
B. “Ha ordinato le dimissioni solo ai ministri, non ai sottosegretari”.
Poi chiarisce : “Non ho mai detto che non ho intenzione di dimettermi. Ho dichiarato che nessuno mi ha mai chiesto di darle e che se il governo dovesse cadere è chiaro che tutti decadremmo automaticamente.”
Ed infine dichiara "Quando mi sarà richiesto, lo farò immediatamente".
Però si dichiara d’accordo con Angelino Alfano: "Basta estremismi. Vogliamo un partito disintossicato dai veleni degli ultimi mesi , libero da tentativi di scalate interne e concentrato sul bene dell’Italia . Le parole di Angelino Alfano racchiudono con evidenza plastica il pensiero di tanti di noi. Tanti che crediamo in Berlusconi, che abbiamo combattuto con lui per la democrazia e per una nuova Italia, che vogliamo combattere per lui per la libertà sua, nostra e degli italiani e per una giustizia degna di questo nome”.
Ed infine conclude che peraltro: “Ho consegnato le mie dimissioni da parlamentare e da sottosegretario direttamente nelle mani di Berlusconi prima della sentenza della Cassazione”.
La Guardia di Finanza ha arrestato a Messina due docenti dell'Università accusati di "aver gravemente inquinato" un concorso per ricercatore in Microbiologia e Microbiologia Chimica, allo scopo di pilotarne l'esito. L'operazione, ribattezzata "Pacta servanda sunt", è il risultato di indagini durate diversi mesi che hanno messo in luce "un vero e proprio sistema deviato delle procedure concorsuali che regolano l'accesso al mondo accademico".
Le ordinanze di custodia cautelare, agli arresti domiciliari, firmate dal Gip Massimiliano Micali, sono state eseguite nei confronti di un Direttore di Dipartimento dell'Università di Messina, che è anche professore ordinario e di un altro professore ordinario. Altri tre docenti sono indagati.
Secondo i finanzieri "sia la commissione giudicatrice, che il vincitore del concorso, venivano stabiliti a monte dagli arrestati, con la collaborazione dei loro colleghi". Secondo le indagini il piano sarebbe potuto saltare perché un altro candidato aveva raggiunto un punteggio più alto di quello che secondo i docenti coinvolti dovevo vincere il concorso.
Con la frase "Pacta servanda sunt", i patti vanno rispettati, in un'intercettazione telefonica i due arrestati concordano sulla necessità che il candidato col punteggio più alto debba rispettare i patti, ovvero ritirarsi, dietro la promessa di una sua successiva sistemazione in altra procedura concorsuale per ricercatore.
Eh, no! Non ci stiamo. Da Palazzo Senatorio: «Il Governo ci aiuti, altrimenti il Campidoglio fallisce», è il senso dell’appello che trapela, pur senza dichiarazioni ufficiali, da sindaco e giunta, costretti a confrontarsi con una montagna di 800 milioni e passa da recuperare in un bilancio, quello del 2013, che rischia di diventare un ostacolo insormontabile per l’amministrazione. E’ assolutamente ingiustificato e sarebbe vergognoso accordarlo anche se è Roma una città che già gode del lavoro di tantissimi uffici pubblici mentre in gran parte dell’Italia il Governo li chiude i pochi uffici pubblici ancora esistenti come l’Ufficio del Giudice di pace di Amantea, dopo la chiusura della Pretura e quella dell’ufficio del registro.
Martino è preoccupato? E quale sindaco non lo è ? Roma non riesce a chiudere il bilancio 2013? E quanti altri comuni sono nelle stesse condizioni, Amantea compresa,costretti a sospendere o ridurre tantissimi servizi o ad aumentare le tasse comunali e le tariffe dei servizi?
Inaccettabile l’accoglimento e tra l’altro a spese di tutti gli altri comuni ai quali il governo sottrae risorse! Sarebbe una vergogna!!!
Roma trovi da se la soluzione, riduca i servizi, aumenti le tariffe e le tasse.
Inaccettabile anche l’aumento fittizio dell’aliquota Imu sulle prime case, dal 5 al 6 per mille, per ottenere 130 milioni in più di rimborso dal Governo, uno stratagemma che Palazzo Chigi avrebbe già negato alla giunta milanese di Giuliano Pisapia, che voleva spuntare un surplus di 50 milioni. Mezzucci!
Bene invece il pensionamento di 4000 dipendenti che hanno maturato i requisiti pre riforma Fornero: una misura che farebbe risparmiare da sola 160 milioni di euro!