
La vera Etica (il giusto) nasce dalla ontologia (dalla verità e dalla sua conoscenza). Una estetica che non sia lo splendore del vero e del giusto è condannata ad una mortale contraddizione che tanto più stridente quanto più estremo è l’impiego che se ne fa: non bastano i violini per coprire gli orrori di Auschwitz, come non basta un bel manifesto elettorale per nascondere la falsità. Così come dovrebbe far riflettere che ci siano alcuni “maestri del pensiero” in questo nostro paese che hanno grandi responsabilità nell’operare per il Bene Pubblico, con grande serenità e lucidità fanno addirittura della separazione, della scissione del vero dal giusto e dal bello la loro bandiera cultural/professionale.
Desolazione, amarezza, rabbia e senso di abbandono. È quanto manifestano i cittadini di Amantea nell’apprendere che ogni inettitudine, da parte degli Amministratori non è una giustificazione, ma una triste ammissione di incapacità di gestire la cosa pubblica. A quale conclusione deve giungere un cittadino se non che coloro che hanno prodotto tali regole sono inadatti a farlo? Si arriva alla conclusione che ogni forma di programmazione è pura fiction, pura sostituzione della realtà con una sua protesi artificiale allo scopo di procurare emozioni a chi non è più in grado di provarne nella vita di ogni giorno. Ancora una volta è dimostrato che chi è preposto alla cosa pubblica non dovrebbero essere le Autorità ma il cittadino stesso. Sono passati mesi, anni da quando le situazioni denunciate dai cittadini hanno evidenziato anomalie concrete e disagi. Sono anni che nulla viene fatto. Bisogna con forza ribadire quanto già scritto, ovvero che se il cittadino si deve sostituire a chi è deputato a fare determinati controlli, adoperandosi per sostituire chi deve amministrare la città, si ravvede la possibilità di operare dei risparmi sensibili nei costi necessari per alimentare la macchina pubblica. Così facendo risulterebbe anche meno impegnativo ed oneroso il processo di assegnazione delle cariche e degli incarichi. Ogni qual volta riflettiamo, sarebbe bene cominciare riflettendo sulle parole. Sarebbe un primo grande atto di responsabilità verso le parole, che veicolano una storia, più precisamente, la nostra storia.
Un tale atto di responsabilità terrebbe quindi conto del parlare delle parole prima che qualcuno le parli e implicherebbe un interrogarsi circa i pensieri che, attraverso di esse, potrebbero nascere nel cittadino. Esso dovrebbe precedere la scelta di ciascuna parola della riflessione, specie se si tratta di una riflessione pubblica. Premettere tale necessità significa dire già qualcosa circa l’etica, quella del parlare, e la gestione di una cosa pubblica quale è, per esempio, la lingua che parliamo. “Etica” viene dal greco ethos che vuol dire costume, abitudine, usanza. L’etica comprende il complesso delle usanze che regolano la vita sociale, così come quella di ciascuna singola persona che vive sempre, inevitabilmente, con gli altri e le cui azioni ricadono pertanto, direttamente o indirettamente, anche sugli altri. L’etica ha a che fare con il nostro vivere con l’altro e comprende, pertanto, sia la nostra vita civica che quella sociale in senso lato, ovvero la vita lavorativa, affettiva, familiare, riguarda cioè i rapporti interpersonali, anche quelli più intimi, che instauriamo. La parola “gestione”: una traduzione potrebbe essere amministrazione, che significa pure controllo e perciò tutela. “Cosa pubblica” rinvia, invece, a tutto ciò che non appartiene a un individuo, come se fosse stato lui a crearlo o acquistarlo, o perché è solo lui a usarlo, bensì qualcosa che è condiviso, che non può mai davvero dirsi proprio, che giunge dagli altri. L’etica della cosa pubblica comprende dunque gli usi che ciascuno può fare di ciò che appartiene a tutti, in quanto di ciascuno, e che, anche quando rimesso alle volontà del singolo, deve rispondere inevitabilmente dell’altro a cui pure appartiene quello spazio in cui e magari su cui egli agisce. L’etica della cosa pubblica comprende la responsabilità verso l’alterità dell’altro, verso i suoi diritti: è il dovere di garantire, nella norma, le sue libertà; è il dovere di non tradire l’altro. La gestione della cosa pubblica deve fare in modo che l’etica non venga mai trasgredita. Chi amministra non può non sapere che ogni suo agire individuale, e anche privato, con ciò che è pubblico, include una responsabilità dell’altro. Ciò che è pubblico non può mai essere mio soltanto, tanto meno quando sono io ad averlo direttamente, per così dire, tra le mani. Al contrario infatti, in tal caso, la responsabilità dell’altro è maggiore, in quanto sono io il garante di ciò che è e deve restare di tutti.
Gigino A Pellegrini e G el Tarik
È un viaggio che ha come destinazione la conoscenza e la fruizione turistica del territorio. Il comune di Lago ha aderito, al pari di Amantea, Aiello Calabro, Serra d’Aiello e Belmonte Calabro, al marchio d’area “Antica Temesa”: il progetto di marketing territoriale che vede Amantea come ente capofila e che si pone l’ambizioso obiettivo di promuovere quelli che sono i giacimenti artistici, culturali e monumentali dell’intero comprensorio.
Il progetto in questione ha avuto inizio nello scorso mese di luglio. La Pomilio Blumm, l’azienda abbruzzese che si è aggiudicata l’appalto, ha realizzato una serie di brochure tematiche che consentiranno di far conoscere ciò che attualmente è la cittadina di Lago, favorendone e moltiplicandone le occasioni di visita. L’obiettivo che il sindaco Vittorio Cupelli intende perseguire è quanto mai chiaro e diretto: sviluppare l’immagine, l’identità storica e culturale di Lago, unendo idealmente la naturale propensione all’accoglienza, le tradizioni ed i sapori autentici che contraddistinguono questo angolo incantato della regione. «Lo sviluppo della rete – afferma il primo cittadino – ha abbreviato la distanza “centro/periferia”, dando modo a chiunque di poter organizzare il proprio itinerario, seguendo al meglio le proprie inclinazioni. È giunto dunque il momento di proporsi sul mercato, senza timore reverenziali, ma mostrando ciò che abbiamo e ciò che siamo. Un passaggio che si concretizzerà ancor meglio quando sarà pronto il nuovo sito istituzionale del comune».
«Il punto di partenza di quest’azione – spiega l’assessore al turismo Enzo Scanga – coincide con l’apertura di un info-point turistico. I materiali, come totem illustrativi e depliant, sono stati già consegnati al comune capofila e con l’inizio del prossimo anno daremo seguito a ciò che è di nostra competenza. Il comune di Lago, infatti, metterà a disposizione i locali idonei al posizionamento dei materiali pubblicitari, offrendo un punto di riferimento per coloro che vogliono entrare in contatto con la nostra identità, le nostre tradizioni ed il nostro modo di essere. Aderendo al marchio d’area abbiamo idealmente ampliato i nostri confini ed ora siamo pronti a cogliere le opportunità che ne potranno derivare».
Prezioso, da questo punto di vista, l’impegno profuso dall’assessore Annalisa Iuliano che ha sposato appieno l’iniziativa, tanto che nelle scorse settimane sono stati accolti i maestri della fotografia per realizzare, attraverso gli scatti, uno studio sui tratti distintivi della Temesa omerica rintracciabile nei tempi moderni. Un approccio che ha unito idealmente arte e scienza. «La presenza dei maestri dell’obiettivo – spiega la Iuliano – ha consentito di rivolgere la nostra attenzione verso qualcosa di cui non avevamo nozione alcuna, ma che fa parte del nostro essere. È anche da Temesa che Lago deriva: dallo sbocco naturale verso il mare che essa era in grado di garantire, così come dall’esigenza di sicurezza che la collina offriva. Prediamone atto e ripartiamo dalla memoria per costruire il futuro».
Amantea La scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione degli stilisti che intendono prendere parte alla dodicesima edizione della Grotta dei desideri è fissata improrogabilmente al 28 febbraio 2016”.
Allo stilista primo classificato andrà una borsa di studio di 1.500 euro, mentre per il secondo l’assegno di formazione si attesta a 700 euro. Rispetto al recente passato anche gli sponsor potranno erogare delle borse di studio che consentiranno ai fashion designer di aggiudicarsi un montepremi ancora più interessante. È questa una delle novità di maggior rilievo dell’edizione 2016 della kermesse.
L’evento, patrocinato dall’Assessorato al turismo del comune di Amantea e da Banca Mediolanum, è realizzato con il supporto dello studio di comunicazione Emmedia, dell’agenzia Agc Agency, del blog Modi di Moda e dello studio di consulenza legale dell’avvocato Ilaria Dolores Lupi.
Il concorso è indirizzato a giovani stilisti diplomati, agli studenti degli istituti superiori pubblici e privati, alle accademie di design, moda e modellistica, alle università e alle scuole professionali. Possono partecipare altresì gli stilisti che abbiano già aperto un proprio atelier da meno di sei anni. L’evento si svolgerà ad Amantea dall’1 al 4 agosto 2016, secondo un preciso calendario di serate e di eventi. La commissione esaminatrice, delegata dalla direzione artistica, sceglierà i concorrenti ritenuti, a suo insindacabile giudizio, più meritevoli di partecipare all’evento, sulla base di criteri di scelta predefiniti quali: stile, fattibilità, originalità, innovazione e sperimentazione.
«Il progetto – spiegano gli organizzatori – nasce dall’idea di celebrare e approfondire la relazione tra la moda, l’arte e la cultura. Lo spettacolo, uno dei pochi esempi in Italia, è stato istituzionalizzato dal comune di Amantea con la delibera di giunta numero 333 del 25 novembre 2010 e nello stesso anno è stato dichiarato “evento di eccellenza” dalla Camera della moda. Il nostro intento è valorizzare e promuovere i giovani talenti emergenti del mondo della moda e dar loro una possibilità di confronto, formazione, crescita professionale e visibilità. I partecipanti al concorso possono esprimere la propria espressività in massima libertà, senza temi fissi. I prescelti dovranno partecipare al concorso presentando gli abiti proposti, realizzati su taglia 42. I nominativi degli stilisti prescelti ammessi alla fase finale verranno pubblicati online sul sito lagrottadeidesideri.wordpress.com entro e non oltre il prossimo 30 marzo 2016. Per essere sempre informati basta collegarsi al blog ufficiale dell’evento http://lagrottadeidesideri.worpress.com o consultare la pagina Facebook ufficiale
Direzione artistica Grotta dei Desideri – Ufficio stampa
dott. Ernesto Pastore
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Info: 3893425668