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CarnevaleAmantea2014E' stato un successo di presenze, di divertimento e di partecipazione. Dopo anni possiamo dire che il Carnevale di Amantea 2014 è l'inizio di un percorso nuovo, nuovo come i carristi giovani che adesso lentamente di anno in anno si sono migliorati. La speranza è di rivedere il Carnevale dei primi anni del 2000. Ma di sicuro possiamo affermare che l'edizione di questo anno ha regalato davvero un bel Carnevale di Amantea, come mancava da anni. Pronta la diretta streaming dal vivo, vai sulla HOME di TIRRENONEWS.IT per visionarla (CLICCA QUI)

Sono anni ormai, infatti, che puntualmente quando prende il via il Carnevale di Amantea, il cattivo tempo, le nubi e la pioggia rovinano le aspettative dei partecipanti alla kermesse calabrese.

Stavolta, invece, non ci sono dubbi i carri usciranno, le nubi, almeno per il momento, si diradano ed il cielo azzurro sopra la cittadina tirrenica fanno ben sperare sulla riuscita della sfilata dei carri allegorici e delle maschere (la prima delle tre uscite) del Carnevale 2014.

Il Capannone dei Carristi che per mesi ha ospitato giovani e meno giovani che tutte le sere hanno lavorato alla realizzazione di quelli che dapprima erano solo sogni, poi idee, poi schizzi su carte ed infine piccole opere d’arte, si apre per permettere agli amanteani di ammirare i capolavori di cartapesta.


Ricordiamo, quindi, il programma ed i gruppi di carristi con i carri di quest’anno:
Domenica 2 marzo: Amantea ore 15.00 Sfilata di carri e Gruppi.
Lunedì 3 marzo Campora SG ore 15.00 Carnevale.
Martedì 4 marzo Amantea ore 15.00 Sfilata di carri e Gruppi.
Domenica 9 marzo Amantea ore 15.00 Sfilata di carri e Gruppi.
Domenica 9 marzo Amantea Ore 19.00 Premiazione.

 

Mentre i Carri ed i Gruppi che parteciperanno sono:
1. Avanti un altro – Forse c’ha facimu… forse no!
2. Black Power – Pro Loco Campora San Giovanni
3. Cattivissimo me 2 – Gli Svitati
4. Futurama – Gli Arripezzati     
5. Hercules – In Desaparecidos
6. Il mago di Oz – Sgarrati
7. Phineas e Ferb – I Bravi Ragazzi
8. Save the Children – I Giovinotti
9. Shrek – I Cacaturnisi
10. Super Mario Bros – Banda di Zingari
11. Vado a Rio – Red Eyes
12. Willy Wonka – I Figli di coò

N.B. I risultati del sondaggio verranno resi pubblici alle ore 12.00 di Sabato 8 Marzo.
         Mentre sarà possibile votare sino alle 17.00 di Domenica 9 Marzo

 

SONDAGGIO CARNEVALE DI AMANTEA 2014:

 

Amantea Maran 10 Years ago
Carnevale di Amantea 2014

Carnevale di Amantea - Edizione 2014: Quali sono secondo te i carri da premiare nelle prime tre posizioni? Si possono esprimere 3 voti (anche tutti ad un singolo carro)

Il sondaggio è chiuso da giorno Domenica, 09.Marzo 2014 (17:00)!

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GALLERIA FOTOGRAFICA:

 

 

Pubblicato in Primo Piano

Cari amici,

questa nostra lettera aperta, condivisa da tutti i soci imprenditori del Consorzio, che segue peraltro la richiesta d'incontro di uno dei movimenti politici presenti nel nostro Comune, pur ringraziando tutti per l'apporto che vorranno e sapranno dare alla nostra collettività, vuole porsi in maniera critica non verso di voi, ma verso tutti coloro, noi compresi, che in questi anni non hanno fatto il proprio dovere di cittadini e poco hanno contribuito al miglioramento della nostra collettività.

Sottoporre alla vostra attenzione la particolare situazione economico-sociale del nostro comprensorio ci sembra volere offendere la vostra intelligenza e quella dei nostri stessi concittadini. Non ribadiremo neanche la nostra continua preoccupazione sul peso che incombe sulle nostre aziende, incagliate nelle acque melmose della burocrazia, né porteremo alla vostra attenzione le tante iniziative che occorrerà mettere in campo per poter far ripartire in qualche modo il nostro fragile tessuto economico. Non ci arroghiamo tale compito che spetterà alla nuova 'governance', ma neanche mettiamo da parte tutte le nostre preoccupazioni in proposito.

Da troppi anni la componente imprenditoriale e produttiva sana del territorio, svolge il suo compito con dedizione, onestà, perseveranza, rispetto delle regole e dei ruoli di ognuno, ma sempre di più con una forte sensazione di oppressione determinata da continue imposizioni di nuove regole, adempimenti burocratici, balzelli e tasse che spesso, anche a causa della mancanza di controlli e verifiche, si trasformano in reali situazioni di 'corruttela' del mercato, difficili da contrastare. Premessa dunque la divisione dei ruoli, ci sembra facile chiedervi con forza un impegno serio e costante su alcuni punti che riteniamo assolutamente da non trascurare.

In primo luogo vi chiediamo un impegno al recupero dell'ambiente ed alla sua tutela, laddove ciò è ancora possibile. Noi, che ci occupiamo di politica dell’accoglienza, pensiamo che la salvaguardia dell’ambiente sia la prerogativa essenziale per la civile convivenza e per creare prospettive positive per il futuro.

Chiediamo con forza che venga snellita la burocrazia della “macchina comunale”, in modo da dare risposte concrete e soprattutto in tempo reale alle richieste spesso giornaliere degli imprenditori e dei operatori commerciali.

Chiediamo che ci sia l'impegno ad attivare una politica di sviluppo locale e comprensoriale che parta da una seria progettualità costruita su solide basi sinergiche tra gli operatori economici, culturali e sociali presenti nel comprensorio. Un sistema che non faccia più campanilismo tra Campora ed Amantea, tra Amantea e Serra Aiello o tra Cleto e Aiello Calabro. Abbiamo la consapevolezza di essere portatori di un’economia sana, mischiata alla voglia di riscatto che ancora alberga dentro di noi, che ci impone un risveglio di coscienze, uno scatto di reni e, soprattutto, la necessità di crederci ancora, di pensare positivo, malgrado tutto!

Avvertiamo un malessere generale tra la gente, ed anche tra gli imprenditori (noi compresi), che vogliono sapere su che basi si possono ritenere credibili nomi e programmi, che si susseguono da un circa un ventennio, pressoché identici, e che, purtroppo, non hanno risolto (ma forse nemmeno avviato a soluzione) i problemi seri e importanti che affliggono la nostra comunità. Chiaramente, non parliamo dei grandi temi di economia e di sviluppo, sui quali gli interventi sono certamente di livello superiore.

L’invito che rivolgiamo a tutti coloro che vogliono spendersi per questa nostra bella Città alle prossime consultazioni elettorali, è quello di non cercare solo ed esclusivamente il consenso con le classiche e sperimentate modalità di intrecci clientelari e lobbistiche. Potreste anche ottenerlo, ma sicuramente non riuscireste ad ottenere stima e credibilità da parte di chi, insieme a Voi, potrebbe fare molto di più per la nostra collettività e per tutto il comprensorio. A tal proposito, ci viene in mente uno dei più celebri pensieri pronunciati da quel grande Statista che era Alcide De Gasperi: un politico guarda alle prossime elezioni, uno Statista alle prossime generazioni!

Per utilizzare un gergo comune a tutti gli imprenditori, chiediamo a chi sarà il nuovo Sindaco di Amantea, di essere “l’amministratore delegato di questa Città”, di presentarsi con programmi di sviluppo, magari di pochi punti, ma essenziali, che vogliamo conoscere, per regolarci se continuare ad investire, o andare via.

Auguri di cuore a tutti noi !                           F.to: Il Presidente (Demetrio Metallo)

NdR.Amici di chi? Di Amantea? Non credo!

Il sole è al tramonto. Non è l'alba di Amantea!

Un altro passo verso la presentazione della Lista “La Nuova Primavera” è stato fatto, dopo il primo incontro con Confartigianato, ecco un passaggio più “formale”, ma non meno importante. Infatti, nella riunione del 27 febbraio 2014, i membri del movimento “La Nuova Primavera” hanno scelto e approvato il simbolo che contraddistinguerà il movimento nella prossima campagna elettorale e, ovviamente, sulla scheda per il voto.

“Un simbolo che racchiude al suo interno innovazione e slancio verso il futuro, ma anche un richiamo storico a quello che fu un momento molto importante per Amantea e per la politica del comprensorio”. Con queste parole Gianfranco Suriano, portavoce del gruppo, svela il simbolo de “La Nuova Primavera”: fondo azzurro cielo, come quello che spesso ci regalano Amantea e Campora San Giovanni volgendo lo sguardo all’insù, una rondine stilizzata si staglia nell’azzurro e punta verso il sole e un futuro raggiante per il territorio e i cittadini; mentre in basso al simbolo un campo verde “positività”, ricorda l’impegno per la difesa del territorio e il benessere di tutti.

I colori brillanti e lo stile del simbolo vogliono iniettare in questa “grigia” pre-campagna elettorale, la positività e la speranza che “La Nuova Primavera” vuole rappresentare per il territorio. Ottimismo, passione e slancio civile, queste le tre anime che il simbolo vuole racchiudere in se, per dare un netto e inequivocabile segnale di rottura con il passato, e portare Amantea e Campora San Giovanni sulle ali di un ritrovato entusiasmo a occupare la posizione che meritano nel panorama turistico, imprenditoriale, sociale e culturale calabrese.

“Adesso che il simbolo è stato definito e approvato da tutti i membri che partecipano alle attività del movimento, lavoreremo su idee e proposte, cercando di essere innovativi sia nel merito, che nel metodo”, aggiunge sempre Suriano, a sottolineare che l’innovazione non si fermerà soltanto al nuovo simbolo “ma riguarderà, soprattutto, gli uomini e le donne che s’impegneranno in prima persona per realizzare l’ambizioso progetto di cambiamento”.

Infine, aggiunge – ancora – Suriano, “sono in corso le riflessioni sulla scelta del Candidato Sindaco che dovrà necessariamente farsi garante dei principi individuati dal movimento La Nuova Primavera e della forte voglia di cambiamento che pervade Amantea e Campora San Giovanni”.

 

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Negli anni cinquanta i “compari” si sfidavano a chi beveva una “carrocchia” di vino senza ubriacarsi. La “carrocchia” era un contenitore in argilla (una sorta di vummula) da circa 5 litri. Pochi ci riuscivano . Molti crollavano sotto il tavolo inanimati. Qualcuno entrava in coma, diventava etilista o cirrotico.

Dopo tanti drammi e grazie alla maggior scolarizzazione questo fenomeno finì.

Oggi sembra che stia ricominciando

Si chiama neknominate.

Un social che invita (od indice) a bere senza freni, e poi da sbronzi a fare azioni folli, filmandfo il tutto e mettendolo in rete.

Salvo poi pentirsene cancellandolo.

Ma non basta!
C’è chi registra questi filmati per farne dei DVD da conservare per mostrare tra qualche anno le ragioni di una vita (ragazzo o ragazza, poco importa) spezzata, di una dignità smarrita, di un coraggio stupido, cosìcchè quello che oggi potrebbe apparire un atto figo, un atto di coraggio, domani apparirà come un stupida bravata.

Insomma parliamo di una sorta di gara al massacro a chi ingerisce più alcolici che è nata in Australia e si è poi diffusa a macchia d’olio in Inghilterra, Irlanda, Francia e Usa e che ora è arrivata anche ad Amantea.

Per fortuna (e speriamo che non avvenga) i ragazzi di Amantea non hanno avuto alcun problema (salvo una ragazza che ora ha tolto il video ma che appariva visibilmente ubriaca) ma nel mondo tanti sono morti.

È successo in Irlanda, in Gran Bretagna ed in altre parti del mondo.

Uno di loro,un ragazzo inglese Isaac Richardson, di 20 anni , dicono che prima di morire abbia detto: “Voglio superare tutti, io voglio fare qualcosa che nessuno ha mai fatto”. Ma non gli è riuscito. Adesso viene ricordato dagli amici come un idiota.

Se vi nominano non accettate la sfida, siate intelligenti.

Molti dei ragazzi amanteani hanno fatto finta di accettarla ma bevendo in modo moderato e rovesciando subito dopo (fuori video).

Se vi nominano pensate che chi lo fa vi vuole male.

E’ così che nasce la dipendenza da alcool.

Il vizio del fumo nasce da una sigaretta, quello delle droghe da una prima dose.

CarnevaleAmantea2014Siamo andati a curiosare nel capannone dei Carri, dove decine di ragazzi ed qualche genitore di buona volontà e tempo a disposizione sono a lavoro per ultimare i loro piccoli, grandi “Capolavori di cartapesta”

Amantea. La porta del grande capannone è abbassata. Fa freddo e con la porta quasi chiusa si riesce a sopravvivere. Dentro una fucina di idee che prendono corpo e diventano carri carnevalizi.
Intorno ad ognuno di loro decine di ragazzi imbrattati di colori e di colla.

C’è aria di festa e di complicità.

Arrivano i cartoni con le pizze. Morsi avidi come possono essere quelli di giovani che hanno lavorato l’intero pomeriggio.

Invadiamo il capannone e riceviamo una pronta e complice attenzione. Qualcuno smette di lavorare e si presta perfino ad una foto.

Ma il capannone sembra piccolo di fronte ai grandi carri.

Una breve chiacchierata ed ecco che veniamo a conoscenza dei gruppi che lavorano in quel capannone e che parteciperanno all’edizione della kermesse in programma tra pochi giorni.

Sperando di non aver sbagliato qualche riga degli appunti di seguito riportiamo i gruppi.
Del Gruppo “Gli sgarrati con il Carro “Il mago di Oz” abbiamo visto all’opera Veltri Saverio, Veltri Francesco, Veltri Antonio, Pati marco, Luca Pulice, Mario Roseto, mentre i colori sono di Tonino Muti e Salvatore Pulice.

Poi c’è il carro “Save the Children” , il gruppo si chiama “ I giovanotti”, vincitori della scorsa edizione con il carro "La crisi...dei valori" (LEGGI ARTICOLO CARNEVALE 2013). Ne fanno parte Francesco Mazzei, Miraglia, Reda, Perciavalle, Gelardi. Ai colori i maestri Bossio e Pedrito. Alla saldatrice Cocò

E non finisce qui

In fondo a sinistra “Hercules” , realizzato dal gruppo “ Desaparecidos”. Ne fanno parte , tra gli altri, Furgiuele Francesco, De Luca Angelo, Reda Antonio, Trotta Antonio, Azzarito Francesco, Spina Luigi, Osso Gianluca. Ai colori c’è Rosario Furgiuele.

Poi il carro “Willy Wonka” realizzato dal gruppo “ I figli di cooo…” (che richiama il modo di dire, “ohi co…”). Ne fanno parte Africano Guido, Pati Antonio, Mario Guido, Meli Simone, Sabatino Bianchito, Tucci Carmine, Tommaso Gentile.

Ultimo dei carri ma solo per ordine di appunti, “Phineas e Ferb”, del gruppo de “I Bravi ragazzi”.
A farne parte Policicchio Gianluca, Curcio Giuseppe, Walter La vergata, Rocco Giugno, Marco Giugno, Kevin Giusta, Antonio Guido, Franco Guido, Franco Fino.

 

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In relazione alla grave situazione che si è creata nel nostro Comune e alle dichiarazioni del Sindaco Michele VADACCHINO, primo cittadino e portavoce dell’intera amministrazione Comunale di Amantea, che in parte sono del tutto plausibili e in un certo senso condivisibili, vorrei, senza polemica alcuna, che “chi è causa del proprio male… pianga se stesso…”.

Mi riferisco alla delibera dell’ultimo consiglio comunale, ove speravo da cittadino ed attivista, che almeno l’amministrazione da Egli rappresentata comprese le opposizioni, avessero “SI” dato un parere negativo al sito di Cozzo Giani, ma almeno avessero deliberato quantomeno un “NI” di apertura (politico/amministrativa) alla realizzazione dell’impianto che l’amministrazione di Lago, per il tramite dei fondi CIPE aveva (oramai) messo in atto, senza invece strumentalizzazioni di sorta, soprattutto in un periodo pre-politico in cui si va incontro.

In contropartita, ritenendomi persona quantomeno conoscitore delle norme in materia ambientale, per come ho sempre fatto, voglio dare la mia soluzione, ponendo all’attenzione dell’amico sindaco Michele VADACCHINO e dell’intera amministrazione comunale di Amantea, il seguente articolo della Legge 152/2006 (Testo Unico Ambientale):

191. Ordinanze contingibili e urgenti e poteri sostitutivi.

1. Ferme restando le disposizioni vigenti in materia di tutela ambientale, sanitaria e di pubblica sicurezza, con particolare riferimento alle disposizioni sul potere di ordinanza di cui all'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, istitutiva del servizio nazionale della protezione civile, qualora si verifichino situazioni di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell'ambiente, e non si possa altrimenti provvedere, il Presidente della Giunta regionale o il Presidente della provincia ovvero il Sindaco possono emettere, nell'ambito delle rispettive competenze, ordinanze contingibili ed urgenti per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell'ambiente. Dette ordinanze sono comunicate al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio (621), al Ministro della salute, al Ministro delle attività produttive, al Presidente della regione e all'autorità d'ambito di cui all'articolo 201 entro tre giorni dall'emissione ed hanno efficacia per un periodo non superiore a sei mesi.

2. Entro centoventi giorni dall'adozione delle ordinanze di cui al comma 1, il Presidente della Giunta regionale promuove ed adotta le iniziative necessarie per garantire la raccolta differenziata, il riutilizzo, il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti. In caso di inutile decorso del termine e di accertata inattività, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio diffida il Presidente della Giunta regionale a provvedere entro un congruo termine e, in caso di protrazione dell'inerzia, può adottare in via sostitutiva tutte le iniziative necessarie ai predetti fini.

3. Le ordinanze di cui al comma 1 indicano le norme a cui si intende derogare e sono adottate su parere degli organi tecnici o tecnico-sanitari locali, che si esprimono con specifico riferimento alle conseguenze ambientali.

4. Le ordinanze di cui al comma 1 possono essere reiterate per un periodo non superiore a 18 mesi per ogni speciale forma di gestione dei rifiuti. Qualora ricorrano comprovate necessità, il Presidente della regione d'intesa con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio () può adottare, dettando specifiche prescrizioni, le ordinanze di cui al comma 1 anche oltre i predetti termini.

5. Le ordinanze di cui al comma 1 che consentono il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti pericolosi sono comunicate dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio alla Commissione dell'Unione europea.

192. Divieto di abbandono.

1. L'abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo sono vietati.

2. È altresì vietata l'immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee.

3. Fatta salva l'applicazione della sanzioni di cui agli articoli 255 e 256, (si riferiscono alle sanzioni) chiunque viola i divieti di cui ai commi 1 e 2 è tenuto a procedere alla rimozione, all'avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido con il proprietario e con i titolari di diritti reali o personali di godimento sull'area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa, in base agli accertamenti effettuati, in contraddittorio con i soggetti interessati, dai soggetti preposti al controllo. Il Sindaco dispone con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all'esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate…. Omississ….

Tutto ciò, perché ritengo che alcune volte, l’amministratore pro-tempore, deve e ribadisco deve, prendere atto di particolari esigenze oltre ad avere il c.d. “pugno fermo” sulle decisioni, soprattutto quelle che riguardano il buon andamento della vita sociale del paese in cui vive e amministra.

Rimane comunque sempre il fatto che, i cittadini (tutti) devono collaborare verso le istituzioni che emettono particolari ordinanze in momenti difficili (divieto di smaltimento e deposito dei rifiuti nei cassonetti)

                                                                                                 Cav. Giovanni LISCOTTI

Pubblicato in Cronaca

Calabria Maran 10 Years ago
La Calabria è invasa dai nostri rifiuti ed urge trovare le soluzioni

Sei d'accordo che la soluzione è incrementare la raccolta differenziata porta a porta eliminando i cassonetti nella città?


63

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Si

Maran - 10 Years ago

25

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Voto
No

Maran - 10 Years ago

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Riceviamo e pubblichiamo la nota inviataci dal sindaco Vadacchino in merito alla vicenda dei rifiuti 

“La città da oltre due settimane è coperta da cumuli incredibili di spazzatura, ma la Regione continua a rimanere sorda ai nostri appelli disperati.

Quella di stamattina è la terza segnalazione che nel giro di dieci giorni inoltriamo all’Assessore Regionale all’Ambiente e ai Prefetti di Cosenza e Catanzaro, ma senza ricevere alcuna risposta.

Anzi una risposta, seppur indiretta, l’abbiamo ricevuta dal Dipartimento Politiche dell’Ambiente che inspiegabilmente ci esclude dall’elenco dei comuni autorizzati a conferire nei giorni 25 e 26 presso l’impianto di Lamezia.

E ciò avviene senza tener conto del fatto che il nostro Comune ne ha diritto in quanto, relativamente ai servizi tecnologici (acqua potabile pozzi di Nocera Terinese, consorzio bonifica tirreno catanzarese - Lamezia Terme, depurazione Nocera Terinese, spazzatura) era aggregato all’ex ATO 2 di Catanzaro; per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, infatti, è socio della Società Lamezia Multiservizi - con sede a Lamezia Terme e di cui fanno parte altri diciannove comuni - e la stessa è abilitata ad oggi allo sversamento presso la società Daneco di San Pietro Lametino.

Nonostante si stia attuando il sistema “porta a porta”, con fondi propri, per il 40% del territorio comunale, la situazione resta molto grave e al limite del collasso e le vie cittadine risultano occupate da circa 400 tonnellate di rifiuti. (Nella foto i rifiuti lungo la SS18)

E questo avviene a ridosso del noto Carnevale “Città di Amantea” (dal 02 al 9marzo) che registra almeno 50 mila presenze annue anche da fuori regione. Chiediamo perciò l’immediata inclusione del nostro Comune tra quelli che da domani potranno conferire presso l’impianto di Lamezia Terme.

Se ciò non dovesse avvenire saremo costretti a porre in essere misure anche drastiche (chiusura delle scuole, degli uffici, ecc) a tutela del diritto alla salute dei cittadini.

Non si esclude, inoltre, l’eventualità che i cittadini possano ricorrere a forme di protesta eclatanti”.

 

Una sola domanda: a chi altri se non ai Pianopolesi possiamo mandare i nostri rifiuti?

 

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La frase è tratta da una favola di Andersen nella quale un imperatore vanitoso si fa raggirare da alcuni abili truffatori che gli propongono abiti in un nuovo tessuto meraviglioso che risulta invisibile agli sciocchi. Per ostentazione del re e compiacimento della corte nessuno contesta tale inesistente tessuto.

La frode è svelata da un bambino innocente che, appunto, esclama: "il re è nudo" durante la sfilata del re con i nuovi abiti.

La frase indica appunto "la verità vista con gli occhi di un bambino, verità vista da un innocente, quindi sincera e non "filtrata" da chi vuole compiacere una autorità come appunto quella di un re o segue le dicerie dei più.

La frase indica appunto un bambino, che privo di pregiudizi ed influenze,quindi obiettivo, per primo tra molti, dichiara candidamente quella che è la verità sotto gli occhi di tutti.”

Da allora, l'espressione "il Re è nudo" ha assunto un preciso significato simbolico quando si mettono….a nudo le debolezze delle pubbliche autorità.

Re o regina è la stessa cosa. Anche se nei luoghi comuni qualcuno potrebbe anche azzardare che se bisogna scegliere forse è meglio la regina nuda che il re nudo. Forse. O forse no! Dipende dal re e dipende dalla regina.

Il dilemma però non sembra solo questo, quanto se esistano ancora bambini ( od anche anziani dal cuore di bambino) capaci di dire la verità o se anche loro siano diventati cortigiani come tanti altri in questo nostro paesino nel Tirreno cosentino.

Un paesino dove pochi vedono il re nudo, la regina nuda, gli stessi membri della corte nudi. Un paesino dove anzi in tanti invidiano il re nudo e la regina nuda perché vorrebbero essere al loro posto, …anche se nudi!

Un paese meraviglioso dove la gente non fa distinzione di specie, di genie, di ruolo, di cultura, e perfino di onestà , dove la gente si incontra per gruppi parlandosi addosso ma senza che nessuno ascolti, e dove la forma vince sulla sostanza, dove i “tumaschj” sono la esemplificazione della finta ricchezza e la conferma della povertà, dove la linea tra il bene ed il male, la correttezza e la scorrettezza, non è solo sottile ma curva costantemente a secondo del bisogno o della utilità, dove i sentimenti sono per lo più finti, dove il mestiere vincente è la cortigianeria ipocrita e menzognera, dove i codardi sono ben nascosti e si camuffano per non farsi vedere, dove la lealtà finisce con la à ma non si sa cosa sia mai stata, cosa sia.

In questo paese anche i principini sono nudi ma nessuno sembra volerlo evidenziare.

E tutti aspettano che “altri” dicano quelle verità che in fondo sappiamo in tanti ma che neghiamo in tanti.

Ed aspettando Amantea è nuda e muore.

Volevamo pubblicare da tempo questo scritto, ma aspettavamo per verificare se fosse completo. In questi giorni ci siamo accorti che mancava la cosa più importante e per questa ragione abbiamo integrato il titolo.

Gia! Avevamo dimenticato che “Il re è nudo e la regina dovendo succedergli si incazza” . ahi visto mai che poi spogliano anche me e scoprono quanto sono perfino peggiore del re?

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Come dichiarato, la Nuova Primavera sta per iniziare gli incontri con le associazioni , gli organismi sindacali e quanti altri soggetti collettivi abbiano interesse ad essere auditi per contribuire alla formazione di un progetto programmatico condiviso.

Gli incontri cominceranno stasera e continueranno nei prossimi giorni.

Si tratta, come intuibile, di un processo fortemente democratico ed oggettivamente poco praticato dai partiti e pseudo partiti amanteani.

Oggettivamente, le liste civiche alla ricerca in primis della formazione propria identità , quale sintesi di visioni, interessi e quant’altro utile alla città, sono fortemente inibiti a processi similari, così che quello da porsi in essere da parte della Nuova Primavera potrebbe essere se non l’unico elemento di democrazia quanto meno una rarità nelle prossime competizioni elettorali.

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L’occasione è stata offerta dall’interessante convegno sulla “Case sciullate” promosso ed organizzato dalla Fidapa nepetina e che ha visto un deciso orientamento di contestazione delle omissioni delle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi decenni.

Un convegno per parlare del centro storico abbandonato.

Un convegno per parlare della incredibile e vergognosa situazione delle “Case sciullate” .

A promuovere la attenzione della Fidapa la signora Santa Gallo che da anni è difficoltata ad andare nella propria abitazione sita in via Duomo, una strada pubblica chiusa per i crolli e l’ulteriore pericolo di crollo di una casa bombardata il 20 febbraio 1943, cioè 71 anni fa.

Eppure la signora Gallo le ha provate tutte.

Ha sollecitato il comune di Amantea, ma inutilmente

Ha sollecitato la soprintendenza ai beni storici, ma inutilmente

Ha sollecitato la Protezione civile, ma inutilmente

Ha sollecitato perfino la procura della repubblica presentando un preciso esposto, ma ( lei ha dichiarato) inutilmente

È perfino andata da Lubrano che è l’unico ad essere intervenuto( in sala è stato proiettato in dvd della trasmissione).

Ha interessato Striscia la notizia, ma inutilmente

Sembra si tratti di un fatto civilistico ricadente nell’alveo dell’Art. 2053 del codice civile al titolo. Rovina di edificio il quale recita che “Il proprietario di un edificio o di altra costruzione è responsabile dei danni cagionati dalla loro rovina, salvo che provi che questa non è dovuta a difetto di manutenzione o a vizio di costruzione”

Il problema è che la rovina dell’edificio ha interrotto una strada pubblica ed il comune aveva ed ha l’obbligo da un lato di chiuderla inibendone l’uso ma di tal fatta che non avendo imposto al proprietario dell’immobile la sua messa in sicurezza concorre ai danni a tutti coloro che da anni non possono utilizzare la strada pubblica.

GB Morelli consigliere provinciale presente al convegno ,salutato dalla presidentessa della Fidapa e chiamato in causa per il problema delle “Case Sciullate” non si è sottratto ad un intervento ( pensava di passare un sereno sabato, tranquillo) e dopo aver fatto notare la assenza dell’amministrazione comunale ( non c’è nessuno dell’amministrazione, sono andati via, intelligentemente) ha precisato che lui non intende candidarsi quale sindaco di Amantea. Le esatte parole sono state “ Non sono candidato a sindaco e quindi non parlo per interesse”.

Ora la signora Gallo aspetta la soluzione al suo decennale irrisolto problema ma stavolta la Fidapa è con lei.Giovanni Battista Morelli

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