La sconfitta subita dal centro sinistra alle elezioni provinciali dei giorni scorsi fa sicuramente molto male e impone a tutti noi una riflessione senza sconti.
Sono stato protagonista, insieme ad altri, di una stagione in cui avevamo riconquistato faticosamente l’ente di Piazza XV Marzo e avevamo sbaragliato il centro destra, con la mia vittoria del 2017 ottenuta grazie al lavoro e all’impegno di un gruppo dirigente coeso, come ha giustamente sottolineato nel suo intervento Luigi Guglielmelli, che aveva il chiaro intento di riportare la Provincia di Cosenza al centro della scena politica.
La mia amministrazione si è scontrata con problemi di natura economica che abbiamo superato con grande spirito di sacrificio, per cui non mi stancherò mai di ringraziare chi al mio fianco ha combattuto per portare la Provincia fuori dal rischio del dissesto finanziario.
Abbiamo ricostruito faticosamente l’istituzione e l’Ente è tornato ad essere un ente virtuoso, efficiente ed efficace nell’affrontare i problemi del territorio, delle amministrazioni locali e dei cittadini.
Abbiamo intercettato finanziamenti che cambieranno il volto del nostro territorio, abbiamo avviato opere strategiche ed infrastrutturali che resteranno a testimonianza di anni non facili ma ricchi di soddisfazioni.
Sono più di 200 milioni di euro i finanziamenti intercettati che avranno sicuramente un’importante ricaduta economica e di sviluppo sul nostro territorio.
Non nascondo il rammarico e l’amarezza per la sconfitta dopo tanto lavoro ma quanto messo in campo va ed andrà a vantaggio della collettività e di questo non posso che essere orgoglioso.
La sconfitta è chiara tuttavia e non può essere ignorata. Una sconfitta i cui numeri parlano da soli: il centro sinistra perde a causa del personalismo esasperato di chi, contro tutti e tutto, ha scelto di candidarsi in solitaria.
I voti di Ferdinando Nociti, candidato individuato da tutto il centro sinistra in modo unitaro e, sommati a quelli del sindaco di Corigliano Rossano superano di gran lunga il centro destra e crescono anche rispetto alle elezioni del consiglio provinciale dello scorso 18 Dicembre, come già fatto notare da altri.
C’è un solo responsabile di questa sconfitta. E mi sento di rispedire al mittente la sua idea di “ripartenza”. Non si riparte dalla divisione. Il centro sinistra non ha bisogno di chi gioca al massacro senza una vera proposta politica.
Dal sindaco di Corigliano Rossano, pur dalla sua esperienza amministrativa su cui ci sarebbe molto da dire, infatti, non è mai stata avanzata una proposta di natura politica o amministrativa. Il “ribellismo” fine a se stesso si esaurisce dopo avere intercettato il malcontento. Distrugge non costruisce.
Non mi si parli poi del rapporto con le amministrazioni dei piccoli e medi comuni: noi questo rapporto lo abbiamo esercitato e praticato quotidianamente, tra mille difficoltà, non solo annunciato.
D’altra parte non solo non è chiara la proposta politica del sindaco Stasi ma neanche il campo in cui gioca. Non si sarebbe potuto neanche candidare senza l’apporto determinante di tante firme a suo sostegno del centro destra.
Il centro sinistra può benissimo fare a meno di indefiniti e disgreganti “progetti” personalistici.
Bisogna invece ripartire dall’unità e da chi ha lavorato faticosamente in tal senso. Il lavoro, il buon lavoro, fatto intorno a Ferdinando Nociti non va disperso: è, anzi, un patrimonio importantissimo di 444 amministratori che hanno barrato il nome del candidato del centro sinistra.
Un candidato autorevole e credibile al quale noi tutti dobbiamo la nostra gratitudine per l’impegno profuso in questa battaglia e per non aver lesinato mai l’apertura al dialogo.
Ripartiamo da loro. E ripartiamo dalla strutturazione del Partito Democratico.
Diventa urgente, in tal senso, svolgere i congressi del Partito Democratico per radicare il partito sul territorio e lavorare alle prossime sfide che ci attendono.
L’elezione di Irto a segretario regionale è stata una bella pagina di democraticità e compattezza e a quel metodo di lavoro bisogna guardare.
La rigenerazione del PD è quanto mai impellente anche in provincia di Cosenza ma sono certo che la sconfitta alle provinciali non costituirà una battuta d’arresto ma uno sprone positivo. La nostra comunità di uomini e donne è straordinariamente ricca, preparata e pronta a rimboccarsi le maniche per sanare le ferite e guardare al futuro con speranza.
Franco Iacucci
Vicepresidente Consiglio regionale
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Aveva definito l’euro un “simbolo di pace e di integrazione, la realizzazione di una visione politico-storica”, ha sempre difeso i valori in cui credeva, ammettendo che l’egoismo di alcuni governi avrebbe indebolito l’Unione europea, che non si erano fatti molti passi in avanti verso una politica comune sull’immigrazione. Ma David Sassoli continuava a lottare per una solidarietà responsabile.
Ho avuto modo di conoscerlo a Roma in occasione di alcuni incontri di Partito. Si è sempre impegnato per un Pd che deve ritornare ad ascoltare le istanze dei cittadini, per una politica dell’ascolto, delle agorà, vicina alle persone.
“Serve uno shock di equità perché anche la pandemia non è uguale per tutti e milioni di italiani sono passati dal ceto medio alla soglia di povertà”, con i suoi discorsi non dimenticava mai il Mezzogiorno.
Ha lasciato tanto, se n’è andato un grande giornalista e un grande politico, una persona perbene che con il suo linguaggio, con la sua umanità e la sua capacità di racconto è riuscito ad arrivare nel cuore delle persone.
Un abbraccio alla famiglia. Ciao David! Che la terra ti sia lieve.
Franco Iacucci
Vicepresidente Consiglio regionale
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“Contrastare le discriminazioni e promuovere una cultura dell’accoglienza e del rispetto reciproco in cui le differenze siano considerate una risorsa da valorizzare”. Con questo obiettivo la Provincia di Cosenza, con decreto numero 16 a firma del presidente Franco Iacucci, ha aderito alla carta di intenti “RE.A.DY”, la Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, impegnandosi a promuovere un dialogo con le associazioni locali Lgbt per facilitare l’emersione dei loro bisogni, contribuendo così a migliorarne la qualità della vita, creando un clima sociale di rispetto e di confronto, libero da pregiudizi.
È stata la consigliera di parità della Provincia di Cosenza, Rossella Barberio, a sottoscrivere la Carta di intenti: “Mi adopererò affinché anche i Comuni della Provincia di Cosenza aderiscano alla Carta. Il documento, che definisce compiti e finalità della RE.A.DY, mira a promuovere – spiega la consigliera Barberio - azioni sul territorio, mettendo in rete le pubbliche amministrazioni impegnate nella promozione dei diritti delle persone Lgbt. È importante promuovere una cultura del rispetto e della valorizzazione delle differenze, ho già avuto un primo confronto con le associazioni locali in modo da organizzare iniziative culturali, azioni di sensibilizzazione pubblica rivolte a tutta la popolazione.”.
“Le finalità della rete RE.A.DY sono coerenti con le politiche messe in atto da questa Amministrazione – sottolinea il presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci -e tese alla promozione delle pari opportunità, alla costruzione di relazioni libere da stereotipi e pregiudizi, all’educazione al rispetto, alla dignità. Il nostro Paese non è stato capace di tutelare chi vive quotidianamente violenze e discriminazioni per il proprio orientamento sessuale. Il Ddl Zan ha subito una clamorosa battuta d’arresto ma la battaglia continua, c’è un intero Paese che non si arrende. La Provincia di Cosenza aderendo alla Carta d’intenti vuole raggiungere gli obiettivi della Rete promuovendo il confronto con le altre amministrazioni e le associazioni che si occupano dei diritti delle persone Lgbt”
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Come Provincia di Cosenza sosteniamo la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale per il Comune di Cerchiara a seguito del nubifragio verificatosi il 16 novembre. L’anomalo evento atmosferico ha provocato enormi danni ai cittadini e alle aziende del territorio, le strade sono state ricoperte da una coltre marrone di fango e detriti. Per fortuna non ci sono state vittime ma la bomba d'acqua, come ha ricordato lo stesso sindaco Antonio Carlomagno, è stata simile a quella di tre anni fa sul Raganello”.
È quanto afferma il presidente della Provincia di Cosenza, Francesco Iacucci, che stamattina ha incontrato il vicesindaco di Cerchiara, Giuseppe Ramundo.
Per esprimere solidarietà, è stata approvata una disposizione del presidente Iacucci a sostegno della richiesta dello Stato di calamità richiamando le deliberazioni di Giunta e Consiglio comunali con cui veniva avanzata la richiesta di riconoscimento dello Stato di calamità naturale. Copia del provvedimento verrà trasmesso alla Regione Calabria.
“La notte del 16 novembre siamo prontamente intervenuti a seguito del nubifragio che si è abbattuto su Cerchiara di Calabria e, il giorno dopo, i tecnici del Settore Viabilità, hanno effettuato un sopralluogo. In particolare, la Sp 162 è stata investita da alcuni smottamenti e da numerosi detriti anche di grosse dimensioni che hanno provocato danni al manto stradale. Con un tempestivo intervento di manutenzione - sottolinea il presidente Iacucci - è stato possibile evitare ulteriori danni alla circolazione; tuttavia, l’evento meteorico avverso potrebbe determinare l’aggravarsi di dissesti di versante già esistenti. Nello stesso tempo serve dare un supporto per il ripristino dei danni subiti, le forti precipitazioni hanno colpito anche strutture adibite ad uso agricolo con annessi disagi per gli animali presenti sul posto nonché strutture produttive e artigianali incidendo anche pesantemente sul tessuto economico produttivo del Comune”.
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Economia - Ambiente - Eventi
icinanza e solidarietà a Mariateresa Fragomeni. Ancora un atto intimidatorio ha colpito l’amministrazione comunale di Siderno. Una escalation di violenza che non lascia spazio a interpretazioni. È l’ora di alzare la voce e dimostrarci uniti nella ferma condanna di un sistema che pensa di essere più forte dello Stato, impegnandoci a rimuovere tutte quelle cause economiche, sociali, culturali che fanno proliferare la criminalità organizzata.
I sindaci sono sempre più esasperati, a volte lasciati soli a gestire i propri territori. Ecco perché è necessaria rafforzare la solidarietà tra le Istituzioni visto che troppo spesso non viene data la giusta importanza al ruolo dei sindaci, sempre più nell’occhio del ciclone non solo per minacce e atti intimidatori ma anche per le forti pressioni che ricevono.
Franco Iacucci
Consigliere regionale PD
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Riceviamo e pubblichiamo una nota del Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci.
“Poco più di un mese fa avevo lanciato un grido d’allarme su quanto continua ad avvenire nel Mediterraneo: una strage infinita di cui siamo inevitabilmente corresponsabili e di cui dovremo rispondere di fronte alla storia. Se dovessimo raccontare questi anni bui non potremo essere assolti per la nostra indifferenza.
Abbiamo seguito tutti, in questi giorni, l’ennesima storia del naufragio di un barcone di migranti al largo delle nostre coste: a farne le spese ancora una volta è un bambino troppo piccolo per poter capire che la sua unica colpa era essere nato sull’altra sponda del Mediterraneo. L’unica differenza con i nostri figli o nipoti.
Joseph è l’ennesimo emblema del fallimento delle politiche internazionali, europee e nazionali di gestione dell’immigrazione. Perché invece con una gestione migliore forse Joseph si sarebbe potuto salvare. Avrebbe potuto avere quella vita migliore che la madre, imbarcandosi, sognava per lui. Avrebbe potuto un giorno giocare con i nostri bambini, andare a scuola con loro, crescere e diventare un uomo. Questa cosa così scontata per molti gli è stata negata.
Dai registri di bordo che pubblica il quotidiano La Repubblica si evince un buco di quattro ore in cui forse Joseph poteva essere salvato. Infatti, dopo ben tre operazioni di salvataggio, alle 16.00 Open Arms chiede l’evacuazione medica che arriverà soltanto alle 20.15 quando il bimbo di soli 6 mesi era morto da poco. Per questa ragione la Procura di Agrigento ha aperto un’indagine.
Una storia come tante, di soccorsi arrivati troppo tardi ma se si fosse trattato di un bimbo italiano avremmo urlato tutti allo scandalo. Invece, dopo una immediata ondata di commozione per quelle urla strazianti della mamma che cerca il proprio figlio probabilmente anche questa storia verrà dimenticata fino alla prossima tragedia.
Come dicevo in un’altra nota, nel Mediterraneo stanno morendo le nostre coscienze e forse ad un certo punto smetteremo anche di indignarci o di commuoverci perché tutto questo dramma sta diventando una nuova normalità. E mentre inermi restiamo a guardare un mondo che non difende più gli indifesi, per fortuna c’è Papa Francesco che ci ricorda che abbiamo il dovere di lavorare per trovare risposte adeguate e serie al dramma dell’emigrazione e del traffico di essere umani.
Nella sua telefonata a Biden, Papa Francesco ha espresso la volontà “di lavorare insieme sulla base di una convinzione condivisa nella dignità e nell’uguaglianza di tutta l’umanità” riferendosi ai poveri e ai migranti. Dignità e uguaglianza: due parole patrimonio di una certa storia politica che ormai sentiamo pronunciare soltanto dal Pontefice, quasi si avesse paura dei rigurgiti di odio e di razzismo a prendere posizione chiara e netta sui migranti, a parlare di umanità.
Un’umanità che, nonostante tutto, riesce ancora a squarciare il buio dell’indifferenza e a trionfare sulla disperazione.
Di ieri, infatti, la notizia che una migrante approdata a Lampedusa ha partorito sull’elicottero del 118 che la stava trasportando ad Agrigento: sia lei che il suo bambino stanno bene grazie anche allo straordinario lavoro del personale medico. In qualche modo, questa notizia, a poche ore dalla tragica morte di Joseph, ci dimostra che un’altra strada c’è ed è percorribile se si lavora tenendo a mente i valori di cui parla Papa Francesco.
Mi auguro che il piccolo nato ieri possa avere la vita che a Joseph è stata negata e che da italiano possa contribuire, un giorno, a costruire un Paese migliore. Ma anche che la comunità internazionale e l’Europa si impegnino a fare tutto quanto è in loro potere per fermare i conflitti armati e le persecuzioni nei Paesi da cui i migranti fuggono, per realizzare politiche di reale integrazione dei migranti e dei profughi, e di sostegno verso le Ong che quotidianamente salvano vite umane, a volte tra gli insulti, fornendo il necessario alle navi e, sempre, dico sempre, un porto sicuro”.
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Cosenza
"Quella di oggi è una giornata storica per la città di Cosenza".
"Con la sottoscrizione del Contratto Istituzionale di Sviluppo “Cosenza-Centro storico” di importo pari a 90 milioni di euro, si compie un primo significativo passo, condiviso e sostenuto da tutte le istituzioni, verso il recupero di una realtà storico-monumentale di rilevante valore".
Un ringraziamento va al ministro Dario Franceschini che ha voluto fortemente l’intervento di recupero e riqualificazione del Centro storico di Cosenza. Inizialmente eravamo abbastanza pessimisti, la partenza non è stata delle migliori, a un certo punto non abbiamo più avuto alcuna notizia sul CIS. Oggi dobbiamo riconoscere al ministro e a questo Governo di aver avuto la lungimiranza di portare avanti questo progetto affidando la delega di funzioni al sottosegretario Anna Laura Orrico. A febbraio è così partito l’iter di concertazione tecnico-istituzionale con l’obiettivo di individuare gli interventi da attuare nel quadro del Cis. Da allora sono passati sette mesi: in breve tempo e attraverso la giusta sinergia tra tutti gli attori in campo oggi siamo qui per la firma del Contratto istituzionale di sviluppo”.
È quanto afferma il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, che oggi ha partecipato al Tavolo istituzionale permanente per la sottoscrizione del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS).
Alla Provincia vanno oltre 31 milioni di euro. Gli interventi di recupero proposti dall’amministrazione provinciale, grazie al lavoro del settore Edilizia guidato dal dirigente Claudio Carravetta, e ammessi al Cis sono quattro: lavori di adeguamento strutturale e restauro dell’edificio Chiesa S. Teresa D’Avila annessa all’ex Convento dei Padri Carmelitani Scalzi noto altresì come ex orfanotrofio Vittorio Emanuele II° in Via Gravina attuale sede dell’I.I.S. “Mancini – Tommasi” (importo euro 3.660.000,00); ristrutturazione e riuso funzionale dell’edificio sede del Liceo statale “L. Della Valle” di Cosenza (Importo euro 7.700.000,00); lavori adeguamento strutturale e restauro del “Convitto Nazionale - B. Telesio” per utilizzo a Scuola Superiore con annesso convitto ed area a destinazione incontri e convegnistica e realizzazione Incubatore culturale in sinergia con UNICAL ed Associazioni presenti sul territorio (importo euro 15.000.000,00); adeguamento/miglioramento strutturale e restauro del Conservatorio “S. Giacomantonio” (importo euro 4.930.000,00).
“Gli interventi di recupero proposti dalla Provincia di Cosenza, dal Convitto Nazionale al Conservatorio Musicale, dalla Chiesa di Santa Teresa d'Avila all'edificio ospitante il Liceo magistrale Lucrezia della Valle, rappresentano, indiscutibilmente, le tracce indelebili – sostiene il presidente Iacucci - della storia e della cultura cosentina, gli elementi dell’architettura locale, i luoghi della formazione delle coscienze e di quelle generazioni che ancora oggi continuano ad essere punto di riferimento della Calabria e dei calabresi.
Le risorse rese disponibili e destinate alle opere di recupero proposte, oltre 31 milioni di euro, costituiscono solo una parte di quelle richieste relativamente ad un più ampio parco progettuale, candidato dalla Provincia di Cosenza, nell'ambito del CIS - Cosenza Centro Storico. Altro ancora, infatti, si ritiene di realizzare attraverso l’utilizzo delle risorse derivanti dalle economie delle procedure di gara come, ad esempio, l’immobile adiacente l’edificio scolastico di via Gravina, Casa Telesio, la chiesetta del Convento delle Canossiane, il Ricovero Umberto I, il Convento delle Vergini. Un articolato intervento, del valore di oltre 70 milioni di euro, finalizzato a restituire ai calabresi un patrimonio storico e monumentale non solo da visitare e frequentare occasionalmente, ma da vivere e valorizzare con una presenza costante, organizzata e vitalizzante”.
“Siamo arrivati a un primo, importante risultato: si è scelto – sottolinea Iacucci - il metodo del processo democratico, un lungo e impegnativo lavoro di analisi e proposte, sviluppatosi con un’intensa e proficua interlocuzione istituzionale, si conclude oggi con la firma del Cis Cosenza-Centro storico. La concertazione ha coinvolto oltre alle amministrazioni anche i cittadini, le associazioni, le realtà produttive del territorio: un lavoro di squadra che ha permesso di evitare una contrapposizione degli interventi, ma di condividere i progetti e portare avanti interventi complementari in modo da fornire una risposta efficace ai fabbisogni del centro storico di Cosenza. Ora un’altra sfida ci attende, il nostro lavoro continua ed entro il 31 dicembre 2021 bisogna assumere tutti gli impegni giuridicamente vincolanti”.
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COSENZA, 19 AGOSTO 2020 -
Non posso che sostenere l’appello lanciato dal presidente della Conferenza dei Sindaci, Flavio Stasi, che chiede l’apertura immediata di un confronto con il Comitato di rappresentanza della Conferenza dei sindaci della Provincia di Cosenza sul tema della riorganizzazione della rete territoriale dell’Azienda Sanitaria. Un confronto necessario sul potenziamento e la riorganizzazione della rete di assistenza territoriale che non può essere approvato senza un confronto con i sindaci del territorio, considerando anche la necessità di garantire un’assistenza efficiente in questa emergenza Covid-19.
È mancata la concertazione e per la delibera dell’Asp di Cosenza, numero 636 del 3 agosto avente ad oggetto “Adozione Piano aziendale riorganizzazione Rete Territorio”, così come per il Dca 65/2020, non è stato chiesto alcun parere alla Conferenza dei sindaci, violando la normativa nazionale e regionale.
Un piano di riorganizzazione, riqualificazione, implementazione dell’assistenza territoriale, la specialistica ambulatoriale, la riorganizzazione della rete laboratori pubblici, così come l’assistenza domiciliare che risulta non omogenea nei differenti ambiti territoriali, sono temi e decisioni che devono essere concordate e affrontate con chi vive nei territori per evitare disservizi o accorpamenti che non garantirebbero il diritto alla salute dei cittadini.
In questa fase non entro nel merito delle questioni che saranno mi auguro discusse nella Conferenza dei Sindaci, come ad esempio la vicenda dei laboratori di analisi che verrebbero convertiti in punti prelievo. Bisognerebbe però quanto meno spiegare i motivi di determinate decisioni. Scelte che magari andrebbero a indebolire alcune aree della provincia in un momento in cui dovremmo evitare di farci trovare impreparati e potrebbe essere imminente una possibile nuova emergenza in vista dell’autunno.
Ecco perché credo sia fondamentale condividere e avere un parere anche della Conferenza dei Sindaci della Provincia di Cosenza su un provvedimento che va a incidere sull’organizzazione e la dislocazione dei servizi sul territorio.
Franco Iacucci
Presidente Provincia Cosenza
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Cosenza, 4 luglio 2020 - “L’avvio del nuovo anno scolastico e la riapertura delle scuole deve essere l’obiettivo prioritario di tutti. Tante sono le incertezze che ci preoccupano e preoccupano i dirigenti per garantire che alunni, docenti e collaboratori scolastici possano rientrare in massima sicurezza. È una corsa contro il tempo e bisogna trovare soluzioni efficaci insieme. La Provincia di Cosenza è già all’opera e mercoledì 8 luglio abbiamo organizzato una Conferenza dei servizi con tutti i dirigenti scolastici degli Istituti superiori di tutta la provincia”.
È quanto afferma il presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci. Fino al 31 dicembre 2020 i sindaci e i presidenti delle Province e delle città metropolitane potranno operare con poteri commissariali al fine di garantire la rapida esecuzione di interventi di edilizia scolastica.
“Così come prevede il Piano scuola 2020-2021 mercoledì si terrà la prima Conferenza dei servizi con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici. Un confronto necessario – sottolinea il presidente Iacucci - per fare il punto della situazione alla luce anche delle Linee guida introdotte dal Governo. Lo scopo, infatti, sarà quello di raccogliere le istanze provenienti dalle scuole, con particolare riferimento a spazi, arredi, edilizia e sull’armonizzazione di tutti i servizi necessari al fine di individuare modalità, interventi e soluzioni che tengano conto delle risorse disponibili in risposta ai bisogni espressi”.
Nonostante la Provincia di Cosenza sia la prima in Calabria e una delle poche in Italia, ad avere già convocato la Conferenza dei servizi, i tempi sono stretti. Nella lettera inviata ai dirigenti scolastici degli Istituti Superiori di competenza della Provincia di Cosenza viene specificato: “Attesa la ristrettezza dei tempi a disposizione per la programmazione e la realizzazione degli interventi necessari alla riapertura in sicurezza delle attività scolastiche, ed al fine di consentire a questo Ente la sollecita attivazione delle procedure sarebbe opportuno fornire a questo Ente già in sede di conferenza una relazione giustificativa degli interventi richiesti nell’ambito dell’obiettivo di riduzione del rischio di contagio da Covid-19”.
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Cosenza, 17 aprile 2020 - La difficile e complessa gestione delle attività e funzioni dell’Ente ha richiesto, sin dal sorgere dell’attuale fase emergenziale correlata alla pandemia da COVID-19, un supplemento di impegno e responsabilità senza le quali ogni volontà, ogni sforzo, ogni obiettivo avrebbero rischiato di diventare inutile e vano.
Il lavoro realizzato in queste settimane è stato orientato ad assicurare servizi essenziali, ma anche a sostenere le esigenze lavorative di tutte quelle realtà imprenditoriali e produttive che hanno continuato a svolgere, con generosità ed abnegazione, le loro attività al servizio delle istituzioni e delle comunità.
La Provincia di Cosenza, con tutte le sue risorse umane e strumentali, ha contribuito ad alimentare azioni e comportamenti responsabili, finalizzati a coniugare l’esigenza di controllo del territorio con la salvaguardia delle condizioni indispensabili per non interrompere i virtuosi processi di produzione e di sviluppo ancora in essere nonostante il dilagante fenomeno pandemico.
Occorre, però, non dimenticare quanti, silenziosamente, hanno offerto il loro operoso contributo senza vincoli né condizioni, spinti dal solo desiderio di cooperare all’avvio di un percorso di ripresa, di sviluppo e di speranza per la nostra e la loro terra.
È, perciò, doveroso esprimere un profondo e sentito sentimento di ringraziamento nei confronti di quanti, aziende e cittadini, hanno voluto essere in prima linea in questo drammatico momento del nostro Paese. Penso sia giusto ringraziare la Protezione civile regionale, ma anche le aziende - “Zupo Arreda”di Zupo Debora, Maurizio e Mara, “Cerchiara Infissi”, “Design Multimedia”, “Federimprese Calabria CLAAI” nella persona del presidente Francesco Beraldi, “Lattoneria Florense” di Pietro Spina con la collaborazione di “New Parquet” di Domenico Laratta - che hanno voluto donare le visiere e le mascherine, frutto di un lavoro svolto dopo aver convertito le loro produzioni, purtroppo, interrotte in applicazione delle disposizioni normative emanate per l’insorgere della fase emergenziale. Il loro esempio costituisce l’espressione autentica della gente di Calabria che sa essere disponibile, solidale e generosa senza fini reconditi né calcoli di convenienza.
A loro ed ai cittadini della nostra provincia, che con il loro disciplinato e responsabile comportamento hanno concorso al contenimento della diffusione della pandemia da COVID-19, rivolgo il mio ringraziamento vero, con la speranza che presto si possa riprendere, con più intensità ed efficacia, il nostro impegno sociale, civile ed istituzionale.
Presidente Provincia di Cosenza
Franco Iacucci
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