Sei arrivata finalmente. Dopo tantissime giornate di caldo e di sole ti ho sentito arrivare all’improvviso l’altro giorno. Erano le 5 del mattino. Mi ero appena svegliato. Mi sono alzato dal letto e ho aperto il balcone dell’albergo e un forte scroscio d’acqua ha colpito il mio viso. Piove a dirotto, subito mi son detto. Non ero contento, non ero soddisfatto. E proprio ora doveva arrivare la tanto agognata pioggia, proprio ora che sono in vacanza a Rimini. Addio spiaggia, addio lunghe camminate sul bel lungomare. La pioggia insistente e copiosa ha rovinato la mia tanto sospirata vacanza. Tanti, però, sono contentissimi. Aspettavano la pioggia da diversi mesi, non pioveva dallo scorso inverno. L’aspettavano i contadini, avevano le campagne completamente arse e avevano perduto i raccolti. L’aspettavano i cittadini siciliani. Nelle loro case l’acqua arrivava ogni quindici giorni. Dopo una lunga estate siccitosa, che miracolo! Che dono! Ringraziamo il Signore. Ecco la pioggia abbondante che irriga i campi, che riempie i bacini e i laghi, che porta l’acqua potabile nelle nostre case. E’ davvero un miracolo. Allora sono ritornato indietro di diversi anni e solo l’altro giorno, mentre la pioggia sbatteva sui vetri del balcone, ho compreso le preghiere dei contadini del mio paesello che facevano alla Madonna delle Grazie perché mandasse una pioggia copiosa. La terra era arsa, non pioveva da diversi mesi, tutti i raccolti erano in pericolo. Ho chiuso gli occhi e mi sono ricordato della processione di un 6 maggio di tantissimi anni fa. Non pioveva davvero da mesi. I fiori e le piante da giardino seccate. Anche gli animali soffrivano e le pubbliche fontane aperte soltanto per poche ore al giorno. E allora i contadini del mio paese decisero di portare la Madonna delle Grazie in processione nelle diverse contrade. Compà Stefano con la croce davanti, poi il parroco Don Gabriele Muti e poi la statua della Vergine portata a spalla da quattro robusti giovani. Dietro le donne che pregavano e poi gli uomini a capo chino. Venne davvero la pioggia. Bagnò il terreno arso e tutti furono felici e contenti. Anche tutte le creature dei campi. E i fiori dei campi, come d’incanto, spuntarono all’improvviso. E dunque ora che sono diventato vecchio so che grazia è la pioggia. Così scrisse alcuni anni fa una scrittrice su un quotidiano nazionale:- Il suo scroscio mi è parso una carezza. La pioggia non è durata molto, però cadeva forte, lavava via l’aria viziata, l’aria riempiva i polmoni. E i colori? L’erba opaca delle aiuole ravvivata, i ciclamini sul balcone illuminati di rosa-. Ma la pioggia caduta in abbondanza in alcune zone italiane sta facendo gravi danni. Ha causato anche delle vittime. I torrenti e alcuni fiumi sono esondati e l’acqua copiosa ha distrutto case, capannoni, villaggi e attrezzature agricole. Anche il mare ha fatto sentire la sua forza abbattendo diverse attrezzature. Si sono verificati anche alcuni fenomeni franosi. A Rimini, causa pioggia abbondante, è stata annullata la parata dei piloti della MotoGP e ampi tratti della spiaggia, compresi alcuni stabilimenti balneari, sono stati invasi dall’acqua a causa della mareggiata.