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Ministro della saluteAnnuntiovobisgaudium magnum:- HabemusPapam!- Questo è l’annuncio in latino che il Cardinale protodiacono dà al popolo dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro quando viene eletto un nuovo Papa-. Oggi, io, invece, semplice pensionato, non dalla loggia della mia casetta ma tramite un giornale on line di Amantea, Tirreno News, annuncio con grande gioia che abbiamo un nuovo Governo. Infatti, stamattina, il Governo nato dopo le elezioni del 25 settembre scorso, guidato da Giorgia Meloni, ha giurato nel salone del Quirinale davanti al Presidente della Repubblica. E’ il primo Governo della Repubblica Italiana guidato da una donna, giovane e bella, intelligente e preparata- In Italia fino ad oggi non c’era mai stata una donna a guidare l’esecutivo. Manca ancora una donna come Presidente della Repubblica. Speriamo in un prossimo futuro, dopo il Mattarella bis. Sarebbe bello e sarebbe davvero una grande vittoria per le donne in politica. Ma è stato anche il Governo più veloce della storia repubblicana. Anche questa volta, però, fanno notare i giornali nessun Deputato o Senatore calabrese è stato chiamato per ricoprire la carica di Ministro con portafoglio o senza portafoglio. Questo è vero e ce ne siamo accorti anche noi quando la Meloni, con voce tremante, ha letto la lista dei Ministri. Però, tra i 5 Ministri esterni e tecnici, c’è il Prof. Dott. Oreste Schillaci, nominato Ministro della Salute. E’ di origine calabrese sebbene sia nato a Roma. Il papà è di Reggio Calabria, la mamma di AMANTEA. Il carissimo amico Salvatore Basso ha postato su Facebook che la mamma si chiama Maria Cavallo. E Calabria Live News ha scritto che il neo Ministro ogni anno viene in Calabria e trascorre le vacanze in Amantea. Sono contento, molto contento. Ho gioito e sono veramente lieto da vero calabrese e da mezzo ”Mantiuotu” quando Giorgia Meloni ieri sera ha letto la lista dei Ministri. Il Prof. Dott. Oreste Schillaci ricopre il Ministero adatto perché è un medico, specialista di medicina nucleare e Rettore dell’Università di Roma Tor Vergata. Certamente farà bene. Giorgia Meloni ha fatto la scelta giusta. Viviamo un periodo di grandi e gravi emergenze, il Covid che avanza.C’era davvero bisogno di un Ministro che conosce i problemi dal punto di vista scientifico e medico. Auguri.

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Meloni Official Portrait2022Ma chi se ne frega se Meloni viene chiamata il Presidente o La Presidente del Consiglio.

Giorgia Meloni ha vinto le elezioni del 25 settembre u.s. e la settimana scorsa è stata chiamata dal Presidente della Repubblica a formare un nuovo Governo. Lo ha subito formato e si è già insediata a Palazzo Chigi, prendendo il posto che fu di Mario Draghi. E’ la prima donna a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio Italiano. Subito, però, i radical shick, le femministe del Pd, la Murgia, scrittrice, e la Boldrini, ex Presidente della Camera dei Deputati, sono andate subito alla carica. Cosa è successo? E’ successo che l’On. Meloni vuole essere chiamata Il Presidente del Consiglio e non La Presidente del Consiglio. Apriti cielo! L’On.Meloni è contro le donne. Una scelta che io condivido anche se in Italia da quando c’era l’On. Boldrini che ricopriva la carica di Presidente della Camera si vuole dare ad alcuni mestieri o a ruoli più prestigiosi una femminilizzazione, come Sindaca, Avvocata, Ingegnera, Architetta. Ma chi se ne frega! Il nostro paese causa pandemia e guerra in Ucraina sta andando a rotoli, le bollette di luce e gas sono alle stelle, una disoccupazione galoppante, piccole e medie industrie che chiudono, la povertà che aumenta inesorabilmente, e noi perdiamo tempo a discutere se l’On. Meloni pretende di essere chiamata il Presidente del Consiglio. Ma mi faccia il piacere, cara On. Boldrini e cara scrittrice Murgia!. Chissà cosa direbbe il grande Totò se fosse ancora vivo. Io alla scuola media ho studiato sulla grammatica italiana Palazzi e ho imparato che la lingua italiana ha due generi, maschile e femminile: maestro – maestra; scolaro – scolara; amico – amica; figlio – figlia; zio – zia. Per il femminile di Conte, Principe, Duca. Scrittore, Poeta, Profeta, Studente, Oste, Professore come la mettiamo, On. Boldrini! Diremo la Conta oppure Contessa? La Principa o principessa; La Duca o duchessa; la scrittora o scrittrice; la poeta o la poetessa; la studenta o la studentessa; L’Osta o la ostessa; la professora o la professoressa? Comunque ognuno è libero di dire e di fare quello che vuole. A me oggi stona e mi dà fastidio dire: La Sindaca, la Ministra, La Presidente. La professora, la studenta. Forse fra 10 - 20 anni non ci faremo più caso. Ci abitueremo. Come del resto ci stiamo abituando nel leggere sui giornali o nell’ascoltare i Tg a termini come per esempio “resilienza”, parola molto usata a proposito e a sproposito. Sono ignorante, lo so, ma io ancora non ho capito il vero significato di questa parola.

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belluIl 13 ottobre si è riunito dopo le elezioni politiche del 25 settembre il Senato della Repubblica per eleggere il nuovo Presidente. Ignazio La Russa esponente e fondatore di Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni che ha stravinto le elezioni, è stato eletto Presidente del Senato alla prima votazione con una ampia maggioranza, 116 voti, 17 voti in più della stessa maggioranza del centro destra. Ciò significa che 17 Senatori dell’opposizione hanno votato il candidato La Russa. Non c’è stata, però, compattezza nello schieramento del centro destra. I Senatori di Forza Italia, tranne Berlusconi e la Casellati, non solo si sono astenuti, hanno anche disertato la votazione. Infatti nel momento della chiama non si sono presentati in aula. E ora è caccia ai 17 voti in più al Senato. Letta accusa il Terzo Polo. Renzi si difende:- Non sono stato io. Se fossimo stati noi lo avremmo detto e poi avremmo chiesto qualcosa in cambio-. L’inizio, dunque, della XIX Legislatura inizia con un colpo di scena, Berlusconi che sfida Giorgia Meloni mettendo in discussione il patto sulle Camere per costringerla a rivedere i veti sui futuri ministri azzurri. Vedi il caso Ronzulli. In questo primo round ha vinto la Meloni, Berlusconi ha perso. Non ha previsto che per danneggiarlo sarebbero venuti in aiuto della Meloni alcuni franchi tiratori grazie al voto segreto. Di quanto accaduto la coalizione di centro destra ne esce sconfitta, con le ossa un po’ ammaccate, subendo un grave danno di immagine proprio nel primo giorno in cui si è presentata al paese. Berlusconi come i Pifferi di montagna. Proprio così. I pifferi di montagna andarono per suonare e furono suonati. Questo proverbio si usa per prendere in giro chi voleva darle e invece le ha prese. Berlusconi con l’astensione al Senato voleva mettere in crisi il Governo nascente, non c’è riuscito. Le ha prese perché non aveva previsto l’aiutino che sarebbe arrivato dalle opposizioni per metterlo in imbarazzo e fargli fare una brutta figura. La salita di La Russa sullo scranno di Palazzo Madame è arrivata dopo una staffetta carica di simbolismi storici con Liliana Segre, Senatore a vita, la più anziana dell’Assemblea. Anche io mi sono commosso quando ha ricordato che fra pochi giorni ricorrerà il centenario della marcia su Roma e i giorni tristi, bui e tragici delle leggi razziali volute dal regime fascista e quando lei, bambina, dovette abbandonare i banchi della scuola elementare, sconsolata e smarrita, e deportata nei campi di sterminio. Anche io in quegli anni frequentavo la scuola elementare nel mio paese, San Pietro in Amantea, ma nessuno dei miei compagni dovette abbandonare la scuola perché in paese non c’erano famiglie di origine ebrea. L’elezione del Presidente della Camera, ieri, è andata via liscia. E’ passato il leghista Lorenzo Fontana anche se alla conta mancano 15 voti. Un segnale ancora da decifrare. Nel frattempo esplode il malumore. In un pizzino Belusconi attacca la Meloni.

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