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Andrea Marchese

Tecnico Informatico. Vivo e lavoro a Reggio Emilia, dove tento di costruire un futuro familiare e professionale.
Appassionato di Informatica e Tecnologia, amo e non dimentico il mio paese, Amantea, il mare e tutti gli amici e non, conosciuti ed incontrati durante il mio percorso di vita.
Ex collaboratore di "Calabria Ora" e de "La Provincia Cosentina".
Realizzatore, Webmaster e Giornalista (con il poco tempo rimasto) del portale TirrenoNews.Info (già Amantea.Net).

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A trovare il cadavere è stato il figlio, sacerdote nel paese del Cosentino che un mese fa era stato vittima di un'aggressione. Un'ottantenne, Iolanda Riente, è stata trovata morta, legata ed imbavagliata, nella sua abitazione a Belvedere Marittimo. Al momento non è stata ancora accertata la causa della morte, né se si tratti di una rapina finita male o se tra i due episodi possa esserci un legame. Sulla porta sembra non siano stati trovati segni di effrazione, così da lasciare pensare che sia stata ella stessa ad aprire la porta ai suoi assassini. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Scalea. E’stato il figlio Don Marcello Riente, parroco della frazione Laise di Belvedere Marittimo, tornato dalla celebrazione di un funerale a scoprire il cadavere della madre, legata e imbavagliata. E’ possibile ipotizzare che si tratti di persona del posto che sapeva della assenza del parroco impegnato nella riferita celebrazione della sacra funzione. Il parroco il 16 ottobre scorso era stato aggredito proprio mentre usciva dal portone della stessa abitazione. Aperto il portone, il sacerdote si trovò di fronte un uomo col volto coperto che iniziò a picchiarlo, provando a portargli via la borsa contenente documenti della parrocchia. Don Marcello Riente riportò varie lesioni, tanto da essere costretto a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso. Subito dopo il sacerdote disse di avere perdonato l'aggressore, che non è mai stato identificato.

E’ Aiello Calabro il comune della Calabria in cui Pierluigi Bersani ha ottenuto il maggior numero dei consensi alle primarie del centrosinistra svoltesi domenica scorsa in tutto il Paese. Su 506 votanti, infatti, il Segretario nazionale del Pd ha ottenuto 488 voti pari al 96,44%. Il suo avversario, Matteo Renzi, ne ha ottenuto, invece, solo 15. Tre sono state le schede nulle. Soddisfatto il sindaco Franco Iacucci, che è anche capostruttura dello staff della presidenza di Mario Oliverio alla Provincia di Cosenza. Quest’ultimo, come è noto, è stato il primo tra gli esponenti politici calabresi ad aver sottoscritto, insieme ad altri cento amministratori italiani, l’appello pubblico a sostegno di Pier Luigi Bersani per la premiership del centrosinistra e ad essersi “speso” senza risparmio di energie in queste ultime settimane a favore del segretario nazionale del Pd, prima e dopo il ballottaggio, promuovendo incontri e iniziative in tantissimi comuni della Calabria e della provincia di Cosenza. “Questo straordinario risultato -ha affermato Iacucci a chiusura delle urne- è il frutto di un rapporto intenso e sincero che Bersani ha instaurato con la Calabria e con il Mezzogiorno d’Italia. Per la prima volta il segretario di un partito nazionale è stato il primo firmatario di una mozione dedicata alla Calabria e, per la prima volta, una Conferenza Nazionale sul Mezzogiorno si è tenuta nella nostra regione. Sono segnali chiari, questi, di un’attenzione particolare verso una parte dell’Italia che, per troppo tempo, è stata fortemente mortificata e penalizzata da Berlusconi e dai suoi governi e che ora, con Bersani candidato alla guida del governo del Paese, vuole giocare un ruolo di primo piano”. “Quando si fa “squadra” e si lavora in simbiosi come abbiamo fatto con il presidente Oliverio ed insieme a tanti sindaci della Calabria e della provincia di Cosenza –ha concluso il sindaco di Aiello Calabro- i risultati non si lasciano attendere. Arrivano sempre copiosi e, a volte, come in questo caso, superano anche ogni immaginazione. Iacucci sa che Bersani nel suo paese di Bettola ha avuto solo 241 voti contro i 28 di Renzi, raggiungendo una percentuale pari all’89,60 % , cioè ben il 6,84 % meno che ad Aiello. Il che la dice lunga sulla diversa capacità di fare “squadra”

E’ il senso del comunicato del Comandante della PM di Amantea. Eccolo : “In concomitanza alle festività natalizie, con la messa in funzione delle postazioni “isola ecologica” e “via Adda”, sono stati completati i lavori fortemente voluti dall’Amministrazione Comunale( e da chi altri?), relativi alla realizzazione dell’impianto di videosorveglianza del territorio di Amantea. Grazie agli ultimi interventi effettuati dalla “Ivitel”, affidataria dei lavori, si può ben dire che tutti i punti nevralgici della città, Campora compresa, sono sotto l’occhio vigile delle telecamere collegate h24 con questo Comando. Tale capillare copertura del territorio, oltre a garantire una maggiore tranquillità e sicurezza per la comunità, consentirà alla Polizia Municipale di mantenere un controllo costante non solo sul centro urbano ma anche sulle zone periferiche spesso oggetto di attività illecite quali ad esempio il conferimento abusivo di rifiuti o la creazione di discariche abusive di rifiuti speciali e pericolosi. Si precisa altresì che l’intero impianto sarà munito di sistema di avviso per eventuali malfunzionamenti o danneggiamenti. Ora, sempre in ottica sicurezza, i prossimi obiettivi di questo Comando, saranno da un lato il completamento della centrale operativa che, con l’auspicabile e prevedibile incremento degli operatori a tempo indeterminato perseguito dall’Amministrazione, consentirà un costante collegamento tra la struttura ed il personale impegnato in esterno, con ricadute positive in termini di operatività e, dall’altro, la stipula di protocolli d’intesa con la Prefettura e le altre Forze dell’Ordine. Il Comandante dr Emilio Caruso
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