Riccardo Clemente
Collaboratore dal 2009, da tempo ormai realizza insieme alla redazione articoli su Amantea, ma di fondamentale importanza è il ruolo di "informatore".
Splendidamente, infatti, raccoglie informazioni preziose su vicende locali ed in numerose occasioni ha permesso la realizzazione di veri e propri scoop di cronaca locale realizzati dallo Staff del portale TirrenoNews.Info
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Avaria in Mare: la Guardia Costiera soccorre due natanti
Lunedì, 09 Giugno 2014 16:40 Pubblicato in CalabriaSono stati soccorsi nel pomeriggio di ieri quasi contemporaneamente due natanti in panne che tramite il numero blu 1530 hanno richiesto assistenza per avaria al motore.
La prima richiesta di soccorso perveniva intorno alle 13.40 alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, che disponeva l’immediato intervento della Motovedetta SAR 808 di stanza nel porto di Vibo Valentia Marina e pronta a muovere 24 ore su 24 per esigenze di ricerca e soccorso. Dopo circa 20 minuti la veloce unità della Guardia Costiera intercettava a largo del Comune di Parghelia il natante alla deriva con due persone a bordo e lo assisteva fino a farlo giungere nel Porto di Tropea.
Non appena intrapresa la rotta per il rientro per il porto di Vibo, giungeva una seconda richiesta di soccorso da parte di un natante con due persone a bordo a largo di Briatico. La Sala Operativa della Guardia Costiera, che aveva appena coordinato l’assistenza dell’unità alla deriva a largo di Parghelia, presi i dati, la posizione e la problematica del secondo natante, inviava la Motovedetta CP 808 verso lo stesso. Raggiunta l’unità di sei metri a motore, alla deriva a circa 10 km dalla costa del Comune di Briatico, i tre guardacoste imbarcati sulla Motovedetta SAR, effettuavano il rimorchio della stessa fino alla spiaggia della località Bivona del Comune di Vibo, ove i due diportisti assistiti, avevano richiesto di essere lasciati così da provvedere al recupero della loro unità.
Le favorevoli condizioni metereologiche – si legge nella nota stampa del Servizio Operativo della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina – che stanno interessando questi primi giorni del mese di giugno, spingono diportisti e bagnanti sia in mare che sulle spiagge. Un consiglio che viene dato è quello di verificare sempre le condizioni metereologiche, l’evoluzione delle stesse, ma soprattutto di accertarsi che le dotazioni di soccorso presenti a bordo siano in corso di validità, possibilmente di munirsi di un telefonino per eventuali richieste di soccorso da formulare al numero gratuito 1530, ove risponde sempre la Guardia Costiera competente per la gestione dei soccorsi, avendo cura, prima di intraprendere la navigazione, di effettuare sempre delle prove di messa in moto in porto, ovvero tramite rimessaggio invernale, dei motori di natanti e imbarcazioni, soprattutto in caso di mancato utilizzo dell’unità nel periodo invernale.
Inizierà il prossimo 23 giugno l’operazione “Mare Sicuro 2014” disposta come ogni anno dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto lungo gli 8000 km di coste italiane e che vedrà impiegate nel massimo sforzo operativo uomini e mezzi della Guardia Costiera. Nella prossima settimana, il Comandante C.F. (CP) Paolo Marzio, in apposita conferenza stampa, illustrerà il dispositivo operativo che verrà predisposto nel Compartimento Marittimo di Vibo Valentia Marina, uno dei più vasti d’Italia con i suoi 220 km di coste, che abbracciano quattro province e trentasei Comuni costieri del versante tirrenico Calabro-lucano.-
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Non sarà solo un evento dedicato alla moda e al “made in Italy” ma uno spazio in cui riflettere su tematiche ed avvenimenti sociali sui quali è necessaria tenere alta l’attenzione.
Come già accaduto in passato gli organizzatori della Grotta dei Desideri, che si appresta a celebrare la decima edizione, rivolgeranno particolare attenzione alle istanze del territorio, nella convinzione che un evento di ampio respiro debba fungere da cassa di risonanza per le esigenze della comunità in cui esso si svolge.
Sulla base di questo presupposto sono stati siglati dei protocolli di collaborazione con l’Associazione volontari italiani sangue di Lago (Cs) presieduta da Pino Muto, con l’Associazione italiana donatori organi e con il Gruppo Avis donatori cordone ombelicale. Lo scopo è sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità della donazione. Ancora oggi l’Italia non riesce a soddisfare il proprio fabbisogno interno, ma questo problema viene avvertito soltanto quando ci si trova di fronte all’emergenza. La sezione di Lago rappresenta un punto d’eccellenza nel panorama Avis, con un rapporto abitanti/donatori tra i più alti a livello nazionale. Il presidente Muto, inoltre, da qualche tempo ha avviato una campagna di sensibilizzazione a favore della donazione del cordone ombelicale, una pratica ancora poco usata dalle donne che, secondo recente studi, rappresenta un vero e proprio salvavita.
Ma non è tutto. La Grotta dei Desideri, da tempo, ha coinvolto gli ospiti del Centro diurno diversamente abili di San Pietro in Amantea (Cs) per il confezionamento dei premi che di anno in anno vengono consegnati ai personaggi più noti del jet-set nazionale ed internazionale. Questo Centro è stato aperto nel 2002 ed in pochi anni è divenuto una struttura di eccellenza nel panorama socio-assistenziale regionale. Nel marzo del 2012, a causa di un mero errore burocratico, le attività di questo importante presidio sono state sospese dai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, provocando lo sconforto di tanti giovani che da quel giorno chiedono a gran voce di tornare nella propria “casa”. La Grotta dei Desideri intende tenere i riflettori accesi su questa vicenda, nella speranza che dai palazzi del potere possa giungere qualche buona notizia.
Da circa quattro anni, inoltre, la Grotta dei Desideri ospita in anteprima assoluta le creazioni che Nino Masso, modellista della maison Fendi, presidente di giuria e nominato di recente cittadino amanteano, dedica ogni anno all’Associazione italiana per la ricerca sul cancro. Il fascino dell’abito comunica così la necessità di sottoporsi a controlli periodici, nella certezza che la migliore cura è la prevenzione.
Non solo la cultura della moda, ma anche la moda per la cultura della solidarietà. Due gli appuntamenti ufficiali dell’evento: 1 agosto alle ore 21 in piazza Calavecchia ad Amantea per la serata di Anteprima e 4 agosto alle 21 al Parco della grotta, sempre ad Amantea, per la serata di gala.
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Rifiuti e veleni in Calabria: Europa ci condanna alla peste ecologica
Domenica, 08 Giugno 2014 11:11 Pubblicato in MondoLo scorso 3 giugno la Commissione Europea ha chiesto alla Corte di Giustizia di condannare l’Italia a versare somme stratosferiche per le infrazioni riguardanti le discariche abusive di rifiuti pericolosi. La denuncia riguarda oltre 200 discariche abusive disseminate in tutte le regioni italiane che reiteratamente violano le direttive europee a salvaguardia della vita e della salute dei cittadini e tra cui, ovviamente, c'é la Calabria.
Dopo una legislatura regionale iniziata male con gli arresti per voto di scambio di consiglieri regionali e finita anche peggio tra rimborsopoli e dimissioni anticipate per la condanna in primo grado di Scopelliti, e dopo che lo scorso mese di febbraio le città della Calabria sono state letteralmente sommerse dai rifiuti per la chiusura della discarica di Pianopoli, unica ancora attiva per poco nella regione, la partitocrazia calabrese sembra non curarsene e - dopo aver modificato unilateralmente la legge elettorale a pochi mesi dal voto introducendo tra l'altro uno sbarramento al 15% - si prepara adesso per la corsa alla riconquista delle poltrone in Consiglio regionale, quasi come se il fallimento di tutto il sistema non fosse dipeso da loro.
Dopo oltre 17 ani di emergenza rifiuti che – come ha sottolineato lo stesso assessore Pugliano - "hanno fatto comodo a tutti" per spendere senza controlli enormi capitali, ma senza risolvere i problemi e dopo quattro anni e mezzo di amministrazione Scopelliti che hanno addirittura aggravato la situazione, la Calabria è oggi una regione martoriata dalle discariche abusive, da quelle non a norma che continuano a rilasciare percolato, da depuratori mal funzionanti spesso "fatti solo per fare progetti" e da siti inquinati d'interesse nazionale (SIN) come quello di Crotone che non interessano più a nessuno e dove la gente continua a morire per i veleni industriali e politici disseminati nei suoli e nelle acque. Le bonifiche sono rimaste un miraggio.
Una vera e propria “peste ecologica” alimentata dal virus partitocratico che, come Radicali, stiamo minuziosamente documentando in un libro dossier: continue e decennali violazioni del diritto italiano e comunitario che espongono i cittadini a rischi enormi per la salute, come dimostrano le vicende crotonesi.
Come per le carceri inumane e degradanti per le quali cerchiamo ora di graduare la tortura in corso, e come pure per l'irragionevole durata dei processi per la quale l'Italia è pure condannata da oltre trentanni, la mancanza di legalità e la deroga continua della norma, perpetuata con il mantenimento dell'emergenza, anche per i veleni e per i rifiuti disseminati sui territori si assiste a comportamenti pubblici, non solo dello Stato, irresponsabili che mettono a rischio fondamentali diritti umani.
Anche per la Calabria, come per l'Ilva di Taranto e come per la Lucania avvelenata, il problema – come troppo spesso in solitudine ricorda Marco Pannella - è che in uno Paese come l'Italia, dove le regole democratiche sono ormai diventate carta straccia, queste denunce rischiano di restare nel silenzio “se – attraverso il ricorso alle giurisdizioni italiane e internazionali che Partito Radicale e Radicali italiani stanno organizzando in modo massiccio – "i responsabili dello sfascio continuano a rimanere sconosciuti oltre che impuniti, facendo pagare il conto ai cittadini e abitanti del territorio, sin d’ora ipotecando la vita e la sopravvivenza stessa delle future generazioni degli esseri viventi”.
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Giuseppe Candido
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