BANNER-ALTO2
A+ A A-

Un nigeriano, richiedente asilo politico, ospite del Cas di Nicotera, è stato ricoverato all’ospedale di Vibo Valentia in pericolo di vita.

 

 

 

 

 

 

 

I carabinieri di Nicotera e Nicotera Marina sono stati allertati dal 118 dove si è presentato il nigeriano con evidenti ferite da taglio sui polsi, con tagli netti alle arterie e alle vene.

A quel punto i militari dell’Arma si sono recati al Centro di accoglienza di Nicotera individuando l’aggressore nel connazionale Abuo Onyekekachi, 30 anni, pure lui richiedente asilo ed ospite della stessa struttura, con alcuni precedenti per minacce e percosse.

La vittima, che stava viaggiando in treno senza biglietto e protestava contro il controllore, ha litigato con l’aggressore che invece ha difeso il dipendente di Ferrovie dello Stato.

Da lì il forte litigio, iniziato alla Stazione ferroviaria, e proseguito sino al Cas, dove i due si sarebbero aggrediti, la vittima con un bastone ed il fermato con una bottiglia di vetro rotta.

I carabinieri constatando il quadro indiziario, hanno eseguito il fermo di polizia giudiziaria di Abuo Onyekekachi che è stato tradotto nel carcere di Vibo a disposizione della magistratura.

Ndr. Ecco cosa succede a difendere i controllori dei treni.

Pubblicato in Reggio Calabria

La torre è mia, dice Joppolo. No, è mia, contesta Nicotera! Ed i due comuni litigano.

Parliamo della torre Parnaso.

Una torre condivisa tra Joppolo e Nicotera e da tempo alla base di forti discussioni.

Nell’ultima seduta del consiglio comunale di Joppolo, l’assemblea municipale, presieduta dalla consigliera Florinda Albino, ha accettato la donazione della Torre Parnaso e di una porzione di terreno circostante la stessa da parte del proprietario, Giuseppe Stefano Laghi, grazie anche alla mediazione del consigliere Giovanni Preiti.  

sindaco di Joppolo Carmelo Mazza dice “Non posso che esprimere tutta la mia personale soddisfazione e quella dell’amministrazione. Sicuramente un grande giorno per la nostra comunità, in quanto la “Torre Sant’Antonio”, comunemente chiamata “Torre di Joppolo” o “Torre Parnaso”, ricade nel territorio contestato dei comuni di Joppolo e Nicotera ma ha sempre rappresentato il simbolo identitario di tutta la comunità joppolese. Secondo fonti storiche accreditate, invero, la costruzione della “Torre” coinciderebbe con lafondazione stessa del Municipio di Joppolo”. 

Appresa la notizia nella vicina Nicotera vi è stata una levata di scudi.

«La torre - sono stati i commenti a caldo - è storicamente appartenuta al territorio di Nicotera».

Nei prossimi giorni, tra l’altro, si preannuncia un’iniziativa forteda parte della terna commissariale che regge il Comune e che potrebbe rivendicare la territorialità della “Torre Parnaso”. 

La torre venne edificata lungo la fascia di costa tra Nicotera e Joppolo, per la difesa della incursioni saracene.

La torre finite le incursioni saracene è divenuta simbolo di liste elettorali.

Il bello è che qualche tempo fa i due comuni di Nicotera e Joppolo, hanno trovato unità di intenti, concordando in un protocollo d’intesa, per mettere insieme le forze ed intercettare i necessari finanziamenti per salvare l’importante bene culturale.

Ma ora da Nicotera si dice : “Dalla collaborazione per il recupero all’ ”annessione” ce ne passa! .

Se gli amici della lista in parola si sentono attratti dalla Torre, fino al punto di indicarla come segno identificativo della loro lista elettorale, non può che far piacere tenendo sempre a mente però, per stare in ambito culturale, il titolo del celebre romanzo di Leonardo Sciascia: “a ciascuno il suo”».

Pubblicato in Cronaca

E’ successo a Nicotera.

Ieri mattina 27 agosto.

Erano saliti a Ricadi ed erano diretti Rosarno.

Trovati senza biglietto dal controllore sono stati fatti scendere a Nicotera.

Un biglietto che costa 2,4 euro!

Appena scesi se la sono presa con i cestini della differenziata distruggendo.

Nessuno al momento ne ha parlato.

In fondo si tratta di intemperanze giovanili.

Piccole reazioni di giovani abituati a non rispettare le leggi.

Ci dicono che si tratta di 5 giovani che sono l’avanguardia della globalizzazione.

Quelli che ci offrono uno stile di vita che sarà uno stile di vita per moltissimi di noi.

Non vorremmo aver capito male e che cioè anche gli altri, cioè quelli che oggi abbiamo uno stile di vita tutto nostro, dobbiamo salire in gruppo sul treno senza biglietto, essere fatti scendere a forza spaccando poi quanto troviamo con la certezza di restare impuniti.

Pubblicato in Reggio Calabria

Leggiamo su Quicosenza.it

Sorical scopre allaccio abusivo nel comune di Paola: perdita di rete di oltre il 60%

Sorical, evitando di adire le vie legali per il danno subito, ha chiesto allì’ufficio tecnico di provcedere in va bonaria alla chiusura immdiata dell’allaccio abusivo.

PAOLA (CS) – Sorical, ha scoperto a Paola un allaccio abusivo su rete di adduzione; ribadisce tuttavia che non c’è in atto alcuna riduzione di portata al Comune di Paola.

Dai controlli eseguiti i tecnici della società hanno riscontrato una riduzione di fornitura solo dalla sorgente Scaglillo causata, sicuramente, da un allaccio abusivo trovato in un pozzetto di sfiato a monte del partitore Scaglillo per la zona di S. Miceli.

Sorical, evitando di adire le vie legali per il danno subito, ha chiesto ieri all’ufficio tecnico manutentivo del Comune di Paola, retto dal dirigente, Ing Fabio Pavone, di provvedere in via bonaria alla chiusura immediata dell’allaccio abusivo.

La società, inoltre, ricorda che in tutta la Calabria il servizio di erogazione dell’acqua avviene attraverso gli acquedotti regionali compatibilmente alla capacità di alimentazione di ogni singolo schema idrico e fino ai serbatoi di consegna.

Resta in capo ai Comuni il compito di sorveglianza e manutenzione delle opere di distribuzione interna.

Sorical non ha alcuna responsabilità rispetto all’utilizzo improprio dell’acqua da parte del Comune dei cittadini.

La società eroga al Comune di Paola in media 2,5 milioni di metri cubi di acqua a cui si aggiungono 0,66 metricubi da fonti comunali.(?????? all'anno?????)

L’acqua in uscita alle rete domestiche fatturare, come da atti del Comune, risulta essere di 1,2 milioni di metri cubi, con una perdita di rete di oltre il 60%.

E poi leggiamo su da Il Vibonese 23 giugno 2017.

Nicotera. Bypass al contatore per rubare l’acqua : denunciato l’imprenditore.

I controlli della polizia municipale e dei carabinieri proseguiranno nei prossimi giorni nei confronti di altre strutture del territorio

Su rinnovato input della Commissione straordinaria del Comune, la polizia locale – diretta da Gregorio Milidoni - congiuntamente alla Stazione dei Carabinieri di Nicotera Marina ed alla Delegazione di spiaggia di Nicotera ha proceduto al controllo dei lidi ubicati nella frazione marina del comune.

I controlli sono stati principalmente indirizzati al fine di verificare la corretta occupazione di suolo demaniale marittimo e il corretto utilizzo dell’acqua comunale da parte degli stabilimenti balneari e/o ricettive.

A seguito di tali controlli, è stato deferito alla Procura di Vibo Valentia il gestore di un noto lido balneare, il quale è accusato di aver rubato l’acqua attraverso un bypass al contatore, al fine di eludere il pagamento del canone dovuto. L’imprenditore è stato pertanto denunciato per il reato di furto aggravato. I controlli sui lidi di Nicotera Marina proseguiranno senza soste da parte delle forze dell’ordine, al fine di garantire il rispetto delle regole da parte di tutti gli operatori commerciali.( da Il Vibonese 23 giugno 2017)

Ma in Calabria il furto dell’acqua è si o no un reato?

Ed allora perché la Sorical non ha denunciato l’esecutore dell’allaccio abusivo?

E può la Sorical perdere soldi e non chiamare ai danni chi si allaccia abusivamente?

Chi paga così i costi? La collettività?

Pubblicato in Alto Tirreno

“Robin Hood” è quella inchiesta coordinata dalla Dda di Catanzaro che nel febbraio scorso ha portato in carcere l’ex assessore regionale al Lavoro, Nazzareno Salerno e Ortensio Marano, due dei principali indagati dell`inchiesta, entrambi sono accusati di essersi appropriati indebitamente dei fondi del Credito Sociale.

 

Nazzareno Salerno da ex assessore regionale al Lavoro avrebbe infatti favorito Marano e una sua società nella gestione dei fondi del Credito sociale in cambio del versamento di denaro a titolo di tangenti. 

 

Emanati nuovi avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta.

Si tratta di un troncone investigativo relativo alle assunzioni di Saverio Spasari e Damiano Zinnato, entrambi di Nicotera, in un progetto della Regione Calabria.

Indagini che già avevano portato a muovere delle specifiche contestazioni sia nei confronti di Damiano Zinnato, (cognato del boss Luigi Mancuso di Limbadi), sia nei confronti di Saverio Spasari di Nicotera in merito alla loro inclusione in un progetto.

 

I nuovi indagati sono:

Michele Parise,

Patrizia Nicolazzo e

Maria Francesca Cosco,

componenti della commissione selezionatrice di un progetto per il Dipartimento “Politiche sociali” della Regione Calabria e

Antonella Torchia,

Sonia Libico e

Eugenio Mercuri,

componenti della commissione per i progetti di verifica degli standard normativi delle strutture sanitarie calabresi.

Sono tutti accusati di aver abusato del loro ufficio per favorire determinati candidati a scapito di altri in concorso con Pasqualino Ruberto, ex guida della fondazione Calabria Etica (ente in house della Regione Calabria), dell’ex consigliere ed assessore regionale Nazzareno Salerno, dei vibonesi Claudio Isola, Damiano Zinnato (cognato del boss Luigi Mancuso di Limbadi), Vincenzo Spasari e del figlio Saverio Spasari, gli ultimi due di Nicotera.

Pubblicato in Vibo Valentia

locandina mariaRiceviamo e pubblichiamo.

Si terrà ad Altomonte (CS) il 25 settembre alle ore 17.00, presso l’Ostello della gioventù in via San Giacomo, 8, l’inaugurazione dell’Accademia delle arti e dello Spettacolo Aurora Sanseverino con la rassegna storica: "I salotti della storia, 1^ edizione”.

 

 

Il primo appuntamento organizzato e voluto dai soci fondatori, vedrà protagonista Maria Lombardo da Nicotera (VV), autrice del testo: Sotto il segno dei Borbone.
Saranno presenti tra i relatori: Il sindaco Giuseppe Lateano, il presidente dell’Associazione Francesco Capano, l' architetto Domenico Pirrottina, Susanna Camoli, dott.ssa in filosofia e segretario dell' associazione, a moderare l' evento Esperia Piluso, sociologa e direttore artistico dell' associazione.

Come ha affermato il direttore artistico <<Salotti della storia, nasce con l'intento di rievocare gli incontri culturali del passato raggruppando però gli appuntamenti per categoria di studio. Partire con la storia ci è sembrato doveroso avendo preso in prestito per l'Accademia, il nome di un personaggio illustre del passato. Questo primo ciclo di appuntamenti percorre periodi storici che hanno interessato la nostra penisola, ma con particolare riferimento alla nostra regione e alla nostra Altomonte. Le presenze Templari in Calabria e ad Altomonte, Marco Berardi e la Santa inquisizione, Il regno di Napoli e i retroscena dell'Unità d'Italia, i delitti di fine ‘800 nella nostra provincia, sono solo l'inizio di tante notizie storiche che non abbiamo appreso tra i banchi di scuola e che scopriremo o approfondiremo insieme>>.

La cittadinanza è invitata a partecipare per iniziare questo viaggio attraverso nuovi punti di vista storici.

Pubblicato in Alto Tirreno

Presentate 297 instanze per mantenere aperti gli uffici del giudice di pace, solo 285 quelli che il Ministro della Giustizia on. Andrea Orlando tiejne in vita con la firma sul decreto di riforma delle circoscrizioni giudiziari.
Tra gli uffici del Giudice di Pace "salvati" in Calabria anche quelli appartenenti a comuni di dimensioni decisamente più ridotte di Amantea. di seguito l'elenco completo. 

Il Ministro della Giustizia on. Andrea Orlando ha firmato il decreto che dispone il mantenimento di 285 uffici del giudice di pace a seguito della recente riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Sono state dunque accolte quasi integralmente le 297 istanze formulate dagli enti locali che si impegnano a mantenere a loro cura e spese gli uffici giudiziari di prossimità nei loro territori.

Si tratta di un'ulteriore razionalizzazione collegata all’attuazione della nuova geografia giudiziaria.

Lo dice soddisfatta l’on Enza Bruno Bossio nel suo comunicato con il quale conclude che “Sono state fugate, pertanto, le preoccupazioni per la chiusura di questi uffici che invece continueranno a funzionare”.

Amantea quindi chiude!!

Ma ecco gli uffici dei Giudici di pace che si salveranno in provincia di Cosenza

Acri,

Campana, 1936 abitanti

Cariati,

Cassano allo Ionio,

Corigliano,

Lungro,

Montalto,

Oriolo, 2318 abitanti

San Sosti, 2105 abitanti

Spezzano Albanese,

Trebisacce, 8.756 abitanti

Rogliano, 5718 abitanti

San Giovanni in Fiore,

San Marco Argentano,

Spezzano della Sila, 4679 abitanti

Belvedere Marittimo

Scalea”.

E questi, invece, sono gli altri uffici di Giudici di pace che si salveranno in Calabria

Badolato

Borgia

Chiaravalle centrale

Squillace

Cirò

Petilia Policastro

Nicotera

Serra San bruno

Caulonia

Stilo

Cinquefrondi

Laureana di Borello

Oppido mamertina

Sinopoli

Taurianova

Ora una sola domanda. Possibile che comuni piccolissimi come Campana, Oriolo, San Sosti conservino l’unico presidio di giustizia operante sul loro territorio e la nobile Amantea perda anche questo ultimo ufficio pubblico?

Chi dobbiamo ringraziare?

Beh, basta dare una occhiata alla bandiera strappata ed a mezz’asta perché caduta ed all’ingresso in multistrato marino per capire quanta attenzione il comune ha avuto per l’ufficio del Giudice di Pace .

Auguri Amantea, ancora più profonde le acque nelle quali ti stai inabissando sempre più!

BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy