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Ieri l’Arpacal ha emanato un bollettino nel quale evidenziava che la zona di Amantea , insieme con Serra d’Aiello, San Pietro in Amantea, Lago e Belmonte calabro avevano un scenario di rischio di livello 3, cioè elevato con alta probabilità di frane ed esondazioni

nelle zone a rischio frana ed esondazione.

Il comune emanava il seguente avviso pubblico

“A seguito del bollettino di allerta meteo emanato dall’Arpacal, il commissario prefettizio, dottoressa Emanuela Greco, invita la cittadinanza a restare, se possibile, in casa evitando di mettersi in viaggio.

Da adesso, e fino alle 7.20 di martedì 24 gennaio, sul comune di Amantea, così come sui centri di Serra d’Aiello, San Pietro in Amantea, Lago e Belmonte Calabro persiste il livello 3 di allerta meteo, il massimo consentito.

Esiste la possibilità che a causa delle piogge persistenti e abbondanti nelle zone sopra indicate possano verificarsi fenomeni franosi e inondazioni di elevata consistenza.

L’invito dunque è di attendere il passaggio della perturbazione.

Per eventuali informazioni o per particolari esigenze i cittadini di Amantea possono rivolgersi al comandante dott. Emilio Caruso al numero 3341427123”.

La cosa strana è stata quella di aver letto la data di ultimazione dell’allarme ( che cessava alle ore 7.20 del 24 gennaio cioè oggi) ma non quello di inizio dell’allarme.

Il comunicato del comune veniva postato alle ore 21.30 e subito diventava virale

Ma in sostanza si è trattata di un allarme eccessivo

Nessuna paura reale di esondazione

Qualche pietra caduta sulle strade esterne agli abitati di Amantea e Campora SG

Un muretto caduto( vedi articolo)

Qualche marina allagata.

Molte cunette piene di terra ed erbacce.

Il problema reale infatti è sempre lo stesso.

Se non si manutenzionano i terreni e se non si puliscono fossi e le cunette le frane di moltiplicano.

E’ questo il vero problema.

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Questa volta Vincenzo Lazzaroli mi ha fregato sul tempo. E non è facile.

Mentre scrivevo quasi lo stesso intervento,ecco il suo comunicato stampa.

Gliene do pubblicamente atto evidenziando che “i politici di Amantea stanno zitti”.

Questo il comunicato

“Il porto di Amantea è sicuramente una delle infrastrutture più importanti per tutto il basso tirreno cosentino.

Purtroppo ogni qual volta si verifica una mareggiata, l’imboccatura del porto si ostruisce.

Questo oltre a creare notevoli danni alle stesse imbarcazioni, genera forti disagi ai tanti diportisti (circa 300) e alla marineria locale che si vedono costretti a rimanere a terra. I pescatori non riescono ad uscire, generando forti ripercussioni economiche per le loro famiglie.

I diportisti ormai stanchi, nonostante la tassa di stazionamento viene puntualmente pagata, non possono usufruire del servizio dall’inizio di gennaio ’17 da quando la capitaneria ha predisposto la chiusura.

Nei giorni scorsi, Davide Stellato con un gruppo di altri amici diportisti e pescatori di Amantea, stanchi della situazione, hanno realizzato un video sulla situazione del porto, che in rete è diventato virale.

Nel video viene mostrato l’imbocco del porto turistico totalmente insabbiato, con una piccola spiaggia ad ostruire l’insenatura.

Vista la situazione, insieme a quel gruppo di diportisti, oggi siamo andati direttamente sulla spiaggia che ostruisce l’ingresso, credetemi è stato uno spettacolo indecoroso.

Vedere che tanti soldi pubblici pagati da noi, sono finiti in quel modo è davvero un’indecenza.

Mi hanno riferito che mediamente ogni qual volta il porto si ostruisce, per riaprirlo vengono spesi all’incirca 50.000 Euro, e qui bisognerà fare una riflessione seria.

Non è più pensabile una cosa del genere, in tempi rapidissimi va individuata una soluzione definitiva e NON mega progetti che non se ne vedrà mai la fine.

Va fatto un intervento risolutore, con uno studio serio che stabilisca una volta per tutte come risolvere il problema.

Al momento la Regione Calabria con l’azione 7.2.2. del POR FESR-FSE 2014/2020 stanzia a fondo perduto per il sostegno ai progetti per il potenziamento di infrastrutture portuali , 21.000.000 euro .

Il bando è ancora aperto fino al 28 marzo 2017.

Nei prossimi giorni chiederò un incontro con la commissaria prefettizia la Dott. Greco, persona molto sensibile, per illustrarle la situazione in cui versa il porto. Chiederò la riapertura in tempi rapidi per la tutela dei posti di lavoro dei pescatori , e di attivare gli uffici comunali per partecipare al bando della regione Calabria per il potenziamento dell’infrastruttura portuale di Amantea.                                           Vincenzo Lazzaroli

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Questa la sua dichiarazione stampa:

“Alla cittadinanza di Amantea.

 

Ognuno di voi sa che l’Associazione L’incontro ha fatto tante battaglie ed in primis quella sui photored, sostenendo che servivano solo per fare cassa.

Abbiamo sostenuto, inoltre, che le tante contravvenzioni, inutili visto che le infrazioni non venivano contestate e che quindi non erano educative come lo sarebbero state se il conducente fosse stato fermato per la elevazione della sanzione, avrebbero, alla lunga, allontanato da Amantea i clienti del nostro sistema commerciale.

 

Ed infatti la mai doma Amantea commerciale sembra ormai morta.

I negozi e gli esercizi pubblici chiudono uno dopo l’altro.

Una situazione che ha come responsabile, da un lato , l’amministrazione comunale e, dall’altro, il sistema commerciale stesso che non si è difeso da queste scelte e vessazioni.

Abbiamo gridato di lasciare i semafori ma di togliere i photored, ma non siamo stati ascoltati.

 

Gridiamo, anche, adesso ed invitiamo gli Amanteani a votare solo chi dichiara di impegnarsi appena arriverà al comune a toglierli.

Noi parteciperemo alle votazioni solo con chi si impegnerà in tale senso e porrà il punto nel programma.

Non solo.Vogliamo che vengano tolti anche gli autovelox.

Anche questi creano paura a chi vuole venire ad Amantea.

 

Se si vuole garantire sicurezza vengano poste in essere pattuglie in grado di fermare coloro che infrangono i limiti di velocità.

Questa è democrazia, questa è giustizia.

E poi basta con i limiti assurdi di 30 kmh, impossibili da rispettare, dannosi per chi deve andare all’aeroporto od all’ ospedale!

Se l’Anas impone tali limiti il comune di Amantea non ne approfitti per fare cassa.

Che sia l’Anas a fare applicare tali limiti di velocità!

E’ necessario che gli Amanteani si sveglino ed alle prossime elezioni scelgano coloro che davvero vogliono impegnarsi a fare scelte che portino la città verso un domani migliore per tutti e soprattutto che facciano ridiventare Amantea la città che, come un tempo, era il riferimento di Cosenza, di Lamezia e della costa tirrenica.

Se Amantea muore il prezzo lo pagheremo noi Amanteani. Basta!

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