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Redazione TirrenoNews

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La storia è quella di tanti comuni calabresi

I comuni non pagano l’acqua alla Sorical.

La Sorical minaccia di ridurre la erogazione

Il comune emana una ordinanza con la quale diffidala società a ridurre la portata dell'erogazione idrica quale rivalsa sui ritardi nel pagamenti della fornitura da parte del municipio.

La Sorical propone ricorso al TAR

Il TAR da ragione al comune di Cosenza sostenendo che i cosentini sono già penalizzati da continue sospensioni nell'erogazione idrica a causa dei frequenti guasti alle condotte e ad una rete colabrodo che disperde il 70% dell'acqua.

Entusiasta il sindaco Occhiuto il quale afferma che «Questa importantissima sentenza è a mio parere una sentenza storica perché sui beni pubblici non si può pensare di speculare. La mia ordinanza era a esclusiva tutela dei cittadini e riceve adesso legittimità giuridica, il che significa che era quella la strada giusta per impedire che i nostri residenti, già afflitti da una dispersione idrica di oltre il 70%, venissero ulteriormente penalizzati. Dovrebbe essere superfluo ripeterlo, ma, date le circostanze, è necessario ribadire che l'acqua è un bene di tutti e di conseguenza va gestito in maniera oculata. Un compito, questo, che la Sorical ha dimostrato di svolgere male».

Se questa è la Calabria, io intanto penserei di scendere , appena possibile. Voglio scendere da questo treno impazzito che è la politica calabrese.

Primo perché la Sorical è a maggioranza pubblica ( della regione Calabria). Secondo perché la rete interna del comune di Cosenza è dello stesso ente. Ci pensino gli abitanti di Cosenza andando a votare tra pochi giorni. Voglio scendere da questo treno impazzito che è la società calabrese. Possibile che i cosentini si accontentino di ciò e considerino una vittoria continuare a non avere l’acqua perché la rete di adduzione e di distribuzione sono inefficienti?

Chiude il sondaggio di voto tra i nostri lettori

Venerdì, 08 Febbraio 2013 20:43 Pubblicato in Politica

Aderendo alla nota dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni concludiamo il sondaggio tra i nostri lettori e ne ricordiamo le risultanze

Ricordiamo in via preliminare che non si è trattato di un sondaggio formale quanto di percezione dell’orientamento di interesse ed attenzione verso i principali partiti e loro raggruppamenti

Infatti erano indicati soltanto:

MOVIMENTO 5 STELLE

PD + SEL

PDL + LEGA NORD + LA DESTRA

LISTA CIVICA MONTI + UDC + FLI (

MOVIMENTO ARANCIONE + IDV + RIFONDAZIONE COMUNISTA

Sono state espresse 226 indicazioni così distribuite

MOVIMENTO 5 STELLE (37%)

PD + SEL (21%)

PDL + LEGA NORD + LA DESTRA (21%)

LISTA CIVICA MONTI + UDC + FLI (11%)

MOVIMENTO ARANCIONE + IDV + RIFONDAZIONE COMUNISTA (10%)

Un gruppo di immigrati, in prevalenza afghani e pakistani, nel pomeriggio di ieri, giovedì 7 febbraio, ha bloccato il traffico automobilistico su via Mario Nicoletta, all'incrocio con via Pignataro, nel centro di Crotone.

La mancanza del permesso di soggiorno impedisce loro non solo di lavorare ma anche di muoversi per raggiungere luoghi dove trovare lavoro.

Da qui la protesta per i tempi che gli immigrati trovano troppo lunghi, inaccettabilmente lunghi.

Del rilascio la Questura di Crotone, che è competente perché, a suo tempo, quegli stranieri sono stati ospiti del centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto dopo il loro arrivo in Italia.

Gli stranieri, circa una sessantina.

Essi, inoltre, hanno evidenziato quanto sia difficile e duro trascorrere la notte all'addiaccio nel periodo più freddo dell'anno.

Sul posto sono intervenuti gli agenti dell'Ufficio immigrazione della Questura ed i loro colleghi della Digos.

Come al solito la questione si è sbloccata solo quando è stato loro assicurato che i tempi per il rilascio dei permessi di soggiorno verranno accelerati e che potranno utilizzare i locali della stazione ferroviaria durante le loro notturne per difendersi dalle temperature rigide.

Intanto la Caritas con il loro camper da stasera assicurerà pasti caldi agli immigrati.

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