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Ormai questi giornalisti hanno la pretesa di voler sapere e dire sempre la verità.

E filmano pure.

E si tratta di provocazioni come successo a Bologna , dopo Ostia.

Ed in un paese senza legge è chiaro che Spada o non Spada la gente reagisce.

Soprattutto se sono stranieri.

Soprattutto se sono spacciatori .

E così ancora una volta Brumotti ed una troupe di “Striscia la Notizia”.

E’ successo a Bologna dove sono stati aggrediti da un gruppo di stranieri che pure hanno derubato il giornalista per non permettergli di mostrare in tv quanto documentato con le proprie telecamere.

Un fatto gravissimo in se, ma che getta una luce sinistra su quanto accade a Bologna dove evidentemente ci sono molti limiti sulla legalità in mezzo alla strada.

Sul campo c’era l’inviato del programma MediasetBrumotti, che, al lavoro insieme a due cameraman, aveva già filmato alcune cessioni di stupefacenti, fingendosi un potenziale cliente.

Quando Brumotti si è rivelato come inviato del tg satirico, estraendo un megafono per denunciare l’accaduto, è stato immediatamente accerchiato da un gruppo stranieri, probabilmente gli stessi spacciatori che temevano di essere riconosciuti ed identificati.

Hanno perciò circondato la troupe e, dopo essersi impossessati delle telecamere, si sono velocemente allontanati.

Magari avranno pensato : Ma come si permettono questi italiani di filmarci mentre spacciamo, noi siamo profughi? Se ne sono dimenticati? Che fine ha fatto la loro ospitalità? Solo perché spacciamo droga? E che cacchio? Poi avranno detto se ci arrestano mangiamo gratis ma se ci rimandano nei nostri paesi è finita la pacchia!

Ed allora botte!

Sul caso adesso indagano i Carabinieri, avvisati dell’accaduto dallo stesso giornalista di ‘Striscia’.

Pubblicato in Italia

A trovare la marijuana e 1.200 euro in contanti dentro casa sono stati i carabinieri della Compagnia di Tropea

Si trovavano in Italia per trascorrere un periodo di vacanza ma nel frattempo non avrebbero disdegnato di spacciare marijuana.

Con l’accusa di detenzione illegale di 55 grammi di canapa indiana, i carabinieri di Tropea hanno infatti arrestato tre tedeschi: M.B., di 26 anni, M.P., 24 anni, K.D., 28 anni, i quali sono trovati in possesso, nell’abitazione estiva in locazione sita nel comune di Ricadi, anche di 1.200 euro.

Somma che i carabinieri ritengono frutto dell’attività di spaccio.

Al termine delle formalità di rito, i tre tedeschi sono stati tradotti nell’abitazione estiva di Capo Vaticano in regime degli arresti domiciliari ed in attesa delle decisioni della magistratura di Vibo Valentia.

Pubblicato in Reggio Calabria

Bologna, 23 Gennaio 2016 – «Sono sceso dalla macchina e un ragazzo chiaramente italiano e con il volto coperto mi ha detto di stare fermo e non immischiarmi. A quel punto ho vistosette-otto persone, con giubbotti scuri, cappelli e sciarpe alzate sul viso, correre verso una gruppo di spacciatori e prenderli a botte con dei manganelli».

Il racconto di Francesco Nadalini, del Comitato azione Bolognina, ricorda molto la scena di un film instile Gomorra, ma in realtà è quanto accaduto l’altra sera poco dopo le 21 in via Franco Bolognese, nota piazza di spaccio della Bolognina, dove le risse sono all’ordine del giorno.

Unepisodio inquietante, questo, che irrompe nel dibattito legato alla sicurezza in Bolognina, dove da mesi i commercianti la mattina fanno il bollettino dei negozi derubati e i residenti vivono a contatto con gli spacciatori.

 

Questo, però, non è il solito regolamento di conti tra bande rivali, ma un’azione organizzata e studiata, tipica di chi vuole farsi giustizia da solo. «In questa strada praticamente ogni sera ci sono liti – spiega Nadalini –. Raid punitivi del genere, con manganelli e spray al peperoncino, dove vengono puntati gli spacciatori, non ne ho mai visti. È stata sicuramente un’azione punitiva».

Altri raccontano di sette-otto ragazzi vestiti congiubbotti, sciarpe e cappelli a copertura del volto, correre in via Franco Bolognese verso via Fioravanti a caccia degli spacciatori.

Un pusher africano che era presente confida : «Erano tutti bianchi, italiani, avevano i tirapugni e le mazze .Alcuni di noi sono stati accecati con lo spray negli occhi e poi presi a botte. Un senegalese di cinquant’anni è stato buttato a terra e picchiato».

L’aggressione è durata pochi minuti, ma dopo nessuno ha chiamato ambulanze, polizia o carabinieri. Nemmeno i pusher.

Da Il Resto del Carlino

Pubblicato in Italia

Parliamo della operazione “Hammer”.

Un operazione nella quale 28 persone avevano ricevuto l’avviso di chiusura indagini.

Gente di Fuscaldo, Paola, Cetraro ed uno solo di Gizzeria.

In gran parte spacciatori e pusher, per lo più vecchie conoscenze delle forze dell’ordine, ma anche professionisti della zona, gente insospettabile, che compravano droga per uso personale e per rivenderla a loro volta.

Tutti gli imputati sono stati rinviati ieri a giudizio dal Gup del Tribunale di Paola, Pierpaolo Bortone.

Il reato è a vario titolo la produzione, il traffico e la detenzione illeciti di stupefacenti, ma anche detenzione d’armi ed estorsione.

Alcuni di essi si sarebbero fatti consegnare con la forza l’auto di un giovane dopo averlo minacciato, quale corrispettivo di un debito non pagato.

I fatti risalgono agli anni tra il 2008 e il 2010.

La prima udienza del dibattimento si celebrerà il 25 marzo del 2015.

Ed ecco l'elenco dei rinviati a giudizio:

Mario Scorza (26) di Cetraro,

Agostino Iacovo (28) di Cetraro,

Francesco Ferrara (29 anni) di Fuscaldo,

Angelo Russo (50) di Fuscaldo,

Alessio Martello (24) di Fuscaldo,

Giuseppe Gentile (25), di Fuscaldo

Michele Gentile (30) di Fuscaldo;

Davide Piemontese (30) di Fuscaldo,

Deborah Perrone (25) di Fuscaldo,

Daria Quirino (24) di Fuscaldo

Aldo Piemontese (40) di Fuscaldo,

Francesco Maggio (26) di Fuscaldo,

Fabrizio Occhiuzzi (28) di Fuscaldo,

Anna Maria Di Domenico (27) di Fuscaldo,

Renato Martino (35) di Fuscaldo,

Carletto Siciliano (28) di Fuscaldo,

Giovanni Minaco (48) di Paola,

Omar Vegliante (35) di Paola,

Gino Sangineto (47) di Paola,

Rossella Portogallo (32) di Paola,

Mario Severono (48) di Paola,

Antonio Fabrizio Russo (29) di Paola,

Qamil Koci (30) di Paola,

Giovanni Zaccaro (27) di Paola,

Francesco Martello (26) di Paola,

Albert Koci (32) di Paola,

Mohamed El Mahyr (28) di Gizzeria.

Pubblicato in Paola
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