Dal Blog di BEPPEGRILLO.IT:
"Quello che sta succedendo alla Camera e' incredibile! Allucinante. Il collega Riccardo Fraccaro M5S pronuncia sul finanziamento ai partiti queste parole: "noi siamo saliti in alto per difendere la nostra Carta fondamentale con il costitution day, ci avete chiamato moralisti e multato per questo. Voi invece vi arroccate nel bunker per tenervi stretto il malloppo e noi continueremo ad opporci e a chiamarvi ladri". Dal PD (menoelle, ndr) e dal PDL si alzano cori di protesta, tutti i partiti ci gridano "FUORI, FUORI, FUORI". Chi non rispetta il referendum sul finanziamento ai partiti del 1993 continua a mettere le mani in tasca ai cittadini e chi fa questo e' un ladro! I deputati del PD si sono avvicinati minacciando, augurandoci la morte, dicendo "vi aspettiamo fuori, vi ammazziamo" (speriamo che ci sia tutto nello stenografico). A quel punto la Presidente Sereni ha detto una frase gravissima, una censura preventiva: "se lei deputato Fraccaro ridice quella parola li'"... Frase gravissima di una Presidente non piu' in grado di gestire l'aula. Giachetti e' del PD (menoelle, ndr), Baldelli e' del PDL, loro sono in grado, l'On. Sereni no. A quel punto ha sospeso la seduta e noi siamo in aula perche' gruppi di deputati del pd, come bravi di bassa categoria, ci aspettano con fare minaccioso alle porte. Ora stanno defluendo." #mollateilmalloppo Alessandro Di Battista
Dai, non scherziamo! Chi sta male come noi, nel SUD, comprende più facilmente chi sta peggio di noi. Forse è per questo che riusciamo ad ospitare tanti migranti.
Ma questo non significa che possiamo dimenticare i nostri tanti problemi.
Quali?
Ne segnaliamo uno : il tumore al seno.
Da noi chi non ha soldi deve mettersi in fila presso l’ASP e prenotarsi : TREDICI MESI!
Poi leggiamo che Lilt organizza nel mese di ottobre la campagna dei controlli gratuiti per prevenire il tumore al seno.
Dove?
Per esempio a Savona dove la sezione provinciale Lilt (Lega italiana Lotta contro i Tumori) nell’ambito della ventunesima campagna di prevenzione contro il tumore al seno da il via alle visite gratuite da prenotare allo 019-812962 (ambulatorio di corso Mazzini, a Savona) e al 333-6622922 (Cairo).
E’ una colpa abitare nel SUD?
Dobbiamo anche noi prendere i barconi e sbarcare a Savona?
L'ex Pm di Palermo Antonio Ingroia è indagato dalla Procura di Caltanissetta per il reato di violazione del segreto istruttorio. L'indagine nasce dall'esposto presentato, nei mesi scorsi, dal legale del boss Bernardo Provenzano.
L'ex Pm di Palermo Antonio Ingroia è indagato dalla Procura di Caltanissetta per il reato di violazione del segreto istruttorio. L'indagine nasce dall'esposto presentato, nei mesi scorsi, dal legale del boss Bernardo Provenzano, l'avvocato Rosalba Di Gregorio, dopo l'interrogatorio del boss da parte dell'ex pm
Il legale aveva segnalato la fuga di notizie sull'interrogatorio a cui, a maggio, era stato sottoposto il suo cliente. Nell'esposto Di Gregorio faceva presente che l'articolo pubblicato sul ''Fatto quotidiano'' sull'interrogatorio di Provenzano, condotto da Ingroia, era stato pubblicato il 5 giugno e che solo dopo due giorni il contenuto del colloquio investigativo era stato trascritto. Una circostanza che faceva dedurre al legale che solo chi aveva fatto l'interrogatorio era in grado di dare la notizia. La tesi, secondo il difensore, sarebbe stata avvalorata dal fatto che nel pezzo erano riportate impressioni sullo stato di salute di Provenzano dei magistrati. L'esposto, presentato dall'avvocato, venne firmato dai figli del boss Angelo e Francesco Paolo. Nei giorni scorsi i magistrati di Caltanissetta hanno sentito sulla vicenda la giornalista Sandra Rizza, autrice dell'articolo. (ANSA).
La tesi, secondo il difensore, sarebbe stata avvalorata dal fatto che nel pezzo erano riportate impressioni sullo stato di salute di Provenzano dei magistrati. L'esposto, presentato dall'avvocato, venne firmato dai figli del boss Angelo e Francesco Paolo.
I pm presenti all'audizione col boss erano due, Ingroia e Ignazio De Francisci, ma secondo i pm nisseni la fuga di notizie sarebbe da addebitare al solo ex magistrato.
«Fantasia totale», la replica di Ingroia,«È lusinghiero essere denunciati dal boss Bernardo Provenzano non ho saputo nulla ma non posso pensare che i magistrati di Caltanissetta possano a loro volta avere commesso la violazione del segreto istruttorio. L'unica cosa vera è che mi hanno denunciato il difensore di Provenzano ma anche altri imputati come Contrada, Dell'Utri, Berlusconi. Venni pure indagato dalla Procura di Caltanissetta, e tutte le denunce sono state archiviate. D'altro canto sono stato denunciato dal difensore di uno stragista come Provenzano, mio imputato in alcuni processi. Insomma, il solito sistema degli imputati di cercare di rovesciare la frittata per mettere sul banco degli imputati i loro accusatori».