Da alcune località calabresi, in estate è possibile assistere ad uno degli spettacoli più affascinanti che la natura offre… Qualcosa che merita un giusto riconoscimento
Uno spettacolo suggestivo, unico al mondo. Da premiare. L’idea nasce in Calabria: il tramonto del sole d’estate “dentro” lo Stromboli potrebbe diventare Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco.
L’iniziativa nasce da Calabria Network Mediterraneo, comitato, costituito prevalentemente da giovani calabresi, che si è fatto promotore della candidatura. Al momento sono pervenute le adesioni di ben 17 soggetti istituzionali e sociali che hanno entusiasticamente deciso di partecipare a questa iniziativa.
Da alcune località calabresi, in estate è possibile assistere ad uno degli spettacoli più affascinanti che la natura offre. Al tramonto il sole sembra essere praticamente inghiottito dal cratere del vulcano. L’illusione ottica dura poco, un paio di minuti, abbastanza però per godere a pieno di un meraviglioso spettacolo della natura.
Ogni anno, centinaia di persone di armano di smartphone e camere fotografiche per immortalare i tramonti eoliani.
Secondo i promotori dell’iniziativa, lo spettacolo della palla infuocata inghiottita dal vulcano presenterebbe tutti i caratteri richiesti dall’Unesco per ottenere il prestigioso riconoscimento: unicità, universalità e insostituibilità. In più soddisfa il VII Criterio della Convenzione sul patrimonio dell’Umanità del 1972 che afferma che sono riconoscibili “fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una importanza estetica eccezionale”.
fonte notizia italiachiamaitalia.it
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Ecco il duro attacco del M5s ad Oliverio:
“Patetico. Non trovo aggettivo più adatto per commentare il tentativo del Presidente della Regione e dei suoi valletti/e di scaricare su di me, e dunque sul M5S, la responsabilità della epocale figuraccia
fatta in queste ore con l’ennesimo fiasco della candidatura della Sila a sito patrimonio dell’Unesco, figuraccia sua personale ma anche collettiva, purtroppo, nella misura in cui ufficialmente (ancora) ci rappresenta tutti.
Anzi sì, aggiungo un secondo aggettivo: puerile.
L’arroganza questa volta lo ha tradito, anche questa volta lo ha tradito. Oliverio, infatti, non ha esitato a vantare la preliminare visita valutativa della UICN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) come un successo e un’ipoteca sul risultato finale, e ciò anche per supportare la permanenza più che decennale della dott.ssa Sonia Ferrari nel ruolo di Commissario del Parco (sperando di garantirla sine die!).
Nel momento in cui, però, sull’edizione veneta del “Corriere della Sera” del 19 gennaio 2019, a cinque giorni dall’esito finale dell’iter, è stato insinuato che la candidatura calabrese non dovesse impensierire i Veneti, perché la Calabria pareva essere sul punto di ritirarsi, ha taciuto.
Anzi no, non del tutto: ha avuto la spudoratezza di accusare me, che il 23 gli chiedevo pubblicamente spiegazioni, di avere inventato ogni cosa.
Non ha gridato allo scandalo per l’indiscrezione pubblicata dal “Corriere” ma ha taciuto, ripeto, il nostro scaltrissimo Presidente, niente affatto stupito o indignato, perché sapeva bene che la Sila, anche quest’anno, non aveva alcuna probabilità di essere ‘premiata’ con uno dei due posti a disposizione.
Meglio tacere, allora, per non attirare l’attenzione prima del 24 e solo dopo, a cose fatte, fingere il candore di chi cade dalle nuvole ed evocare fantomatici nemici...
La candidatura degli ecosistemi boschivi della Sila risale al 2012 e da allora non ha mai prodotto l’effetto sperato.
Imputare l’ennesimo flop, quello del 2019, al Ministero dell’Ambiente che ha appena sostituito la Ferrari, stabilendo anzi un nesso di causalità tra i due fatti, come leggo, è veramente funambolico. Gli aggettivi sono diventati tre: patetico, puerile e funambolico.
Anzi no, sono quattro, perché credere di potere ingannare ancora e così platealmente i cittadini calabresi, giocando in fine anche sul mantra della preferenza accordata al Nord in ragione del peso della Lega nel governo gialloverde – lo stesso di cui “Libero” lamenta, invece, che governano i terroni! –, qualifica il tentativo di barcamenarsi del Presidente-equilibrista anche come pietoso!
Eppure non è mai stata della partita, la Sila, perché se nel 2014 la stessa Unesco l’ha riconosciuta Riserva della Biosfera, e lì i requisiti c’erano, l’altopiano nel suo insieme non ha, lo ribadisco e chiunque può verificarlo, i requisiti minimi richiesti ai siti che l’Unesco riconosce patrimonio dell’umanità.
Non li ha, e Oliverio lo sa benissimo, perché ha contribuito non a promuovere politiche che potessero cambiare in meglio le cose ma a peggiorare sensibilmente il quadro.
Oltre che per l’eccessiva antropizzazione, infatti, la Sila soffre di abusivismo edilizio. In tema di agricoltura, non riesce a passare al biologico a causa dell’uso smodato di pesticidi nelle coltivazioni di patate e, quanto al patrimonio boschivo, oggetto specifico della valutazione, tagli indiscriminati e incendi sono all’ordine del giorno.
Che dire poi delle tante centrali a biomassa autorizzate dalla Regione in spregio all’interesse collettivo e degli appetiti malsani che suscitano?
Come poteva pensare, Oliverio, di darla a bere all’inviato della UICN e come poteva pensare che, alla luce delle valutazioni di quello, il Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e il Ministero dell’Ambiente avrebbero appoggiato una farsa neppure tanto abilmente camuffata?!
Ma no, non lo pensava…
Pietoso, ecco, sì, pietoso è proprio l’aggettivo più adatto!
Margherita Corrado (M5S Senato)
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“A Soveria Mannelli, “Paese Simbolo della Calabria”, l’ULIVO della PACE !
Perché continui l’indomabile e coraggiosa sfida nel diffondere dalla nostra Regione, confine naturale del Mediterraneo con l’Europa, la Fratellanza, l’Unione, la Giustizia e la Pace nel Mondo, come vuole l’Unesco…
Come è sempre stato, attraverso i secoli, il simbolo dello Spirito dei Padri della nostra Terra e dei nostri Santi!”
Con questi sentimenti, commenta il Sindaco di Soveria Mannelli Leonardo Sirianni, Heritage Calabria, associazione di emigrati Calabresi nel mondo con sede in San Giovanni in Fiore e il suo fondatore, dott Francois Xavier Nicoletti, suggellano la donazione al Comune di Soveria Mannelli dell’albero della Pace, una scultura in ferro battuto del maestro Francesco Talarico, già sistemata nella piazza Largo ai giovani.
Trattasi di una grande istallazione che riproduce un albero d’ulivo a grandezza naturale e che intende simboleggiare la pace, la fratellanza, l’unione e l’amore tra i popoli del mondo.
L’albero d’ulivo è costituito da più di 8.000 foglie e oltre 3.500 frutti, lavorati singolarmente, interamente a mano e successivamente assemblati.
Sui suoi rami campeggiano persino una lucertola e una cicala anch’esse forgiate a mano dall’artista di Pietrapaola.
Nell’ambito della cerimonia che si svolgerà in piazza Largo ai Giovani, sarà scoperta una targa ricordo, apposta alla base del monumento.
Saranno presenti il Presidente del Club per l’UNESCO di Catanzaro, Architetto Teresa Gualtieri, attualmente anche vicepresidente Nazionale dei centri e club per l’UNESCO, lo stesso Francois Xavier Nicoletti, artefice della donazione, il Sindaco della città Leonardo Sirianni, il Prof. Mario Caligiuri, il Presidente del Consiglio Comunale di Soveria Mannelli Angelo Sirianni, gli assessori Antonella Pagliuso e Francesco Scalise, i Consiglieri comunali e tutti i cittadini che vorranno partecipare.
La pace è il primo obiettivo che i suoi fondatori hanno assegnato all’UNESCO al momento della sua creazione nel 1946, alla fine della seconda guerra mondiale.
Gli Stati appartenenti alle Nazioni Unite hanno voluto aprire il preambolo che istituisce l’UNESCO con la seguente affermazione: “Poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nella mente degli uomini che devono essere elevate le difese della pace”.
I messaggi dell'UNESCO sono di crescente importanza oggi, in un mondo globalizzato in cui le interconnessioni e la diversità devono servire come opportunità per costruire la pace nella mente di uomini e donne.
Per questo assume particolare rilievo la giornata odierna che vuole essere il contributo della nostra Città alla diffusione, soprattutto fra le nuove generazioni, del sentimento della Pace, il solo capace di garantire la piena libertà di espressione, la pienezza della democrazia, lo sviluppo della civiltà e della dignità umana.
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