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raccolta-differenziataChi ben comincia è a metà dell’opera. L’esecutivo del comune di Lago, guidato dal sindaco Vittorio Cupelli, ha fatto proprio l’antico detto, valutando in maniera estremamente positiva i primi dati relativi alla raccolta differenziata che pongono il centro collinare ai primi posti in Calabria.

«Il sistema porta a porta – spiega il primo cittadino – è stato avviato lo scorso 13 luglio e le cifre relative al primo bimestre dimostrano non soltanto la buona volontà dei laghitani, ma anche l’efficacia del modello di gestione che abbiamo adottato, applicando al meglio l’esperienza della Esasud, l’azienda che cura il servizio. Nel primo bimestre la percentuale di raccolta differenziata è stata del 79,72 percento su oltre ottanta tonnellate di rifiuti prodotti. Un dato che comunica la nostra soddisfazione non soltanto dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo. Un traguardo raggiunto, ed è bene sottolinearlo, garantendo la raccolta su tutto il territorio di competenza comunale, finanche nelle contrade più lontane in prossimità del confine con Altilia Grimaldi. Troppe volte, infatti, l’analisi da parte degli esperti viene incentrata sugli aspetti demografici, tralasciando la competenza territoriale. Lago è un comune molto esteso e ciò, chiaramente, incide sia sui costi, sia sulla funzionalità del servizio. Ma anche questo problema è stato affrontato e superato come meglio non si poteva. Oggi siamo una delle cittadine calabresi più virtuosi. Ed è questo ciò che conta».

«Il contemporaneo affidamento della gestione dell’isola ecologica e del servizio di raccolta – spiega Nicola Provenzano, referente della Esasud – ci ha permesso di operare in piena sinergia con l’amministrazione comunale, intervenendo con immediatezza al presentarsi di ogni singola criticità. Abbiamo posto il cittadino al centro della nostra azione, potenziando soprattutto nel periodo estivo, i cicli di raccolta e attuando servizi che in molti altri comuni non vengono neanche presi in considerazione, come ad esempio la differenziazione dei pannolini. Di concerto con l’ente municipale ci siamo occupati anche del territorio, bonificando le zone sottoposte a stoccaggio illecito di rifiuti. Un lavoro compiuto a trecentosessanta gradi che ci consente di avere un paese certamente più pulito e attento alle problematiche ambientali».

rsu 01Dopo il passaggio alla raccolta differenziata che, dallo scorso mese di luglio interessa tutto il territorio compreso tra Amantea e Campora San Giovanni, prosegue purtroppo l’inciviltà di una ristretta schiera di turisti e residenti che preferiscono non seguire le nuove direttive sullo smaltimento del pattume, lasciando le buste di spazzatura nei luoghi più disparati della città.

I vigili urbani hanno intensificato i controlli, aumentando in modo esponenziale i verbali e le multe inflitte ai trasgressori. Nota positiva: sono in costante aumento i cittadini che, armati di macchina fotografica o di smartphone, catturano le immagini di coloro che inquinano, stoccando il pattume nelle vie più periferiche della città. Ma non è solo questo l’apporto che l’elettronica potrà fine a questa battaglia di civiltà. «Nelle prossime ore – spiega il comandante della Municipale Emilio Caruso – posizioneremo cinque cosiddette “fototrappole”. Si tratta, nello specifico, di telecamere piccolissime e facilmente occultabili che registreranno tutto ciò che accade in una determinata area. Ciò consentirà di individuare coloro che, infischiandosene della legge, abbandonano in maniera indiscriminata i rifiuti lungo le strade e in altre zone rilevanti dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. Queste telecamere non sono a postazione fissa, ma potranno essere sistemate in diversi luoghi a seconda dell’occorrenza. I comuni che hanno adottato questo sistema hanno ottenuto risultati lusinghieri. L’auspicio è che anche Amantea possa incamminarsi in questo percorso virtuoso, corroborando l’azione sana di chi rispetta le norme del vivere civile».

Comunicato comune di Amantea

Località Acquicella 1Sono stati portati a termine gli interventi di bonifica e di manutenzione in due diverse aree della città: lungo la strada che collega la Ss 18 al borgo antico e che passa sotto la chiesa rupestre di San Giuseppe ed in località Acquicella in prossimità del bivio che conduce a Belmonte Calabro.

 

Un’azione che ha visto il coinvolgimento dell’assessore alla sanità Emma Pati, di quello all’ambiente Antonio Rubino e del settore tecnico dell’ente comunale.

«In entrambi i casi – spiegano Emma Pati ed Antonio Rubino – abbiamo dovuto fronteggiare soprattutto l’inciviltà delle persone che, nonostante l’avvio della raccolta differenziata in buona parte della città e la presenza dei cassonetti nelle zone non ancora servite dal servizio, continuano incessantemente ad accatastare rifiuti ed ingombranti in aree non adibite a questo tipo di raccolta. Purtroppo, e lo dico con molto rammarico, ci dobbiamo rapportare con l’indecenza e l’inciviltà di coloro che vivono nei paesi limitrofi e che abbandonano i rifiuti ad Amantea invece di smaltirli per come sarebbe necessario».

Il problema sollevato dall’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino è noto anche ai vertici dell’azienda che cura il servizio di raccolta della spazzatura. Nelle zone di confine, infatti, si verificano conferimenti superiori alla media. Ciò vuol dire che Amantea è costretta a smaltire pattume proveniente anche da altri centri, con un aggravio di costi non indifferente.

«Il Comando di Polizia Municipale – aggiungono i due assessori – compie egregiamente il suo dovere, tanto che nelle scorse settimane sono stati elevati alcuni verbali a coloro che indebitamente abbandonavano rifiuti in zone non idonee a tale scopo. Ma è chiaro che dobbiamo essere noi cittadini a metterci del nostro, a migliorare ulteriormente la differenziazione di ciò che buttiamo e soprattutto a denunciare coloro che non mostrano rispetto per la città e per gli abitanti, stoccando i rifiuti alla meno peggio. Sulla base di questo presupposto, mi rivolgo all’intera comunità, ponendo l’accento sul fatto che ognuno di noi può contribuire alla costruzione di un ambiente urbano più pulito e più salubre evitando di girare lo sguardo dall’altra parte».

Nota comune di Amantea

longobardiPolemiche per il funzionamento del servizio di porta a porta. In tanti comuni, la raccolta differenziata arriva a percentuali di tutto rispetto ma a Longobardi stenta a decollare.

I consiglieri di opposizione Nicola Bruno e Francesco Cicerelli puntano il dito, ancora una volta, contro l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giacinto Mannarino in materia di rifiuti. <<Dopo un avvio che ha portato al sequestro della pseudo isola ecologica –dichiara il capogruppo Nicola Bruno-  la raccolta porta a porta continua, ancora, a distanza di quattro mesi, in via sperimentale, a botte di ordinanze sindacali e senza alcun risultato, anzi con costi esorbitanti e senza informazione. Peraltro, un solo veicolo comunale, di piccole dimensioni, procede ad una raccolta non capillare nelle frazioni più estese ed ogni giorno provvede al conferimento presso “Calabria Maceri” in Rende. Inoltre, il servizio viene garantito da volontari e da percettori di buoni voucher ormai in aperto conflitto con gli amministratori per mancanza di fondi. La notizia non stupisce visto che i dipendenti comunali non vengono pagati da quattro mesi. Nelle altre frazioni sono stati allestiti centri di raccolta periferici, attorno a cui sostano i rifiuti più del dovuto sia nei cassonetti sia per le strade e la cui raccolta “straordinaria” viene, invece, assicurata da ditte esterne, a cui l’incarico viene affidato direttamente dal sindaco, sempre con ordinanza, all’esplodere dell’emergenza. Come se non bastasse una “mini isola”, stigmatizzata dai cittadini, è stata sistemata all’ingresso del cimitero>>. E intanto i costi lievitano. <<La situazione è ormai sfuggita di mano –continua il consigliere Bruno- e se dopo anni di organizzazione e preparazione, questi sono i risultati, è evidente l’incapacità di questa giunta e di questa maggioranza di fronteggiare  la questione dei rifiuti e la necessità, a questo punto, di sollecitare la nomina di un commissario ad acta per il raggiungimento del “minimo sindacale” sulla differenziata. Anche per la raccolta differenziata si sente e si vede la mancanza di una giunta che guidi Longobardi>>. La cittadinanza <<è stanca di sopportare questa incompetenza e questa superficialità>>. <<Siamo ancora in attesa –conclude l’avvocato Bruno- di conoscere le determinazioni del Prefetto sulla nostra precedente richiesta di istituire una commissione d’indagine prefettizia che, attraverso il potere di accertamento e di accesso presso il comune di Longobardi, faccia luce e chiarezza sull’intera vicenda dei rifiuti>>.

Riceviamo e pubblichiamo.

Pubblicato in Longobardi

Poliambulatorio.

Partiamo dalla liste che erano nove : USB, CISL FP, UIL FPL, Federazione Sindacati Indipendenti, Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità, CGIL Funzione Pubblica, Nursind, Nursing Up, UGL Sanità

Ed ecco i voti avuti per candidato nelle singole liste:

USB 2 candidati nessun voto

CISL FP 17 candidati voti Motolese Elisabetta voti 10, Saporito Sergio voti 5

UIL FPL 32 candidati Fera Mariolina voti 58, Osso Francesco voti 32, Longo Francesco voti 6, Serpa Robertino voti 7, Serpa Umberto voti 4, Perrone Domenico voti 2, Zanfini Angelo voti 2

Federazione sindacati indipendenti Candidati 4 voti nessuno

Federazione italiana autonomie locali e sanità candidati 36 Mauceri Sebastiano voti 6 Arvasia Daniele voti 3, Bruno Carmine voti 3, Turco Pietro voti 2

Cgil funzione pubblica candidati 31 Vellone Domenico voti 27, Provenzano Guglielmina voti 13, Sbarra Marcellino voti 5, Tancredi Denis voti 3, Pagliaro Lauretta voti 4, Marano Silvia voti 3, Fusaro Mario voti 7, D’Acunzo Vincenzo voti 1, Bonparola Immacolata voti 2 ,

Nursidn candidati 10 voti nessuno

Nrsing Up candidati 5 voti nessuno

UGL sanità candidati 6 Battender Valentina voti 1, De Rago Iolanda voti 1

Comune.

CGIL

Curcio Giuseppe voti 11

Metallo Vanda voti nessuno

CISL

Staccuneddu Aurelio voti 24

Bazzarelli Giacomo voti 10

La Vergata Pietro voti 1

Pubblicato in Cronaca

rubinoPer la comunità di Amantea si tratta di una svolta epocale. In coincidenza dell’inizio di settimana è ufficialmente partito il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti.

 

Sulla base degli accordi siglati tra l’assessore all’ambiente Antonio Rubino ed i tecnici della Lamezia Multiservizi, l’azienda incaricata di portare a compimento il processo di riciclo, sono due le fasi che consentiranno al sistema di funzionare a pieno regime. Al momento la raccolta è stata avviata nelle zone centrali della città, pari al 92 percento della popolazione, quelle geograficamente comprese tra i torrenti Catocastro e Calcato. Resta dunque esclusa il quartiere di Santa Maria e le altre zone periferiche che verranno progressivamente inglobati nei prossimi giorni.

«Con caparbietà e determinazione – spiega l’assessore Rubino – abbiamo completato un difficile iter procedurale che ci consente ora di guardare con rinnovato ottimismo al futuro. Abbiamo scommesso sulla collettività, sulla capacità di ogni singolo cittadino di fare qualcosa di concreto per l’ambiente e per il luogo in cui ha scelto di vivere, ma soprattutto abbiamo scommesso sulla potenzialità di Amantea: il commercio ed il turismo saranno certamente favoriti dal miglioramento del decoro urbano e da un’immagine più pulita e accattivante. Con la progressiva eliminazione dei cassonetti non vedremo più quelle cataste di immondizia che hanno deturpato soprattutto la nostra anima. Da questo punto di vista la costruzione dell’isola ecologica ha rappresentato un passo decisivo. Tocca ora a noi fare la differenza».

«Il sindaco Monica Sabatino – prosegue Rubino – ha fatto in modo che l’avvio della raccolta differenziata diventasse realtà in tempi strettissimi. Mi preme ricordare, infatti, che siamo ben lontani dal concludere il nostro primo anno di mandato e nonostante le difficoltà siamo riusciti tutti insieme a tagliare un traguardo che cambierà le nostre abitudini e che ci farà amare ancora di più Amantea e la sua gente. In questi primi giorni le difficoltà non mancheranno. Con il chiaro intento di limitarle il più possibile abbiamo dato seguito ad un gruppo di lavoro che controlla di momento in momento l’evoluzione della situazione, tanto che nell’arco di sei o sette giorni riusciremo ad avere i primi dati sull’efficacia della raccolta porta a porta. È di fondamentale importanza che i cittadini che ancora non hanno provveduto a farlo, si rechino presso il Campus Francesco Tonnara per ritirare gratuitamente i mastelli e ricevere tutte le informazioni possibili dagli informatori ambientali».

«Dal punto di vista pubblicitario – conclude Rubino – la macchina organizzativa si è mossa benissimo. Del resto siamo consapevoli del fatto che se partiamo positivamente la strada che avremo dinanzi a noi sarà certamente in discesa. L’intero esecutivo, oltre chiaramente ai dipendenti comunali, è a disposizione dell’utenza per fornire informazioni di ogni genere. Dobbiamo ricordare tutti che più differenziamo più risparmiamo».

Purtroppo quando ci si spende per superare una problematica come quella dei rifiuti, mettendoci la faccia come ho fatto io, la normativa non è di supporto.

 

Ciò che mi viene imputato riguarda il fatto che io ho cacciato tutta la spazzatura che era per le strade, l’ho messa in alcuni container a tenuta stagna che ho sistemato in un’area che a mio parere andava bene. Invece la normativa mi dice che se stanno in mezzo alla strada con un impatto ambientale notevole i rifiuti sono regolari”.

 

E’ la amara dichiarazione rilasciata dal sindaco di Longobardi Giacinto Mannarino.

Mannarino è un sindaco”operativo” che quando si trova di fronte ad un problema lo affronta.

Il problema che però lui, come altri affrontano sono spesso economici e finanziari, ed il tentativo di “risparmiare” è un imperativo, tanto più quando i cittadini non pagano, quando il comune è pieno di debiti e quando si vuole fare “bella figura pubblica” facendo pagare le tariffe più basse.

Una miscela impossibile da cui spesso nascono i problemi politici e giudiziari che si traducono poi in Avvisi di Garanzia.

Ma la vicenda deve avere anche una diversa lettura atteso che appare incomprensibile il fatto che a ricevere l’avviso di Garanzia sia stato solo il sindaco e non anche i tecnici del comune, fatto, questo, che trasferisce la responsabilità ad un unicum .

Per capire si impone la ricostruzione della intera vicenda.

Tutto nasce dal fatto che la tariffa regionale per il conferimento dei rifiuti è stata rimodulata per l’anno 2015 e senza il Porta a porta i comuni saranno costretti a pagare somme molto più rilevanti di quelle solite ( spesso nemmeno pagate).

Infatti mentre per effetto della Ordinanza del Commissario Delegato per la emergenza ambientale n 11202 del 18.9.2012 la tariffa era di euro 91.84( oltre 5.50 per i conferimento fuori provincia) , per il conferimento del Tal Quale nel 2015 si potrà arrivare a180 euro oltre IVA, mentre con la raccolta differenzia si pagheranno tariffe assolutamente inferiori.

Sembrerebbe tutto molto logico, senonchè questa verità ne nasconde un’altra che è quella che la gran parte dei sindaci ha sottovalutato gli obblighi europei di raggiungere risultati alte percentuali di Differenziata, ottenibili solo con il Porta a Porta e con una costante vigilanza ambientale.

Insomma nei nostri paesi non esiste una coscienza ambientalistica capace di indurre gli amministratori a fare quanto disposto dalla legge.

O forse, come dice Mannarino, la legislazione non aiuta un sindaco operativo

Il problema è che il comune di Longobardi aveva affidato “ previa regolare gare e previa acquisizione dei documenti necessari” con determina dell’ufficio tecnico n 105 del 14.7.2014 l’appalto della RSU alla ditta “ Ecologia Ambientale Futura srl” da Bonifati.

Senonchè con nota del’8.9.2014, pervenuta il 18.9.2014, la “ Ecologia Ambientale Futura srl” ha rinunciato all’appalto.

Non si comprende chi abbia gestito il servizio dopo la rinuncia.

Certo è però che la gestione non sia stata efficiente, diversamente…

Ed è così che senza gara e con una ordinanza sindacale in via d’urgenza ex articolo 191 del DLGS 152/2006 veniva affidato l’incarico alla ditta “ bds di Luca Samà” , in via sperimentale fino al 31.1.2015.

Nemmeno il tempo di iniziare e come ha denunciato la minoranza Bruno Cicerelli “ Lo scorso 2 gennaio, in un controllo di routine, i carabinieri della stazione di Fiumefreddo Bruzio, fermano il mezzo con cui il comune svolgeva il servizio di raccolta dei rifiuti sul territorio, poiché privo di revisione”.

E da lì a seguito di incalzanti accertamenti, giorno 8 gennaio, il sequestro del centro di raccolta e dei mezzi adibiti alla raccolta.

Tempestiva anche la dichiarazione della minoranza : :”La vicenda è grave non solo politicamente ma anche per gli eventuali risvolti giudiziari”.

Profetica affermazione.

Ed è così che il sindaco Mannarino adottava la ordinanza n 1/ 2015 datata 9 gennaio con la quale dava atto che la “ bds di Luca Samà” non ha dato inizio al servizio, né ha né ha provveduto in via ufficiale a consegnare a questo Comune il mezzo per il servizio interno (vaschetta ribaltabile dalla capienza di mc.5,00) , né, infine. l'attrezzatura necessaria consistente nei vari container.

Ed insieme per evitare inconvenienti anche di carattere igienico - sanitario che possono nuocere sulla salute delle persone ha affidato il servizio ad una ditta idonea che opera nel settore, e cioè alla ditta "EFFEPI di Francesco PROVENZANO" con sede a Lago (CS) - Via Farna s.n. a partire dal 09.01.2015 acquisendo agli atti il certificato di iscrizione all'albo dei gestori ambientali.

Infine il sindaco di Longobardi con nuova ordinanza n 2 del 13 gennaio dichiarava che “nelle more di realizzare ed attrezzare un centro di raccolta secondo i criteri del DM 8.4.2008, previi i necessari pareri, comunque, il Porta a Porta dal 19 gennaio noleggiando un costipatore ribaltabile dalla ditta “ Ecologia Ambientale Futura srl”.

Ma non è stato bastevole.

La magistratura non si fermava ed inviava comunicazione giudiziaria.

Una ennesima tegola sulla testa del giovane sindaco longobardese.

Ora aspettiamo altre sue dichiarazioni ed ovviamente altre dichiarazioni della minoranza che aveva già sollecitato la nomina di una apposita commissione di inchiesta.

Pubblicato in Longobardi

Solo 41 comuni sono morosi verso la regione per il mancato saldo del costo regionale del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani per l'annualità 2013.

 

41 su 409. Grosso modo il 10%. È un fatto fortemente positivo. Vuol dire che il 90 % costituito sia dai grandi che dai piccoli comuni sono rispettosi dei debiti che hanno verso l’ente regione, il che lascia ben sperare per il grave problema dei rifiuti in Calabria

Nessun salasso, quindi, almeno al momento, ma una semplice pretesa, avanzata peraltro con un anno di ritardo rispetto a comuni quantomeno “disattenti”.

Si tratta di ritardi inaccettabili ed ingiustificabili che sono frutto di scelte politiche che privilegiano altre spese che non quelle del pagamento del costo dei rifiuti

Può anche essere probabile che i comuni non effettuino la raccolta porta a porta e quindi conferiscano quantità notevoli di indifferenziata e si assoggettino ad alti costi di conferimento

O, come avviene in tantissimi comuni calabresi, si tratti di comuni con una altissima ed inaccettabile evasione contributiva , evasione verso la quale non si effettua, sempre per scelte politiche, una dovuta ed opportuna lotta.

Nessun salasso, allora, ma un richiamo alle proprie responsabilità, un richiamo dovuto ed obbligatorio.

Ed anche la osservazione della lista dei comuni non ci sembra che debba essere fatta mettendo in primis i debiti maggiori, quanto, semmai, i debiti maggiori per abitante

Non ci sembra corretto richiamare il debito di Bovalino pari a 325.196,17 euro, che diviso per 9.926 abitanti determina un debito di 33 euro cadauno

E tantomeno portare al secondo posto il comune di Strongoli che ha un debito pari a 305mila euro ma che diviso 6486 abitanti per ma che per di 47 euro cadauno.

Ed ancora peggio è portare Palmi in terza posizione atteso che deve alla Regione 264.795 euro quando diviso per i 19 mila abitanti circa determina un debito di soli 14 euro cadauno.

Piuttosto occorrerebbe ricordare che il record appartiene a comuni come Acquappesa che ha un debito di 109.144 come ente ma un debito individuale oltre 58 euro cadauno.

Come si nota si tratta di somme irrisorie a fronte di tariffe Tarsu abbondantemente compensative del costo dei servizi

Ed occorre anche tenere conto che alcuni comuni hanno un altissimo patrimonio di seconde case che sono occupate per uno-due mesi all’anno e che pagano tariffe altissime così che diventa assurdo che ritardino i pagamenti verso la regione

Se mai si impone in questi casi un deciso intervento della Corte dei Conti

Pubblicato in Calabria

antonio rubinoGli evasori ne sanno una più del diavolo.

Che c’entrano vi chiederete gli evasori con la gratuità dei contenitori per i rifiuti?

 

C’entrano, c’entrano. Ecco , infatti, l’ultima trovata degli evasori

È noto che in corso ad Amantea, la distribuzione dei cassonetti per i rifiuti di vari colori e destinati alle diverse tipologie di rifiuti per le famiglie e per gli esercizi pubblici

Ed è anche noto che la distribuzione avviene presso il deposito del Campus in via Vulcano dove, indicando semplicemente l’intestatario dell’iscrizione a ruolo, potranno procedere al ritiro.

Ovviamente, occorre l’iscrizione al ruolo della RSU. Il problema sta nel fatto che chi non è iscritto al ruolo non può avere i cassonetti.

Ed allora quando partirà la raccolta porta a porta e saranno ritirati i cassonetti stradali come farà a consegnare i rifiuti?

Ed allora ecco il tentativo disperato e maldestro che è quello di diffondere la falsa notizia che a chi ritirerà i cassonetti saranno addebitati entro breve100 euro.

Ne siamo andati a parlare con l’assessore all’ambiente Antonio Rubino

“Assessore avete sentito anche voi della falsa informazione sul pagamento dei cassonetti dei rifiuti ? “ chiediamo.

“ Era già successo a Campora san Giovanni e la voce, ovviamente, era stata “mandata in onda” proprio dagli evasori. Ed è proprio grazie alla distribuzione dei contenitori dei rifiuti che siamo riusciti a scoprire centinaia e centinaia di evasori.

Se la voce è uscita anche ad Amantea questo vuol dire che anche qui scopriremo centinaia di evasori e questo è un bene per le casse del comune

Vi preghiamo, quindi, di dire a tutti i cittadini che i cassonetti non hanno costo per i contribuenti onesti e che già sono iscritti a ruolo. Nessuno creda a queste voci che hanno l’assurdo scopo di evitare che la gente onesta ritiri i cassonetti e se ne serva per la raccolta porta a porta. Gli evasori, infatti, non potendo, poi, affidare la spazzatura al servizio comunale, visto il prossimo ritiro dei cassonetti stradali, non potendo gettare i rifiuti nell’ambiente e rischiare centinaia di euro di contravvenzione per una sola busta , dovranno, di fatto, autodenunciarsi ed è bene che lo facciano in questa occasione .

Come successo a Campora San Giovanni siamo certi che la comunità amanteana vuole il proprio territorio pulito ed igienico e l’unico modo è quello di togliere gli antiestetici ed ingombranti cassonetti stradali ricettacolo di cani, gatti, topi ed altri vettori.

Con questo nuovo servizio e la certa collaborazione degli amanteani, la nostra cittadina, come già avviene per la frazione Campora SG, sarà il gioiello che merita di essere e ritornerà ad essere fortemente e piacevolmente attrattiva.

Vorrei anche ricordare che se avremo il successo che ci aspettiamo Amantea davvero potrà diventare Bandiera Blu e ridiventare la antica e splendida Perla del Tirreno.

Anche in questo caso la vostra collaborazione è indispensabile.

Grazie per avermi sentito e mi raccomando, anzi parlando anche a nome del sindaco e dell’amministrazione, ci raccomandiamo di accompagnarci in questa non facile sfida che abbiamo lanciato a noi stessi ed alla città per un servizio di raccolta rifiuti porta a porta che non solo riduca i costi della RSU ma migliori l’igiene e l’estetica della nostra Amantea”.

Pubblicato in Cronaca

La giunta regionale ha approvato il prelievo forzoso.

 

Prima di andare via la Giunta regionale ha deciso di dire basta.

Basta ai comuni che impiegano le entrate delle tariffe RSU, oggi TARI, per altre esigenze e non pagano quanto dovuto alla regione.

Basta ai ragionieri ed ai sindaci furbi.

Il sistema è semplicissimo.

Tutti i Comuni con almeno due scadenze di pagamento non rispettate verranno inseriti nell’elenco dei morosi.

L’elenco sarà aggiornato ogni tre mesi.

Il provvedimento di approvazione sarà notificato a tutti i dipartimenti e ai comuni interessati.

E tutte le strutture regionali, prima di liquidare le eventuali somme dovute al Comune, dovranno verificare se esso è inserito nell’elenco delle amministrazioni comunali morose.

Nessuna somma quindi sarà erogata dalla regione se in comune è inadempiente verso la regione stessa.

Un po’ come l’uovo di colombo.

Ma ci voleva tanto?

Ed ancora perché la Corte dei Conti non controlla i debiti dei comuni e non contesta le responsabilità delle omissioni nei pagamenti.

Sembra un dialogo tra sordi.

Intanto i calabresi pagano tasse indicibilmente alte.

Intanto i rifiuti restano per strada.

Pasto per topi, cani ed altri vettori di infezione .

Pubblicato in Catanzaro
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I Racconti

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