
Forse ha bevuto troppa birra.
Foto dal web. Parliamo di G. un trans che ha quasi 40 anni, che vive a Roma ed è parrucchiera, a domicilio, e che era a Cosenza per far visita ad un’amica.
Forse ha bevuto troppa birra e dopo aver perso una grossa somma di denaro alla slot ha litigato animatamente contro un cliente che l’avrebbe appellata come “ricchione”.
Tutto è successo domenica pomeriggio scorso in un piccolo bar di Quattromiglia
Il Titolare e la cameriera del bar hanno deciso di chiamare i carabinieri per fermare la lite che stava degenerando.
La brasiliana stando a quanto emerso in tribunale trans avrebbe iniziato ad inveire contro di loro, lanciando sgabelli e altra mobilia all’interno del locale e aggredendo i militari.
La brasiliana così è stata bloccata dai militari dell’Arma e trasferita in caserma.
Qui giunta la brasiliana ha anche tentato la fuga ed è stata fermata dai cancelli chiusi.
I carabinieri sono stati costretti a farle indossare una mascherina per il vizio di sputare addosso ai militari.
I carabinieri hanno poi raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale civile dell’Annunziata per essere medicati con una prognosi dichiarata di guarigione di 10 giorni.
L’indagato è stato posto in stato di fermo con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate personali.
Oggi il giudice ha convalidato l’arresto applicando la misura cautelare
Una lite finisce in tragedia a Schiavonea, frazione del comune di Corigliano Rossano.
Un uomo, V.C., 43 anni, di nazionalità romena, è, infatti, morto in seguito ad una caduta durante la quale ha battuto la testa a terra in seguito ad una lite, scoppiata per futili motivi, con altri suoi connazionali in alcune baracche di fortuna.
La lite tra romeni è avvenuta nella tarda serata di ieri in una casa rurale in contrada Boscarello nella frazione di Schiavonea a Corigliano Rossano. Tra la vittima ed un suo connazionale è nata una colluttazione, in seguito alla quale il 43enne è caduto battendo la testa. Il colpo è stato fatale e l'uomo è morto. Sul posto oltre all’ambulanza del 118 si sono recati i carabinieri della compagnia di Corigliano Calabro che hanno avviato le indagini per omicidio preterintenzionale.
A seguito delle prime risultanze i Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un romeno di 33 anni.
Durante le ricerche del reo nella zona di vegetazione intorno alle baracche, i militari si sono accorti della presenza di un uomo che si nascondeva dietro dei cespugli, il quale, una volta scoperto, scoppiava in un pianto liberatorio, ammettendo le proprie responsabilità sull’omicidio.
Il soggetto, successivamente identificato in P.M.I., 33enne romeno con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato immediatamente accompagnato in caserma, mentre veniva reperito dai Carabinieri un testimone oculare, anch’egli romeno, che aveva assistito a tutta la lite e al suo tragico epilogo.
La lite scoppiata fra i due connazionali per futili motivi era degenerata e la vittima aveva battuto la fronte contro un oggetto contundente, finendo poi esanime a terra.
Il 33enne romeno è stato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari coordinata dal procuratore Eugenio Facciolla, sottoposto dai militari a fermo di indiziato di delitto per il reato di omicidio preterintenzionale e tradotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari a disposizione dell’A.G.
La salma, invece, dopo l’ispezione cadaverica veniva portata presso l’obitorio di Corigliano, in attesa dell’esame autoptico che verrà disposto dalla Procura.
Ilquotidianodelsud
La lotta contro gli incendi dei Carabinieri Forestale
Particolare attenzione al Parco del Pollino
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa
Rotonda 11 luglio 2019 – Il Parco del Pollino ed in particolare l’area ricadente il Comune di Orsomarso sono particolarmente attenzionate dai Carabinieri Forestale al fine di prevenire il fenomeno degli incendi.
Come anticipato nelle scorse settimane, questa zona, insieme ai Comuni di Aieta e Tortora, è stata individuata dal Nucleo informativo antincendio boschivo del Comando tutela forestale, come area particolarmente interessate da incendi boschivi.
A tal riguardo già da alcuni giorni, nell’area protetta, e grazie anche al contributo dell’Ente Parco, sono in servizio le pattuglie di rinforzo dei Carabinieri Forestali che provengono da diverse Regioni d'Italia, e che controllano il territorio al fine di tutelare il Parco del Pollino.
Tale attività rientra in una più vasta legato a un efficace servizio di avvistamento e alla rapidità delle operazioni di spegnimento che vede in prima linea l’Arma dei Carabinieri e volontari delle associazioni in convenzione con il Comando Generale dei Carabinieri, assieme a Legambiente, Federparchi e WWF.