BANNER-ALTO2
A+ A A-

Non ci credevamo.

Ed invece è la verità.

Sono cominciati i lavori del “nuovo” lungomare.

 

Nella foto la prova.

Non sappiamo di che lavori si tratta visto che manca il Cartello di cantiere che per legge non solo è obbligatorio ma che permette di capire il tipo di opere da realizzare, l’importo delle opere da realizzare, le modalità di realizzazione (lavori in economia, appalto chiavi in mano, ecc.. gli estremi dell’autorizzazione o permesso di costruire comunale riguardante le opere da eseguire, il nome del progettista architettonico, il nome del progettista delle strutture, il nome del progettista degli impianti, il nome del direttore dei lavori, il nome del responsabile della sicurezza, durata dei lavori, eccetera.


Si tratta, ovviamente, di una mera dimenticanza, atteso che è ben difficile che proprio il comune, che è obbligato a contravvenzionare le omissioni, abbia scientemente omesso un adempimento previsto dalla vigenti disposizioni normative.

Purtroppo non sappiamo che cosa si stia realizzando, ma è da ritenere che si tratti della esecuzione di una parte del progetto generale fatto redigere e per il quale venne richiesto il mutuo e raccolte le firme.

 

E riteniamo che esistano tutti i pareri e le autorizzazioni previste dalle correnti leggi, atteso che ex adverso i lavori sarebbero stati sospesi dalle relative e competenti autorità di vigilanza.

 

Per questo occorre attendere il giorno della inaugurazione dell’opera quando sapremo, dalla stessa presenza dei politici, chi porti il perito di questa opera

Amantea si prepara alla stagione turistica 2016.

Pubblicato in Cronaca

Dal Rapporto 2015 sul “Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio”, rileviamo su circa 8.300 km di coste, 7.500 km sono ancora naturali, ossia liberi da strutture marittime e diprotezione costiera realizzate a ridosso della riva.

Inoltre sempre l’Ispra ci dice che più di un terzo delle coste sono alte, mentre oltre4800 km sono coste basse, e di esse circa il 70% sono spiagge ghiaiose o sabbiose, le più vulnerabiliall’azione del mare e soggette a processi erosivi, di origine ormai prevalentemente antropica.

Per meglio capire parliamo di un fenomeno che interessa 646 comuni costieri nei quali abitano circa 16,9 milioni di abitanti , corrispondenti al 30% della popolazione nazionale, concentrata su un territorio di 43.000 km2, pari a circa il 13% del territorio nazionale.

Ovviamente i fenomeni connaturati all’ambiente costiero (erosione, mareggiate, inondazioni) rappresentano una minaccia solo per gli insediamenti urbani e produttivi prospicienti la riva.

Correttamente l’Ispra evidenzia che la responsabilità di questo fenomeno deriva dalla necessità di mettere in sicurezza degli argini ed i versanti montani che ha ridotto il flusso di sedimenti alle foci fluviali, destinato alla naturale distribuzione lungo i litorali, e l’urbanizzazione dei litorali con lo smantellamento e l’irrigidimento degli apparati dunali hanno favorito l’innesco di processi erosivi lungo tutta la penisola.

Insomma delle due l’una, o salviamo le coste o salviamo argini fluviali e versanti montani!

Mentre nei secoli scorsi la linea di battigia è avanzata grazie all’apporto detritico, nel ventesimo secolo esiste un progressivo ed irrefrenabile arretramento.

Un arretramento figlio di una scelta irrazionale quale quella di usare il materiale dei fiumi per realizzare i rilevati ferroviari e stradali e tutte le costruzioni .

E così dal 1950 al 1999 , il 46% delle coste basse ha subìto modifiche superiori a 25 metri e, pur avendo considerato in progradazione quelle aree che con opere di colmamento sono state sottratte al mare e nel corso degli anni parzialmente rinaturalizzate, i tratti di costa in erosione (1.170 km) sono superiori a quelli in avanzamento.

Anche nel periodo compreso tra il 2000 e il 2007 l’assetto della linea di riva ha confermato tale tendenza: il 37% dei litorali ha subito variazioni superiori a 5 metri e i tratti di costa in erosione (895 km) sono ancora superiori a quelli in progradazione (849 km).

Interi arenili sono fortemente arretrati, con una perdita di territorio e del suo valore sia dal punto di vista ambientale sia economico.

Nonostante i numerosi interventi di conservazione e ripristino dei litorali, le spiagge continuano a

perdere superficie.

La Calabria, in particolare tirrenica, è tra le regioni più colpite da questo fenomeno.

Ed Amantea non ne è certamente esclusa!

Tutta la sua costa è interessata , ormai da circa 40 anni, da costose opere di difesa .

Parliamo per lo più di opere rigide aderenti la riva, come pennelli, scogliere o opere miste, con il duplice scopo di ridurre l’impatto delle onde durante le tempeste e di contrastare l’erosione favorendo processi di sedimentazione .

Quasi sempre sono opere realizzate per difendere lungomari ( qualcuno resiste, qualcuno è stato distrutto immediatamente ) o case di abitazione, comprese quelle abusive .

Ed ogni mareggiata fa paura , al punto che le ferrovie statali, realizzate poco più di 120 anni fa nella supposizione che il fenomeno di ripascimento delle spiagge continuasse come nei secoli precedenti( supposizione erronea) hanno addossato enormi barriere di massi a protezione della massicciata.

Il risultato per la Calabria tirrenica ( Amantea in primis) è stato terribile.

Le splendide spiagge ancora vive degli anni 50-60 sono ormai un sogno.

Lo strano è che fioriscono i lidi balneari che poi hanno pochissimi ospiti e mancano di redditività e nel mentre si riducono le spiagge libere.

Che fa il WWF? Che parli almeno lui!

Pubblicato in Primo Piano

Ma non sono auguri. Basta leggere il se guente comu nicato:“Come dico sempre, la memoria, specie in poli tica, e' impor tante. http: //trn-news.it/portale/index.php/politica/item/5140-facile-fare-profezie-di-rosario-cupelli

In data 13 Agosto 2015 avevo scritto un articolo,"facile fare profezie” e a distanza di mesi, ecco che anche altre ed autorevoli persone (non quindi il ………..   non elenco tutte le “gentilezze” che mi vengono rivolte, nascosti da alias, per questioni di spazio) esprimere perplessità a proposito della cosiddetta “pista ciclabile”. Scrivevo che i soldi non sarebbero bastati, per i troppi lavori e variazioni “conseguenti” alla realizzazione del progetto. Che sarà, più che una pista da famiglia, una pista da CROSS-BIKE. Che però ha asfaltato la stradina per raggiungere le villette, “ex baracche”, poste alla fine del lungomare. Che non si sa come interdirla ai mezzi a motore.

Un progetto diverso dall’idea originale, che prevedeva un percorso parallelo al mare, trasformato in un tortuoso sentiero. Un progetto di cui nei giorni scorsi, l’ex assessore ai lavori pubblici,  “vantava la proprietà”, insieme ad altre opere, magari come il “frequentatissimo” e non “pericoloso” ponte di Santa Maria. L'ex assessore commette sempre lo stesso errore, si dimentica che le scelte in una Giunta sono ATTI COLLEGIALI, quindi lui è "proprietario" della propostae dell'approvazione di quei progetti, insieme a TUTTA la precedente Giunta, cosi come è responsabile dei debiti , dei mutui, di TUTTE le scelte, contratte da quella decaduta Giunta, famosa per aver intascato due milioni circa di soldi pubblici, per un servizio non prestato alla cittadinanza e di cui ancora non sono state rese note le cifre.

Scrivevo rivolgendomi a tutti i cittadini, ma in particolare alla Menichino, ottimo consigliere d’opposizione di una lista civica (lo dico da tempo), ma che erroneamente ho contribuito ad eleggere nel M5S, affinché si attivasse nella sua funzione ispettiva e di controllo. Ma niente. Perché??

Chiedo ma chi è il progettista? Non penso l'arch. Vita , ovvero   lo stesso del progetto Lungomare sponsorizzato dal gruppo Menichino, Vita è solo il direttore dei lavori, confermate Menichino/Defina?

Comunque, il gruppo Menichino/Defina , in quel periodo, era impegnato in quella “babilonia” del comitato lungomare,insieme a pezzi del PD, della CGIL, e da altri politici, come Mazzei e Suriano, che, insieme a Tempo,quel progetto del lungomare dell'Arch. Vita, lo hanno approvato e finanziato e NON REALIZZATO con la passata e sopracitata Giunta .

Tutte persone aventi in comune la lontananza dai principi del M5S, ad iniziare dalle modalità della raccolta firme, che non dovrebbe avvenire mai casa per casa, perché le firme potrebbero essere condizionate da rapporti amicali, parentali, di favore, mentre il cittadino deve attivarsi e volontariamente recarsi a firmare ai banchetti, questo sempre secondo i principi del movimento. Di questo una volta il gruppo Menichino/Defina si vantava durante la campagna elettorale, ma erano personediverse, ora si fanno "illuminare"..... ma non da Beppe. Sia chiaro che la modalità della raccolta firme e' da considerarsi LEGITTIMA.

A proposito del lungomare, è di nuovo diventato argomento di discussione. Anche in questo caso ricordo di averne più volte scritto (basta andare a cercare).

Prendo atto che a distanza di mesi , molti , compreso il gruppo Menichino/Defina, condividano la mia idea di un “concorso di idee” per il lungomare . Così come propongono di attingere ai fondi europei, anche se in maniera confusionaria, parlando di fondi diretti e indiretti, praticamente mischiando l’olio e l’aceto. O come quando chiedono di   usare i finanziamenti europei per RECUPERARE i soldi dei mutui contratti ????? E' stata addirittura approvata da TUTTI (tranne G.Morelli) in consiglio comunale????? sono curioso, vedremo come si recuperano, per il momento oltre a sganasciarmi dalle risate, penso ad un mio conoscente di Bergamo che sarà coricato sotto la scrivania.

Mi permetto di invitare tutti i politici intervenuti,a non limitarsi solo a suggerire, per quello basta anche un semplicissimo cittadino come me, ma LORO, valenti politici, dovrebbero fare altro.

Per esempio riguardo al progetto:

Ruggiero invece di fare “chiacchiere da bar”, essendo architetto ed ambientalista, perché non REGALA alla cittadinanza un’idea di Lungomare ecocompatibile e verde.

La Menichino che ha all’interno del suo gruppo, quel valente tecnico, anche se senza laurea, Cassano, quello che ha realizzato quella "bellissima" ricostruzione di Coreca con i massi a protezione, non DONA alla cittadinanza un progetto aderente alle stelle del Movimento.

Lo stesso Giacco (di cui apprezzo l'attivismo) con i potenti mezzi del PD, invece di “elaborare” (qualche maligno dice scopiazzare, ma anche in quello ci vuole bravura) condivisibili trattati sulle cose da fare ad Amantea, non REGALA all’Amministrazione, che ricordo è targata PD, proposte concrete, su carta, del lungomare che auspica.

Progetti che l’Amministrazione come farebbe a non prendere in considerazione, dopo che ogni volta si lamenta delle mancanze di proposte.

Amministrazione a cui mi permetto nuovamente di suggerire, di “aprire” , dichiedere, una collaborazione, pubblica, ai tanti giovani e valenti tecnici amanteani e del circondario(purché laureati) su questo argomento, sfatando così l’accusa di volere favorire qualche “amico”. Si potrebbe applicare per loro, come compenso, il metodo ventilato per il progetto lungomare.

Sui Fondi europei:

anche in questo caso Giacco ed il PD, dovrebbero essere più concreti ed indicare, in modo preciso e con riferimenti chiari, a quali finanziamenti il Comune può accedere.Considerati i mezzi a disposizione del PD, è ridicolo limitarsi alla più che generica frase “fondi europei”.

Anche il gruppo Menichino/Defina non può limitarsi alle generiche parole, peraltro espresse in maniera "confusa", ma "recupererà". Ricordo che a Bruxelles lavora un componente del loro gruppo, Carlo Diana, da me ideologicamente molto lontano, ma ragazzo molto preparatoe che ha fatto dello studio la sua vita e che da poco ha vinto un concorso come funzionario al Parlamento Europeo (ne approfitto per fargli pubblicamente gli auguri), quindi perché non coinvolgerlo per avere riferimenti certi? Così come consiglio al gruppo Menichino/Defina, così vicino al parlamentare europeo Ferrara ed ai suoi più che NUMEROSI collaboratori, di coinvolgerli, visto che peraltro sono pagati con soldi pubblici e che potrebbero o forse dovrebbero dare maggiore collaborazione al territorio.

Da parte mia, a disegnare non sono bravo, ma ci posso provare e anche sui Fondi europei qualcosina ho studiato, sono eventualmente a disposizione.

Rosario Cupelli libero cittadino.

Il nostro sito è a disposizione per eventuali risposte.

Pubblicato in Politica

Il 30 settembre del 2014 apprendiamo in Consiglio che l’amministra zione Sabatino rinunciava al Progetto di ristruttura zione del Lungomare, devolvendo i due milioni e mezzo per opere di respiro marginale e non prioritarie per la città.

 

Reagiamo e ci attrezziamo per dar vita ad una raccolta firme, facendo banchetti per informare i cittadini e incentivarne il pensiero critico e la partecipazione.

Qualche “cittadino illuminato” ci fa osservare che il dibattito sul lungomare doveva essere ampio, corale e trasversale perché i cittadini potessero ottenere ascolto. Comprendiamo che è così, e accettiamo di costituire senza bandiere il “Comitato Lungomare”. Quella per il lungomare diventa una battaglia per la città, per il suo futuro e una battaglia di democrazia, che rimarrà nella storia di Amantea: il 18 giugno infatti la petizione Lungomare firmata da 1609 cittadini diventa una proposta di delibera e arriva in Consiglio Comunale. In consiglio chiediamo che si dia la parola a quel “cittadino illuminato” per presentare la proposta, ma anche dopo il suo intervento appassionato e assolutamente disinteressato l’amministrazione dei “ponticelli” (tra i ponti e gli “orticelli”) dice NO, senza appello. Ovviamente era già tutto deciso e “calcolato”.

 

 

Dopo circa sei mesi l’amministrazione riporta in Consiglio il Lungomare, decidendo di contrarre un altro mutuo (ce ne sono in corso almeno 136 fino al 2044) di 1.400.000 euro per destinarli ad una semplice “rinfrescata”, lasciando intatta la struttura. Ma chi l’ha deciso? Con chi se n’è parlato? Certo non con le minoranze consiliari, non con il Comitato Lungomare, né ovviamente con i cittadini. Inevitabile per noi criticare duramente questa decisione autoritaria, solitaria, e terribilmente antidemocratica, evidenziando la mancanza di partecipazione tanto sbandierata in campagna elettorale.

Dopo il voto il sindaco chiede la parola e per difendersi dall’accusa relativa alla mancanza di partecipazione dice di avere avuto modo di discuterne col partito democratico, cui quasi tutta l’amministrazione appartiene, aggiungendo di dover approfondire il confronto sul progetto definitivo e di essere disponibile ad altri confronti. Le parole che riportiamo testualmente sono state: “Noi siamo un’amministrazione quasi tutta partito democratico ed abbiamo avuto modo di discuterne con il gruppo del partito democratico”, a dimostrazione dell'ennesimo atto di umiliazione del concetto di confronto plurale, trasparente ed aperto con i cittadini, considerando il sindaco sufficiente, con la sua maccheronica affermazione, il "cosiddetto" dialogo con un partito. Noi del MoVimento 5 Stelle riteniamo doverosa la chiarezza e obbligatoria la trasparenza nei riguardi di tutti, condannando la pratica dei processi decisionali oscuri operati in sciagurate camere di compensazione partitiche, espressione di una Politica che continua a puzzare di quel marcio autoreferenziale che non incrocia mai i desideri, le aspirazioni e la voglia di partecipazione plurale della cittadinanza intera.

 

Purtroppo questi valori non sono prioritari per un’amministrazione che non consente le riprese del Consiglio e ritarda la modifica regolamentare che doveva essere calendarizzata il 30 novembre scorso. E che gestisce la casa dei cittadini come fosse proprietà privata.

Se sia vero o meno quanto affermato dal sindaco, se ci siano altre “versioni” della realtà poco ci importa.

Ciò che più conta in questo momento è chiedere all’amministrazione di aprire il confronto con la cittadinanza, come detto in consiglio, su un’opera come il lungomare le cui sorti, che sono le sorti della città, non possono essere decise nelle segrete stanze né del Palazzo né eventualmente di un partito.

A quando dunque il confronto? Attendiamo risposta.

Erano giorni che venditori ambulanti avevano occupato una gran parte del lungomare  di Amantea cominciando una lunga fila sin dal Lido Azzurro e verso nord.

 

Nessuna autorizzazione.

Nessun controllo.

Il lungomare sembrava ( o forse è) terra di nessuno. Vedi ad esempio la segnaletica!

Un po’ come l’intera Amantea dove è ripreso il vezzo di viaggiare  sui ciclomotori senza casco o con il casco non allacciato, dove ognuno occupa la parte “ sua” di suolo pubblico sottraendola all’uso pubblico e spesso costringendo  i pedoni a camminare in mezzo alla strada.

Anche sul lungomare la mancanza della autorità ha creato privilegi tra chi occupava la parte più ampia e frequentata da possibili  utenti.

 E da qui è certamente partita la scintilla che ha portato alla rissa che ha coinvolto diversi   ambulanti abusivi e forse addirittura senza licenza commerciale

Dalla rissa due feriti trasportati  in ospedale con l’autoambulanza del 118.

Ed insieme ai soccorsi anche i carabinieri che pongono fine alla rissa e tranquillizzano le tante persone , soprattutto mamme con bambini, che si sono trovate nei pressi

Ad intervenire i carabinieri della locale caserma e quelli del 112

Diversi i fermi poi confermati dal magistrato di turno

Silenzio da parte dell’amministrazione comunale, quasi che la cosa (  le risse, cioè) non li abbia interessati e non li interessi.

Pubblicato in Cronaca

Sono giorni, anzi settimane che una squadra di pittori dipinge le inferriate del lungomare.

Certo ben altre sono le necessità di questa area speciale della città, sulla quale si riversano a centinaia per non dire a migliaia gli amanteani e quei pochi turisti che sono giunti ad Amantea.

Parliamo degli alberi di tamerici, ormai, nella gran parte in condizioni pietrose, qualcuno già mozzato , altri caduchi.

Parliamo della carreggiata piena di pericolose buche.

Parliamo dei marciapiedi la cui mattonelle in talune( forse tante) parti, ormai, sono pericolose.

Parliamo delle inferriate lato monte che dovrebbero essere tolte e sostituite e la cui pitturazione è perfettamente inutile.

Però qualcosa di nuovo c’è ed è anche pregevole

Parliamo del “Tummazio” che imperava alla fine del lungomare lato sud e sul quale un tempo c’era un’opera di Pedrito, dedicata ai marinai.

Ora finalmente il “tummazio” è stato abbattuto e sostituito da un bel ciuffo di palmizi che come dice Rocco Cima sembra essere stato creato apposta dalla natura per essere trapiantato nella nuova aiola oggi predisposta e che forse da stasera stessa sarà illuminata

Gradevole e pregevole, ma non basta!

Il Tummazio

La nuova aiuola

Carissimo segretario, ho notato con piacere la tua presenza in consiglio comunale.
Devo segnalare che si tratta di una piacevole novità, il segno- mi auguro- che il PD- attraverso la sua carica principale- intende seguire, non tanto quello che fa l’amministrazione comunale (che è una miscela di appartenenze e di visioni partitiche), ma attraverso i comportamenti dell’intero consiglio comunale quello che viene fatto per la soluzione dei problemi di Amantea e degli Amanteani.

 

Una piacevole sorpresa- dicevo- perché ormai nella nostra città, che un tempo ha ospitato fior fiore di partiti, oggi sembra esistere solo il PD, ovviamente oltre il M5S, pur con le innegabili differenze.

Non sfugge a nessuno- infatti- che i consiglieri parlano le proprie lingue ed al più vivono il proprio ruolo di maggioranza e di minoranza, di governo e di opposizione, e che nessuno-tranne la Menichino- si esprime quale rappresentante del “partito” al quale è iscritto o di cui ha la tessera.

Onestamente mi aspettavo che dopo la presa di posizione relativa alla SS18, non ti sfuggisse l’occasione di intervenire su altri aspetti importanti della vita cittadina.

Mi riferisco- tra tanto, e per esempio- al problema del lungomare che ha visto nell’ultima seduta due distinte posizioni, una rappresentata dalla maggioranza ed una rappresentata dalle firme di 1609 cittadini che hanno voluto- credo per la prima volta-concorrere ad una scelta a favore di una opera che -prima ancora- che di tutti è della città.

Un lungomare che è uno specchio di Amantea; un’opera abbandonata ed in condizioni precarie ; prova ne siano le foto che allego a questa nota.

Da alcuni giorni vedo operai del comune che “pittano” le inferriate verso mare. Non tutte- per carità-. Non quelle verso la ferrovia, alcune delle quali sono addirittura pericolose.Probabilmente partendo dal fatto che quelle lato mare sono più viste!!! E possono essere viste nei selfie!!!

Da molto più tempo invece vedo tratti di carreggiata il cui bitume versa in condizioni di incredibile abbandono e sono-perfino- pericolosi, così come vedo tratti di marciapiedi in gran parte abbandonati ed in alcuni tratti perfino pericolosi

Parliamo di opere di manutenzione che possono essere fatte senza grandi costi e mi chiedo perché- per esempio-non si siano mantenute dal mutuo di 2,5 milioni una parte di soldi per manutenzionare l’opera stessa.( penso a 10 squadre di operai che sovrappongano nuove mattonelle alle vecchie dando lavoro agli amanteani e sicurezza alla loro famiglie. E’ noto come le ditte esterne si portino le loro professionalità!))

Concludo.

Carissimo segretario, il PD che cosa ne pensa di quanto accennato ?

Il PD avrà un ruolo nella tutela degli interessi generali del paese e degli amanteani?

Il PD vorrà avere voce in questo processo di crescita (o di decrescita) indicando, a chi ora è demoralizzato e disamorato dalla politica, che è possibile una politica diversa?

 

Aspetto la tua risposta e ti ringrazio anticipatamente               

Giuseppe Marchese

 

Pubblicato in Politica

E’ una vera e propria provocazione quella che ha attuato il comitato per la tutela del lungomare.

Il comitato ha raccolto 1609 firme per revocare la delibera di Giunta n 202 del 18.11.2014 con la quale è stata disposta la “Devoluzione del mutuo assunto con la cassa Depositi e prestiti n 6001760/00 di 2.500,000, 00 euro” per realizzare l’adeguamento della strada Via Neto ( 550.000,00 euro), il Ponte sul torrente Colongi( 1.400.000,00 euro), la passerella sul Catocastro( 200.000,00 euro) , la passerella per l’accesso a mare a Campora SG( 250.000,00 euro).

Peccato che l’amministrazione comunale non abbia raccolto la sfida e democraticamente abbia raccolto le firme pe realizzare queste opere in luogo del Lungomare.

In questo modo Amantea non saprà mai se esiste un equivalente popolazione che vuole queste opere e se le vuole in alternativa al lungomare.

Ora la petizione giunge in consiglio comunale che giorno 18 giugno sarà chiamato a decidere il punto n 4 all’ordine del giorno” Proposta ai sensi dell'art.35 dello statuto comunale formulata da elettori del comune. Discussione e determinazione”

Due le possibilità

La giunta insisterà per le nuove opere alternative al lungomare , magari sostenendo che pr il lungomare sarà studiata una opportunità diversa ed in considerazione del fatto che tornare indietro significherebbe dover pagare le spese progettuali

Oppure la giunta farà un passo indietro studiando per le opere alternative una distinta opzione tecnica ed economica e così accettando il peso politico espresso da 1609 elettori che democraticamente hanno espresso la propria volontà senza che nessun altro elettore abbia espresso una volontà contraria

Come dice Francesca Menichino invitando a partecipare massivamente al prossimo consiglio “Ci auguriamo che la maggioranza smentisca il passato e le attuali previsioni ed accolga la proposta: sarebbe una grandissima vittoria di tutta la città, amministrazione compresa. Un vero esempio di democrazia”.

Pubblicato in Cronaca

Oltre le chiacchiere ! Questo sarebbe potuto essere ( e forse è) lo slogan che sembra guidare l’azione politico-sociale della Cgil.

Una Cgil che si muove in vista delle prossime elezioni elettorali che appaiono sempre più una”disfida” tra una antica destra ed una sinistra alla ricerca della propria futura anima, e forse soltanto per cercare una distinta posizione sociale lontana dalle approssimazioni parapolitiche che ammorbano Amantea senza indicare gli obiettivi anzi quasi muovendosi al buio.

Un regalo alla città!

Almeno la CGIL fa una scelta ed indica 5 primari obiettivi: Lungomare, Porto, Temesa, Viabilità ed Ambiente.

Conoscendo Massimiliano Ianni ci sembrano, in verità, 5 PRIMI OBIETTIVI, ma non certamente gli unici. Affatto!.

Sembra dica questo convegno che ponti e pontini non portano sviluppo!

Il rilancio della città passa per il lungomare che significa turismo, forse anche “ mini turismo” nel senso che dall’Europa e dall’Italia non si viene ad Amantea perchè c’è il lungomare (certamente se non c’è è ben peggio!) ma da Cosenza e da Lamezia certamente si”

Forte valenza turistica, invece, si trova nel Porto ed in Temesa.

Ma almeno nel titolo la Cgil non si sottrae ad una valutazione sulla stato pessimo delle strade( e dei marciapiedi) interne e soprattutto esterne( parliamo delle strade interpoderali) verso le quali ben si potrebbe e dovrebbe impegnare anche parte del mutuo del lungomare ove non ci siano altri fondi.

Comunque trattandosi di un unico momento di confronto politico è impossibile mancare ed ascoltarla proposta e gli interventi di Giovan Battista Nicoletti, Massimiliano Ianni, Antonio Perricone, Monica Sabatino, Ferdinando Aiello, Umberto Calabrone, Nino de Gaetano e Miche Gravano.

Appuntamento allora a venerdì 29 maggio ore 17.30 presso l’Hotel palace Mediterraneo di Amantea.

Pubblicato in Politica

Il sindaco Monica Sabatino chiarisce la posizione dell’esecutivo sulla vicenda del Lungomare

Il sindaco Monica Sabatino chiarisce il pensiero dell’esecutivo sull’iter che dovrà essere attuato per giungere alla riqualificazione della via marina dedicata alla memoria del capitano di corvetta Natale De Grazia.

Spiega il primo cittadino " Siamo pronti ad intervenire sul lungomare non appena saranno acquisite le concessioni necessarie"

In sostanza: "La giunta è in carica da meno di un anno ed è stata scelta soprattutto in base al programma elettorale presentato.

Le nostre proposte, volte a migliorare le potenzialità della città, prevedevano la costruzione strategica di due ponti per agevolare la viabilità cittadina( ????????????), la realizzazione dell’accesso al mare su Campora San Giovanni(??????????????) e la riedificazione del lungomare.

Il comune di Amantea ha contratto nel 2011 un mutuo di 2 milioni 500 mila euro per la ristrutturazione della via fronte mare.

Da allora le casse comunali hanno restituito alla Cassa Depositi e Prestiti circa 800 mila euro senza poter rinvestire neanche un centesimo nell’economia cittadina.

Quando ci siamo insediati ci siamo trovati di fronte ad una scelta obbligata: consapevoli del fatto che sul lungomare non potevamo intervenire a causa della mancanza delle necessarie concessioni demaniali, abbiamo optato per utilizzare il fondo immediatamente disponibile per le altre opere presenti nel nostro programma.

Per ciò che concerne il lungomare sicuramente interverremo per dare la giusta importanza e la giusta dignità ad un luogo che può rappresentare un volano di sviluppo per il nostro territorio a vocazione prettamente turistica.

E avremo la possibilità di farlo perché quelli che erano i vincoli per la contrazione dei mutui sono stati allentati e di conseguenza potremo reperire, appena possibile, le risorse necessarie.

Ci siamo prontamente attivati per riuscire in un percorso difficile e complesso che finora ha visto fallire i tentativi delle amministrazioni che ci hanno preceduto.

Abbiamo avviato un confronto con l’agenzia del Demanio e con la Capitaneria di Porto e siamo convinti di aver imboccato la strada giusta per risolvere un problema che si trascina da oltre trenta anni.

Abbiamo la determinazione necessaria per raggiungere questo traguardo, ma chiediamo alla comunità pazienza e fiducia.

Non ci sogneremmo mai di privare la nostra città delle opportunità insite nella riqualificazione del lungomare ed è per questo motivo che respingiamo categoricamente tutti gli attacchi politici, le accuse e le allusioni in merito a questo argomento, soprattutto da parte di chi non è stato in grado, in tanti anni, d’intervenire sul problema e di giungere ad un lieto fine".

NdR. La "botta" , è evidente, è diretta a Sante Mazzei, assessore ai Lavori Pubblici della scorsa Giunta, quella nella quale la Sabatino era soltanto presidente del consiglio comunale, e contesta la sua incapacità di portare il lungomare a lieto fine.

Una "botta" che presuppone una risposta ,salvo che la precedente giunta non fosse monocostituita  dal solo Mazzei che in tal caso ne porterebbe per intero la responsabilità!!!!!!!!.

Resta invece inverosimile che dal 2011 il comune abbia restituito alla CDDPP ben "800 mila euro", cioè circa un terzo dell'intero mutuo!!!!

E resta altresì impossibile accettare il fatto che per bitumare il lungomare si debba attendere la soluzione di un problema che si trascina da 30 anni!!!

La verità sullo stato del lungomare è nelle foto!

Pubblicato in Politica
Pagina 3 di 6
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy