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Troppi i misteri dietro il caso dei marò italiani

Domenica, 24 Marzo 2013 09:00 Pubblicato in Mondo

L’Italia, lo sappiamo tutti, è la patria dei misteri.

Ma tutti pensavamo ad altri misteri lontani, come la strage di Piazza della Loggia, quella di Bologna, quella di Ustica.Ed invece no! I misteri continuano. Per esempio per il caso dei marò.

  1. 1)Che ci facevano sulle navi?. Quale contratto avevano? Erano soldati Italiani( perché non i poliziotti?) impiegati per la difesa dei beni italiani dagli attacchi dei pirati? Od erano privati che per la loro professionalità venivano messi in congedo dall’esercito per essere impiegati da aziende private? Da chi dipendevano? Dal comandante della nave od erano autonomi nella loro azione?
  2. 2)L’incidente è avvenuto in acque internazionali, da cui la competenza italiana ? .Od è avvenuto in acque indiane, da cui la competenza dell’India? Perché non è stata applicata la normativa internazionale del trattato di Vienna.
  3. 3) Perché il comandante della nave è andato in un porto indiano praticamente consegnando i due marò? Perché non ha fatto tappa in un altro porto sbarcando i due militari?
  4. 4)Perché l’Italia non ha preteso di inviare la propria polizia per accertare se davvero i colpi sulla barca erano stati sparati da armi in dotazione ai marò?
  5. 5)Chi ha deciso di non reinviare i militari in india pur avendo assunto tale impegno? Per quali ragioni? Che cosa pensava di ottenere?
  6. 6)Troppo blanda è apparsa la reazione dell’Italia al sequestro del nostro ambasciatore in aperto contrasto con le norme internazionali. Troppo strano che dopo tale sequestro qualcuno ha pensato bene di di restituire i marò? A chi appartiene questa decisione? Per quali ragioni? L’ambasciatore ( incolpevole) è più importante dei due marò? O piuttosto dietro ci sono anche ragioni di ordine economico?( vedi in basso 1)
  7. 7)Perché l’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, capo di Stato maggiore della Difesa dice che questa vicenda è una farsa? Che cosa sa e non dice?
  8. 8)Ma davvero lasciamo nostri soldati a rischiare la pena di morte per aver fatto il proprio dovere di soldati? Ma che Italia è questa che manda i propri soldati a morire in Afganistan e i propri soldati in carcere per aver fatto il proprio dovere? E che Governo è questo?

Potremmo continuare a lungo ( e forse ne varrebbe la pena) ma vi faremmo perdere troppo tempo.

  1. 1)I MEDIA INDIANI: TORNATI PER INTERESSI ECONOMICI - I principali giornali indiani si interrogano oggi sull’inaspettata “inversione a U” del governo italiano nel caso dei due marò, rientrati ieri in India dopo che Roma la scorsa settimana aveva annunciato la sua intenzione di non riconsegnare i due soldati, tornati in Italia lo scorso mese con un permesso temporaneo per le elezioni politiche del 24 febbraio. Cosa ha spinto l’Italia a questa svolta “è ancora un mistero” scrive l’Hindustan Times, ma la ragione più probabile è il timore del governo italiano di subire ripercussioni sul piano commerciale. “Roma potrebbe aver realizzato che la sua decisione era controproducente”, visto che l’India era pronta a riconsiderare i rapporti bilaterali nel caso di un mancato rientro dei due marò, accusati di aver ucciso due pescatori indiani in una operazione antipirateria. “Un ridimensionamento dei rapporti avrebbe colpito duramente l’Italia”, scrive l’Hindustan Times, e la “prima vittima” sarebbe stata Finmeccanica, peraltro già coinvolta in un caso relativo al presunto pagamento di tangenti per assicurarsi la vendita di 12 elicotteri Agusta Westland al governo indiano.

Anche il Times of India si chiede se il ritorno dei marò non sia stato “influenzato” da valutazioni di ordine commerciale: “Anche se non è chiaro se gli imprenditori italiani abbiano fatto pressioni al governo italiano per rimandare (in India) i marò e a che livello, questi hanno comunque espresso l’auspicio per una soluzione ‘diplomatica’ della crisi”, affinchè non siano colpiti gli scambi commerciali, “ancora relativamente piccoli ma in crescita”.

Nel 2002 gli impieghi bancari per ciascuna famiglia italiana ammontavano mediamente a 8.312 euro

Nel 2012, 10 anni dopo, l'esposizione bancaria ha raggiunto la soglia dei 20.000 euro (precisamente 19.916 Euro).

Una variazione percentuale nel decennio del +139,6%, un incremento in termini assoluti di +11.604 Euro.

Al 31 ottobre scorso, le famiglie più "in rosso" sono risultate essere quelle residenti nella provincia di Roma, con un debito bancario medio pari a 29.353 euro (+155,4% rispetto a 10 anni prima).

Al secondo posto di questa particolare graduatoria i nuclei familiari in provincia di Milano, con 28.472 euro (+161,2% rispetto al 2002).

Al terzo posto le famiglie di Lodi, con 28.351 Euro (+174,6%).

In coda alla classifica, invece, troviamo le famiglie della provincia di Vibo Valentia, con 9.154 euro di debito.

Segue Ogliastra, con 8.623 Euro di esposizione

Ed infine la provincia di Enna, con un "rosso" di 8.586 Euro.

Se lo sport popolare è diventato il debito ora si comprende me4glio anche la fortissima flessione dei consumi, la chiusura delle aziende commerciali, i licenziamenti e la auto disoccupazione, eccetera.

Durante la conferenza stampa di Guccione e Laratta è venuta fuori la necessità della ricerca delle responsabilità della fortissima erosione alla quale è soggetta la spiaggia a sud del Porto di Amantea.

La relazione tecnica fatta predisporre dai titolari della Principessa giunge alla conclusione della diretta responsabilità del Porto di Amantea, vuoi per la costruzione che per la gestione.

E l’ex parlamentare Laratta ha premuto sull’acceleratore nella stessa direzione per «definire le responsabilità della realizzazione del porto di Amantea, causa della brusca accelerazione dell'erosione di quel tratto di costa »

Anzi ha poi concluso sostenendo « La Procura vada avanti».

Ed infatti il procuratore della Repubblica, Bruno Giordano si è recato personalmente sul posto per eseguire un accurato sopralluogo.

Appare quindi ben possibile che dopo la fase propedeutica il Procuratore decida di aprire una inchiesta alla ricerca delle eventuali responsabilità.

Intanto va avanti il processo relativo alle responsabilità dei danni, un processo che potrebbe riservare importanti sorprese.

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