" Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
chesuccedenonermonno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili." Trilussa
Innanzitutto, forse, sviluppare un’attività arbitraria di conflitto sociale senza riproporre l’irrigidimento di vecchie formule cristallizzate. Una lucida capacità non solo teorica in grado di affrontare non solo tutte le contraddizioni sociali, ma superare la mummificata concezione del “partito” che la classe lavoratrice si vedeva e si vede ancora costretta a difendere per feticismo statutario o per puro attaccamento inconscio alla vecchia bandiera.
E' vero, la vita è frenetica, le responsabilità sempre tantissime, molti si scoraggiano e lasciano che tutto scorra... trovare il giusto equilibrio per una serenità nella propria vita richiede impegno e rottura con il “bene” e la “sicurezza” che avvolge e circonda gli italiani fin dalla più tenera età.
“Il sostantivo degiovanimento è un neologismo introdotto e studiato da Alessandro Rosina, ricercatore della Cattolica di Milano. Indica la perdita del bene prezioso della gioventù. L’Italia non è solo un Paese per vecchi, la nazione con i tassi di natalità tra i più bassi in Europa, è anche un Paese che rischia di fermarsi. Perché mancando i giovani viene meno anche quella volontà di cambiamento e di crescita che può essere assicurata dalle nuove generazioni.” Elena de Giorgio.
Se una volta i giovani avevano voglia e fretta di diventare adulti, oggi i giovani rimangono tali a lungo e l'età adulta si sposta sempre più in là nel tempo. Il parcheggio sociale si chiama università allungata, lavori e lavoretti precari, “comoda” o “scomoda” permanenza nella casa dei genitori.
In particolare nel sud dove la tendenza è quella di tenersi a casa, o vicino casa i “bastoni” della vecchiaia: le figlie. Questo comporta, fra le nuove e non tante nuove generazioni, anche il prodursi di una mentalità piuttosto conformista e gregaria, spesso poco curiosa ed interessata. Il risultato è che le doti di creatività e lo spirito innovativo vengono sempre meno.
Ancora, tra le caratteristiche del lavoro ideale i giovani pongono al primo posto la retribuzione, la sicurezza e i buoni rapporti con colleghi e superiori: Analoghe tendenze di degiovanimento vengono dalle libere professioni e dai lavori manageriali, in cui l'età media cresce e i giovani fanno lunghe anticamere. Non coltivando il pensiero creativo e lo spirito innovativo, si riduce la competitività culturale ed economica di un Paese come l’Italia e in particolare il Meridione D’Italia. Non bisogna andarsene: è qui che bisogna restare. E’Qui che le cose dovrebbero cambiare.
Gigino Adriano Pellegrini