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Redazione TirrenoNews

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"Caro Berlusconi qui c'è gente che le vuole tanto bene ma che si era stancata dell'idea che Forza Italia finisse in mano a radicali ed estremisti. C'è gente che si era stancata che il territorio fosse un problema".

Lo ha detto Angelino Alfano alla convention del Nuovo centrodestra

E poi proseguendo: "Ci siamo stancati del fatto che quel grande equilibrio e la capacità di sintesi di Silvio Berlusconi fossero ogni giorno violentate da chi gli stava accanto per ambizioni personali e che porterà Forza Italia in una direzione che non è la nostra".

Infine l’attuale Ministro dell’Interno ha concluso dichiarando: "Confesso la mia grande emozione, gioia e ammirazione di essere il socio fondatore del più grande partito del centrodestra in Italia. Un centrodestra che riporteremo a vincere".

Alla convention sono presenti: oltre ad Angelino Alfano, Gaetano Quagliariello, Beatrice Lorenzin, Fabrizio Cicchitto, Renato Schifani, Roberto Formigoni, Maurizio Lupi.

In sostanza 30 senatori, 29 deputati, 7 parlamentari europei, moltissimi consiglieri regionali ed un presidente di regione: Scopelliti.

Non ci sta la deputata FI Daniela Santanchè la quale osserva: "Altro che noi estremisti e loro moderati ! Alfano e il suo Nuovo Centrodestra sono come quelle cellule di terroristi che, col sorriso sulle labbra e vigliaccamente, sparavano alle spalle dei loro obiettivi, con la complicità morale dei salotti della sinistra"

Ma dall’altro lato Lupi che: "Siamo una grande realtà sul territorio e il 7 dicembre ci rivedremo tutti a Roma per rappresentare il nostro entusiasmo e raccontare la storia di questo nuovo grande partito".

Una occasione per verificare la promessa di Alfano che ha dichiarato "Abbiamo un grande obiettivo: prima di Natale almeno un circolo in ciascuno degli 8100 Comuni italiani".

Anche ad Amantea, quindi?

Parliamo di un circolo legato a Scopelliti

Intanto Mancini si sta dando da fare per costituire nuovi circoli di Forza Italia nella provincia di Cosenza

Ad Amantea sono stati presi contatti sia da parte di Mancini e dei Berlusconiani di FI , sia da parte di Scopelliti e dei sodali di Alfano

Qualcuno sta già raccogliendo le adesioni per le relative tessere

Preannunciamo sorprese che avranno riflessi sulle prossime consultazioni amministrative!!.

Ma già Emiliano aveva fatto, forse, la sua scelta quando condusse un attacco a testa bassa contro Enrico Letta e al governo nazionale, in occasione dell'inaugurazione della Fiera del Levante.

E forse Matteo Renzi fu indotto da questa forte posizione del sindaco di Bari iniziando la sua cavalcata verso la segreteria proprio da Bari ed affermando :"Inizieremo da Bari. Il Pd deve avere al centro i sindaci. Questa sarà una delle partite più importanti e inizieremo da lì, da Bari".

Era il 21 settembre, poco più di 2 mesi fa.

Fu allora, forse, che Michele Emiliano fece la sua scelta e la sua famosa dichiarazione: “Lo ringrazio, sono con lui. Ho ascoltato da casa il discorso di Matteo Renzi . Ne ho condiviso il tono ed il contenuto, in particolare l'appello a noi tutti per parlare all'Italia così come essa è oggi e non per come l'hanno sinora immaginata i dirigenti del partito. Lo ringrazio per avere deciso di partire da Bari nella sua campagna congressuale. Sento che le lunghe conversazioni che abbiamo fatto in questi mesi difficili gli hanno restituito una visione dell'Italia nella quale la questione meridionale deve tornare ad essere questione nazionale".

E negativo e senza appello è stato ed è il giudizio contro Cuperlo: "Nelle sue parole ho sentito solo una riflessione sul partito,-chiarisce Emiliano- come se esso fosse un fine e non semplicemente un mezzo, parole che non possono interessare gli italiani".

E potremmo continuare a lungo per segnalare il perdurante pensiero di Michele Emiliano che si legge nella seguente dichiarazione: “Ho molto apprezzato la citazione che Matteo ha fatto dell'anniversario della morte di Rosario Livatino, sobrio eroe dell'antimafia. Questo gesto rende evidente che Matteo ha compreso che la lotta senza quartiere alle mafie in ogni regione è centrale per un riscatto nazionale fondato su legalità, eguaglianza e facilità di intrapresa privata. Renzi ricomincia da Sud la battaglia della sinistra italiana per superare l'orribile ventennio che ha danneggiato l'Italia. Ha ammesso che la proposta politica del Pd in questi anni non é stata sufficiente al cambiamento".

Ecco perché Emiliano gira per il Sud italiano, perché è venuto ad Amantea, in un defatigante tour , per tradurre il suo impegno: "Sono pronto a sostenere Matteo Renzi con ogni mia energia, a patto di non aderire ad una corrente, a patto di mantenere la mia autonomia di pensiero, a patto di poter continuare a svolgere fino in fondo il mio lavoro di sindaco di Bari".

Ed Amantea era lì a sentirlo ieri 23 novembre, nella sala dell’Hotel Mediterraneo

Una serata sentita e viva.

Una serata politica. Come può notarsi dalla scelta fatta dai politici tra Michele Emiliano e la serata di musica e di canto in san Bernardino con la presenza della banda Mario Aloe e dei cori delle parrocchie amanteane.

A denotarlo anche la presenze di tutta l’amministrazione comunale da Michele Vadacchino a Monica Sabatino, a Sante Mazzei, a Marcello Socievole, a Vincenzo Pugliano, a Peppe Sabatino, a Mario Aloe.

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La questione meridionale oggi.

Domenica, 24 Novembre 2013 14:01 Pubblicato in Calabria

Riceviamo e pubblichiamo

Basta fare un po’ di conti per capire che il meridione d’Italia è immerso in una economia di tipo coloniale i cui ritmi sono scanditi e imposti da una classe politico-imprenditoriale dedita alla rapina sistematica del bene pubblico.

Su 100 euro di spesa negli esercizi commerciali nostrani solo 6 rimangono al Sud; 94 prendono la via delle voraci tasche del Nord.

Ciascun nostro studente laureato nelle blasonate università nordiste ci costa mediamente 150.000 euro che vanno a pagare i mutui dei proprietari di case nelle sedi universitarie.

Cervelli che spesso non tornano più al Sud essendo “costretti” a lavorare all’estero o comunque lontani dalla propria terra e dalla propria famiglia.

Su 112 milioni di euro stanziati per l’adeguamento sismico delle scuole pubbliche solo il 3% è stato destinato alle regioni del Sud nelle quali si trova circa il 60% delle scuole a rischio e fatiscenti.

Tutto il resto se lo pappano Lombardia, Piemonte, Veneto e altri dove non solo non si sentono sismi ma le scuole sono quasi tutte a norma.

Metti pure che l’ILVA avvelena e uccide Taranto ma paga le tasse in Lombardia, che le banche e le grandi catene di supermercati fanno la stessa cosa;

metti che l’alta velocità ferroviaria si ferma a Napoli e che stanno togliendo il trasporto ferroviario al Sud, metti che molti dei nostri territori sono stati inquinati con i rifiuti tossici e nucleari provenienti dal Nord e seppelliti qua con l’aiuto della criminalità organizzata.

Il tutto con la complicità dello stato che ha secretato i verbali di Carmine Schiavone e ignorato il biocidio e lo sterminio sistematico delle popolazioni con i tassi di mortalità per tumore più alti d’Italia; metti quindi lo stato italiano complice, a questo punto, degli inquinatori. Insomma, c’è n’è abbastanza per dichiararci una colonia del Nord?

Di contro, non vediamo una classe politica meridionale e meridionalista che riesca finalmente a difendere gli interessi di queste disgraziate terre di conquista ma assistiamo al più becero collaborazionismo finalizzato al saccheggio del Sud.

La cooperativa sociale Santissimi Pietro e Paolo di Lamezia Terme ed il Partito del Sud Calabria ne parleranno con alcuni sindaci in un dibattito pubblico che si terrà a Lamezia verso metà Dicembre.

Franco Gallo

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