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giustaecicciaStanno per scadere i sessanta giorni assegnati probabilmente per l'ultima volta al nostro comune per approvare il bilancio riequilibrato. Una cosa impossibile, ci sembra, al di là della passione di rocco giusta, al di là dell'equilibrio del sindaco Mario pizzino. Un problema che ormai riguarda tantissimi comuni italiani e soprattutto calabresi. Un problema che aveva due soluzioni. Una minore ed insufficiente quale è quella di ridurre le spese così come in qualche modo è stato fatto da questa amministrazione. Una maggiore e che sarebbe potuta essere solutiva qual è quella di fare una durissima lotta alla evasione tributaria. Una lotta poco tentata, poco voluta e senza la quale si è arrivati al dissesto, ma non escludiamo giunga anche davanti ai giudici. Tra certezze vere e finte il vento sollevato dalla recente. Sentenza della cassazione che ormai impone scelte definitive e responsabilità precise in particolare verso amministratori e funzionari del passato.

Pubblicato in Politica

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa di Biagio Miraglia, Pasquale Ruggiero e Gianfranco Suriano

“E' difficile, ormai, seguire le vicende amministrative relative al riequilibrio del bilancio del nostro Comune.

Appare inverosimile che un Comune, che dovrebbe reggere le sorti di servizi primari per quasi quindicimila abitanti, non riesca a rendicontare alla cittadinanza lo stato dell’arte relativo all’iter di definizione del bilancio stabilmente riequilibrato.

Eppure sono passati quasi due anni dalla dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente, avvenuta il 28 aprile 2017. Dunque, dopo quasi due anni dal dissesto, la nostra Comunità non conosce neanche l’ipotetica data di rientro alla normalità amministrativa e finanziaria.

- Allora, quando sarà possibile prospettare ai cittadini una uscita dalla procedura di dissesto finanziario?

- Fin quando la Comunità potrà sostenere il peso delle tasse con aliquote elevate al massimo (senza avere in cambio adeguati servizi)?

- E per quanto tempo ancora la Comunità dovrà pagare i commissari dell’Organo straordinario di liquidazione (OSL)?

Per ogni Amministrazione comunale dovrebbe essere prioritaria l’azione di programmazione degli interventi sul territorio governato che inevitabilmente è subordinata alle risorse finanziarie a disposizione, costituite in gran parte dai soldi dei contribuenti.

Non comprendiamo, quindi, quali siano i reali obiettivi di questa maggioranza in carica, oltre quello ormai conclamato della propria sopravvivenza.

Stentiamo a credere che gli Amministratori comunali della “Lista Azzurra” disconoscano il danno che si sta arrecando alla Città tutta con il persistere di un bilancio in dissesto.

E' come se il futuro e la programmazione non potessero più appartenere alla nostra Comunità, considerato che chi ci governa ormai è capace solo di gestire (peraltro con grandissima fatica e confusione) il quotidiano e non ha una ben che minima visione (e l’idea di un piano d’interventi concreti) di sviluppo socio-economico-culturale del territorio.

Sia chiara una cosa: è preciso compito di chi oggi ci amministra fare in modo che le tasse siano ricondotte a livelli accettabili il prima possibile e che ripartano velocemente, e nella misura consentita, i servizi e gli investimenti. Tale punto è indiscutibile!

Viceversa questo Sindaco e la sua Giunta è come se fossero “assuefatti”, contenti di poter rispondere, alle istanze che provengono dai diversi settori della Comunità, sempre e solo con la frase: “siamo in dissesto”.

E' triste solo pensare che questo Consiglio comunale non abbia le capacità di procedere al definitivo riequilibro di bilancio: se ciò accadesse, ci ritroveremmo nuovamente sulle cronache nazionali anche per questo primato quasi unico in Italia.

In tal senso non aiutano le notizie provenienti dal Ministero dell’Interno che sembrerebbe aver rilevato – in risposta alla seconda (la prima è stata già bocciata dal Ministero) ipotesi di bilancio riequilibrato proposta da questa maggioranza – gravissime e sostanziali carenze documentali e consistenti dubbi sulla previsione di fondamentali poste di bilancio (la nota del Ministero parrebbe essere stata notificata al Comune il 21 gennaio scorso).

Ma magari ci sbagliamo.

Fatto sta che ogni giorno che passa le già disastrate casse comunali dovranno sostenere il costo dei componenti dell’OSL insieme alle indennità di Sindaco, Assessori e Presidente del Consiglio.

Il tutto senza avere minimamente contezza di quando si potrà tornare a programmare nuovi e ottimali servizi, investimenti per la crescita del paese, aiuti alle persone in grave difficoltà e così via.

Sembrerebbe che non ci sia la determinata volontà di uscire da questo “buio” amministrativo, anzi parrebbe che l'obiettivo è solo quello di “razzolare” nell'ombra e che questo “andazzo” sia perseguito proprio da chi aveva promesso, in campagna elettorale, di fare ogni luce sul bilancio comunale, sbandierando competenze, capacità e grandissimi rapporti politici e istituzionali.

La Città oramai stanca attende notizie dagli Amministratori comunali, dal revisore dei conti, dal Segretario comunale e dai componenti dell’OSL (la cui attività risulta essere largamente in proroga rispetto ai termini di legge), figure tutte adeguatamente retribuite con i soldi dei cittadini.

Cari Amministratori comunali della “Lista Azzurra”, qualcuno in Città inizia a pensare che il dissesto sia un “affare” per poche persone, “affare” pagato a carissimo prezzo dai cittadini/contribuenti che per contro non ricevono i sacrosanti benefici in termini di servizi e sostegno al territorio.

Amantea, 31 gennaio 2019                                      

Biagio Miraglia, Pasquale Ruggiero e Gianfranco Suriano

C’erano solo due punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di oggi 29 gennaio

E’ iniziato con un po’ di ritardo.

Gaetano Vigliatore svolgeva le funzioni di segretario.

Erano presenti Francesca Menichino e Francesca per il M5s.

 

 

 

 

Per la maggioranza erano presenti Giuseppe Maria Vairo, Francesca Policicchio, Concetta Veltri, Monica Mastroianni, Ferraro Luca, Ciccia Caterina, Giusta Rocco, Giacco Vincenzo, Mario Pizzino, Andrea Ianni Palarchio.

Erano, invece, assenti perla maggioranza Emma Pati, per la minoranza Robert Aloisio, Tommaso Signorelli, Eleonora Gagliardi, Salvatore Alessandro.

Due i punti all’ordine del giorno.

Ambedue sono stati approvati con i 12 voti della maggioranza mentre ilM5s si è astenuto.

A margine del consiglio invece Rocco Giusta a tanto sollecitato dalla consigliera Menichino ha tenuto un lezione sul dissesto e sul bilancio.

In sintesi: la domanda che tutti fanno e si fanno è se il ministero approverà o boccerà il bilancio, ben sapendo che bocciare il bilancio significa sciogliere il consiglio comunale e lasciare il governo di Amantea ai commissari prefettizi.

Un compito, questo, assolutamente difficile visto che il dissesto “parla” di 45 milioni di euro di disavanzo, praticamente più di 3000 euro per ogni residente.

Anche se si dovesse accendere un mutuo trentennale significherebbe dover pagare più di un milione e mezzo all’anno.

Ed a pagare sarebbero perfino amanteani non ancora nati!

Allora sembra logico ritenere che il ministero non boccerà il bilancio, non scioglierà il consiglio comunale, non nominerà altri commissari.

Commissari che si troverebbero alle prese con problemi seri e difficili!

E poi per quanti anni il governo sottrarrebbe la democrazia elettiva?

Secondo il neo assessore al bilancio la situazione di Amantea è una situazione molto presente in Italia così che giungeremmo ad un governo “ministeriale” di tantissimi comuni.

Né il ministero può onestamente ritenersi “immune” da responsabilità!

Come si è potuto permettere la creazione di tale dissesto?

Nessuno, cioè, ha fermato i responsabili di questo gigantesco debito!

Oggi si pontificherebbe soltanto.

E questa non è certamente la soluzione!

Pubblicato in Primo Piano

È arrivata in città il 28 settembre la notizia che la Commissione Ministeriale per gli enti locali dissestati aveva bocciato il bilancio del Comune di Amantea.

Salendo in Comune quel giorno abbiamo incontrato l’ex assessore al bilancio Rocco Giusta,

 

evidentemente chiamato dall’ assessore in carica, che sarebbe il sindaco Mario Pizzino, quello che in campagna elettorale aveva la patente di risanatore dell’ente.

Ma non è bastata la patente e non è bastato un anno di lavoro sul bilancio, e non sono bastati i tre rilievi del Ministero che ha provato in tutti i modi a mettere il Comune sulla strada giusta, dando indicazioni chiare e precise.

E non è servita nemmeno la tassa di soggiorno dell’assessore Veltri.

E così il sindaco risanatore e assessore al bilancio ha dovuto richiamare l’assessore indagato per fatture false, e tutti insieme si sono recati al Ministero nei giorni scorsi per capire il da farsi.

Era il primo consiglio comunale, il 26 giugno del 2017 quando facevamo una proposta semplice: con 76.000 euro circa di tagli alle indennità degli amministratori, quelli che avevamo nel nostro programma elettorale, occorreva potenziare l’ufficio tributi innanzitutto e poi la ragioneria.

Ma fecero tutti orecchi da mercanti.

Perché lo sanno pure le pietre (anche quelle famose dei lavori larupiani) che il problema del nostro Comune è l’evasione tributaria, e non tanto quella delle famiglie e di chi non riesce a pagare, ma quella dei grandi contribuenti che hanno debiti consistenti e che magari nemmeno risultano nelle banche dati del Comune.

Anzi vi informiamo a questo proposito che alla nostra richiesta di accesso alla banca dati IMU ci hanno risposto che dal 1998 la banca dati non esiste in Comune, ed è invece nella disponibilità della ditta Bertolami che si occupa da un ventennio ad Amantea dell’accertamento Imu, risultando tra i più grandi creditori del dissesto.

L’altro ieri ci hanno notificato per lunedì prossimo la convocazione del Consiglio comunale, sbagliando anche quella che poi hanno dovuto rifare.

Pare che all’esito dell’ incontro in Ministero il duo Pizzino/Giusta abbia trovato la soluzione: Equitalia, oggi Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Non una ma due menti hanno pensato che l’ex Equitalia, che comincerà a lavorare non prima di gennaio e sulle liste di carico fornite dall’ Ente, risolverà tutti i problemi, aggredendo con gli stessi strumenti chi è debitore di 100 euro e chi di 1 milione di euro.

Non solo! Vogliono poi affidargli la riscossione coattiva ma anche quella spontanea, pare compresi imbustamento e postalizzazione, appesantendo così i costi dell’Ente. Non ci è dato sapere quanto ci costerà questo giochino.

Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere! La verità è che non vi è peggior sordo di chi non vuol sentire, anche quando il rischio serio e concreto è quello dello scioglimento del Consiglio Comunale che il Ministero potrebbe decretare a breve.

Di fronte a questa situazione, di fronte alla totale mancanza di ascolto di tutti i suggerimenti fatti e le proposte avanzate, comunichiamo pubblicamente che il M5s non parteciperà al Consiglio Comunale e invitiamo gli altri gruppi di minoranza a fare altrettanto.

Continuate da soli a prendere in giro voi stessi e i cittadini. Se questa fosse la soluzione perché non ci avete pensato prima, quando invece avete continuato a far pagare alla Municipia un aggio ben superiore a carico dei cittadini?

Quello che abbiamo da dirvi ve lo diciamo attraverso questo pubblico comunicato.

Le proposte sono chiare e semplici: l’acquisizione e la bonifica delle banche dati tributarie, con l’incrocio tra i dati anagrafici e quelli catastali, un’azione ingiuntiva diretta e immediata nei confronti dei più grandi evasori, un dialogo con quelli che sono in difficoltà.

Per fare tutto questo occorre investire in software e in personale nell’Ufficio Tributi, tagliando gli sprechi che ancora mantenete in vita, come la spesa telefonica di 135.000 euro all’anno e quant’altro.

Basti pensare che la registrazione dei pagamenti effettuati avviene ancora nel 2018 ad Amantea manualmente, con enorme carico di lavoro e rischi di errore e di possibili tentativi di corruzione.

Il vero problema è che per fare tutto questo occorre raziocinio, capacità e soprattutto mani libere.

Quelle che questa amministrazione ha già dimostrato di non avere.

Gruppo Consiliare M5s

Francesca Menichino

Francesca Sicoli

Pubblicato in Primo Piano

Scrivono i consiglieri di minoranza Nicola Bruno e Francesco Cicerelli alla maggioranza guidata dal sindaco Giacinto Mannarino

 

 

 

 

 

"Non possiamo dire il falso se citiamo testualmente la relazione dell'organo di revisione, allegata al rendiconto della gestione 2017, sullo stato di salute del nostro comune".

"Ribadiamo -continua il capogruppo di opposizione Nicola Bruno- che permangono, come risulta dal bilancio consuntivo 2017, i costi elevati e le gravi criticità del servizio idrico integrato, la cui spesa è stata di € 420.274,92 e della raccolta differenziata, che è costata € 372.335,61.

Il rendiconto, poi, evidenzia un timido risanamento, ma a totale scapito dei cittadini, con tasse al massimo, zero investimenti e zero servizi.

Quanto all'indebitamento, esso, come risulta dalla relazione dell'organo di revisione, a pagina 26, è pari ad € 5.544.366,64; come pure l'incidenza degli interessi passivi e del rimborso dei prestiti in conto capitale, sempre come risulta dalla predetta relazione, alla stessa pagina, è di € 427.663,24.

A ben vedere è il revisore a certificare dati e numeri e non certamente l'opposizione.

Non di meno bisogna ricordare che la maggioranza, come certificato sempre dal revisore dei conti, ha riconosciuto € 688.755,02 di debiti fuori bilancio.

Infine: "l'organo di revisione precisa, senza mezzi termini, -continua il consigliere Nicola Bruno- che un'eventuale mancata approvazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale -si legge nella relazione- da parte della corte dei conti, non consentirà il pagamento dei debiti con fondi di bilancio e potrà compromettere l'equilibrio economico e finanziario dell'Ente".

In altre parole "se la corte dei conti -conclude Bruno- dovesse approvare il c.d. predissesto, il comune rimarrebbe impantanato, in tasse al massimo, zero servizi e zero investimenti, per 15 anni, visto che la maggioranza, nella seduta consiliare del 6 marzo scorso, con nonchalance, ha allungato il predissesto di altri 5 anni; se viceversa, dovesse deliberare di non approvare il suddetto piano, andrebbe in dissesto.

Insomma, il fallimento politico ed economico di questa maggioranza è scritto nei suoi stessi documenti".  

Pubblicato in Longobardi

Leggiamo dalla nota del ministero dell’interno avente ad oggetto “Comune di Amantea. Ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2017-2019. Rilievi e richieste istruttorie” acquisita al protocollo del comune di Amantea n 761 del 15 gennaio2018 che il ministero ha scritto:

“ Si chiede di indicare in maniera separata i proventi relativi all’imposta comunale sulla pubblicità da quelli sui diritti sulle pubbliche affissioni nel relativo quadro del modello F, per una migliore lettura dello stesso”.

E di seguito il ministero aggiunge:

“Nelle ipotesi di bilancio 2017 risulta un provento pari ad euro 151.257,50 e pari ad euro 180.000,00 per gli anni 2018 e 2019.

Poi conclude con la seguente chiosa finale “ Si chiedono indicazioni in merito a tali previsioni, ai fini della relativa attendibilità”

Non è dato sapere cosa il comune abbia risposto.

Ma notiamo la forte difficoltà degli uffici dell’ente se consideriamo che ad oggi la gara per la assegnazione del servizio di affissione non ha avuto ancora esito.

Eppure la gara è stata svolta il 16 aprile .

Come mai, ci chiediamo, dal 16 aprile ad oggi non è stato pubblicato il nome del soggetto affidatario?.

Ci sono forse problemi?.

Se ci sono perché non si risolvono?.

E fino ad ora come si è fatto ad affiggere i manifesti se il comune non ha un affissatore?.

Di chi ci si serve?.

Del buon Franco De Carlo che per oltre 20 anni ha servito l’ente comunale?.

Ed ancora.

Ma il comune ha un piano delle affissioni?.

Se c’è perché non viene pubblicato?.

Ed inoltre.

In che stato sono gli impianti pubblici per le affissioni?

A noi sembra che gli impianti versino in condizioni assolutamente precarie .

E c’è ancora altro. Molto altro.

Ma ne parleremo a giorni.

Intanto grazie per la attenzione.

Ecco cosa dispone l’art 59 ter della legge Regionale Calabria 25 novembre 1996, n. 32, recante: “ Disciplina per l'assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica” pubblicata sul BURC ( BUR n.

 

134 del 26 novembre 1996) nel testo coordinato con le modifiche e le integrazioni di cui alle LL.RR. 17 ottobre 1997, n. 12, 22 settembre 1998, n. 10, 24 maggio 1999, n. 14,30 ottobre 2003, n. 19,2 marzo 2005, n. 8, 21 agosto 2006, n. 7,2 1 agosto 2007, n. 20, 5 ottobre 2007, n. 22,13 giugno2008, n. 15,12 giugno 2009, n. 19,26 febbraio 2010, n. 8,23 dicembre 2011, n. 47e 2 maggio 2013, n. 20 ) nel suo comma 7 bis:

7 bis. I Comuni calabresi dichiarati in dissesto finanziario, nonché quelli che abbiano deliberato l’adesione al piano di riequilibrio finanziario pluriennale di cui all’articolo 243 bis del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali), possono destinare prioritariamente i proventi delle vendite di cui ai piani richiamati al comma 4 al risanamento finanziario del bilancio comunale.

Non solo, ma le quote residuali di tali proventi sono destinate alla realizzazione dei programmi di cui al comma 7.

Ed il comma 7 stabilisce che 7. I proventi delle vendite, ripartiti secondo quanto previsto dalla Legge 560/93 e successive modifiche e integrazioni, sono utilizzati per la realizzazione di programmi finalizzati alla ristrutturazione, riqualificazione ed incremento del patrimonio abitativo pubblico sulla base dei criteri e delle priorità annualmente deliberate dalla Giunta regionale, nonché alla copertura degli eventuali programmi operativi adottati dagli Enti gestori per l'attuazione del precedente comma 3.

Insomma quanto non impegnato per la sanatoria del dissesto può essere usato per nuovi fabbricati di alloggi popolari.

Ovviamente come prevede la richiamata legge non possono rientrare nei piani di dismissione per la vendita i fabbricati di costruzione inferiore ai dieci anni.

Praticamente prevede sempre la legge regionale che le ATERP ed i Comuni redigono ulteriori piani di vendita del patrimonio immobiliare di proprietà nella misura massima prevista dalla legge 24 dicembre 1993, n. 560 e successive modifiche ed integrazioni e li trasmettono alla Regione entro il 31 dicembre 2012.

La Regione modifica, integra o approva i piani di vendita entro i successivi trenta giorni.

Decorso tale termine, gli Enti proprietari procedono, comunque, all'alienazione degli immobili in favore dei soggetti possessori degli stessi con le modalità previste dalla legge n . 560/1993.

Il problema è che nessuno , inspiegabilmente, ha voluto finora adottare questa opportunità per sanare una grave situazione di bilancio, offendo, peraltro, una opportunità agli attuali assegnatari di alloggi popolari.

E temiamo che non lo faranno nemmeno adesso pur essendo resi edotti della opportunità da questo articolo.

Chissà se la indagine in corso tocca anche questi aspetti?

Mah!

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Primo Piano

L’Organo Straordinario di Liquidazione ha prorogato i termini per la insinuazione nella massa passiva.

Come noto l’OSL aveva indicato al 2 dicembre il termine per la presentazione delle istanze per l’accesso tra i creditori del comune di Amantea.

Per ragioni non esposte l’OSL ha prorogato il termine al 1 gennaio 2018.

Ovviamente essendo il 1 gennaio 2018 giorno festivo il termine si intende prorogato al 2 gennaio.

L’OSL suggerisce di usare il modello pubblicato sul sito web del comune.

Ma ancora più ovviamente, come facilmente comprensibile, si tratta di un suggerimento non certo di un obbligo atteso che il modello non si presta a tutte le richieste ma solo a quelle di fornitori.

Auguri.

Possiamo anche farne a meno signor Ministro Minniti, sig Presidente Mattrella.

Se voi lo ritenete.

Parliamo della mancata/ tardata nomina dell’ Organo straordinario di liquidazione.

Ma sempre che vogliate potreste farci sapere il perché di questo ritardo?

Tanto noi sospettiamo che alla fine la commissione dovrà essere nominata

Ma se è così perché allora questo ritardo.

Cui prodest?

Voi signori ben sapete che i comuni sono fermi, forse(?) perché alle prese con gravi problemi non solo finanziari, ma certamente così non li aiutate.

E tantomeno aiutate i tanti creditori che magari sono aziende che senza esigere il credito vantato presso il comune forse falliscono, forse non pagano, a loro volta i creditori, forse pagano alti interessi bancari, forse impiegano manodopera a bassa costo( magari qualche profugo).

E tantomeno aiutate la comunità a capire chi bisogna ringraziare per questo dissesto

Volete forse che ci rivolgiamo a Babbo Natale perchè ci porti questo regalo?

Signor ministro Minniti sappiamo che Lei è fortemente impegnato nel suo importante ruolo di Ministro dell’Interno, ma, forse, potrebbe trovare due minuti( due) per scegliere i commissari dell’organo Straordinario di Liquidazione per il comune di Amantea

È dal 28 aprile 2017 che siamo in attesa.

Aspettiamo da quando il Commissario Straordinario del Comune di Amantea (CS) d.ssa Anna Aurora Colosimo ha deliberato lo stato di dissesto finanziario del comune di Amantea.

E’ vero che siamo in estate , ma non ci sembra che mai alcun comune abbia dovuto aspettare tanto.

Lei forse non lo sa , ma Amantea è ferma, in attesa dell’OSL.

Sembra, cioè, che tutto, ma proprio tutto, dipenda se non discenda dall’Organo Straordinario di Liquidazione

E’ vero che Lei deve trovare non uno ma ben3 commissari, ma non si tratta di persone in servizio che ad Agosto sono in ferie, ma di magistrati a riposo della Corte dei conti, della magistratura ordinaria, del Consiglio di Stato.

Tutt’al più e solo se questi dovessero mancare saranno scelti fra funzionari dotati di idonea esperienza nel campo finanziario e contabile in quiescenza degli uffici centrali o periferici del Ministero dell'interno, del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, del Ministero delle finanze e di altre amministrazioni dello Stato, fra i segretari ed i ragionieri comunali e provinciali particolarmente esperti, anche in quiescenza, fra gli iscritti nel registro dei revisori contabili, gli iscritti nell'albo dei dottori commercialisti e gli iscritti nell'albo dei ragionieri.

D’altro canto se Lei non propone i nomi al Presidente della Repubblica questi non potrà disporre la nomina

Glielo ripetiamo( ci permetta) , Lei ha dimostrato al mondo intero la sua efficienza, salvo ci sembra per questo caso.

E ci sorprende!

Grazie!

Pubblicato in Politica
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