
Una notte d’Inferno per gli agenti e per i residenti.
Rimpatri? Macchè. Ormai siamo in guerra!
Nessun telegiornale sembra ne abbia parlato!
Chissà perché?
Forse perché si tratta di nigeriani?
Eppure si è trattato di una cosa molto seria
I Carabinieri ed i poliziotti si stavano accingendo a scortare via gli stranieri destinati a fare ritorno al loro paese d’origine, quando all’interno della struttura è divampato un incendio.
I cinque uomini in divisa sono stati brutalmente aggrediti, e bersagliati con ogni genere di oggetto.
Immediato l’intervento dei rinforzi, accorsi in difesa dei colleghi.
Sul posto si sono presentati la polizia scientifica ed i vigili del fuoco, che hanno spento l’incendio.
Sedata la ribellione, è stato possibile risalire in breve ai diretti responsabili.
Si tratta di almeno una quindicina di richiedenti asilo che, saliti su un tetto, hanno attaccato le forze dell’ordine per impedire che queste adempiessero al loro dovere.
Fra i sovversivi, due connazionali dei sei nigeriani destinati al rimpatrio, un 23enne ed un 38enne, i principali istigatori della sommossa.
Con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato, la coppia di facinorosi è finita in manette.
Gli agenti ed i militari aggrediti hanno fortunatamente riportato solo qualche lieve ferita.
Gravi i danni in alcuni locali del centro, che sono stati letteralmente devastati.
La loro protesta è andata avanti per molto tempo.
A pagare tutte le pene, come sempre, i residenti della zona.
Riusciranno “ i nostri” ad applicare la legge o siamo già in guerra?
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Il gip di Matera Rosa Nettis ha revocato gli arresti per il governatore lucano Marcello Pittella, ai domiciliari dal 6 luglio nell'ambito dell'inchiesta su concorsi truccati, corruttele e mala amministrazione nella sanità.
Il giudice ha accolto parzialmente l'istanza presentata dai suoi legali, Donatello Cimadomo e Franco Coppi, dopo la chiusura delle indagini sulle accuse per cui erano state disposte le misure cautelari.
Quindi ha convertito i domiciliari col divieto di dimora a Potenza.
Pittella resterà sospeso per effetto della Legge Severino, che impedisce l'esercizio del mandato agli amministratori che non possono raggiungere la sede di svolgimento del loro incarico elettivo.
D'altro canto tornerà libero di incontrare e comunicare con chiunque.
Agli inizi di settembre il governatore aveva presentato ricorso in Cassazione contro la decisione con cui il Riesame lo aveva lasciato agli arresti.
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