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Francesco Gagliardi

Nato in San Pietro in Amantea.
Insegnante elementare in pensione. Ex coordinatore provinciale per l'insegnamento delle lingue straniere nelle scuole elementari.
Ha frequentato l'Università Statale dell'Alabama U.S.A. Ha combattuto in Korea con U.S. Army.
Corrispondente del giornale "Il Popolo", "Giornale d'Italia", "Il Quotidiano di Roma" ora "Avvenire".
Suoi articoli sono stati pubblicati da "Oggi Famiglia", "Calabria Ora", "il Quotidiano", "Mezzoeuro", "La Provincia", "Idee per la sinistra", "Iniziativa". Consigliere comunale dal 1964 al 1970. Assessore e Vice Sindaco dal 1975 al 1985.
Ha pubblicato: Storia di San Pietro in Amantea; La Santona; Nell'Inferno di Korea; Viaggio nella memoria; Dolci e antichi ricordi; La valigia dei sogni; Paese di Maria e della Comunicazione; S.Pietro tra Storia, storie, leggende e attualità; Paese in lenta agonia.

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Vietato pregare a scuola

Venerdì, 24 Novembre 2017 16:20 Pubblicato in Italia

Ecco cosa scrive Francesco Gagliardi:

Ci risiamo. Puntualmente appena si avvicinano le feste del Santo Natale in Italia c’è sempre qualche dirigente scolastico o qualche maestra un po’

 

saccente ed arrogante, che si vuole mettere in vista, e poiché crede di fare una cosa buona e giusta o proibisce ai propri alunni di preparare il presepe e vietare le canzoncine di Natale oppure fa togliere dalle pareti il Crocifisso.

Quello che oggi sto per raccontarvi, amici miei carissimi, è un fatto realmente accaduto.

Non in un paesino della Calabria del’Aspromonte o dei Monti della Sila, ma in una grande città.

Siamo a Palermo, nella nobile terra siciliana.

Il Direttore Didattico, così si chiamava quando io insegnavo, della scuola materna elementare “Ragusa Moleti” ha diramato una circolare imponendo ai docenti di non fare più recitare le preghiere del mattino agli scolari all’inizio delle lezioni e di non fare intonare canzoncine neppure prima della merenda o nell’ora di religione.

Ha inoltre fatto rimuovere dalla scuola alcune immagini religiose tra cui una statua della Madonna e una foto di Papa Francesco.

Il fatto ha suscitato non solo le reazioni di alcuni insegnanti ma anche un vespaio di polemiche da parte dei genitori degli alunni, i quali hanno minacciato di ritirare i propri figli da questo istituto scolastico.

Mamma, mamma, perché non possiamo recitare più in classe la preghiera del mattino?

Perché non possiamo ringraziare Gesù per il cibo che ci da?

Domandano i bambini perplessi alle loro mamme.

E’ il dirigente scolastico Nicolò La Rocca che lo ha proibito.

Dell’accaduto è stato nel frattempo informato il dirigente scolastico regionale il quale dovrà prendere i provvedimenti del caso.

Purtroppo episodi del genere ce ne sono stati in altri plessi scolastici e in altre regioni d’Italia.

Da qualche anno a questa parte si registra uno zelo davvero impressionante per cacciare dalle nostre aule scolastiche tutti i simboli della religione cristiana.

Via il Crocifisso! Offende la coscienza dei ragazzi musulmani che frequentano regolarmente la nostra scuola.

Ma siamo in Italia, perbacco, non in Iran o Irak.

La scuola è nostra, è italiana, fino a prova contraria.

E allora? Allora coloro che frequentano la nostra scuola dovrebbero rispettare i nostri usi e costumi, le nostre tradizioni.

E voi, amici lettori di Tirreno News, che ne pensate?

E’ giusta la decisione del dirigente scolastico o è sbagliata? Sono scesi in campo anche alcuni parlamentari della Lega Nord i quali hanno scritto al Ministro della Pubblica Istruzione sottolineando che proibire a dei bambini di pregare a scuola è una cosa indegna.

Togliere la foto del Santo Padre Papa Francesco e la Statua della Madonna è un atto ignobile. Hanno presentato finanche una interrogazione parlamentare.

La decisione adottata dal Dirigente scolastico palermitano ha sollevato un vespaio di reazioni ed insulti, il più gentile è imbecille.

Ma il Dirigente non si scompone.

Si giustifica dicendo di aver applicato un parere dell’Avvocatura dello Stato dell’8 gennaio 2009 in base al quale è da escludere “ la celebrazione di atti di culto, riti o celebrazioni religiose nella scuola durante l’orario scolastico”.

Accoglienza dei migranti: Un vero business.

Lunedì, 23 Ottobre 2017 22:24 Pubblicato in Politica

Su Tirreno News giovedì 19 ottobre è apparso un articolo:-Per la prima volta lo Stato commissaria un centro di accoglienza per migranti-.

Mi è piaciuta assai l’espressione “mbrazz’a Maria” usata dalla Redazione, che poi è una espressione che dalle nostre parti viene spesso usata: Ccu sa fame e pezzentia… simu tutti ‘mbrazza a Maria.

 

Il Ministro Minniti ha commissariato tre centri a Briatico per presunta infiltrazione mafiosa.

Ora mi chiedo, possibile che fino ad oggi nessuno si era accorto di nulla?

E se le cose non vanno poi così bene presso i centri di accoglienza come si vuol far credere, perché 140 comuni calabresi hanno aderito al progetto SPRAR?

Anche il Comune di Amantea ha aderito agli SPRAR e pure il comune di Aiello Calabro e il comune di Carolei che sono molto vicini al nostro.

Tutti i Sindaci, per l’occasione, si sono presentati a Taverna di Catanzaro indossando per l’occasione i vestiti migliori e naturalmente la fascia tricolore.

Questa non manca mai, come diciamo dalle nostre parti .-E’ petrusino ad ogni minestra.

Ma non ci sono già i migranti ad Amantea e a Carolei?

Certo che ci sono e ci sono da diversi anni.

E noi li vediamo scorazzare per le nostre piazze e per le nostre vie in vecchie biciclette, ma spesso li vediamo con bicchieri di plastica in mano a chiedere l’elemosina davanti ai supermercati.

I Sindaci si sono presentati tutti come abbiamo detto con le fasce tricolori perché rappresentavano l’autorità ed hanno firmato il protocollo d’intesa alla presenza del Ministro Minniti e del Governatore della Calabria On. Oliverio.

Ma i Sindaci prima di firmare il documento d’intesa hanno consultato i loro Consigli Comunali, i loro cittadini e i loro elettori che li hanno votati?

E se fino ad ieri eravamo ‘mbrazza a Maria, da oggi in poi saremo ‘mbrazza al Figlio e allo Spirito Santo.

 

Anche il mio Comune San Pietro in Amantea aveva aderito con delibera di Giunta n.7 del 28 marzo 2017 al progetto di accoglienza, integrazione e tutela a favore dei richiedenti protezione internazionale e beneficiari di protezione umanitaria.

Il progetto, per il momento non è stato accolto.

Non c’è nella lista dei 140 Comuni calabresi.

San Pietro in Amantea era pronto e disponibile ad accogliere gli immigrati.

Il progetto aveva per finalità, tra le altre cose, avviare percorsi di inserimento socio economico; inserimento scolastico; apprendimento della lingua italiana;assistenza socio sanitaria; orientamento al territorio e ai suoi servizi.

Poiché il comune non aveva strutture proprie in grado di gestire il progetto avrebbe dovuto individuare un soggetto di comprovata esperienza e competenza nei servizi a favore dei destinatari del bando.

Il progetto prevedeva l’organizzazione dei servizi per N. 20 ospiti.

Il Comune avrebbe garantito il 5% quale quota di cofinanziamento del progetto, la fornitura elettrica, il servizio idrico, la raccolta rifiuti, etc.

Il progetto aveva un costo complessivo di 282 mila euro per complessivi 12 mesi.

Se il progetto fosse stato accolto il Comune avrebbe dovuto reclutare personale da impiegare stabilmente nella struttura che nel paese non ci sono, fatta eccezione per il personale per la pulizia, come: Operatori sociali, interpreti, operatori legali, assistenti sociali, psicologi.

Non conosco il progetto presentato dal Comune di Amantea, quindi non so quanti richiedenti asilo e rifugiati verranno ospitati, quanto è il costo complessivo del progetto e quanti addetti ai lavori verranno impiegati.

Se per San Pietro in Amantea, Comune di appena 500 abitanti, i richiedenti asilo da collocare erano in numero di 20, in Amantea, Comune di 14 mila abitanti, i richiedenti asilo saranno almeno duecento.

E dove verranno collocati?

L’ex Sindaco Sabatino era molto preoccupato dell’alto numero di profughi presenti in Amantea, ora invece a distanza di pochi mesi Amantea si accinge ad accogliere altri profughi.

Perché?

Evidentemente i Comuni aderenti al progetto si aspettano dallo Stato incentivi economici e occupazione per decine e decine di ragazzi e ragazzi disoccupati che in tempo di elezioni si trasformeranno poi in voti.

E come disse l’ex sindaco di Acquaformosa:- L’integrazione è una straordinaria opportunità-

Sì, davvero. Per qualcuno è un vero business.

Che tradotto in italiano significa commercio, affari.

Ecco perché lo Stato ha commissariato alcuni centri di accoglienza e messo in galera alcuni personaggi.

Ma Babbo Natale e la Befana non sono ancora arrivati.

Strafalcioni in TV e agli esami

Mercoledì, 18 Ottobre 2017 22:05 Pubblicato in Basso Tirreno

Vi presentiamo uno straordinario pezzo di giornalismo.

 

“Gli strafalcioni in televisione e negli esami di maturità si sono sempre sprecati.

Si vede che la buona scuola ha fatto passi da gigante.

 

Per non parlare poi degli strafalcioni di reporter e giornalisti.

Molti conoscono Gabriele D’Annunzio come un grande esteta, ma come estetista lo ignoravo per davvero. Il grande Vate esperto in cure di bellezza, mamma mia che grande sorpresa!

Tutti sappiamo che a Firenze vi furono cruenti guerre tra Guelfi e Ghibellini, intense magari, ma intestinali direi proprio di no. Se fosse stato davvero così immagino le toilette fiorentine come fossero molto affollate.

Tutti abbiamo letto “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni e tutti sappiamo le peripezie che hanno dovuto affrontare i due protagonisti del romanzo Renzo e Lucia. Ebbene i due sfortunati amanti muoiono alla fine del romanzo. Ma gli sfortunati amanti non erano per caso Giulietta e Romeo, una delle tragedie più note di William Shakespeare?

E che dire di Napoleone Bonaparte, un generale tedesco che partecipò alla seconda guerra mondiale e venne sconfitto dall’esercito britannico ad El Alamein? Ma Napoleone visse nell’800, era francese, e fu sconfitto a Waterloo. Un soldato molto longevo che ha compiuto quasi 200 anni.

Tutti sappiamo come è finita la seconda guerra mondiale e chi ha maggiormente contribuito a porre fine al conflitto. Il famoso terremoto di Hiroshima. Sì, in Giappone ci sono stati tantissimi terremoti ma ad Hiroshima gli Stati Uniti d’America hanno sganciato una bomba atomica, non c’è stato un terremoto e un maremoto.

La capitale d’Inghilterra? Ovviamente Berlino. E ti pareva. Alla faccia della Brexit. Chissà come sarebbe contenta la signora Merkel.

E queste sono soltanto delle risposte che i nostri studenti hanno dato alle prove di esame della maturità. Alcune delle risposte hanno lasciato a bocca aperta i professori.

Io conosco un Pirandello che ha ricevuto negli anni 30 un Premio Nobel per la Letteratura, ma un premio Oscar non direi, anche perché Pirandello non ha mai girato un film.

La stampante è stata davvero una grande invenzione ma che abbia influito a diffondere le teorie di Lutero lo ignoravo per davvero.

Tutti conosciamo gli anni della guerra fredda perché l’abbiamo vissuta, ma che si sia combattuta durante i mesi invernali è per davvero una bella sorpresa.

E delle gaffe dei concorrenti ai vari quiz televisivi ne vogliamo parlare? Certamente.

Il versante italiano del Monte Bianco si trova in Sardegna.

Il passo di mare che separa la Francia e l’Inghilterra è lo stretto di Gibilterra.

Hitchcock è un famoso scienziato.

Ma in questi giorni la stampa e la televisione si sono interessate della trasmissione del Grande Fratello Vip.

Giulia De Lillis, l’ex corteggiatrice di “Uomini e Donne” e concorrente del Grande Fratello è al centro delle polemiche, continua a far parlare di sé per via dei continui strafalcioni.

I social network stanno impazzendo e Giulia è presa di mira per via della sua non cultura generale.

Giulia discute con gli altri inquilini della casa sulla capitale dell’Africa.

Ma l’Africa è un continente Signora Giulia!

E poi Sharm El Sheik non è la capitale d’Egitto.

L’America non è stata “inventata” nel 1842.

Ha detto proprio così:”Inventata”.

E’ stata scoperta da Cristoforo Colombo nel 1492. Inventata è tutto un’altra cosa.

Volta inventò la pila.

La Torre Eiffel a Parigi è stata costruita nel 2000.

Di fronte alle facce sbalordite ed attonite dei compagni di avventura ne ha detto proprio di tutti i colori.

Questi sono, amici lettori di Tirreno News, i frutti del nostro lavoro di insegnanti.

di Francesco Gagliardi

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