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La Guardia di Finanza non credeva ai propri occhi.

Era cieco assoluto ed agiva come se ci vedesse!

Un miracolo?

No!

Un falso cieco e quindi una truffa all’Inps!

 

 

E così, i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, a conclusione di un’attività di contrasto agli illeciti nel settore della spesa pubblica nazionale, hanno denunciato alla Procura due medici per il reato di falso ideologico ed un pensionato di 63 anni, di Rombiolo, per il reato di truffa aggravata in danno dell’Inps, per l’indebito conseguimento di erogazioni per un importo complessivo di oltre 200mila euro.

Le investigazioni condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria, in seguito ad appostamenti e pedinamenti, hanno consentito di sorprendere il sedicente invalido mentre svolgeva normali attività quotidiane non compatibili con lo status di “cieco assoluto”, da lui ricoperto dall’anno 2001, come ad esempio: muoversi senza alcun ausilio o accompagnatore in strade e su terreni, anche sconnessi, compiendo azioni quali raccogliere e sbucciare frutti, ripararsi la vista con la mano dai raggi solari, spostarsi da un luogo all’altro in maniera fluida.

L’invalidità attestata risultava documentata da certificati rilasciati dai due medici denunciati per falso, sulla base dei quali l’Istituto di previdenza riconosceva la pensione di invalidità (100%) e pertanto anche l’indennità di accompagnamento.

Sulla base della ricostruzione dei fatti operata dalla Guardia di Finanza, su richiesta della locale autorità giudiziaria, è stato notificato ai tre indagati l’avviso di conclusione indagini, a firma del pm Benedetta Callea.

Ora, il falso cieco dovrà restituire all’Inps le somme percepite indebitamente.

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Lo dice Federico Cafiero De Raho.

“Una borghesia mafiosa costituita da commercialisti, avvocati e anche istituzioni, finisce per agevolare l’infiltrazione delle mafie, nell’economia e anche nella politica”.

 

 

Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho, stamani, a Pescara, a margine della cerimonia conclusiva del Premio Nazionale Paolo Borsellino.

“Ormai il pericolo non é più la mafia riconoscibile – ha aggiunto De Raho – ma quella invisibile, che con il proprio danaro compra e sembra non essere pericolosa come una volta, mentre invece lo e’ molto di più, perché laddove non può comprare tira fuori la propria tradizione, ovvero quel meccanismo di violenza e intimidazione, che oggi si accompagna semplicemente alle parole ‘noi siamo’.

Due parole che sono sufficienti per fare capire all’interlocutore di chi si tratta e a farlo ritirare, in modo che restino soltanto loro”.

Il procuratore nazionale antimafia ha fatto l’esempio del traffico di cocaina.

“Pensate alle tonnellate di cocaina che entrano nel nostro Paese e in Europa, un traffico governato da ‘ndrangheta, mafia e camorra, che spesso operano assieme, cogestendo traffici di questo tipo.

Immaginate in quanto danaro si converte il traffico e tutto questo denaro viene poi portato nella nostra economia, un’economia legale nella quale le mafie entrano con soggetti che riescono a mimetizzare, mascherare e occultare il soggetto mafioso”. (AGI)

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E’ arrivato a Paola oggi 18 ottobre il Venerato Quadro Pellegrino della Madonna del Rosario di Pompei, un evento questo molto atteso per la devozione che i paolani nutrono nei confronti della Madre Celeste.

Il quadro che è giunto direttamente dal Santuario di Pompeied è arrivato alle ore 16.30, accolto in Piazza del Popolo

 

La organizzazione è stata messa in atto dalla comunità parrocchiale Santa Caterina V. M. e dal parroco Bruno Di Domenico.

Il quadro della Madonna è stato accompagnato dall’arcivescovo di Pompei Tommaso Caputo che ha trovato ad accoglierlo l’Arcivescovo di Cosenza Francesco Nolè ed il sindaco della città di Paola, Roberto Perrotta.

Subito dopo la cerimonia d’arrivo l’effigie della Madonna è stata portata in processione nella vicina Chiesa del Rosario per la celebrazione della Santa messa presieduta dai due arcivescovi.

L’effigie rimarrà in Paola fino a domenica 21 ottobre

Durante la sua permanenza saranno celebrate una serie di funzioni religiose, preghiere, e concerti che inizieranno dalle ore 8 del mattino fino a tarda sera.

La macchina organizzativa messa in piedi per l’occasione da don Bruno Di Domenico ha divulgato il programma che i fedeli potranno visionare direttamente in chiesa e nelle bacheche della città oppure sulla pagina Facebook della chiesa del Rosario di Paola.

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