i liquami prodotti da migliaia di famiglie non sarebbero stati trattati.

Il Movimento 5 Stelle di Rende ha denunciato, anche pochi giorni fa, il proprio sdegno per l’incredibile silenzio del sindaco Manna. Il primo cittadino non ha, infatti, mai avuto nulla da dire sulla gestione a dir poco dubbia del bando di gara, sulle gravissime irregolarità, riscontrate dal Comune stesso, rispetto alla modifica statutaria finalizzata alla trasformazione del Consorzio in azienda speciale, sulle manovre sospette per la costituzione di nuove società interamente partecipate dal Consorzio, sulla mancata consultazione, per come previsto dalla legge, del Consiglio Comunale. Manna ha continuato a difendere questa dirigenza invece di chiederne l’immediata sfiducia.

Gli attivisti del Meetup Cosenza – amici di Beppe Grillo si associano alla richiesta di sostituzione del CDA del Consorzio, ancora di più dopo i pesanti rilievi mossi dalla la Procura della Repubblica di Cosenza, così come divulgati dalla stampa locale. Ma il sindaco Occhiuto preferisce considerare prioritari per la città le luminarie e i musicanti, cosicché anche da Cosenza, che pure è il Comune capofila del Consorzio, arriva un’assordante silenzio.

La mancanza di adeguati sistemi di raccolta e trattamento nelle zone contestate - afferma la Commissione Ue - “pone rischi significativi per la salute umana, le acque interne e l’ambiente marino”. Per questo il Movimento 5 Stelle non può fermarsi in questa battaglia che stiamo portando avanti per eliminare la gestione partitica dai vertici del Consorzio e affidarla a persone competenti che possano gestire e far funzionare i servizi come si deve e a favore dell’ambiente e dei cittadini.

 

Domenico Miceli - Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Rende

Meetup Cosenza - Amici di Beppe Grillo

Pubblicato in Cosenza

fognaCiò che vedete è il risultato della TAC del “colon- retto” della città di Amantea, alla fine di una delle strade che portano al mare, la famigerata Via Garibaldi.

 

Lì da quell’enorme buco che attraversa la ferrovia, fuoriesce un vero e proprio fiume di escrementi.

 

Basta farsi una passeggiata sul lungomare nord e un tantino oltre per scoprire il meraviglioso spettacolo di merda che gioiosa si lascia trasportare dalle dense urine per poi tuffarsi nel mare di Ulisse. Un paio di giorni fa, il corposo fiume era proprio lì, alla luce del sole. Amantea e la Giunta comunale non sembra essere scossa più di tanto nel veder partire i clienti dagli alberghi cittadini.

 

I fondali di questo mitico Mare si ritrovano invasi da un immenso strato di merda, putrescente, che interessa la fascia costiera (circa 12 km) di pertinenza dell’Amministrazione comunale.

Oggi è il 3 agosto 2016 e come tutte le passate estati l'Omerico mare, che bagna Amantea, affoga nelle feci che una ingrata cittadina le somministra ormai da oltre 50 anni.

Questo Mare Nostrum risorsa per i residenti, per i quali sarebbe assurdo andarsene in vacanza in altre località marine, lo è anche per una città, come la nostra, che vuol fare del turismo il settore trainante delle propria economia.

La cittadinanza e gli addetti al settore commerciale, artigianale, alberghiero e balneare dovrebbero indignarsi e ribellarsi.

Un’azione che dovrebbe essere finalizzata nel mandare a casa un’“Amministrazione” indegna e inetta, preoccupata solo di presenziare a qualche stupido evento. Chiaramente vanno ritenuti equamente responsabili tutti gli organi di Stato deputati al controllo del territorio.

In modo duro e risoluto, i cittadini dovrebbero ribellarsi a questa “classe dirigente” che continua a mandare in giro “Sparaballe” a divulgare il verbo del tutto OK!

 

Ciò che segue è quanto venne divulgato dallo stesso portavoce l’anno scorso di questi tempi, oggetto: spazzatura e fogne spruzzanti: “ Si tratta di stupide leggende metropolitane. Non si può parlare per sentito dire. Non possiamo più tollerare interventi di un folle che parla di cose che non sa.

Abbiamo tanti di quei problemi reali in questo nostro amato paese che non dobbiamo inventarcene di falsi”. Fare l’usignolo (Sparaballe) dell’imperatore (Amministratore) è un inferno, un abisso d’iniquità, di menzogne, di tradimenti, che non si può scavalcare e dal quale non si può uscire puri a meno di essere protetti, “come Dante, dal divino alloro di Virgilio”.

 

Così parlava a metà del XIX secolo, Honoré de Balzac nelle sue Illusioni perdute.

Chiaramente, sia la Giunta capeggiata dal Sindaco, il loro portavoce Sparaballe e le altre autorità competenti non daranno nessuna rilevanza a quello che è successo un paio di giorni fa e si guarderanno bene dall’ annusare e respirare profondamente, senza mascherina protettiva, ciò che succede alla fine di Via Garibaldi, alle persone che frequentano la spiaggia e il lungomare e ai cittadini che vivono in questa da sempre maledetta strada. Senza alcun dubbio per gli Amanteani ciò che succede al Paese è inevitabile e naturale. Sembrerebbe che Amantea è una di quelle città che di “cambiare” proprio non vuole saperne. Io stesso l’ho scritto spesso con rabbia. Ma ora mi assale il dubbio che possa trattarsi di saggezza e non stoltezza. La saggezza coincidente con l’intuizione di un certo nascosto valore del “non cambiare”. Valore che impedisce di volere, ma soprattutto di potere, cambiare.
Gigino A Pellegrini & G el Tarik

depurazione

All’interno del cosiddetto “Patto per la Calabria”, Sezione ambiente, sicurezza e territorio, siglato recentemente dal Presidente del Consiglio Renzi e dal Presidente della Regione Calabria Oliverio, è presente anche il Comune di Amantea (in qualità di Ente capofila del progetto) che con altri dieci Comuni (Belmonte Calabro, Longobardi, Falconara Albanese, San Lucido, San Pietro in Amantea, Serra d'Aiello, Cleto, Aiello Calabro, Nocera Terinese e Gizzeria) sarà destinatario di un finanziamento iniziale di circa 13 milioni di euro, finalizzato all’ottimizzazione dell’intero ciclo depurativo dei territori di competenza.

 

Con tale importante azione, se gestita al meglio, si renderà il bacino del basso tirreno cosentino (e dunque le sue acque marine) fra i più puliti della Calabria, con costi di gestione decisamente accettabili per le capacità contributive dei cittadini interessati.

Il lavoro che ha portato all’ottenimento del cospicuo finanziamento è stato lungo e meticoloso, fatto di estrema conoscenza dell'orografia dei territori, delle infrastrutture per la depurazione (adduzione, raccolta e depurazione) utilizzate dalla popolazione residente e fluttuante e dalle attività commerciali e produttive. Tale lavoro ha impegnato tutti i Consigli comunali, le Giunte municipali e gli Uffici tecnici dei Comuni interessati, il cui raccordo e sintesi progettuale sono stati affidati al Prof. Giuseppe Mendicino (Dipartimento di Ingegneria per l’ambiente e il territorio e Ingegneria chimica dell'UNICAL).

 

Si è trattato di un’esperienza di politica della gestione del territorio entusiasmante, già considerata modello regionale di gestione dell'azione depurativa per vaste aree della nostra Regione e più volte consigliata dai tecnici dell'Assessorato regionale all'ambiente ad altri territori.

Il buon esito del progetto finanziato consentirà quindi l’ottimizzazione delle reti presenti e delle infrastrutture depurative sull'intero bacino considerato, la riduzione dei costi di gestione (soprattutto dell'energia elettrica con la notevole riduzione delle attività di sollevamento delle acque), la previsione di realizzazione d’impianti di “fitodepurazione” nelle aree interne difficilmente “collettabili” e la possibilità di riutilizzo, a fini d'irrigazione, della risorsa idrica depurata.

Il processo di progettazione, partito dall'Amministrazione comunale di Amantea, cui sono stato delegato dal compianto Sindaco Franco Tonnara, è iniziato con la deliberazione di Consiglio comunale di Amantea del dicembre 2012 e si è concluso con la consegna degli elaborati e dei deliberati all'Assessorato all'ambiente della Regione Calabria nel mese di maggio 2013.

 

Lavorare per avere 11 delibere di Consigli comunali, oltre 40 delibere di Giunta municipale, infiniti scambi d’informazioni, dettagli tecnici e progettuali con gli uffici tecnici e anagrafici dei singoli Enti comunali, è stato uno sforzo di politica di gestione del territorio reso possibile dalla grande sinergia messa in atto da tutti gli 11 Comuni interessati, con il coordinamento del nostro Comune.

Il risultato è stato raggiunto grazie alla fiducia e alla caparbietà dell'allora Sindaco Franco Tonnara e al sostegno ricevuto in primis dal mio Gruppo consiliare d’appartenenza costituito dagli amici Michele Vadacchino, Gianfranco Suriano e Biagio Miraglia e poi dall'intera maggioranza che all’epoca governava il Comune di Amantea.

 

La prima fase dell'importantissimo lavoro, grazie anche all’apporto dell’ufficio tecnico del Comune di Amantea, è stata brillantemente superata dall’Amministrazione comunale precedente. Ora bisogna fare il resto del lavoro.

L’auspicio è che anche l’attuale Amministrazione comunale di Amantea si adoperi con la stessa competenza tecnica e conoscenza della politica territoriale per come avvenuto nella prima fase dell’iter amministrativo.

Pasquale Ruggiero

Pubblicato in Primo Piano
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