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Bufera al Comune di Borgia Incarichi illegittimi per favorire gli amici, delibere comunali modificate ad hoc, un curriculum vitae farlocco per assicurarsi un posto di maggiore prestigio e uno stipendio più alto, in barba alle regole sulla trasparenza nella Pubblica amministrazione, che impongono procedure selettive di merito e un bando pubblico per la copertura di posti vacanti. Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Veronica Calcagno, dopo aver chiuso le indagini nel mese di giugno con contestuale avviso di garanzia, ha chiesto il rinvio a giudizio, a carico di 10 indagati,tra ex amministratori, dipendenti del Comune e l’attuale sindaco di Borgia.

Gli indagati. Sotto accusa, a vario titolo, per abuso di ufficio e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico l’ex sindaco Francesco Fusto, 43 anni di Borgial’allora vice sindaco Riccardo Bruno, 54 anni, nato a Sciaffusa in Svizzera e residente a Borgia, gli ex assessori Sandro Citraro, 52 anni, nato in Svizzera e residente a Borgia,  Leonardo Maiuolo,35 annidi Borgia, Elisabeth Sacco, 32 anni, di Catanzaro, attuale primo cittadino del Comune di Borgia e  Giuseppe Zaccone, 34 anni di Catanzaro; il segretario comunale Mario Guarnaccia, 51 anni, di Isca sullo Jonio; il vice comandante della Polizia municipale del Comune di Borgia Orlando Lagonia, 50 anni di Catanzaro; il responsabile del servizio amministrativo Antonio Melito, 66 anni di Borgia e il responsabile del servizio finanziario Luca Buccafurri, 43 anni, di Catanzaro.

L’abuso di ufficio.

Secondo le ipotesi accusatorie, nonostante fossero presenti nell’organico del Comune di Borgia, due vigili, distaccati nell’area amministrativa e adibiti a funzioni inferiori, gli indagati avrebbero assunto Orlando Lagonia, già appartenete alla Polizia locale del Comune di Catanzaro con il profilo di “Istruttore di Vigilanza categoria C”, ricorrendo alla procedura di mobilità nella Pubblica amministrazione.  Un risultato reso possibile modificando, con delibera di Giunta numero 86 del 25 maggio 2015, la dotazione organica limitatamente all’area di Polizia municipale, con la previsione di un ulteriore posto di categoria D1, che avrebbe consentito a Lagonia mansioni superiori e un aumento di stipendio di 1712, 56 euro annuo. Lo stesso sarebbe poi stato nominato (con decreto del sindaco numero 5 del 29 giugno 215) vice comandante della Polizia municipale e contestualmente sarebbero state disposte le ferie forzate per il comandante in carica dei Vigili urbani Salvatore Scarfone. Un “piano” che avrebbe procurato, secondo la Procura, un ingiusto vantaggio patrimoniale a Lagonia, nonostante gli indagati fossero consapevoli dell’insussistenza delle condizioni di assunzione.

“Il falso curriculum”.

Lagonia, nei confronti del quale si ipotizzano i reati di abuso di ufficio e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, avrebbe presentato domanda di trasferimento dal Comune di Catanzaro a quello di Borgia avvalendosi di un curriculum vitae con una sfilza di titoli e ruoli inesistenti. Pur di ottenere l’incarico, avrebbe attestato di aver ricoperto l’incarico di supervisore del servizio antiterrorismo in ambito aeroportuale di Lamezia; di aver ricevuto mandato da parte della Giunta del Comune di Simeri Crichi di coordinatore della sezione ambientale della Polizia locale; di essere stato responsabile della polizia giudiziaria dei vigili urbani al consorzio Bassa Bergamasca; di essere stato coordinatore comandante della Polizia locale del Comune di Casignana (R.C). E ancora, di avere la qualifica di esperto in tecniche di polizia giudiziaria, tecniche investigative tradizionali e indagini scientifiche rilasciata dal Comune di Lecco; di essere in possesso del brevetto Enac di esperto nell’individuazione di ordigni esplosivi. Circostanze, per la Procura, non corrispondenti al vero, con l’aggravante di aver commesso il fatto per conseguire l’assunzione in mobilità. Adesso la parola passa al gip del Tribunale di Catanzaro, che una volta fissata l’udienza preliminare, nel contraddittorio tra accusa e difesa, deciderà se accogliere la richiesta della Procura di mandare a processo gli indagati.

di Gabriella Passariello

Pubblicato in Catanzaro

Borgia si trova nel Golfo di Squillace.

Molto lontano dal luogo dove 28 anni fa si arenò la Jolly Rosso.

Eppure anche lì, dall’altra parte della Calabria sono arrivati i fusti.

Non i fusti normali, ma quelli sospetti.

 

 

 

Già. Un fusto, in avanzato stato di degrado, è stato trovato nel primo pomeriggio sulla spiaggia di Roccelletta nel comune di Borgia.

Sul posto sono intervenuti i vigili urbani ed i tecnici del comune che immediatamente hanno allertato il Comando provinciale dei vigili del fuoco di Catanzaro. 

Tempestivamente è intervenuta una squadra della sede Centrale e personale vigili fuoco del nucleo Nbcr che, delimitata la zona, ha effettuato una verifica tecnico-strumentale di tipo radiometrica e chimica. 

Chiariamo che NBCR è un acronimo ed indica un gruppo specialistico che effettua accertamenti nucleari - biologici - chimici – radiologici.

Dai rilievi effettuati, i valori strumentali assimilabili al fondo naturale, hanno permesso al personale del Nucleo NBCR di escludere presenza di contaminanti radioattivi e di sostanze chimiche tossiche o nocive per la popolazione e l’ambiente. 

Il fusto, messo in sicurezza, verrà rimosso da ditta specializzata contattata dal comune per le operazioni di smaltimento.

Ancora un fusto non pericoloso.

Pubblicato in Catanzaro

locandinaSabato 20 dicembre alle ore 18.00 presso il Teatro del Campus “Francesco Tonnara” sito in Via Vulcano ad Amantea, si terrà la 31esima edizione del Concerto di Fine Anno da parte del Concerto Bandistico “Mario Aloe” città di Amantea diretto dal Maestro Roberto Francescano.

Ospite d’onore della serata sarà il Colonnello Vincenzo Borgia, già Maestro Direttore della Banda dell’Arma dei Carabinieri, al quale l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Monica Sabatino, riconoscerà (prima dell’inizio del concerto) la cittadinanza onoraria. Il Maestro Borgia, ha iniziato da giovanissimo gli studi musicali, diplomandosi in tromba con il maestro Reginaldo Caffarelli, in strumentazione per banda con Salvatore Rubino ed in composizione con Dino Milella, Alfredo De Ninno e Armando Renzi. E’ stato insignito altresì, di numerosi riconoscimenti artistici tra cui il “Diploma di Medaglia d'Oro ai benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte” e, recentemente, l'Onorificenza di Commendatore, conferitagli dal Presidente della Repubblica Italiana, e la “Croce d'Argento al merito dell'Esercito”. Sotto la sua direzione la Banda dell'Arma dei Carabinieri ha toccato le maggiori città di tutto il mondo. Il programma del concerto di sabato 20 dicembre, redatto attentamente dal Maestro Roberto Francescano prevede in apertura il classico Canto Natalizio (Astro del cielo, titolo italiano di Stille Nacht), Ammerland (brano di Jacob De Haan, compositore contemporaneo olandese), La Traviata atto I (opera di Giuseppe Verdi), Ricordo (valzer lento del Maestro Mario Aloe, premiato con medaglia d'Oro al concerto nazionale di Palermo nel 1929), Dicitencello vuje (canzone napoletana scritta nel 1930 da Rodolfo Falvo ed Enzo Fusco). La seconda parte invece si apre con la marcia sinfonica Dorotea (composta dal Maestro Vincenzo Borgia, un genere musicale sviluppatosi in particolare nell'Italia centro-meridionale), La Donna è mobile (l'aria che il Duca di Mantova (tenore) intona nel terzo ed ultimo atto del Rigoletto di Giuseppe Verdi), Cavalleria Rusticana - Intermezzo (dall’opera di Pietro Mascagni), 'O surdato 'nnammurato (canzone napoletana, scritta dal poeta santegidiano Aniello Califano), Quadro per un giglio (brano composto dal Maestro Bernardino Picone), Nessun Dorma (celebre romanza per tenore della Turandot di Giacomo Puccini). Si conclude con la marcia Radetzky (con la quale la banda ogni anno saluta tradizionalmente i suoi concerti) e con il Canto degli Italiani (Mameli – Novaro). Il concerto vedrà la partecipazione del tenore Alessandro D’Acrissa e del Soprano Rosaria Buscemi. Presenta Luigi Granditetti. Ingresso Libero

Presentate 297 instanze per mantenere aperti gli uffici del giudice di pace, solo 285 quelli che il Ministro della Giustizia on. Andrea Orlando tiejne in vita con la firma sul decreto di riforma delle circoscrizioni giudiziari.
Tra gli uffici del Giudice di Pace "salvati" in Calabria anche quelli appartenenti a comuni di dimensioni decisamente più ridotte di Amantea. di seguito l'elenco completo. 

Il Ministro della Giustizia on. Andrea Orlando ha firmato il decreto che dispone il mantenimento di 285 uffici del giudice di pace a seguito della recente riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Sono state dunque accolte quasi integralmente le 297 istanze formulate dagli enti locali che si impegnano a mantenere a loro cura e spese gli uffici giudiziari di prossimità nei loro territori.

Si tratta di un'ulteriore razionalizzazione collegata all’attuazione della nuova geografia giudiziaria.

Lo dice soddisfatta l’on Enza Bruno Bossio nel suo comunicato con il quale conclude che “Sono state fugate, pertanto, le preoccupazioni per la chiusura di questi uffici che invece continueranno a funzionare”.

Amantea quindi chiude!!

Ma ecco gli uffici dei Giudici di pace che si salveranno in provincia di Cosenza

Acri,

Campana, 1936 abitanti

Cariati,

Cassano allo Ionio,

Corigliano,

Lungro,

Montalto,

Oriolo, 2318 abitanti

San Sosti, 2105 abitanti

Spezzano Albanese,

Trebisacce, 8.756 abitanti

Rogliano, 5718 abitanti

San Giovanni in Fiore,

San Marco Argentano,

Spezzano della Sila, 4679 abitanti

Belvedere Marittimo

Scalea”.

E questi, invece, sono gli altri uffici di Giudici di pace che si salveranno in Calabria

Badolato

Borgia

Chiaravalle centrale

Squillace

Cirò

Petilia Policastro

Nicotera

Serra San bruno

Caulonia

Stilo

Cinquefrondi

Laureana di Borello

Oppido mamertina

Sinopoli

Taurianova

Ora una sola domanda. Possibile che comuni piccolissimi come Campana, Oriolo, San Sosti conservino l’unico presidio di giustizia operante sul loro territorio e la nobile Amantea perda anche questo ultimo ufficio pubblico?

Chi dobbiamo ringraziare?

Beh, basta dare una occhiata alla bandiera strappata ed a mezz’asta perché caduta ed all’ingresso in multistrato marino per capire quanta attenzione il comune ha avuto per l’ufficio del Giudice di Pace .

Auguri Amantea, ancora più profonde le acque nelle quali ti stai inabissando sempre più!

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