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Il Minculpop ed il consiglio regionale calabrese

Venerdì, 03 Maggio 2013 22:58 Pubblicato in Calabria

“Desidero che il giornalismo si renda conto delle necessità storiche, di certe ineluttabilità storiche; desidero che il giornalismo collabori con la regione”somiglia tantissimo a quanto disse il giorno 27 ottobre 1923 Mussolini che con parole similari( nazione al posto di regione) fissò la concezione fascista del giornalismo.

Solo che al tempo non venne sottoscritto un accordo con gli organi di rappresentatività della stampa come successo in Calabria.

Un accordo che una stampa libera non può non giudicare « sconcertante». E che a dirlo sia stato nientemeno che Enrico Paissan, vicepresidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, la dice lunga!

Così come la dice lunga ch l’accordo sia stato definito anche« buffo e non condivisibile»

E che infine Paisan sottolinei come questa normativa calabrese risulti aberrante, perchè vieta ai non iscritti all’Ordine di svolgere il lavoro di giornalisti. Un modo a suo parere inaccettabile per ridare fiato a una vecchia separazione tra abusivi, free lance, precari non ufficialmente riconosciuti – spesso giovani che rappresentano l’ossatura portante dell’informazione - e i professionisti.

A noi, piccoli ma dignitosi informatori, sembra in verosimile ed indecente che l’accesso sia lasciato alla discrezione degli uffici stampa, cioè di persone che sono state scelte e nominate dal potere e che da esso dipendono. Come a dire che se sbagliano rischiano di perdere il posto. Peraltro per capire la dipendenza degli uffici stampa “minculpoppiani” basta leggere quanto siano ridondanti, spesso incomprensibili, atti cioè ad offrire un volto molto parziale della verità, come quando si dice che in Calabria il turismo va bene perché cresce il numero dei turisti non italiani, dimenticando di dire che il numero complessivo degli arrivi e delle presenze si è notevolmente ridotto. Insomma un giornalismo simile a quello fascista che chiamava “ritirate strategiche” le disfatte e che nascondeva le nostre disastrose sconfitte in guerra con relativo numero di morti in Albania, in Grecia, nei paesi Balcanici, in Russia e in Africa, parlando del coraggio dei soldati italiani.

Presidenza del Consiglio

Giovanni Legnini (Editoria e Attuazione Programma - Pd), Sesa Amici (Rapporti con il Parlamento e coordinamento attività di Governo - Pd), Sabrina De Camillis (Rapporti con il Parlamento e coord. attività Governo - Pdl), Walter Ferrazza (Affari Regionali e Autonomie), Micaela Biancofiore (Pari Opportunità - Pdl), Gianfranco Miccichè (Pubblica Amministrazione e Semplificazione - Grande Sud)

Interno

Filippo Bubbico (Viceministro - Pd), Domenico Manzione, Giampiero Bocci

Affari Esteri

Lapo Pistelli (Viceministro - Pd), Bruno Archi (Viceministro - Pdl), Marta Dassù (Viceministro), Mario Giro

Giustizia

Giuseppe Beretta (Pd), Cosimo Ferri

Difesa

Roberta Pinotti (Pd), Gioacchino Alfano (Pdl)

Economia e Finanze

Stefano Fassina (Viceministro - Pd), Luigi Casero (Viceministro - Pdl), Pierpaolo Baretta (Pd), Alberto Giorgetti (Pdl)

Sviluppo Economico

Carlo Calenda (Viceministro - Scelta civica), Antonio Catricalà (Viceministro), Simona Vicari (Pdl), Claudio De Vincenti

Infrastrutture e Trasporti

Vincenzo De Luca (Viceministro - Pd), Erasmo De Angelis, Rocco Girlanda (Pdl)

Politiche Agricole Forestali e Alimentari

Maurizio Martina (Pd), Giuseppe Castiglione

Ambiente, Tutela del territorio e del mare

Marco Flavio Cirillo (Pdl)

Lavoro e Politiche Sociali

Cecilia Guerra (Viceministro - Pd), Jole Santelli (Pdl), Carlo Dell’Aringa (Pd)

Istruzione, Università e Ricerca

Gabriele Toccafondi (Pdl), Marco Rossi Doria, Gianluca Galletti (Udc)

Beni, Attività culturali e turismo

Simonetta Giordani, Ilaria Borletti Buitoni (Scelta civica)

Salute

Paolo Fadda (Pd)

Ed ancora una volta la Calabria resta in bianco

Se giri per Amantea trovi sui muri, nei bar, la locandina Rosa ( come la maglia del giro d’Italia) a firma del maestro Giuseppe Frangione che annuncia che martedì 7 maggio transiterà per Amantea il 96 ° Giro d’Italia.

Ed è un Giuseppe Frangione “particolarmente orgoglioso di poter contribuire a rinvigorire in Calabria la passione per il ciclismo che per il maestro è lo sporto nel quale maggiormente l’uomo può mettere in luce l’essenza, la volontà, il carattere”.

Proprio per questo Frangione ha indetto con il patrocinio dell’Amministrazione comunale il traguardo volante “2° memorial otto ciclisti lametini”

Dichiara il maestro Frangione: “ La mia iniziativa è nata con uno spirito ben preciso: propagandare attraverso lo sport del pedale, il turismo in una regione dove questa attività lascia a desiderare”.

E di seguito insiste dichiarando che “ Devo anche combattere più di una volta contro l’indifferenza, l’apatia, il distacco di alcuni amministratori regionali che non vogliono comprendere l’importanza della presenza del Giro d’Italia nella nostra regione e schivano l’invito manifestando una insensibilità deplorevole, spesso assai lontano di questa realtà calabrese”

Una insensibilità che non comprende il consiglio comunale di Amantea che ha voluto premiare il maestro Frangione , maestro di sport e esperto in alimentazione macrobiotica, con una targa concessa- riporta l’epigrafe-: “ In segno di gratitudine per l’attività ch svolge volontariamente al servizio del bene dei cittadini tutti”.

Appuntamento, allora, martedì 7 maggio sulla Statale 18 in occasione del 96° Giro d’Italia ed in particolare nei pressi del traguardo volante che sarà presieduto come sempre dal maestro dello sport Giuseppe Frangione.

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