
Oggi, 29 settembre 2016, pur essendo lontano migliaia di km da Amantea, l’odore del nuovo sbocco della fogna nelle acque dell’Ulisse, le paure dei cittadini che si trasformano in realtà, mi costringono a scrivere ancora una volta sull’argomento, sotto gli occhi assenti e le false promesse dell'Amministrazione Comunale e dell'opposizione locale.
L’industria profumiera si è spostata da Nord a Sud del paese nella speranza di togliere dalla vista degli Amanteani perbenisti e struzzicheggianti, questa fonte inesauribile di esalazioni salutari. La maggioranza, è ormai storia risaputa, si è sempre dimostrata incapace di gestire il paese e ancor di più la rete fognaria. Unico compito assegnato all'Amministrazione Comunale, guidata dalla Sindachessa era quello di custodire l'impianto evitando che diventi bersaglio di vandali e ladri, che vorrebbero rubare il prezioso contenuto al mare nostrum e ai suoi ormai rari pesci. I sostenitori della maggioranza, quest’estate e ancora oggi, si sono scatenati su Facebook con le loro immagini di un mare da “bere”. Sprecandosi nell'utilizzare neologismi superlativi come "cristallinissimo" e "magnifichissimo".
Due anni fa, poco tempo prima dell'elezioni comunali, le opposizioni, a gran voce, avevano iniziato a parlare di scarico a mare, di allacci fognari, di spreco di denaro pubblico, etc; tenendo anche dei comizi in piazza.
Chiaramente, ad elezioni avvenute, hanno lasciato cadere il problema nel dimenticatoio delle loro coscienze e accontentandosi di sedere in Consiglio mentre tornava a far "discutere", si fa per dire, la salute del mare sulla costa Amanteana. Ed ecco puntuale la tragica scoperta del nuovo scolo fognario. L'ingrossamento della massa d'acqua a causa delle ultime piogge ha accentuato il problema, complice una rete fognaria al collasso. Fenomeno che emerge ogni qual volta davanti alla costa si ripresenti la consueta chiazza marrone. Una chiazza che però quest'anno ha assunto i caratteri di una vera e propria ondata di liquami, mentre tutti ne imputavano l'origine (ed il colore) alla discesa di fango e detriti dal fiume Catocastro. Sono raccapriccianti le immagini del video che mi è pervenuto mentre mi trovo sul Pacifico. Ve lo risparmio. Nell’arco di 100 metri di spiaggia l’acqua di mare è scomparsa, sostituita dalle acque nere provenienti dalla rete fognaria. Il breve video mostra la copiosa cascata di colore imprecisato su cui l’Amministrazione Comunale dovrebbe fornire qualche spiegazione. Anche perché in quella zona, lungo il percorso ciclo – pedonale ci passeggiano ogni giorno cani e padroni, giovani, anziani, mamme con bambini. Qualcuno, nelle domeniche di inverno, in quelle acque ci pesca e ci fa il bagno pure. L'allarme per la diffusione di batteri e virus è elevato, specialmente se si pensa alle dimensioni di tale cloaca a cielo aperto. Tutti i cittadini e le attività commerciali di Amantea, in particolare quelle che operano particolarmente sul lungomare e sulla spiaggia, sperano ancora nella manna dal cielo. Sperano ancora che si possa dire basta allo scarico a mare il prima possibile, ancor meglio prima dell'inizio della prossima stagione estiva. Questi cosiddetti “Amanteani” dovrebbero chiedere in massa le dimissioni dell'Amministrazione Comunale e di tutte le “forze” di opposizione se dovessero essere costretti a convivere anche l’estate prossima con la nauseabonda melma e tutte le cose che non hanno e continuano a non funzionare a causa della negligenza e strafottenza di questi signori.
Gigino A. Pellegrini & G el Tarik
Sempre più pericoloso il vialone del poliambulatorio.
Ogni giorno incontriamo gente che resta perplessa quando segnaliamo la pericolosità di questa strada, probabilmente la strada in Italia dove avvengono più incidenti inspiegabili ed inspiegati.
Qualcuno ci ha suggerito di farla percorre a 20 km all’ora, convinti che in questo modo non succederebbero gli incidenti che denunciamo.
Ovviamente contestiamo questa scelta.
La contestiamo perché se dovessimo camminare a 20 k all’ora per raggiungere Torino impiegheremmo da 56 a 65 ore ( via autostrade o vie ordinarie), cioè almeno 2 giorni e mezzo.
E per arrivare a Reggio Calabria impiegheremmo sole ( si fa per dire) 8 ore.
La contestiamo anche perché l’ operatore del carro attrezzi che è andato l’altro giorno a soccorrere l’ennesimo incidente del quale non siamo riusciti a scrivere perché nessuno ne ha saputo niente ed il comando di Polizia Municipale non ha dato notizia ( chissà perché?), dicevamo che l’ operatore del carro attrezzi appena messo piede a terrà è scivolato rovinosamente facendosi male al punto che ha dovuto ricorrere ai medici del pronto soccorso.
25 giorni di prognosi e tutore per la immobilizzazione del braccio.
Parliamo di un operatore esperto non di un pinco pallino qualsiasi come potrebbe essere uno di noi.
E non è il primo a scivolare.
Ma se scivola una persona che peraltro indossa scarpe antinfortunistiche che succederebbe ad una persona che scende dalla macchina indossando un paio di scarpe ordinarie?
Vi possiamo dire che le vigilesse intervenute sul posto hanno dovuto dirottare alternativamente il traffico sulla corsia opposta per evitare che le auto sbandassero.
Confermiamo quindi che il vialone del poliambulatorio nei giorni di pioggia alle prime acque resta non percorribile .
Chiediamo allora al comune di far effettuare opportune indagini e porre in essere opportuni rimedi.
Almeno si metta un po’ di bitume drenante.
Che cosa aspettiamo, il morto?
I giovani ( e meno giovani) amanteani espongono le ragioni del NO.
Questo il comunicato inviatoci da Rocco Pizzino:
“Sabato 1 ottobre ad Amantea in piazza commercio si è svolta un'importante iniziativa
organizzata dal giovane Rocco Pizzino per dire NO al referendum costituzionale di Renzi.
Mediante banchetto sono stati illustrati ai cittadini i principali motivi per i quali bisogna bocciare questo referendum.
Erano presenti il deputato di Forza Italia on. Roberto Occhiuto , il coordinatore regionale Luigi De Rose e il coordinatore provinciale dei giovani Vincenzo Trotta che con il loro impegno stanno portando avanti l'iniziativa su tutto il territorio Calabrese.
Rocco Pizzino , Francesco Genovese e gli altri suoi amici dichiarano "La Riforma è un gran pasticcio e l'obiettivo vero di Renzi è creare una supremazia del governo su tutti i fronti , con dominio incontrastato sui deputati, superando solo apparentemente il bicameralismo e rendendo gli organi di garanzia( Presidente della Repubblica, Corte costituzionale e CSM) subalterni ad esso.
Se vince il si i conflitti interni di competenza tra camera e nuovo senato e i conflitti legislativi aumenteranno notevolmente con la conseguenza di maggiori costi per lo Stato.
Tutto questo sarà un male per l'Italia perchè Renzi resterà sulla sua amata poltrona ancora per anni continuando a vendere l'Italia alle banche a discapito dei cittadini.
Noi per il bene della nazione voteremo NO".