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Redazione TirrenoNews

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Mezza Calabria a Roma a sostegno di Berlusconi. Anche da Amantea.

Mercoledì, 27 Novembre 2013 14:32 Pubblicato in Calabria

Sono partiti stamattina dalla Calabria 25 pullman pieni di fan scatenati di Berlusconi

Appuntamento a Roma davanti a palazzo Grazioli.

Ci saranno tutti : deputati, consiglieri regionali, provinciali e comunali per manifestare la loro solidarietà al loro leader e per rassegnare la loro grande sofferenza per quanto sta accadendo a Berlusconi.

Tra i tanti anche i nove consiglieri regionali che hanno aderito a Forza Italia.

9 consiglieri pronti a debuttare in consiglio regionale previsto per il 9 dicembre.

Nel frattempo il neo capogruppo Ennio Morrone dichiara la sua soddisfazione dichiarando che «Abbiamo avviato la “macchina” e questo è già un ottimo risultato».

Non si escludono nuovi acquisti per “ la pattuglia azzurra”

Poi conclude dichiarando che «Ancora pochi giorni e tutto sarà definito. Ciò che è certo è che attorno a Berlusconi si sta ricreando un entusiasmo incredibile»

Per la prima volta manca Giuseppe Scopelliti la cui strada ha seguito le orme di Alfano ed abbandonato la via di Berlusconi.

Tra i calabresi in viaggio per Roma anche i futuri candidati della liste elettorali prossime.

Voci parlano di presenze anche da Amantea.

In particolare di neo forzisti che avrebbero fatto il passo abbandonando Scopelliti e dichiarando il proprio amore per l’area manciniana.

Ma non c’è certezza alcuna.

Amantea. Oltre al ricorso per il concorso a Comandante dei Vigili Urbani, ancora da trattare dal TAR Calabria, dopo la prima pronuncia della sezione 2 del TAR stesso del 7 febbraio sulla domanda incidentale di sospensione, è stato presentato, anche, il ricorso per il concorso per la copertura di 6 agenti di Polizia urbana a tempo indeterminato e part-time.

Ora, il comune dovrà nominare, come ha fatto per il ricorso contro il Comandante, gli stessi qualificati legali avv. Luigi Manzi, Andrea Reggio D'Aci e Giacomo Carbone.

L’accoglimento del ricorso contro il concorso dei vigili trascinerebbe, infatti, inevitabilmente, sulla stessa via anche l’altro concorso di comandante.

Molte le ragioni del ricorso.

Un ricorso fondato su diversi elementi tra cui la “violazione del regolamento dei concorsi del comune di Amantea”, “l’eccesso di potere per carenza di motivazione”, “l’eccesso di potere per sviamento”, “la violazione di norme e principi in tema di correttezza e trasparenza egli atti della P.A.”

Il primo motivo di opposizione è la violazione dell’art 11 del regolamento comunale per i concorsi, approvato con delibera della GM n 224/2003 e smi, la violazione di norme e principi in tema di correttezza e trasparenza egli atti della P.A. e l’eccesso di potere per carenza di motivazione e per sviamento.

Sostiene la ricorrente, che l’art 11 del regolamento ( per ultimo modificato dalla GM con delibera 38/2012), prescrive che la commissione debba essere nominata dal responsabile dell’ufficio del personale , sentita la Giunta comunale.

In sostanza il responsabile dell’ufficio del personale ha proceduto alla nomina senza alcun atto di indirizzo da parte della Giunta.

Non solo, ma sempre l’art 11 prescrive che la commissione giudicatrice debba essere composta da un dirigente responsabile del settore competente dello stesso comune o, in mancanza, dal direttore generale o dal segretario del comune medesimo ed inoltre da due esperti nelle discipline interessate, scelti, uno tra professori universitari o di scuola secondaria superiore, l’altro tra i dirigenti di un P.A. appartenenti a qualifiche funzionali pari o superiori a quella dei posti messi a concorso.

Orbene, sostiene la ricorrente, manca assolutamente tra i membri nominati uno di appartenenza del comune come previsto dal regolamento ( dirigente responsabile del settore competente dello stesso comune o, in mancanza, dal direttore generale o dal segretario del comune medesimo) e manca, altresì, giustificazione della diversa nomina.

Non solo, ma continua il ricorso, manca il membro che sia professore nel settore competente.

Ed, inoltre, manca un membro che appartenga alla P.A. di qualifica funzionale eguale o superiore a quella dei posti messi a concorso.

Infine il funzionario responsabile ha omesso di spiegare anche minimamente le ragioni per le quali nella nomina non si è attenuto alle prescrizioni del regolamento.

Gravissima, per ultimo, è la affermazione contenuta nel ricorso che segnala ai giudici del TAR Calabria “ il chiaro intento di sviare dalla ratio che è sottesa alle prescrizioni del regolamento sulla nomina dei componenti, atta ad evitare qualsiasi possibilità di nomina di componenti di “comodo”.

In sostanza la illegittima composizione della commissione esaminatrice del concorso de quo rende ovviamente nulli ed illegittimi in via derivata tutte le operazioni e gli atti compiuti dalla commissione medesima, compresa la graduatoria finale dalla stessa formulata e poi approvata con la determinazione del funzionario responsabile dell’area delle risorse umane dr Mario Aloe n 291 del 1 0ttobre 2013, anche questa nulla ed illegittima in via derivata.

Ma non finiscono certamente qui le ragioni del ricorso.

….continua domani…..

“Prima presi a colpi di pala poi, ancora vivi, dati in pasto ai maiali. C'è tutta la ferocia della 'ndrangheta dietro il duplice omicidio di Francesco Raccosta e del cognato Carmine Putrino. Una sequenza agghiacciante. Compiuta con estrema freddezza. Fino a diventare un vanto, un piacere. Simone Pepe racconta tutto con dovizia di particolari: “...Appena ha preso le prime tre quattro botte di pala…è stata una sensazione no bella, di più…”. IlQuotidiano.

Ecco gli arrestati:

Ecco tutti gli arrestati dell'operazione "Erinni"

1. PEPE Simone, nato a Roma il 17.08.1989, residente ad Oppido Mamertina;

2. MAZZAGATTI Rocco, nato ad Oppido Mamertina il 24.08.1973, residente a Oppido Mamertina;

3. MAZZAGATTI Giuseppe nato a Cinquefrondi il 20.09.1984, residente ad Oppido Mamertina;

4. DE PASQUALE Antonino, nato ad Oppido Mamertina il 30.08.1985, residente a Oppido Mamertina;

5. RUSTICO Leone, nato a Taurianova il 03.11.1981, residente ad Oppido Mamertina;

6. RUSTICO Giuseppe, nato ad Oppido Mamertina il 18.06.1980, residente a Catanzaro;

7. RUSTICO Pasquale, nato a Taurianova il 21.02.1985, residente ad Oppido Mamertina;

8. BONINA Rocco, nato ad Oppido Mamertina il 08.10.1978, residente a Oppido Mamertina;

9. SCARFONE Domenico, nato ad Oppido Mamertina il 03.07.1957, residente a Genzano di Roma;

10. POLIMENI Cosmo, nato ad Oppido Mamertina il 25.08.1987, residente a Oppido Mamertina;

11. POLIMENI Paolo, nato ad Oppido Mamertina il 27.05.1981, residente a Oppido Mamertina;

12. RUFFA Rocco Alessandro, nato ad Oppido Mamertina il 05.08.1991, residente a Borgia (Cz);

13. MAZZAGATTI Francesco, nato ad Oppido Mamertina il 26.8.1991, residente a Oppido Mamertina;

14. ZAPPIA Diego, nato ad Oppido Mamertina il 14.06.1985, residente a Oppido Mamertina;

15. MURDICA Carmine, nato ad Oppido Mamertina il 05.02.1993, residente a Oppido Mamertina;

16. LENTINI Domenico, nato ad Oppido Mamertina il 22.05.1994, residente a Oppido Mamertina;

17. FERRARO Giuseppe, nato ad Oppido Mamertina il 06.12.1968;

18. PEPE Valerio, nato a Roma il 27.07.1991, residente a Oppido Mamertina;

19. PEPE Leandro, nato a Roma il 12.08.1974, residente a Roma;

20. SCARPONI Matteo, nato a Roma il 11.04.1992, residente a Roma;

Tra gli arresti anche un minorenne su mandato emesso dalla Procura dei Minori di Reggio Calabria. 

Uno dei 20 maggiorenni è irreperibile perché residente da tempo all’estero ed un altro è latitante da molti anni.

L’operazione denominata Erinni è stata condotta oggi dai Carabinieri ad Oppido Mamertina.

Le accuse formulate dalla DDA sono associazione per delinquere di stampo mafioso, omicidio, intestazione fittizia di beni e investimenti di denaro di provenienza illecita nel mercato immobiliare della Capitale.

Il gruppo criminale sgominato con l'operazione ruotava attorno alla figura dl boss Rocco Mazzagatti, di 50 anni, capo dell'omonima cosca, che è stato arrestato.

Mazzagatti, attraverso una serie di prestanome, avrebbe gestito un vasto giro di attività imprenditoriali a Roma ed in Calabria, tra cui attività di commercio di automobili e distributori di carburante.

Tra Roma e la Calabria, sono stati sequestrati anche 88 immobili per un valore di 70 milioni.

Eseguite fruttuose perquisizioni. Trovato materiale molto interessante e 170mila euro nascosti in intercapedini dei muri delle abitazioni.

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