Questo il comunicato stampa di Franco Iacucci, candidato alla presidenza della Provincia di Cosenza
Franco Iacucci, sindaco di Aiello Calabro e candidato alla presidenza della Provincia di Cosenza, a margine della presentazione delle liste, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“E' un grande onore per me concorrere alla presidenza della Provincia di Cosenza.
Abbiamo costruito una grande e forte coalizione per vincere l'ambiziosa sfida del rilancio del ruolo di questo ente, e di raccordo con i territori, anche con l'idea di rafforzare il rapporto tra i comuni della provincia ed il governo regionale.
Insieme a noi sono in campo tanti validi amministratori.
Abbiamo dalla nostra parte sindaci e consiglieri comunali, anche espressione di liste civiche, con una storia politica differente, una formazione culturale diversa, ma uniti in questo progetto che punta all'aggregazione ed alla inclusione.
Desidero ringraziare tutti coloro che hanno espresso interesse ed apprezzamento per la mia candidatura”.
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Il 15 dicembre con titolo “In Provincia non c’e' posto per Di Natale” scrivevamo che “ Uno degli effetti del NO referendario dovrebbe essere il ritorno alle vecchie province”, che “ Se sarà così avremo un nuovo Mario Oliverio” ed, inoltre, che “Ma certamente non sarà Di Natale”.
Ed infine dicevamo che tanto sarebbe successo “ se è vero, come sembra, che Franco Iacucci voglia fare VERA politica” atteso “Che il ruolo di Richelieu di Mario Oliverio stesse stretto a Iacucci ci era parso non solo possibile, ma anche obbligato”.
Per ultimo segnalavamo che “Certo che occorrerà l’avallo di Mario Oliverio” ma anche che questo “ avallo sicuramente ci sarà potendo Iacucci ( e chi altri) essere come Gentiloni per Renzi, na garanzia” e che “la presidenza Iacucci inoltre è una garanzia anche per la tenuta del PD in provincia di Cosenza”, eccetera.
E così sembra sia.
Già scrivevamo che a “chiedere un suo impegno diretto non sono solo diversi settori del Pd (renziani e minoranza interna), ma anche altri settori del centrosinistra come l'area che fa riferimento al deputato Franco Bruno e all'ex consigliere regionale Salvatore Magarò” e che, poi, Iacucci, poi, vanta importanti amici anche fuori dal PD ( non fateci fare i nomi: sono tanti)”.
Ed infatti la profezia sembra essersi avverata. Leggiamo che per la “Provincia di Cosenza, il Pd sceglie Iacucci”
«La Segreteria e il gruppo consiliare provinciale – spiega una nota ufficiale arrivata nelle redazioni – propongono, dunque, un sindaco di un piccolo comune, con grande esperienza sul terreno amministrativo e politico e in grado di attrarre moltissime forze civiche, oltre i classici steccati partitici».
Una candidatura spiegano la Segreteria e il gruppo consiliare provinciale «che vuole unire territori, esperienze amministrative e comunali al fine di coinvolgerli in un grande progetto politico di rilancio del ruolo e del protagonismo della Provincia di Cosenza».
Peraltro insistono che la decisione di Franco Iacucci, del resto, «di volersi spendere per la funzione di Presidente della Provincia, è la dimostrazione che si vuole scommettere sul sindaco, sul dirigente politico, sull'amministratore di lungo corso che ben conosce il funzionamento delle istituzioni e le esigenze della nostra Provincia».
In sostanza tra i due litiganti ( il sindaco di Rende Marcello Manna ed il consigliere provinciale Graziano Di Natale ) il terzo gode.
Ma il PD non dimentica chi lavora e ringrazia l’attuale presidente facente funzioni Graziano Di Natale per il suo lavoro «finalizzato a riportare legalità e trasparenza alla Provincia di Cosenza».
Domani mattina giovedì 5 gennaio nella sede della federazione provinciale il voto per la investitura ufficiale dalla assemblea dei sindaci e degli amministratori del Pd.
Dall’altro lato Occhiuto, un avversario duro, ma in caduta libera.
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Uno degli effetti del NO referendario dovrebbe essere il ritorno alle vecchie province.
Se sarà così avremo un nuovo Mario Oliverio.
Ma certamente non sarà Di Natale.
Perlomeno se è vero, come sembra, che Franco Iacucci voglia fare VERA politica.
Che il ruolo di Richelieu di Mario Oliverio stesse stretto a Iacucci ci era parso non solo possibile, ma anche obbligato.
In Calabria si sa bene ci sono 5 anni di destra seguiti da 5 anni di sinistra. E così la prossima volta toccherà al centro destra .
E Iacucci non potrà aspettarsi un ruolo di maggioranza, lui che è nato ed ha vissuto sempre a sinistra.
Ed allora potrebbe essere utile uscire dall’ombra e candidarsi alla presidenza dell’ente provincia.
Certo che occorrerà l’avallo di Mario Oliverio
Un avallo che sicuramente ci sarà potendo Iacucci ( e chi altri) essere come Gentiloni per Renzi, na garanzia.
Una garanzia per il passato, una garanzia per il suo futuro politico.
La presidenza Iacucci inoltre è una garanzia Anche per la tenute del PD in provincia di Cosenza.
E poi lui conosce la provincia meglio di tutti.
Ed è per questo che a “chiedere un suo impegno diretto non sono solo diversi settori del Pd (renziani e minoranza interna), ma anche altri settori del centrosinistra come l'area che fa riferimento al deputato Franco Bruno e all'ex consigliere regionale Salvatore Magarò”
E Iacucci, poi, vanta importanti amici anche fuori dal PD ( non fateci fare i nomi: sono tanti).
L’unico problema è che le elezioni sono in programma per domenica 29 gennaio e, dunque, non c'è molto tempo per tergiversare.
Già forse proprio questo è il vero problema di Franco Iacucci.
Anzi qualcuno dice che la accelerazione delle elezioni sia stata fatta per lasciarlo fuori!
Vedremo.
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Cosenza
Aiello Calabro è quel paesino delle colline tirreniche cosentine dalla importante storia ma che sta perdendo anno dopo anno i suoi abitanti.
Aiello è passata dagli altri 5500 abitanti del 1951 ai poco più di 1800 di questi anni.
Ma gli aiellesi sono stati abituati a sopportare e violenti terremoti, momenti difficili , traversie, tra cui lunghi assedi risorgendo ogni volta.
Anche oggi Aiello calabro spera nella sua rinascita culturale ed economica e si affida al nuovo teatro comunale appena inaugurato proprio dal Presidente Mario Oliverio alla presenza di numerosi sindaci, autorità civili, militari e religiose, associazioni e cittadini.
Un’opera alla quale si affida lo sviluppo della cultura, del lavoro e perfino del rientro degli emigranti.
A certificarlo nientemeno che la presenza del Rettore dell'Università della Calabria, ed il direttore
Gino Mirocle Crisci e del mega direttore Anastasi.
Il sindaco Iacucci, infatti, ha dichiarato "L'apertura del teatro comunale rappresenta un sogno che si realizza, un traguardo importante per l'intera comunità di Aiello Calabro. Questa struttura, infatti, dovrà diventare un importante luogo di incontro e promozione culturale, sarà occasione di scambi tra culture e storie diverse, agevolerà i processi di aggregazione e socializzazione all'interno del nostro comune e darà prestigio all'intera comunità. Il nostro obiettivo è quello di farne un vero e proprio punto di riferimento per l'intera cittadinanza ma, soprattutto, per i nostri giovani che qui potranno accrescere ed approfondire le loro conoscenze e il loro bagaglio culturale attraverso varie iniziative: presentazioni di libri, rassegne teatrali, proiezioni cinematografiche, incontri e dibattiti. Ci abbiamo creduto molto, abbiamo impiegato sforzi ed energie per raggiungere questo importante traguardo e alla fine ci siamo riusciti, grazie anche e soprattutto alla determinazione e alla volontà della Giunta regionale e del presidente Oliverio che, come noi, considerano la cultura un fattore centrale soprattutto per il rilancio di aree interne come la nostra, che costituiscono l'80% del nostro territorio regionale e che devono assolutamente essere aiutate e supportate a contrastare l'esodo, lo popolamento e l'abbandono che sta caratterizzando, soprattutto in questi ultimi anni, le nostre zone attraverso un pesante ritorno del fenomeno migratorio”.
Iacucci in sostanza è convinto che” Là dove ci sono biblioteche, scuole, cinema e teatri, là cresce l'economia, si migliora la competitività, nascono nuove idee e nuovi progetti. In questi e solo in questi luoghi nasce il domani e si consolida la certezza di un futuro migliore”.
Gli ha fatto eco il presidente della regione Mario Oliverio, il quale ha dichiarato «Oggi è una bellissima giornata per la vostra comunità e per l’intera regione perché non solo si pone un ulteriore tassello nella vita della vostra comunità e dell’intero comprensorio, ma si offre all’attenzione di tutti un ulteriore esempio di buon governo e dedizione alla propria comunità.
Investire in cultura è la condizione necessaria per investire sul futuro.
Lo è ancor di più quando tale investimento avviene in un’area interna che ha subito, nel tempo, pesanti processi di spopolamento e abbandono.
Contrastare l’esodo significa creare opportunità di lavoro, valorizzare le identità e le risorse del territorio, ma soprattutto offrire ai giovani e alle comunità luoghi di incontro e di aggregazione in cui possano esprimere tutta la loro creatività e il loro desiderio di conoscenza e sapere”
E proprio per questa convinzione Oliverio ha aggiunto che:”Stiamo per approvare in giunta, per poi trasmetterla al consiglio regionale la nuova legge sui teatri. Uno strumento a cui annettiamo grande importanza e che stiamo elaborando con il concorso di tutte le compagnie teatrali calabresi”
Come dubitarne, visto che la regione eroga contributi a fondo perduto a favore delle amministrazioni e delle compagnie teatrali ?
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Campora San Giovanni
Non tutto il futuro di Amantea è nero.
In fondo al tunnel si intravvede la luce.
E se anche non sappiamo quanto esso tunnel sia lungo vi è la certezza che alla fine del cammino c’è la luce, il positivo.
La conferma della Casa della Salute ad Amantea è giunta oggi in Catanzaro presso il dipartimento della Salute alla presenza del direttore generale Riccardo Fatarella , del Dott. Raffaele Mauro Direttore Generale ASP Cosenza dal 15 gennaio 2016 e del sindaco di Aiello Calabro Franco Iacucci.
Ad ascoltare la buona nuova il sindaco di Amantea Monica Sabatino, l’assessore alla sanità Emma Pati, ed un gruppo di cittadini in rappresentanza della rete “Difendiamo la salute” , tra cui Enzo Giacco, Peppe Marchese, Salvatore Amendola, Chiappetta Tonino, Domenico Vellone, Carmela Franco , Lauretta Pagliaro.
Finalmente, quindi, la giusta attenzione all’hinterland di Amantea che dopo essere stata addirittura una Azienda sanitaria, poi un distretto, era diventata un poliambulatorio sempre meno capace di erogare servizi.
Ora si inverte questo trend negativo e si comincia ad intravvedere questa nuova figura strutturata del servizio sanitario che sarà capace di offrire prestazioni 24 ore su 24 con l’assistenza di medici generici e specialisti.
Non solo ma il dr Fatarella, mentore della rete “Difendiamo la salute” nella lotta per l’ottenimento della casa della salute per l’hinterland di Amantea , ha anticipato che l’Atto aziendale adottato, con straordinaria lungimiranza dal dr Raffaele Mauro il 29 agosto, a breve riceverà l’approvazione del dipartimento e sarà rimesso al commissario Scura che sicuramente lo approverà per quanto riguarda Amantea.
Ringraziamenti sono stati espressi da tutti i presenti ed ovviamente al presidente Oliverio ad iniziare dal Sindaco per finire a tutti i componenti della rete.
….e non basta....segue…..
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Politica
Non compare mai, ma c’è sempre.
Ma stava per essere scoperto e comunque è stato denunciato.
Lo si deve alla paura od all’onesta di uno degli assessori “tecnici”che stando a Il Corriere della Calabria( come faremmo senza di lui?) racconta di “Un assessore si è visto consegnare dal capo della segreteria del governatore “un decreto già completo in ogni sua parte con dentro i nomi del suo staff, dal capo di gabinetto per finire all'autista”
Ed ecco la reazione( non sappiamo se per paura o per onestà). L’assessore ha obiettato : «Sono un docente universitario non un politico di professione e intendo sapere bene chi mi metto in casa anche perché sono abituato a rispondere direttamente dell'operato dei miei collaboratori».
Ma come si permette?
E’ stato scelto tra tanti dal Governatore, percepisce una indennità altissima ed obbietta sui nostri metodi?
E chi avrebbe dovuto scegliere i nomi?
Forse lui?
Ma l’assessore non ha mollato. Ha sentito i colleghi ed ha minacciato le dimissioni.
Alla fine , però, le dimissioni sono rientrate.
Non sappiamo perché.
Se cioè l’assessore tecnico ( l’unico) ha firmato le nomine imposte ( come tutti?) o se le stesse sono ritirate.
Ed è inutile attendersi altre notizie dalla stampa minculpoppiana che contribuisce al governo della regione Calabria.
Certo che l’ episodio la dice lunga.
Ed è la prima volta che viene fuori come opera il Richelieu-Mazzarino della corte del Re Oliverio.
Non resta che aspettare un possibile( ed invocato) intervento del M5S. Chissà che non ci facciano sapere gli attori di questa ennesima commedia…..
Ah, sembra che PD, allora, sia l’acronimo di Porta Documenti( da firmare)
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Catanzaro